I disturbi del comportamento alimentare Rappresentano un problema sociosanitario molto importante per tutti i paesi sviluppati Spesso sono in comorbilità con altri disturbi psichiatrici come la depressione, l’abuso di sostanze e i disturbi d’ansia Sono frequenti le complicanze fisiche Comportano un rischio di morte 12 volte maggiore di quello riscontrabile in soggetti sani confrontabili per età scaricato da www.sunhope.it I disturbi del comportamento alimentare Netta prevalenza nel sesso femminile: il 15% delle persone con Anoressia o Bulimia sono maschi Esordio: più frequentemente 14-18 anni Nessuna predilezione per il ceto sociale scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare Disturbi dell’alimentazione (DSM-IV) 1. Anoressia Nervosa 2. Bulimia Nervosa 3. Disturbo dell’alimentazione non altrimenti specificato “Binge eating” (Alimentazione incontrollata) scaricato da www.sunhope.it Epidemiologia dei DCA National Comorbidity Survey Replication - DSM-IV-TR anorexia nervosa • 0.9 % • 0.3 % bulimia nervosa • 1.5 % • 0.5% binge eating disorder • 3.5% • 2.0% scaricato da www.sunhope.it Disturbi del Comportamento Alimentare La prevalenza di sindromi parziali e subcliniche è circa 5 volte superiore a quella delle sindromi complete I soggetti con sindromi parziali o subcliniche presentano un consistente grado di psicopatologia, per cui necessitano di attenzione clinica anche in previsione della possibile evoluzione del loro disturbo alimentare scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare (DCA) 1. Anoressia Richard Morton (1689): Nervous Consumption William Gull (1873): Anorexia nervosa 2. Bulimia Gerard Russell (1979) scaricato da www.sunhope.it ANORESSIA NERVOSA Il termine anoressia significa letteralmente mancanza d’appetito ed è impropriamente utilizzato nella denominazione dell’anoressia nervosa in quanto i soggetti affetti da questa patologia non hanno affatto mancanza di appetito. Al contrario, essi devono mettere in atto sforzi estremi per tenere sotto controllo la loro fame in quanto sono ossessionati dall’idea di essere o diventare grassi. scaricato da www.sunhope.it “…Nelle mie prime formulazioni, indicavo tre caratteristiche tipiche del disturbo anoressico: una falsa percezione del proprio corpo …, una confusione circa le proprie sensazioni corporee, e un senso onnicomprensivo di incapacità ...” Bruch, 1984 scaricato da www.sunhope.it Come definiamo l’Immagine Corporea? L’immagine corporea include la percezione, l’immaginazione, le emozioni e le sensazioni fisiche riguardanti il nostro corpo L’immagine che abbiamo del nostro corpo non è qualcosa di statico: essa è in continuo cambiamento in relazione con l’umore, l’ambiente e la nostra esperienza fisica. E’ molto più influenzata dall’autostima che da qualunque caratteristica estetica scaricato da www.sunhope.it Distorsione dell’Immagine Corporea Può riflettere anomalie della percezione, della valutazione di sé o entrambe le cose Può rappresentare una normale risposta ai cambiamenti improvvisi del corpo (un’amputazione, per esempio) Può essere dovuta a una malattia neurologica o psichiatrica scaricato da www.sunhope.it DCA e Distorsione dell’Immagine Corporea La distorsione dell’immagine corporea rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza dei DCA e predice un esito sfavorevole a lungo termine Stice & Shaw, J Psychosom Res 2002; Jacobi et al, Psychol Bull 2004; Keel et al, Am J Psychiatry 2005 scaricato da www.sunhope.it DCA e Distorsione dell’Immagine Corporea L’influenza di fattori socioculturali sullo sviluppo dell’immagine corporea è spesso ritenuta responsabile della maggiore prevalenza dei disturbi alimentari tra le donne, in particolare nei Paesi occidentali Numerosi studi hanno riportato associazioni tra una serie di disturbi dell’immagine corporea e comportamenti e attitudini problematiche nei confronto dell’alimentazione Anderson & DiDominico, 1992; Fallon, 1990; Fallon, Katzman, & Wooley, 1994; Rucker & Cash, 1992; StriegelMoore, Silberstein, & Rodin, 1986; Williamson, 1990; Cash & Brown, 1987; Rosen, 1990; Schlundt & Johnson, scaricato da www.sunhope.it 1990; Thompson, 1990; Williamson, 1990 Modelli sociali e immagine corporea • L’esposizione alle immagini di corpi femminili proposte dai media e il confronto tra la propria e l’altrui forma del corpo elicitano insoddisfazione per il proprio corpo e stress emotivo (Groesz, Levine, & Murnen, 2002) • Le pazienti con AN, nonostante il basso peso corporeo, riportano elevati levelli di ansia alla vista di modelle magre o di disegni di corpi magri (Friederich et al., 2006; Uher et al., 2005) scaricato da www.sunhope.it DCA e Gravidanza Ridotto peso corporeo o presenza di DCA possono interferire con la possibilità di avere una gravidanza: tra le pazienti che richiedono un trattamento per l’infertilità e presentano irregolarità mestruali l’incidenza di DCA è del 58%. Ridotto peso corporeo o presenza di DCA aumentano il rischio di partorire un bambino sottopeso. scaricato da www.sunhope.it Anoressia nervosa criteri diagnostici del DSM-IV A. Rifiuto di mantenere un peso corporeo nella