Corso Advanced LifeSupport ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Il corso ALS U.O.S. Formazione ARES118 Obiettivi • Comprendere le finalità del corso ALS. • Comprendere l’importanza di acquisire un “metodo”di lavoro. • Comprendere l’importanza del lavoro di squadra. • Comprendere il ruolo del team leader. U.O.S. Formazione ARES118 Gli obiettivi di una squadra ALS Indipendentemente da dove avviene l’ACC ( territorio od ospedale) gli obiettivi di una squadra ALS sono: ripristinare un circolo e respiro spontanei e proteggere le funzioni vitali degli altri organi. In particolare ci occuperemo della fase “ advanced” del soccorso che si svolge nel territorio che, per ovvi motivi, non può avvalersi di attrezzature e dispositivi diagnostici disponibili, attualmente, solo in ambiente ospedaliero. Pertanto il corso è rivolto a personale sanitario che, operando al di fuori della struttura ospedaliera, si trova ad affrontare situazioni critiche con ridotte risorse strumentali ed umane e tiene conto di quello che è possibile fare attualmente con i mezzi di cui disponiamo. U.O.S. Formazione ARES118 L’Advanced Life Support • • • Il corso ALS ha come obiettivo far acquisire ai soccorritori sanitari le competenze e le capacità per gestire in modo sicuro ed appropriato: Il trattamento iniziale dell’arresto cardiaco Il trattamento delle situazioni ad elevato rischio di evolutività ( situazioni di periarresto) La stabilizzazione delle funzioni vitali nei momenti immediatamente successivi al ripristino del circolo U.O.S. Formazione ARES118 Il metodo • Il corso ALS fornisce un “metodo” razionale e basato sull’evidenza per gestire i pazienti critici. • Si tratta di un approccio “standardizzato” alla rianimazione cardiopolmonare degli adulti, basato sugli algoritmi. • Gli algoritmi di trattamento mettono al riparo il paziente dalla variabilità operativa e aiutano il Team Leader nel “ decision making” • L’algoritmo non sostituisce il giudizio del Team Leader ma lo aiuta nella gestione dell’incertezza. U.O.S. Formazione ARES118 Il Team • Il corso ALS è strutturato in modo da addestrare gli allievi al “gioco di squadra”. • Riconoscimento del lavoro in equipe come “valore” • Riconoscimento del ruolo del “ Team Leader”. • La gestione di un arresto cardiaco richiede che qualcuno si assuma la responsabilità di gestire la squadra e di controllare che ognuno svolga correttamente il proprio compito. • Ogni componente del Team conosce le proprie responsabilità e deve essere capace di anticipare le decisioni del TL. U.O.S. Formazione ARES118 Le 4 azioni “critiche” • • • • Un tentativo di RCP “advanced” richiede il coordinamento di quattro azioni critiche: Gestione delle vie aeree Compressioni toraciche Monitorizzazione ECG e defibrillazione Accesso venoso e somministrazione farmaci Alcune di queste azioni richiedono competenze “basic” altre “advanced” E’ compito del TL assegnare rapidamente i vari compiti . U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Conclusioni • Il corso ALS fornisce un metodo di lavoro razionale e basato sull’evidenza. • Il metodo favorisce il lavoro di squadra. • Importanza del ruolo del Team Leader. U.O.S. Formazione ARES118 Cause e prevenzione dell’arresto cardiorespiratorio U.O.S. Formazione ARES118 Obiettivi • Importanza dell’identificazione precoce del paziente critico • Cause dell’arresto cardiorespiratorio nell’adulto • Identificare e trattare i pazienti a rischio di arresto cardiorespiratorio impiegando l’approccio ABCDE U.O.S. Formazione ARES118 Considerazioni generali • La maggior parte delle vittime di ACC non sopravvivono. • Come soccorritori del 118 nella maggior parte dei casi interveniamo su pazienti rinvenuti già in ACC. • Non tutti gli ACC sono eventi improvvisi ed imprevedibili. • Nell’80% degli ACC che si verificano in ospedale si osserva un deterioramento clinico nelle ore immediatamente precedenti l’ACC. Segni frequenti: • Ipossia • Irrequietezza o abbassamento del livello di coscienza • Ipotensione, tachicardia U.O.S. Formazione ARES118 