Algebra I - Esercizi sugli spazi vettoriali C.L. in Matematica 1. Si fornisca un esempio per ciascuna delle strutture algebriche sottoelencate, specificando con precisione l’insieme e le operazioni considerate: • un semigruppo commutativo che non sia un monoide; • un semigruppo non commutativo, che non sia un monoide; • un monoide commutativo, che non sia un gruppo; • un monoide non commutativo, che non sia un gruppo; • un gruppo abeliano; • un gruppo non abeliano; • un campo finito; • un campo infinito; • un dominio d’integrità che non sia un campo. 1 2. Per ciascuno dei sottoinsiemi seguenti si stabilisca se esso è un sottospazio di Q2 , strutturato a spazio vettoriale su Q nel modo usuale: H1 = {(x, y) : x = y} H2 = {(x, y) : x = 2y} H3 = {(x, y) : x + y = 1} H4 = {(x, y) : x = 0} 3. Per ciascuno dei sottoinsiemi seguenti si stabilisca se esso è un sottospazio di R3 , strutturato a spazio vettoriale su R nel modo usuale: H1 = {(x, y, z) : x2 + y 2 + z 2 = 0} H2 = {(x, y, z) : x = y = z} H3 = {(x, y, z) : x = 5y, y = 5x + 1} H4 = {(x, y, z) : x2 + y 2 = 1} H5 = {(x, y, z) : x − 3z = 0} 4. Per ciascuno dei sottoinsiemi seguenti si stabilisca se esso è un sottospazio di (Z7 )4 , strutturato a spazio vettoriale su Z7 nel modo usuale: ¯ : ā + b̄ + c̄ + d¯ = 0̄} H1 = {(ā, b̄, c̄, d) ¯ : ā + b̄ + c̄ = 0̄} H2 = {(ā, b̄, c̄, d) ¯ : ā + b̄ = 0̄} H3 = {(ā, b̄, c̄, d) ¯ : ā = 0̄} H4 = {(ā, b̄, c̄, d) 5. Si consideri l’insieme V = {(2, 0, 0), (0, −3, 0)} nello spazio vettoriale reale R3 e, dopo aver descritto hV i, si stabilisca se il vettore (5, −2, 0) ne è un elemento. 6. Nell’insieme R3 strutturato a spazio vettoriale su R, si stabilisca quali dei seguenti insiemi di vettori sono linearmente indipendenti: A = {(1, 0, 0), (2, 1, 0)} B = {(0, 2, 3), (0, −4, −6)} C = {(1, 0, 0), (3, 2, 0), (0, 1, 0)} D = {(2, 0, 0), (1, −5, 0), (0, −2, 1)} 2 7. Nell’insieme R2 strutturato a spazio vettoriale su R, si stabilisca quali dei seguenti insiemi di vettori sono linearmente indipendenti, quali sono un sistema di generatori dello spazio e quali costituiscono una base: A = {(2, 12), (−π, −π)} B = {(2, −1/3), (−1, 1/6)} C = {(2/3, 3/2), (2, 3)} √ D = {(1, 2), (3, −2 2), (−2, 2)} 8. Dopo aver provato che l’insieme B = {(−1, −1, −1), (1, −1, 0), (−1, 0, 0)} è una base dell’usuale spazio vettoriale reale R3 , si determinino le componenti in tale base dei vettori v = (−3, 1, 2) e w = (0, 1, 1). 9. Considerato (Z3 )3 in modo naturale come Z3 -spazio vettoriale, provare che X = {(1, 2, 0), (2, 1, 0)} è una parte legata di (Z3 )3 , mentre Y = {(1, 0, 1), (1, 1, 0), (0, 1, 1)} è una parte libera di (Z3 )3 . 10. Sia K un corpo. Si consideri l’insieme K 3 strutturato a K-spazio vettoriale sinistro nel modo usuale. Si provi che l’insieme S = {(a, b, 0) : a, b ∈ K} è un sottospazio di K 3 . 