norma, con un peso inferiore all’85% di quello atteso in base all’età ed alla statura. B. Paura intensa di aumentare di peso, anche se si è sottopeso. C. Ruolo eccessivo del peso e della figura fisica nel determinare l’autostima e/o distorsione della percezione corporea. D. Amenorrea (assenza di tre cicli consecutivi). Sottotipi: ⇒ Restrittivo ⇒ Purging scaricato da www.sunhope.it ANORESSIA NERVOSA Inizio in coincidenza con una dieta Euforia per il calo ponderale raggiunto con rinforzo positivo nella lotta contro la fame e ulteriore calo ponderale (distorsione dell’immagine corporea, negazione della malattia) Scelta di cibi “non pericolosi” a basso contenuto energetico Alimentazione rigida e stereotipata con deficit nutrizionali e alterazioni organiche (amenorrea, disturbi cardio-circolatori, ecc…) scaricato da www.sunhope.it Segni precoci di Anoressia Nervosa Quando preoccuparsi Notevole perdita di peso Preoccupazione per il peso, il tipo di alimenti, le calorie, il contenuto in grassi e la dieta in genere Frequenti commenti e ansia circa il sentirsi “grassi” o in sovrappeso nonostante la perdita di peso Negazione della fame Presenza di rituali alimentari (es. mangiare i cibi in un certo ordine, masticazione eccessiva, attenzione alla disposizione dei cibi nel piatto) scaricato da www.sunhope.it Segni precoci di Anoressia Nervosa Quando preoccuparsi Frequenti scuse per evitare gli orari dei pasti o le situazioni in cui si mangia Regime di esercizio fisico eccessivo e rigido, a dispetto del tempo, della stanchezza, della fatica, delle malattie ecc. Ritiro rispetto agli amici e alle attività abituali In generale, tutti quei comportamenti che indicano che la perdita di peso, la dieta e il controllo del cibo rappresentano la principale preoccupazione della persona scaricato da www.sunhope.it ANORESSIA NERVOSA DECORSO Episodio singolo Episodi ricorrenti con intervalli liberi Decorso cronico PROGNOSI Sfavorevole nel 40% dei casi Favorevole in circa i 2/3 dei casi precocemente sottoposti a trattamento “integrato” Mortalità: 6-20% dei casi (collasso cardiocircolatorio, aritmie cardiache; suicidio nel 2-5% dei casi) scaricato da www.sunhope.it Bulimia nervosa - criteri diagnostici del DSM-IV A. Presenza di crisi bulimiche (definite dalla grande quantità di cibo consumata in poco tempo e dal senso di perdita di controllo; spesso precedute da sensazioni spiacevoli). B. Presenza rilevante di metodi compensativi per controllare il peso (vomito, abuso di lassativi e/o diuretici, digiuno, esercizio fisico eccessivo). C. Frequenza di almeno due volte la settimana, negli ultimi tre mesi. D. Ruolo importante del peso e della figura fisica nel determinare l’autostima. E. Il disturbo non si verifica esclusivamente in corso di anoressia nervosa. Sottotipi ⇒ Purging ⇒ Non purging scaricato da www.sunhope.it BULIMIA NERVOSA Preferenza per il sesso femminile meno spiccata che per l’AN Età d’esordio più tardiva rispetto all’AN Esordio: in genere con abbuffate periodiche, dopo un periodo di restrizione dietetica Peso corporeo variabile tra una condizione di modesto sottopeso a quella di modesto sovrappeso scaricato da www.sunhope.it BULIMIA NERVOSA Disturbi associati Depressione Disturbi da abuso di sostanze Disturbi d’ansia e di personalità scaricato da www.sunhope.it BULIMIA NERVOSA DECORSO Episodi ricorrenti in occasione di eventi stressanti Decorso cronico Episodio singolo PROGNOSI Favorevole nella maggior parte dei casi che completano un trattamento “integrato” scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificato Assenza di uno o più criteri diagnostici codificati nel DSM-IV Forme meno severe di DCA? Stadio evolutivo dei DCA? scaricato da www.sunhope.it Disturbo dell’alimentazione non altrimenti specificato criteri diagnostici del DSM-IV A. Tutti i criteri per l’anoressia soddisfatti ad eccezione di amenorrea. B. Tutti i criteri della bulimia ma non quello della frequenza. C. Tutti i criteri dell’anoressia sono soddisfatti ma, pur avendo perso molti chili, il peso è ancora nella norma. D. Comportamenti compensativi in assenza di crisi bulimiche e con peso nella norma. E. Ripetuti episodi di masticazione di grandi quantità di cibo senza ingoiare. scaricato da www.sunhope.it Binge eating (Alimentazione incontrollata) Criteri diagnostici del DSM-IV A. Presenza di crisi bulimiche. B. Assenza di metodi compensativi per controllare il peso. scaricato da www.sunhope.it Epidemiologia Prevalenza nella popolazione generale: 0.7% - 4% Prevalenza tra coloro che si sottopongono a programmi di controllo del peso: 15% - 50% (in media: 30%) Prevalenza leggermente maggiore tra le femmine che tra i maschi (rapporto 3:2) Insorgenza nella tarda adolescenza o nella terza decade di vita scaricato da www.sunhope.it Rapporti tra Binge Eating Disorder e Obesita’ Le persone con binge eating disorder che si rivolgono alle strutture sanitarie presentano di solito gradi variabili di obesita’; non raramente sono “grandi obesi” La presenza del binge eating disorder si associa ad un piu’ probabile insuccesso della terapia dietetica e chirurgica dell’obesita’ (dropout più