Cause di arresto cardiorespiratorio La maggior parte degli arresti cardiorespiratori sono causati da processi patologici a carico di: • Vie aeree • Attività respiratoria • Circolazione U.O.S. Formazione ARES118 Cause di arresto cardiorespiratorio problemi in A (vie aeree) Ostruzione causata da: • • • • • • • • Depressione del SNC Sangue Vomito Corpo estraneo Trauma Infezione Infiammazione Laringospasmo U.O.S. Formazione ARES118 Cause di arresto cardiorespiratorio problemi in B (respirazione) • Riduzione del “drive” respiratorio • Patologie polmonari – Depressione del SNC • Deficit di ventilazione da alterazioni neuromuscolari o della gabbia toracica – Debolezza muscolare – Danno neurologico periferico – Patologie restrittive della gabbia toracica – Dolore da frattura costale U.O.S. Formazione ARES118 – – – – – – – pneumotorace emotorace infezione riacutizzazione di BPCO asma embolia polmonare ARDS Cause di arresto cardiorespiratorio problemi in C ( circolazione) Primarie • • • • • • • • Secondarie Sindromi coronariche acute Aritmie Cardiopatia ipertensiva Valvulopatie Farmaci Cardiopatie ereditarie Alterazioni elettrolitiche e dell’equilibrio acido-base Elettrocuzione • • • • • U.O.S. Formazione ARES118 Asfissia Ipossiemia Sanguinamento Ipotermia Shock settico La valutazione ABCDE A… B… C… D… E… “Airway”, vie aeree “Breathing”, respiro “Circulation”, circolo “Disability”, stato neurologico “Exposure”, scoprire il paziente U.O.S. Formazione ARES118 Valutazione A- vie aeree Riconoscimento di eventuali ostruzioni delle vie aeree • • • Parla ? Difficoltà respiratoria, senso di angoscia Fame d’aria • • Respiro rumoroso (stridori, sibili, gorgoglii) Attivazione muscolatura accessoria U.O.S. Formazione ARES118 Azione A- vie aeree Trattamento dell’ostruzione delle vie aeree • Apertura delle vie aeree - es. “head tilt”, “chin lift”, “jaw thrust” • • Ausili semplici (Guedel) Tecniche avanzate - es. Presidi sovraglottici, intubazione tracheale • Ossigeno U.O.S. Formazione ARES118 Valutazione B- respirazione Identificazione dei problemi respiratori O = osserva ( espansione degli emitoraci, deformità, colorito, trachea) P = palpa( crepitio, enfisema sottocutaneo, dolorabilità) A = ascolta(normale murmure vescicolare o rumori patologici) C = conta la frequenza respiratoria S = applica il saturimetro U.O.S. Formazione ARES118 Azioni B- respirazione Trattamento dei problemi di respirazione • • • Somministra ossigeno Tratta la causa sottostante Supporta il respiro se inadeguato - es. ventila con un sistema maschera-pallone-reservoire U.O.S. Formazione ARES118 Valutazione C- circolo Identificazione di problemi circolatori • • Guarda il paziente (colorito e temperatura della cute , sudorazione,) Perfusione periferica – Tempo di riempimento capillare • • • Polso radiale: tachicardia, bradicardia Pressione arteriosa Sanguinamento, perdite di fluidi U.O.S. Formazione ARES118 Azioni C- circolo • • • • Accesso venoso Monitoraggio E.C.G. ( 3 derivaz.) Tratta la causa ( es. Cardioversione/antiaritmici, pacing, inotropi, fluidi) Ossigeno/Aspirina/Nitrati/ Morfina per SCA U.O.S. Formazione ARES118 Valutazione D - coscienza • • • AVPU o GCS Glicemia Controllate le terapie in corso U.O.S. Formazione ARES118 Azioni D- coscienza • Trattamento – ABC • Tratta, se possibile, la causa sottostante ( antidoti, se glicemia < 55 mg/dl somministrate glucosio) U.O.S. Formazione ARES118 Valutazione E- scopertura • Rimuovi gli abiti per consentire l’esame fisico del paziente - es. ferite, sanguinamenti, eruzioni cutanee • • • • Valutazione dell’addome ( masse pulsanti, dolorabilità, resistenza) Arti inferiori e superiori Evita la dispersione di calore Rispetta la privacy del paziente U.O.S. Formazione ARES118 Valutazione ABCDE principi di base • l’ABCDE deve sempre essere completato • In caso di variazioni repentine delle condizioni del paziente si ricomincia sempre da A (accertamento della coscienza- si chiama e si scuote-) • Risolvere il problema e poi passare alla fase successiva (ad esempio è inutile passare