11. Siano K un corpo, V un K-spazio vettoriale sinistro, u, v, w ∈ V . Si provi che se l’insieme {u, v, w} è linearmente indipendente, allora anche l’insieme {u + v, u − v, u − 2v + w} lo è. 12. Si consideri l’insieme V = (Z3 )4 strutturato a Z3 -spazio vettoriale nel modo usuale. Si considerino in V i vettori u = (1, 0, 1, 1), v = (1, 2, 2, 0), w = (2, 2, 0, 1). Si descriva il sottospazio hu, v, wi di V e se ne determini una base. Si stabilisca se (1, 1, 1, 1) ∈ hu, v, wi. 3 13. Nell’usuale spazio vettoriale reale R4 , si considerino i sottospazi V = {(x, y, z, t) : x + 3y − z = 0} W = h(1, 0, 0, 1), (0, 1, 1, 0), (1, 2, 2, 1)i. Si determinino una base e la dimensione di V e W . 14. Siano U e W i sottospazi dello spazio vettoriale R4 su R generati rispettivamente da: U : u1 = (1, −1, 2, −3), u2 = (1, 1, 2, 0), W : w1 = (0, −2, 0, −3), u3 = (3, −1, 6, −6) w2 = (1, 0, 1, 0). Si calcoli la dimensione di U e di W . 15. Considerato Q2 in modo naturale come Q-spazio vettoriale, provare che l’insieme H = {(a, b) ∈ Q2 | a < b} non è un Q-sottospazio di Q2 . 16. Si consideri il sottoinsieme V = {(a, b, a, b) : a, b ∈ Q} del Q-spazio vettoriale Q4 . Si dimostri che V è un sottospazio di Q4 e se ne determinino due basi. 17. Si consideri R2 strutturato a spazio vettoriale reale nel modo usuale. Si stabilisca se l’applicazione f : (x, y) ∈ R2 → (x + 1, y + 1) ∈ R2 è lineare. 18. Siano S uno spazio vettoriale sinistro di dimensione finita su un corpo Λ e B = {x1 , ..., xn } una base di S. Si dimostri che l’applicazione Φ : x ∈ S → (α1 , ..., αn ) ∈ Λn che ad ogni vettore di S associa la n-upla delle sue componenti nella base B è un isomorfismo di spazi vettoriali, detto isomorfismo coordinato rispetto alla base B. 19. Con R3 strutturato a spazio vettoriale reale nel modo usuale, si stabilisca quali tra le seguenti applicazioni f : R3 → R3 sono lineari: f (x, y, z) = (3, x − z, y) f (x, y, z) = (x, y − z, z 2 ) f (x, y, z) = (2y − z, x + 4z, 0). 4 20. Si provi che gli insiemi V = {(1, 0, −1), (−2, 4, 1), (0, 0, 5)} W = {(0, 3, 0), (1, −1, 0), (−1, 2, 1)} sono basi dello spazio vettoriale reale usuale R3 . Considerata poi l’applicazione lineare f : R3 → R3 definita ponendo f (1, 0, −1) = (1, 0, −1) f (−2, 4, 1) = (2, −4, −1) f (0, 0, 5) = (0, 0, 15), si determini f (x, y, z) per ogni (x, y, z) ∈ R3 . 21. Si considerino R3 ed R4 strutturati a spazio vettoriale su R nel modo usuale. Si dimostri che B = {(1, 0, 1), (0, 0, 2), (3, −1, 0)} è una base di R3 . Considerata l’applicazione lineare f : R3 → R4 definita dalle posizioni f (1, 0, 1) = (1, 0, 0, 0) f (0, 0, 2) = (−1, 1, k − 1, 0) f (3, −1, 0) = (1, 1, k, 0), dove k è un parametro reale, si determini f (x, y, z) per ogni (x, y, z) in R3 . Si stabilisca poi per quali valori di k l’applicazione f è iniettiva. 22. Si considerino gli usuali spazi vettoriali reali R2 e R3 e l’applicazione lineare f : R2 → R3 definita ponendo f (x, y) = (2x − y, x + y, x). Si dimostri che f è lineare e si determini la dimensione del nucleo e dell’immagine. 23. Sia F un campo e si consideri l’usuale spazio vettoriale F4 . Si verifichi che l’applicazione ϕ : (a, b, c, d) ∈ F4 → (a + 3c, 4b + d) ∈ F2 è un epimorfismo di F -spazi vettoriali e se ne determini il nucleo. 5 24. Si consideri l’applicazione ϕ : (a, b, c) ∈ R3 → (a + b, a + b + 2c) ∈ R2 tra gli R-spazi vettoriali R3 e R2 . Si dimostri che ϕ è un R-omomorfismo e si determinino il nucleo di ϕ, la sua dimensione e una sua base. 6