frequente, minore perdita di peso, più rapido recupero del peso) scaricato da www.sunhope.it Binge Eating Disorder Episodi (o giornate) ricorrenti di alimentazione incontrollata con: 1) ingestione di grandi quantità di cibo 2) sensazione di perdita del controllo nel mangiare Assenza di comportamenti sistematici di compenso (vomito autoindotto, abuso di lassativi, digiuni, esercizio fisico eccessivo) Aumento del peso corporeo (non raramente con “weight cycling”) Sentimenti di sconfitta, di colpa, di disgusto verso se stessi in rapporto con le abbuffate scaricato da www.sunhope.it L’indice di massa corporea (IMC) L'Indice di Massa Corporea detto anche IMC o BMI (dall'inglese: Body Mass Index) è un numero che esprime il rapporto esistente tra il peso in chilogrammi di una persona ed il quadrato della sua altezza espressa in metri. L'IMC è considerato un indice molto più attendibile del solo peso corporeo per definire le caratteristiche fisiche di una persona. Per questo motivo viene di solito usato per la diagnosi delle patologie nutrizionali. scaricato da www.sunhope.it Calcolo dell’indice di massa corporea (IMC) Per calcolare il vostro IMC: 1) Prendete il vostro peso in chilogrammi. 2) Dividetelo per la vostra altezza espressa in metri e moltiplicata al quadrato. 3) Il risultato sarà il vostro IMC. La formula è: IMC= _Peso (kg)_ Altezza (m)2 IMC= _ 45___ = __45_ = 15,5 1,70 x 1,70 2,89 • • • • • Normale se compreso fra 18,5 e 25.0 Ai limiti se fra 17,5 e 18,4 Sottopeso se < 17,5 Sovrappeso se si colloca fra 25,1 e 30. Obesità > 30. scaricato da www.sunhope.it La Classificazione dei Disturbi Alimentari BMI (1) Sottopeso Normopeso 17.5 18.5 Soprappeso 25 BMI Kg/m2 Assenza di cicli mestruali scaricato da www.sunhope.it Milos 2006 Problemi diagnostici nei disturbi dell’alimentazione Sebbene alcuni dati clinici confermino gli schemi nosologici correnti, altri dati suggeriscono che vi sia una notevole sovrapposizione tra AN, BN e EDNOS Fairburn & Harrison, scaricato da www.sunhope.it Lancet, 2003 Remissioni 1 anno Follow-up AN: 9% BN: 24% EDNOS: 31% p < .05 2.5 anni Follow-up AN: 22% BN: 31% EDNOS: 52% p < .05 scaricato da www.sunhope.it Milos et al, 2006 DCA e danni organici I danni organici da DCA sono la conseguenza di: malnutrizione sia quantitativa (restrizione alimentare) sia qualitativa (incorretta scelta degli alimenti) scaricato da www.sunhope.it DCA e danni organici I danni organici da DCA sono la conseguenza di: comportamenti compensatori (vomito, abuso di diuretici e/o lassativi) posti in atto per cercare di controllare il peso corporeo scaricato da www.sunhope.it Anoressia Nervosa Complicanze Mediche Tipo Restrittivo • • • • • • Cardiovascolari Neurologiche Endocrino-metaboliche Muscolo scheletriche Gastro-intestinali Cutanee scaricato da www.sunhope.it Anoressia Nervosa Complicanze Mediche Tipo Bulimico/purgativo • • • • • Idroelettrolitiche Renali Cardiache Gastroesofagee Dentarie scaricato da www.sunhope.it Bulimia Nervosa Complicanze Mediche Con Condotte d’eliminazione •Idroelettrolitiche •Cardiovascolari •Renali •Gastro-esofagee •Dentarie scaricato da www.sunhope.it Binge Eating Disorder Complicanze Mediche Correlate con l’Obesità: • Diabete mellito • Patologie cardiovascolari • Dislipidemia • Osteoartrosi • Colelitiasi • Insufficienza respiratoria • Malattie neoplastiche L’incidenza aumenta parallelamente al grado d’obesità scaricato da www.sunhope.it Frequenza e Mortalità • La frequenza delle complicanze mediche è tanto maggiore quanto più precoce è l’età di insorgenza del DCA • La mortalità per complicanze mediche nell’AN è di circa il 15% scaricato da www.sunhope.it Continuum tra le Complicanze Mediche Alterazioni Renali Alterazioni Cardiache Alterazioni Idroelettrolitiche scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Cardiovascolari • Si verificano in circa il 90% delle pazienti con AN • Meccanismi adattativi (asintomatici entro certi limiti): – Bradicardia (da ipertono vagale) – Ipotensione arteriosa (da ipovolemia) • Secondarie alla malnutrizione: – – – – riduzione del volume del cuore senza modificazioni della sua forma (cuore a goccia), Riduzione della massa ventricolare Prolasso della valvola mitrale e tricuspidale (disproporzione ventricolo-valvolare) Stravasi pericardici asintomatici • Secondarie alle alterazioni idroelettrolitiche (ipopotassiemia e ipomagnesiemia): – Aritmie severe con collasso cardio-circolatorio • Segni elettrocardiografici più comuni: – riduzione del voltaggio – allungamento del QRS e del tratto QT – depressione dell’onda T e del tratto ST e inversione dell’onda T con occasionali onde U scaricato da www.sunhope.it scaricato da www.sunhope.it Fattori di Vulnerabilità per le Alterazioni Cardiovascolari • Durata, severità e rapidità del calo ponderale – Soprattutto riduzione >25% del peso ideale • Tipo di comportamenti purgativi (gravità ascendente): – Vomito autoindotto – Abuso di lassativi – Abuso di diuretici • • • • Durata e intensità dei comportamenti purgativi Attività fisica eccessiva (associata ai precedenti) Malattie organiche concomitanti (diabete mellito) Età avanzata o