alla B se non si è risolto un problema di pervietà in A) • Rivalutare U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Conclusioni • • • • Il precoce riconoscimento dei pazienti a rischio può prevenire l’ACC La maggior parte dei pazienti presentano un deterioramento clinico prima di un ACC L’ACC è in genere determinato da problemi a livello di vie aeree, respiro o circolo Utilizzare l’approccio ABCDE per identificare e trattare i pazienti a rischio di arresto cardiorespiratorio U.O.S. Formazione ARES118 Sindromi coronariche acute U.O.S. Formazione ARES118 Obiettivi • Comprendere lo spettro delle presentazioni cliniche delle sindromi coronariche acute (S.C.A.) • Riconoscere le diverse manifestazioni della patologia • Conoscere I trattamenti dei diversi quadri clinici U.O.S. Formazione ARES118 SCA e Morte cardiaca improvvisa • L’incidenza delle malattie cardiovascolari è in diminuzione in Europa. • La cardiopatia ischemica però rimane la prima causa di morte nonostante la forte riduzione verificatasi negli ultimi 40 anni, anche in Italia • Anche la mortalità intraospedaliera è diminuita, attualmente è del 5,7% tra coloro che ricevono terapia riperfusiva • .La mortalità è comunque elevata perché i 2/3 delle morti avvengono fuori dall’ospedale. • Le SCA sono la causa più comune delle aritmie maligne che portano alla morte cardiaca improvvisa. • La migliore possibilità di ridurre la mortalità è migliorare il trattamento precoce nella fase extraospedaliera (L.G. ILCOR 2005) U.O.S. Formazione ARES118 Sindromi coronariche acute Spettro di quadri clinici dovuto a: • Rottura di una placca ateromasica • Spasmo coronarico • Formazione di un trombo U.O.S. Formazione ARES118 Placca fissurata U.O.S. Formazione ARES118 Sindromi coronariche acute Sono forme cliniche diverse dello stesso processo patologico: Angina instabile ↓ Infarto miocardico NSTEMI ↓ Infarto miocardico STEMI U.O.S. Formazione ARES118 Sindromi coronariche acute U.O.S. Formazione ARES118 Angina stabile • Dolore da ischemia miocardica – – – – Dolore o senso di oppressione al torace Può irradiarsi a: gola/braccia/dorso/epigastrio provocato dall’attività fisica migliora se l’attività cessa • NON è una sindrome coronarica acuta U.O.S. Formazione ARES118 Angina instabile • Angina sempre più frequente o causata da sforzi minori • Angina ricorrente ed imprevedibile, non legata allo sforzo • Dolore toracico prolungato e non legato allo sforzo U.O.S. Formazione ARES118 Angina instabile • • L’ECG può essere normale Se c’è sottoslivellamento del tratto ST rischio elevato Gli enzimi cardiaci di solito sono normali Se c’è un aumento anche modesto di troponinaT rischio elevato U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTEMI) • Sintomi suggestivi di infarto miocardico • Alterazioni ECG iniziali non specifiche – Sottoslivellamento del tratto ST – inversione dell’onda T • Aumento degli enzimi cardiaci (CK) • Aumento delle troponine U.O.S. Formazione ARES118 NSTEMI U.O.S. Formazione ARES118 Infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) • • • • Dolore toracico prolungato Elevazione acuta dell’ST Probabile sviluppo di onde Q Innalzamento di: – – • enzimi cardiaci (CK) Troponine Il trattamento efficace e precoce può limitare il danno miocardico e prevenire lo sviluppo delle onde Q U.O.S. Formazione ARES118 STEMI antero-laterale U.O.S. Formazione ARES118 Trattamento immediato di tutte le sindromi coronariche acute • A,B,C,D,E • “MANO” – – – – Morfina Aspirina 300 mg per os Nitroglicerina Ossigeno U.O.S. Formazione ARES118 Pazienti con STEMI o IMA con BBS. di nuova insorgenza Terapia precoce di riperfusione coronarica: – Trombolisi – Angioplastica coronarica percutanea transluminale (PTCA) – Bypass chirurgico U.O.S. Formazione ARES118 Blocco di branca sinistra (BBS) U.O.S. Formazione ARES118 Controindicazioni assolute alla terapia trombolitica • Precedente ictus emorragico • Altri episodi cerebrovascolari acuti da meno di 6 mesi • Trauma o neoplasia del SNC • Recente intervento di chirurgia maggiore o trauma maggiore • Sanguinamento interno attivo • Dissezione aortica • Patologie note della coagulazione U.O.S. Formazione ARES118 STEMI – trattamento dopo riperfusione o in assenza di riperfusione • Terapia antitrombotica • Beta-bloccanti • ACE inibitori U.O.S. Formazione ARES118 Angina instabile ed NSTEMI • Obiettivi: Impedire la progressione del trombo Eparina Clopidogrel Inibitori glicoproteina IIb/IIIa • Ridurre il consumo di ossigeno Beta bloccanti Nitrati Ace inibitori U.O.S. Formazione ARES118 S.C.A. : ruolo dell’educazione dei cittadini I pazienti con IMA possono ricevere il massimo beneficio dalle terapie attuali solo se attivano precocemente il Sistema di Emergenza Sanitaria • Oltre la metà dei pazienti non chiama il 118 e si reca in ospedale con i propri mezzi. • Questo comportamento irrazionale può dipendere da: timore di creare “problemi”, attirare l’attenzione dei vicini, creare allarme ingiustificato ecc.. • Inconsapevolezza di quello che può succedere. U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Conclusioni • Riconoscere le diverse presentazioni cliniche delle SCA • Approccio A, B, C, D, E e ‘MANO’ • Inizia precocemente la terapia riperfusiva se indicata • Identificare I pazienti ad alto rischio per ulteriori accertamenti e terapie U.O.S. Formazione ARES118 L’algoritmo universale U.O.S. Formazione ARES118 Obiettivi • Comprendere il trattamento dei pazienti in ACC per FV/TV senza polso • Comprendere il trattamento dei pazienti in ACC a causa di un ritmo non defibrillabile (Asistolia/PEA) U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Conclusioni • La diagnosi di ACC è clinica • Necessità di una RCP precoce, di qualità e con il minor numero possibile di interruzioni • Importanza di riconoscere rapidamente i ritmi defibrillabili U.O.S. Formazione ARES118 Bradicardie e tachicardie U.O.S. Formazione ARES118 Obiettivi • Capire i principi di trattamento delle bradicardie • Capire i principi di trattamento delle tachicardie • Capire il diverso trattamento dei pazienti stabili ed instabili U.O.S. Formazione ARES118 Aritmie peri-arresto Principi di Trattamento • Come sta il paziente? • Qual è l’aritmia? U.O.S. Formazione ARES118 Principi di Trattamento • Davanti ad una tachiaritmia la prima cosa da fare, prima ancora di identificare il ritmo al monitor, è valutare la stabilità emodinamica del paziente. • Se il paziente con tachiaritmia diventa all’improvviso instabile la diagnosi di ritmo passa in seconda linea rispetto all’urgenza di procedere ad una stabilizzazione Tratta il paziente e non il monitor! U.O.S. Formazione ARES118 Principi di Trattamento • Le domande che il soccorritore si deve porre sono: • • • • • Il paziente è stabile o instabile? I segni e sintomi sono dovuti alla tachicardia? La FC è inferiore a 150’? Il QRS è stretto o largo? La PA è normale, alta o bassa? U.O.S. Formazione ARES118 Segni avversi Bassa gittata cardiaca Compromissione dello stato di coscienza, dolore toracico, dispnea pallore, estremità fredde, ipotensione, insufficienza cardiaca EPA, aumento pressione in vena giugulare , fegato da stasi •Tachicardia eccessiva Complessi stretti >200 bpm Complessi larghi >150 bpm •Bradicardia eccessiva <40 bpm o <60 bpm se riserva cardiaca ridotta U.O.S. Formazione ARES118 Segni avversi • • • • • O = Obnubilamento D = Dispnea D = Dolore toracico I = Insufficienza cardiaca O = oltre…. ““ODDIOOO….””come sta il paziente! U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Algoritmo tachicardie U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Considerazioni importanti • Non cardiovertire mai un ritmo sinusale, non importa quanto sia instabile il paziente • Se la tachicardia sembra essere a complessi larghi, trattala sempre come se fosse un tachicardia ventricolare. U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Algoritmo Bradicardie U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Conclusioni • Tratta il paziente e non il monitor! • Se possibile cerca precocemente l’aiuto di un esperto • Non rimandare il trattamento dei pazienti