Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Elementi di Economia I 7. Efficienza e benessere nei mercati perfettamente concorrenziali Giuseppe Vittucci Marzetti1 Corso di laurea in Sociologia Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università degli Studi di Milano-Bicocca A.A. 2016-17 1 Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Via Bicocca degli Arcimboldi 8, 20126, Milano, E-mail: [email protected] Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 1/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Layout 1 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Economia del benessere Pareto efficienza Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Teoremi dell’economia del benessere 2 Effetti del controllo dei prezzi Imposizione di un prezzo massimo Imposizione di un prezzo minimo 3 Effetti delle imposte sulle vendite Effetto di un’imposta sulle vendite Elasticità e ripartizione dell’onere dell’imposta Elasticità e perdita secca 4 Limiti dell’analisi Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 2/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Economia del benessere Pareto efficienza Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Teoremi dell’economia del benessere Economia del benessere L’economia del benessere (welfare economics): cerca di definire e misurare il benessere di una società nel complesso; analizza regole di classificazione delle diverse possibili configurazioni del sistema economico. Una configurazione del sistema economico è una specifica allocazione di risorse: dei fattori produttivi per la produzione di una certa combinazione di output (beni e servizi); degli output ai diversi attori del sistema economico. L’ordinamento delle configurazioni sulla base di un determinato criterio prende il nome di ordinamento del benessere sociale. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 3/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Economia del benessere Pareto efficienza Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Teoremi dell’economia del benessere Pareto efficienza Il criterio più noto di classificazione delle configurazioni è il criterio di Pareto: date due configurazioni A e B, A è socialmente preferibile a B se almeno un individuo preferisce A a B, e nessuno B ad A. Dal criterio di dominanza paretiana discende il concetto di ottimo paretiano. Pareto efficienza (Pareto efficiency ), o ottimalità paretiana (Pareto optimality ) Una configurazione è Pareto efficiente (Pareto efficient), o Pareto ottimale (Pareto optimal), quando non è possibile modificarla migliorando la situazione di qualcuno senza peggiorare quella di qualcun altro. Il concetto è basato sulla comparazione del benessere degli stessi individui tra due configurazioni e non richiede la comparazione o la somma del benessere tra individui diversi. In generale, possibili molteplici configurazioni Pareto efficienti. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 4/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Economia del benessere Pareto efficienza Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Teoremi dell’economia del benessere Principio di compensazione Principio di compensazione (compensation principle) Principio in base al quale una configurazione del sistema economico A è socialmente superiore ad una configurazione B se in A è in astratto possibile per chi ha tratto un beneficio netto nel passaggio da B ad A (gainers) compensare chi ne è stato danneggiato (losers) (es. attraverso trasferimenti) e, al netto di tale compensazione, non preferire comunque B ad A. Se la compensazione ipotetica è attuata, il principio si riduce al criterio di Pareto. Se la configurazione non è Pareto ottimale è sempre possibile individuare una transazione tale da ottenere un miglioramento paretiano (Pareto improvement), ovvero tale da migliorare la condizione di almeno uno dei soggetti coinvolti senza peggiorare quella degli altri. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 5/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Economia del benessere Pareto efficienza Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Teoremi dell’economia del benessere Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Ogni volta che il mercato non è in equilibrio è sempre possibile individuare una transazione che genera un miglioramento paretiano. Esempio: Eccesso di domanda con prezzo al di sotto del prezzo di equilibrio: Esistono compratori che al prezzo p non riescono ad avere il bene, nonostante sarebbero disposti a pagare un prezzo p ′ > p; Esistono venditori che, sebbene non disposti ad offrire il bene al prezzo p, sarebbero disposti ad offrirlo al prezzo p ′ > p; La compravendita del bene al prezzo p ′ migliora la posizione di entrambe le parti senza danneggiare quella degli altri. Eccesso di offerta con prezzo al di sopra del prezzo di equilibrio: Esistono venditori che al prezzo p non riescono a vendere il bene, nonostante sarebbero disposti a venderlo ad un prezzo p ′ < p; Esistono compratori che, sebbene non disposti ad acquistare il bene al prezzo p, sarebbero disposti ad acquistarlo al prezzo p ′ < p; La compravendita del bene al prezzo p ′ migliora la posizione di entrambe le parti senza danneggiare quella degli altri. In entrambi i casi la quantità scambiata sul mercato è sempre inferiore a quella di equilibrio. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 6/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Economia del benessere Pareto efficienza Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Teoremi dell’economia del benessere Surplus del consumatore e del produttore Nell’analisi di welfare utilizziamo i concetti di surplus: Surplus (o sovrappiù) del consumatore: differenza tra la Disponibilità A Pagare (DAP) del consumatore per un certo bene e il prezzo effettivamente pagato per il bene; Surplus (o sovrappiù) del produttore: differenza tra il prezzo corrisposto al venditore per il bene e il costo da lui effettivamente sostenuto per la sua produzione/messa in vendita. p p S S p∗ p∗ D Q∗ D Q (a) Surplus del consumatore Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I Q∗ Q (b) Surplus del produttore 7/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Economia del benessere Pareto efficienza Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Teoremi dell’economia del benessere Equilibrio di mercato e surplus totale Il prezzo di equilibrio di mercato genera il surplus totale massimo. p S p∗ D Q∗ Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I Q 8/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Economia del benessere Pareto efficienza Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Teoremi dell’economia del benessere Condizioni di efficienza del mercato L’equilibrio di mercato è Pareto efficiente solo in caso di assenza di: 1 2 3 4 5 potere di mercato di compratori e venditori: consumatori e venditori sono price-taker ; asimmetrie informative; esternalità; beni pubblici in senso economico; costi di transazione. Affermare che l’equilibrio nel mercato di un determinato bene è efficiente significa dire che, prendendo il reddito degli individui come dato, l’allocazione del bene che ne risulta non può essere modificata per migliorare la condizione di qualcuno senza peggiorare quella di qualcun altro. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 9/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Economia del benessere Pareto efficienza Pareto efficienza ed equilibrio di mercato Teoremi dell’economia del benessere Teoremi dell’economia del benessere Primo teorema dell’economia del benessere Un equilibrio competitivo è Pareto ottimale. Se i mercati sono concorrenziali, le risorse sono sfruttate in modo efficiente per produrre i beni richiesti dai consumatori. Non è possibile modificare l’allocazione delle risorse in modo tale da aumentare il benessere di qualcuno senza peggiorare quello di qualcun altro. Secondo teorema dell’economia del benessere Ogni allocazione Pareto ottimale è ottenibile come risultato di un equilibrio competitivo attraverso un’opportuna redistribuzione delle dotazioni iniziali. Il secondo teorema sancisce la separazione fra problemi di efficienza e distributivi. Il mercato resta il meccanismo allocativo per antonomasia. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 10/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Imposizione di un prezzo massimo Imposizione di un prezzo minimo Imposizione di un prezzo massimo Eccesso di domanda (Q D > Q S ): razionamento del bene; Surplus: produttori (da p ∗ EF a pmax DF ): −p ∗ CDpmax − CED ⇒ − consumatori (da AEp ∗ a ABDpmax ): +p ∗ CDpmax − BEC ⇒ ? Benessere sociale (da AEF a ABDF ) ⇒ Perdita secca (BED) (−p ∗ CDpmax −CED)+(p ∗ CDpmax −BEC ) = −CED −BEC = −BED p A S B E C p∗ pmax D D F QS QD Q Esempi: beni calmierati nelle economie socialiste, equo canone. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 11/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Imposizione di un prezzo massimo Imposizione di un prezzo minimo Elasticità ed effetti dell’imposizione di un prezzo massimo (a) Guadagno netto dei consumatori (p ∗ CDpmax > BEC ) Offerta rigida ⇒ Alto trasferimento di surplus dai produttori ai consumatori; Domanda elastica ⇒ Bassa perdita di surplus dovuta al razionamento. (b) Perdita netta dei consumatori (p ∗ CDpmax < BEC ) p p A S B S A B E p∗ C p∗ pmax C E D pmax D F D D F Q S Q D Q Q S QD Q (a) Domanda elastica e offerta rigida (b) Domanda rigida e offerta elastica Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 12/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Imposizione di un prezzo massimo Imposizione di un prezzo minimo Imposizione di un prezzo minimo Eccesso di offerta (Q S > Q D ); Surplus: produttori (da p ∗ EF a pmin BDF ): −CED + pmin BCp ∗ ⇒ ? consumatori (da AEp ∗ a ABpmin ): −BEC − pmin BCp ∗ ⇒ − Benessere sociale (da AEF a ABDF ): ⇒ Perdita secca (BED) (−CED+pmin BCp ∗ )+(−BEC −pmin BCp ∗ ) = −CED−BEC = −BED p A S B pmin E C p∗ D D F QD QS Q Esempi: politiche comunitarie a sostegno della produzione agricola. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 13/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Imposizione di un prezzo massimo Imposizione di un prezzo minimo Elasticità ed effetti dell’imposizione di un prezzo minimo (a) Guadagno netto dei produttori (pmin BCp ∗ > CED) Offerta elastica ⇒ Bassa perdita di surplus dovuta alla diminuzione della quantità venduta; Domanda rigida ⇒ Alto trasferimento di surplus dai consumatori ai produttori. (b) Perdita netta dei produttori (pmin BCp ∗ < CED) p p A S A B B pmin p min p∗ S E C C p∗ E D F D D D F QD Q (a) Offerta elastica e domanda rigida Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I QD Q (b) Offerta rigida e domanda elastica 14/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Imposizione di un prezzo massimo Imposizione di un prezzo minimo Controllo dei prezzi e perdita secca Data l’esistenza di una perdita secca (deadweight loss), il controllo dei prezzi risulta meno efficiente di politiche di redistribuzione del reddito; L’analisi precedente sottostima l’entità della perdita secca generata da politiche di controllo dei prezzi, poiché: non tutti i beni il cui prezzo è controllato: finiscono nelle mani dei consumatori con la DAP maggiore nel caso dell’imposizione di un prezzo massimo; vengono offerti dai produttori più efficienti nel caso dell’imposizione di un prezzo minimo. Le politiche di controllo dei prezzi incentivano il rent-seeking, ovvero il consumo di risorse al fine di aumentare il proprio benessere a discapito degli altri: i consumatori sostengono costi per accaparrarsi il bene diventato di più difficile reperibilità sul mercato a seguito dell’imposizione del prezzo massimo; i produttori sostengono costi per attività di lobbying/certificazione al fine di rientrare tra quelli cui è concesso di vendere il bene al prezzo minimo imposto. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 15/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Effetto di un’imposta sulle vendite Elasticità e ripartizione dell’onere dell’imposta Elasticità e perdita secca Effetto di un’imposta sulle vendite Diminuzione della quantità domandata; Effetti sul benessere: Surplus dei produttori (da p ∗ EF a pS DF ): −p ∗ EDpS ; Surplus dei consumatori (da AEp ∗ ad ABpD ): −pD BEp ∗ ; Entrate del settore pubblico: pD BDpS ; Perdita secca: BED. S′ p A S B pD E C p∗ pS D D F QD Q Esempio: Accise sulle sigarette Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 16/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Effetto di un’imposta sulle vendite Elasticità e ripartizione dell’onere dell’imposta Elasticità e perdita secca Elasticità e ripartizione dell’onere dell’imposta Onere dell’imposta ripartito tra venditori e compratori; La suddivisione dipende dal rapporto tra le elasticità: la parte che sostiene la quota maggiore è quella con la curva meno elastica. p p A S′ S′ S A B pD S C B pD p∗ C pS D E E p∗ pS F D D D F QD (a) Domanda rigida elastica Giuseppe Vittucci Marzetti Q ed offerta Elementi di Economia I QD Q (b) Domanda elastica e offerta rigida 17/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Effetto di un’imposta sulle vendite Elasticità e ripartizione dell’onere dell’imposta Elasticità e perdita secca Elasticità e perdita secca generata dall’imposta L’imposta riduce il surplus totale poiché distorce il principio costi-benefici: nell’equilibrio con imposta il beneficio marginale collegato al consumo di un’unità aggiuntiva del bene è maggiore del costo marginale di produzione del bene al netto dell’imposta. La perdita netta di benessere è tanto minore quanto minore è: l’elasticità della domanda al prezzo; l’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo. Un’imposta su un bene la cui curva di offerta è perfettamente rigida non genera alcuna perdita secca. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 18/19 Benessere ed efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali Effetti del controllo dei prezzi Effetti delle imposte sulle vendite Limiti dell’analisi Limiti dell’analisi L’esempio delle sigarette è paradigmatico dei limiti dell’analisi: Possibile critica all’utilitarismo sottostante all’analisi dal lato della domanda: è il singolo individuo sempre la persona giusta a valutare ciò che è più “utile” a sé stesso? Il tabagismo aumenta l’incidenza delle malattie cardiovascolari e tumorali e anche gli altri (la collettività, i parenti, ecc.) sostengono il costo di tali malattie, sebbene il mercato non ne tenga conto. ⇒ Problema delle esternalità. L’analisi precedente suppone che l’imposta si applichi ad un mercato particolare: Se l’imposta si applica in modo indifferenziato a qualsiasi bene ed è proporzionale al valore di mercato, la politica ha effetti redistributivi, ma non distorsivi (es. IVA). L’analisi precedente non ne tiene conto perché è di equilibrio parziale ed occorre passare ad un’analisi di equilibrio generale. Giuseppe Vittucci Marzetti Elementi di Economia I 19/19