preesistente malattia cardiaca scaricato da www.sunhope.it Alterazioni della cute e degli annessi • Cute distrofica e secca, fredda con un colorito giallognolo (ipercarotinemia), o bruno (come carta invecchiata o come se fosse sporca) (cheratinizzazione) • Presenza di sottile peluria (lanugo) soprattutto in corrispondenza della faccia, del labbro superiore, della schiena, delle braccia e delle gambe • Capelli fragili e cadenti • Segno di Russell: callosità con iperpigmentazione, in corrispondenza delle articolazioni metacarpo-falangee scaricato da www.sunhope.it Alterazioni della cute e degli annessi • Presenza di petecchie, soprattutto in regione peripalpebrale, o emorragie congiuntivali • Lesioni infiammatorie in regione periorale • Edema periferico benigno (durante la fase di rialimentazione) • Edema severo, secondario all’abuso cronico di lassativi con conseguente iponatriemia e ipovolemia, che può rapidamente portare a collasso cardiovascolare, infarto renale e pericolo di vita • Enfisema sottocutaneo nella regione del collo associato a pneumomediastino (secondario agli sforzi di vomito) scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Gastro-enteriche Secondarie al vomito • Erosione dello smalto dentale, soprattutto sulla superficie palatale e linguale dei denti • carie dentali e gengiviti irritative • ipertrofia delle ghiandole salivari (sialoadenosi), bilaterale, che interessa soprattutto le parotidi • esofagiti, erosioni ed ulcere della giunzione gastro-esofagea (anche da reflusso per atonia del cardias) • aumento dell’amilasi serica, correlata con la frequenza del vomito (tale amilasi è prevalentemente di origine salivare) Secondarie all’abuso di Lassativi • Atonia e rallentamento del transito nel colon con stipsi secondaria • Lesioni coliche: – infiammazione, – melanosi (dovuta all’antrace presente nei lassativi) – colon catartico, caratterizzato da ispessimento, atrofia e ulcerazioni superficiali della mucosa, cisti e infiltrazione di cellule mononucleate nella sottomucosa. scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Gastro-enteriche Anoressia Nervosa Bulimia Nervosa • Atonia e atrofia muscolatura gastrica • Disfagia o odinofagia da alterata • Ritardo nello svuotamento gastrico (precoce senso di motilità esofagea o da lesioni ripienezza gastrica) infiammatorie • Stipsi • Aumento della capacità gastrica – drastica restrizione alimentare in relazione alla cronicità delle – rallentamento del transito nel colon abbuffate – peggiorata dall’abuso di lassativi • Rotture esofagee secondarie • Compromissione della funzionalità epatica con all’ingestione di massive quantità elevazione delle transaminasi, epatomegalia e di cibo (rare) steatosi • Alterazioni pancreatiche – morfologiche (riduzione delle cellule acinari, aumento del tessuto fibroso interstiziale, dilatazione dei dotti) – funzionali (riduzione della secrezione stimolata degli enzimi pancreatici) • Pancreatiti – più frequenti nel corso della rialimentazione – secondarie al ristagno duodenale con conseguente reflusso duodeno-pancreatico. scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Metaboliche Ipoglicemia (asintomatica) con alterata sensibilità all’insulina (?) Ipercolesterolemia con aumento del colesterolo LDL Chetosi, chetonuria (da catabolismo adiposo) con iperuricemia Iperazotemia (da catabolismo proteico) Ipoproteinemia (globuline) con riduzione dei livelli di alcuni aminoacidi (TRP) • Riduzione dei livelli di zinco (induce a sua volta anoressia, perdita di peso, ritardo nella crescita corporea e nello sviluppo sessuale e alterazioni cutanee) • Ipercarotinemia • • • • • scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Elettrolitiche • Comuni a tutte le forme di DCA in cui siano presenti vomito e/o abuso di diuretici o lassativi • Rare nell’AN di tipo restrittivo – – – – – – Alcalosi metabolica (27.4%) Ipocloremia (23.8%) Ipopotassiemia (13.7%) Iponatremia (5.4%) Ipomagnesemia (25%) Ipofosfatemia scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Ematologiche • Leucopenia con riduzione soprattutto dei neutrofili e linfocitosi si verificano in circa i 2/3 delle pazienti anoressiche. Esse sono secondarie ad ipoplasia del midollo osseo con trasformazione gelatinosa e, in alcuni casi, necrosi cellulare, dovute ad insufficiente apporto nutritivo. Le modificazioni midollari possono portare anche ad anemia normocitica e normocromica in circa 1/3 delle anoressiche • Occasionalmente, si può osservare un’anemia macrocitica, dovuta a deficit di vitamina B-12 • un’anemia microcitica e ipocromica da carenza di ferro • Una trombocitopenia è presente nel 30% dei casi di AN N.B. Nella malnutrizione l’emoconcentrazione può far apparire nella norma molti parametri. Una semplice reidratazione provoca in poche ore , in questi casi, una diminuzione dei valori osservati come normali. Questa pseudo normalità può dare a paz. e familiari la illusione di “stare bene”. scaricato da www.sunhope.it Complicanze endocrine ⇒ Nell’anoressia è presente amenorrea che non sempre si corregge con il recupero ponderale. Essa è dovuta a ridotta stimolazione ipotalamica