instabili U.O.S. Formazione ARES118 Situazioni particolari di arresto U.O.S. Formazione ARES118 Obiettivi • Comprendere le situazioni nelle quali è necessario apportare delle variazioni all’algoritmo universale di trattamento U.O.S. Formazione ARES118 CIRCOSTANZE SPECIALI GRAVIDANZA • Patologie cardiache preesistenti (ad es. patologie cardiache congenite, ischemia miocardica) • Embolia polmonare • Ipertensione in gravidanza (es. da eclampsia) • Sepsi • Gravidanza extrauterina • Emorragia • Embolia di fluido amniotico- avviene di norma nel corso del travaglio ed è tipicamente associata a coagulazione intravasale disseminata • Qualsiasi altra causa di arresto cardiaco (ad es. trauma) U.O.S. Formazione ARES118 CIRCOSTANZE SPECIALI GRAVIDANZA Principali variazioni all’approccio ALS standard • Intubazione precoce, per l’alto rischio di ostruzione delle vie aeree /inalazione • Predisposizione ad una intubazione difficile • Spostamento a sinistra dell’utero • Taglio cesareo d’emergenza se dopo 5 minuti la rianimazione non è efficace U.O.S. Formazione ARES118 CIRCOSTANZE SPECIALI INTOSSICAZIONE • E’ utile cercare di ottenere tutte le informazioni disponibili sulla scena e/o dai familiari per capire che cosa è stato assunto • L’approccio deve partire dall’ABCDE per pazienti critici, con l’aggiunta di terapia antidotica specifica in relazione al tossico ingerito • Identificare i soggetti a rischio di arresto cardiaco per trasportarli in terapia intensiva • Valutare e supportare le vie aeree (A), intubare se il livello di coscienza tende a scendere • Valutare e supportare il respiro (B), praticare l’emogasanalisi e correggere l’ipossia se presente; considerare la ventilazione meccanica in caso di ipossia persistente o ipercapnia • Valutare e supportare il circolo (C), mediante accesso venoso, fluidi, inotropi, ECG; • l’allargamento del QRS predispone allo sviluppo di aritmie • Contattare il Centro Antiveleni o il database TOXBASE® U.O.S. Formazione ARES118 CIRCOSTANZE SPECIALI INTOSSICAZIONE Principali variazioni all’approccio ALS standard • Evitare respirazione bocca a bocca nelle intossicazioni da cianuro, solfuro di idrogeno (H2S), corrosivi e organofosforici; • Utilizzare antidoti specifici ove possibile; • Considerare i metodi per favorire l’eliminazione della sostanza dall’organismo. U.O.S. Formazione ARES118 CIRCOSTANZE SPECIALI ASMA Principali variazioni all’approccio ALS standard • Considerare l'intubazione oro-tracheale precoce • La ventilazione può essere difficile • I soggetti sono a rischio elevato di PNX • Trattare la disidratazione • Usare broncodilatatori dopo rianimazione iniziale U.O.S. Formazione ARES118 CIRCOSTANZE SPECIALI ANAFILASSI • • • • • Principali variazioni all’approccio ALS standard Allontanare l’allergene Utilizzo precoce di adrenalina se la reazione è grave Prevedere una possibile compromissione della pervietà delle vie aeree e quindi considerare una intubazione oro tracheale precoce Somministrare fluidi, se è presente un quadro di shock conclamato Considerare altri farmaci ( beta2- agonisti, antistaminici, steroidi) U.O.S. Formazione ARES118 CIRCOSTANZE SPECIALI IPOVOLEMIA • • • • • • • Considera le possibili cause di arresto cardiaco da ipovolemia: - Trauma - Rottura di aneurisma dell’aorta - Emorragia digestiva - Emorragia post-operatoria - Chiedi aiuto - allerta il team chirurgico - Infondi liquidi ed arresta l’emorragia - Emotrasfusione U.O.S. Formazione ARES118 CIRCOSTANZE SPECIALI IPOVOLEMIA Principali variazioni all’approccio ALS standard • Rianimazione con liquidi • Intervento chirurgico precoce per prevenire ulteriore perdita di liquidi U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Conclusioni • • Le tecniche di rianimazione devono essere modificate in alcune circostanze speciali Il riconoscimento precoce di queste circostanze ed il loro trattamento efficace può migliorare la prognosi dell'arresto cardiaco U.O.S. Formazione ARES118 Il paziente ipoperfuso La “Triade” cardiovascolare U.O.S. Formazione ARES118 • Davanti ad un paziente