della secrezione gonadica ⇒ Ipercortisolemia in presenza di livelli normali di ACTH per ridotta clearance ed aumentata emivita nell’anoressia ⇒ Riduzione e disregolazione vasopressina con lieve poliuria della secrezione di ⇒ Riduzione della T3 per ridotta conversione della T4 (non ha significato clinico, è compensativa) scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Ossee nell’Anoressia Nervosa Deficit proteico ipoestrogenismo Alterato equilibrio Acido-base ipercortisolismo Ridotti Livelli di Somatomedina C OSTEOPENIA DA RIDOTTA APPOSIZIONE CORTICALE DEMINERALIZZAZIONE/OSTEOPOROSI FRAGILITA’ OSSEA E FRATTURE scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Muscolari • L’apparato muscolare appare ipotrofico, soprattutto ai cingoli, nonostante l’iperattività fisica delle pazienti anoressiche • Biopticamente è possibile osservare una miopatia primitiva con prevalente atrofia delle fibre di tipo II • A livello ematico, si può avere un aumento della creatinafosfochinasi scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Morfofunzionali del Cervello nell’Anoressia Nervosa • TAC e RMN: ampliamento degli spazi extracorticali e/o dei ventricoli cerebrali durante la fase di calo ponderale e loro completa reversibilità dopo il recupero del peso corporeo (pseudoatrofia ) • PET: ipometabolismo assoluto e relativo delle aree corticali e ipermetabolismo relativo dei nuclei caudati e delle aree frontali inferiori durante la fase di emaciazione - Normalizzazione col recupero di peso corporeo scaricato da www.sunhope.it Alterazioni Morfofunzionali del Cervello nella Bulimia Nervosa • TAC e RMN: ampliamento dei solchi corticali, delle cisterne e dei ventricoli cerebrali in fase acuta di malattia • PET: inversione dell’asimmetria fisiologica in base alla quale il metabolismo relativo dell’emisfero destro e superiore a quello dell’emisfero sinistro scaricato da www.sunhope.it La Sindrome da Rialimentazione RIALIMENTAZIONE Preesistente Compromissione Massa muscolare cardiaca Glucosio introdotto con gli alimenti Promuove il passaggio dei fosfati nello Spazio intracellulare AUMENTO DEL VOLUME CIRCOLATORIO Collasso Cardiocircolatorio POTENZIAMENTO IPOKALIEMIA, IPOMAGNESEMIA E IPOFASFATEMIA scaricato da www.sunhope.it L’Equipe terapeutica CONCLUSIONI-III Medico di Base Dietologo Nutrizionista •Conoscenze necessarie per porre diagnosi di DCA •Diagnosi differenziale con patologie organiche •Riconoscimento delle possibili complicanze mediche •Trattamento adeguato delle complicanze mediche •Monitoraggio delle condizioni clinico-nutrizionali Psichiatra Internista scaricato da www.sunhope.it Anoressia e Bulimia: fattori di rischio Disturbi ad eziologia complessa Fattori genetici e ambientali interagiscono l’uno con l’altro nella patogenesi scaricato da www.sunhope.it Anoressia e Bulimia: fattori di rischio Fattori di rischio • • • • Genetici Biologici Psicosociali Altro (età, sesso) scaricato da www.sunhope.it Anoressia e Bulimia: fattori di rischio Genetici • Studi sui gemelli hanno stimato che circa il 50% del rischio può essere attribuito a fattori genetici • Gli studi su possibili geni candidati hanno portato a risultati contraddittori scaricato da www.sunhope.it Anoressia e Bulimia: fattori di rischio – Alcune complicanze perinatali aumentano il rischio di sviluppare una AN in modo significativo e indipendente. • • • • Anemia, diabete, pre-eclampsia in gravidanza Problemi cardiaci neonatali Infarti placentari Iporeattività neonatale. Alcune di queste complicanze sono le stesse implicate nella schizofrenia scaricato da www.sunhope.it Anoressia e Bulimia: fattori di rischio – Nella bulimia le complicanze che sembrano avere un ruolo significativo sono: • basso peso neonatale per età gestazionale • presenza di infarti placentari • iporeattività neonatale • difficoltà alimentari precoci. Il basso peso neonatale aumenta il rischio di sviluppare depressione, obesità e malattie cardiovascolari scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare Caratteristiche della personalità che predispongono allo sviluppo dei DCA: scarsa autostima incapacità a riconoscere e distinguere le emozioni tendenza al perfezionismo scaricato da www.sunhope.it “…L’insicurezza circa le proprie capacità in numerosi campi conduce questi pazienti a valutarsi in larga misura in base all’aspetto fisico ed al peso. Ciò è in parte dovuto al fatto che l’aspetto fisico, e soprattutto il peso, sembra più controllabile di molti altri aspetti della vita, e in parte perché la dieta e la perdita di peso sono rinforzati socialmente” Fairburn, 1997 scaricato da www.sunhope.it Il trattamento dei Disturbi dell’Alimentazione scaricato da www.sunhope.it Il trattamento dell'anoressia nervosa al, 2002; Steinhausen, 2002; Walsh, 2002) • • (Kaplan et Non vi sono sufficienti evidenze di efficacia clinica dei trattamenti farmacologici sulle dimensioni psicopatologiche specifiche Sono ancora pochi gli studi l’efficacia della psicoterapia che documentano scaricato da www.sunhope.it Il trattamento dell'anoressia nervosa al, 1999; Wilson, 2002; Pike et al, 2003) • • (Serfaty et Il counselling