affetto da ipotensione, shock o EPA ci si deve sempre domandare qual è la causa del problema e questa deve essere ricercata nella triade cardiovascolare. • Problema di : pompa, volume o frequenza? U.O.S. Formazione ARES118 • In un paziente critico l’obiettivo è assicurare agli organi vitali un sufficiente apporto di O2. • Tale apporto è dato dal prodotto della gettata cardiaca per il contenuto arterioso di O2 • La gettata cardiaca è determinata da : volume circolante, frequenza cardiaca, e contrattilità miocardica ( triade cardiovascolare) • Il contenuto arterioso di O2 è determinato dalla concentrazione di Hb e dalla sua saturazione in O2. • A parità di contenuto arterioso di O2 l’apporto di O2 ad organi e tessuti dipende dalla gettata cardiaca ( triade cardiovascolare) U.O.S. Formazione ARES118 Funzione contrattile Hb X PORTATA CARDIACA L/m’ SaO2 frequenza U.O.S. Formazione ARES118 volume O2 NEL SANGUE E’ importante comprendere questo meccanismo per evitare gli errori più gravi quali: • usare fluidi o vasopressori quando l’ipotensione è causata da un problema di frequenza • usare vasopressori invece di fluidi quando il problema è di volume • usare fluidi quando il circolo è già troppo pieno ed il problema è dovuto alla pompa U.O.S. Formazione ARES118 Troppo bassa difetto assoluto/relativo FREQUENZA VOLUME eccesso a livello polmonare Troppo alta TRIADE CARDIOVASCOLARE A volte possono coesistere più problemi Insieme! difetto primario POMPA difetto secondario U.O.S. Formazione ARES118 Problemi di volume deficit assoluti: • • • • emorragia perdite gatrointestinali perdite renali ustioni deficit relativi: • sepsi e anafilassi • vasodilatazione (farmaci e neurogena) eccesso assoluto: • EPA U.O.S. Formazione ARES118 Problemi di frequenza bradicardia assoluta: • BAV 2°e 3°grado • malfunzione PM bradicardia relativa: • mancata risposta cronotropa nello stress U.O.S. Formazione ARES118 Problemi di pompa deficit primari: • • • • • miocardiopatie miocarditi SCA esiti ischemia valvulopatie deficit secondari: • pnx iperteso • tamponamento • embolia polmonare U.O.S. Formazione ARES118 Sintomi / segni • • • • Tachipnea, ridotta saturazione di O2, quadro obiettivo polmonare Ipotensione, bradi/tachicardia, tempo di riempimento capillare SNC: vertigini, astenia, agitazione, rallentamento - sopore Cute fredda sudata, pallore, cianosi. La diagnosi di ipoperfusione è clinica e si ottiene attraverso la valutazione ABCDE. U.O.S. Formazione ARES118 Il test di riempimento volemico ( Fluid Challenge Test) Un problema di volume è quello più facilmente correggibile (almeno temporaneamente) in ambiente extraospedaliero ed è quello che il soccorritore tenterà di correggere per primo. • escludere una stasi polmonare • • • somministrare 250-300 ml di colloidi o 750-1000ml di cristalloidi in 10’ se si nota un aumento della PA somministrare ancora fluidi ( problema di volemia) se la PA non aumenta o segni di edema polmonare sospendere l’infusione ( problema di pompa) U.O.S. Formazione ARES118 Problema di volume assoluto • Fermare le perdite • Infondere cristalloidi 2000 mL in 15-20’ ( 2°accesso venoso+ spremisacca) • Verificare la risposta • Sostituire le perdite soluzioni di cristalloidi colloidi o plasma emotrasfusioni U.O.S. Formazione ARES118 Problema di volume relativo • • • • Trattare la patologia di base Test di riempimento Verificare la rispost Considerare le amine: adrenalina (anafilassi) U.O.S. Formazione ARES118 Problema di frequenza • Pacing • Cardioversione • Farmaci U.O.S. Formazione ARES118 Problemi di pompa • • • • • Test di riempimento (se assente congestione polmonare) Verificare la risposta Trattare la patologia di base Rivascolarizzazione miocardica se indicata Considerare amine U.O.S. Formazione ARES118 U.O.S. Formazione ARES118 Conclusioni • La diagnosi di ipoperfusione è clinica e si ottiene tramite la valutazione ABCDE • Davanti ad un paziente ipoperfuso ragionare sempre in termini di triade cardiovascolare • Nel dubbio tentare un test di riempimento U.O.S. Formazione ARES118