nutrizionale è efficace nel promuovere l’incremento di peso e nel migliorare lo stato nutrizionale nel breve periodo La psicoterapia cognitiva è superiore al counselling nel prevenire le ricadute e migliorare gli aspetti psicopatologici e medici della sindrome scaricato da www.sunhope.it Il trattamento della bulimia nervosa (BN) Per la bulimia nervosa (BN) molti studi documentano la superiorità prevenzione (in delle termini ricadute) di efficacia della e di psicoterapia cognitiva rispetto al trattamento farmacologico e ad altre forme di psicoterapia (Walsh et al, 1997; Whittal et al, 1999; Agras et al, 2000; Hay e Bacaltchuk, 2002; Wilson e Fairburn, 2002) scaricato da www.sunhope.it Limiti degli studi di efficacia della psicoterapia nei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) • I soggetti arruolati per gli studi di efficacia o di confronto di interventi psicoterapeutici sono selezionati (assenza di significative alterazioni delle condizioni mediche e motivazione al trattamento psicologico) Nella realtà clinica l'evenienza di complicanze mediche è frequente, può essere necessario il ricovero, non sempre si osserva una motivazione al trattamento psicologico scaricato da www.sunhope.it Il trattamento della bulimia nervosa (BN) • Viene riportata un'elevata percentuale (dal 25 al 40%) di interruzione prematura del trattamento (Blouin et al, 1995; Waller et al, 1997; Steel et al, 2000) • Inoltre, i soggetti con BN che normalizzano il pattern alimentare rappresentano circa il 50% di coloro che completano il trattamento, e solo il 29% di tutti i pazienti reclutati (Agras et al, 2000; van Furth, 2003) scaricato da www.sunhope.it Il trattamento integrato dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) La necessità di integrare diverse tecniche d’intervento terapeutico nel trattamento dei DCA ha ricevuto crescente attenzione nella letteratura internazionale (Garner e Garfinkel, 1986; Kaplan, 2002; Matusevich et al, 2002; Touyz et al, 2003; Sorrentino et al, 2005; Mucci et al, in corso di stampa) scaricato da www.sunhope.it Trattamento integrato dei disturbi del comportamento alimentare Se vi sono emergenze mediche ⇒ ricovero presso un reparto specializzato se disponibile, per la stabilizzazione clinica. Correzione degli squilibri idroelettrolitici e rinutrizione se necessaria (34-45 Kcal/Kg di peso desiderabile per le anoressiche; 25-35 Kcal/Kg nelle bulimiche) ⇒ Il personale paramedico deve essere istruito alla corretta gestione del problema (attraverso un training ad hoc e l’invito ad attenersi ad una serie di norme comportamentali, quali evitare di persuadere l’utente a mangiare, chiudere i bagni per due ore dopo i pasti, osservare senza atteggiamenti inquisitori) scaricato da www.sunhope.it Trattamento integrato dei disturbi del comportamento alimentare Condizioni per la nutrizione con sondino nasogastrico ⇒ BMI < 14 per l’anoressia restrittiva ⇒ BMI < 15 per l’anoressia nervosa con abbuffate e purging ⇒ Frequenza cardiaca < 45-50 bpm a riposo ⇒ Ipotensione grave ⇒ Grave riduzione di K, Na, Ca ⇒ Ipoglicemia severa (40-45 mg/dl) ⇒ Alterazione pancreatica della funzionalità renale, epatica scaricato da www.sunhope.it o Trattamento integrato dei disturbi del comportamento alimentare Se non vi sono emergenze mediche ⇒ La prima fase di trattamento consiste in un counseling nutrizionale e psicologico che si propone di correggere le convinzioni erronee relative all’alimentazione, al peso e all’aspetto fisico. Vengono fornite indicazioni su una corretta alimentazione, spiegando i rischi connessi alla restrizione alimentare ed alle condotte compensative ⇒ Viene sempre associato un counseling familiare, che ha l’obiettivo di dare ai genitori informazioni sul disturbo alimentare e sull’andamento della terapia, alla fine della prima seduta e poi con cadenza mensile ⇒ La durata media di questa fase del trattamento è di tre mesi, con incontri settimanali della durata di 40 minuti scaricato da www.sunhope.it Articolazione e integrazione degli interventi Non semplice somma degli interventi L’intervento ospedaliero, il counselling nutrizionale e la psicoterapia devono essere articolati come fasi di un piano unico Gli operatori devono discutere e rendere compatibili gli interventi (formazione dell’équipe terapeutica) per stabilizzare le condizioni fisiche dei soggetti consentire una riformulazione psicologica problema durante le fasi iniziali del trattamento del scaricato da www.sunhope.it Ridotta autostima e deficit delle relazioni interpersonali Ipervalutazione dell’importanza del peso e della forma corporea Psicoterapia cognitiva strutturata Prevenzione delle ricadute Digiuno Perdita di peso Sintomi della disregolazione alimentare e focalizzazione su cibo/binge eating Counselling nutrizionale Correzione dei pattern alimentari Ulteriore digiuno/purging scaricato da www.sunhope.it scaricato da www.sunhope.it La Psicoterapia Cognitiva dei DCA Disturbo del comportamento alimentare Meccanismi dello scompenso La crisi adolescenziale ha più probabilità di accompagnarsi ad uno scompenso in presenza di • una minore integrazione, flessibilità ed astrazione dei processi di ordinamento espliciti dell’esperienza • fattori precipitanti, quali rotture affettive, cambio d’immagine di figure significative, etc. scaricato da www.sunhope.it • Our psychological boundaries develop early in life, based on how we are held and touched (or not held and touched). A person who is deprived of touch as an infant or young child, for example, may not have the sensory information s/he needs to distinguish between what is inside and what is outside her/himself. As a result, boundaries may be unclear or unformed. This could cause the person to have difficulty getting an accurate sense of his/her body shape and size. This person might also have difficulty eating, because they might have trouble sensing the physical boundaries of hunger and fullness or satiation. On the other extreme, a child who is sexually or physically abused may feel terrible pain and shame or loathing associated to his/her body. Such a person might use food or starvation to continue the physical punishments they grew familiar with in childhood. scaricato da www.sunhope.it • In the United States approximately 10% of girls and women (numbering up to 10 million) are suffering from diagnosed eating disorders. Of these at least 50,000 will die as a direct result! Recent data reported by the American Psychiatric Association suggests that of all psychiatric disorders, the greatest excess of patient mortality due to natural and unnatural causes is associated with eating disorders and substance abuse. scaricato da www.sunhope.it • Eating disorders are complex and involved complex interactions of psychological, biological, sociological, and interpersonal factors and do require professional assistance scaricato da www.sunhope.it • What Causes One to Develop an Eating Disorder? • Psychological Factors: • 1. Low self-esteem appears to represent a significant risk factor for the development of eating pathology. • 2. Tendencies to be perfectionistic and to set rigid standards for oneself. • 3. Depression, anxiety, anger, emptiness or loneliness. • 4. Feelings of lack of control in life or feelings of inadequacy. scaricato da www.sunhope.it • Sociocultural Factors: • 1. Cultural pressures that place extreme value on "thinness" and obtaining the "perfect body." • 2. Cultural norms that place emphasis on physical appearance and not one inner strengths and qualities. • 3. Definitions of beauty that are extremely narrow and include only women and men of specific body weights and shapes. • 4. Persistent and pervasive media messages encouraging dieting likely lead to high rates of chronic dieting in at-risk groups of adolescents. scaricato da www.sunhope.it • • • • • • Interpersonal Factors: 1. Difficulty expressing ones feelings and emotions. 2. Family disharmony and troubled interpersonal relationships. 3. A history of being ridiculed based on size or weight. 4. A history of sexual and/or physical abuse. 5. Family factors such as obesity in the family, parental preoccupation with eating and weight, unrealistic expectations for achievement. • Biological and Biochemical Factors: • Researchers are still examining potential biochemical or biological causes of eating disorders. It has been found that some eating disorder sufferers have imbalances in certain chemicals in the brain that control hunger, appetite, and digestion. Investigation into the implications of these imbalances is still underway. scaricato da www.sunhope.it • An eating disorder is a coping strategy that an individual uses to deal with deeper problems which are too painful or difficult to address directly. scaricato da www.sunhope.it • Gender and Ethnicity However, recently there have been some careful reviews of this literature and several risk factors have in fact been identified. One of the most potent risk factors is female gender, particularly adolescent or young adult females. Also, members of certain ethnic groups such as Asians, Native Americans, and African Americans appear less likely to have eating disorders than other ethnic groups. scaricato da www.sunhope.it • Weight and Shape Several factors focusing on weight or shape have been found to increase risk for eating disorders, including higher body mass index, concerns about weight, and a history of dieting. Also, a history of psychiatric problems, such as depression, anxiety, or substance use may increase the risk of eating disorders, as well as certain problems in childhood such as childhood eating difficulties or sexual abuse. scaricato da www.sunhope.it DCA e sesso maschile Alcune attività fisiche/sportive (body building, lotta, canoa, danza, nuoto, corsa) favoriscono nei maschi il rischio di sviluppare DCA in relazione soprattutto con le restrizioni dietetiche previste per tali attività (Andersen, Bartlett, Morgan & Rowena, 1995). scaricato da www.sunhope.it Ridotta autostima e deficit delle relazioni interpersonali Ipervalutazione dell’importanza del peso e della forma corporea Digiuno Perdita di peso Sintomi della disregolazione alimentare e focalizzazione su cibo/binge eating Ulteriore digiuno/purging scaricato da www.sunhope.it Da decenni non abbiamo più fame. Le case delle nostre madri sono più grandi e assolate di quelle dei nostri nonni. E ci dicono che siamo fortunati. Eppure noi conosciamo una fame che altri non conoscono … minacciati da una bulimia di affetti … rifuggiamo in un errare inconsapevole, oltre i bisogni della nostra stessa carne … scaricato da www.sunhope.it Alcalosi Metabolica Patogenesi Vomito Abuso di diuretici perdita di acidi e NaCL Aumento escrezione Na e Cl Ipovolemia e disidratazione Stimolazione del sistema renina-angiotensina Aumento del riassorbimento di sali e bicarbonati Aumento dell’Aldosterone scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare Complicanze mediche A. Cardiovascolari ⇒ Bradicardia (frequente nell’anoressia, legata al rallentato metabolismo per risparmio energetico) ⇒ Ipotensione ortostatica (deplezione cronica del volume ematico, frequente nell’anoressia) ⇒ Aritmie (frequente in tutte le forme per i disordini elettrolitici causati dalle condotte compensative; si sottolinea oggi l’elevato rischio di morte improvvisa nelle pazienti molto emaciate, con QT prolungato all’ECG) ⇒ Scompenso cardiaco (come evento terminale nei casi gravi ma anche come complicanza della rinutrizione veloce) scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare Complicanze mediche B. Gastrointestinali ⇒ Complicanze dentarie quando è marcato il vomito, con aumentato rischio di carie ⇒ Esofagiti ed ulcere esofagee come conseguenza del vomito (raramente rottura esofagea). Dilatazione gastrica con programmi troppo aggressivi di rialimentazione ad eziologia ignota ⇒ Dilatazione del duodeno e ileo paralitico di origine sconosciuta ma che può far seguito a pancreatite acuta descritta nella fase di rialimentazione ⇒ Stipsi e alterazioni gravi della motilità intestinale con abuso di lassativi scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare Complicanze mediche C. Complicanze renali-I ⇒ Disturbi elettrolitici (ipopotassiemia, iponatremia, ipocloremia e alcalosi ipocloremica) sono frequenti per le condotte compensative ma anche per deplezione. L’ipomagnesemia è da considerare con attenzione poiché non si riesce a correggere l’ipocalcemia e l’ipopotassiemia senza integrare il magnesio. Temibile la ipofosfatasemia nell’anoressica restrittiva che, al momento della rialimentazione, può indurre uno spostamento troppo rapido di fosfato nelle cellule con insufficienza cardiaca e convulsioni ⇒ Innalzamento dell’azoto ureico e iperfosfatasemia sono frequenti in presenza di vomito protratto con ipovolemia scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare Complicanze mediche D. Complicanze renali-II ⇒ La nefropatia ipopotassiemica è dovuta ad abuso di diuretici o lassativi e si associa a insufficienza renale cronica con poliuria, polidipsia e innalzamento della creatinina ⇒ Edemi da ipoprotidemia sono frequenti in forma lieve e benigna. Una forma maligna in casi di estrema malnutrizione e condotte compensative eccessive rappresenta un’urgenza medica con rischio per la vita (collasso cardiocircolatorio ipovolemico) scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare Complicanze mediche E. Complicanze ematologiche ⇒ Pancitopenia: comune nelle forme gravi di anoressia. Anemia lieve e trombocitopenia sono frequenti e ancor più la leucopenia. Anomalie dei globuli rossi (acantocitosi) e VES bassa sono possibili F. Complicanze osteoarticolari ⇒ Frequente l’osteoporosi (probabilmente in relazione alla malnutrizione con carenza di estrogeni ed eccessiva secrezione cortisolica) con possibili fratture spontanee. L’osteoporosi è correlata alla durata di malattia e al BMI scaricato da www.sunhope.it Disturbi del comportamento alimentare Complicanze mediche H. Complicanze metaboliche ⇒ Nell’anoressia è presente una riduzione del metabolismo basale non dovuta a ipofunzione tiroidea, nonché alterazioni della termoregolazione ⇒ Le curve da carico di glucosio sono alterate probabilmente per ridotta motilità intestinale e ridotto assorbimento I. Complicanze dermatologiche ⇒ Dermatiti carenziali sono frequenti nelle forme gravi ⇒ Più comunemente si notano fragilità dei capelli e cute disidratata e sensibile scaricato da www.sunhope.it “…Nelle mie prime formulazioni, indicavo tre caratteristiche tipiche del disturbo anoressico: una falsa percezione del proprio corpo …, una confusione circa le proprie sensazioni corporee, e un senso onnicomprensivo di incapacità. Ora sono incline a considerare queste caratteristiche sotto un’etichetta più ampia, cioè come espressione di un concetto di sé deficitario….” Bruch, 1984 scaricato da www.sunhope.it Meccanismi di scompenso nei DCA • Fattori di rischio: stili di attaccamento/personalità • Fattori precipitanti: crisi adolescenziale, rotture affettive, cambio d’immagine di figure significative, insuccessi Senso di sé negativo (senso di inefficacia/incompetenza) Anoressia ⇒ Senso di competenza acquisito attraverso il controllo dell’alimentazione e del peso Bulimia ⇒ Senso di incompetenza riferito al mancato controllo dell’alimentazione e del peso scaricato da www.sunhope.it