Prof.Domenico Schiavino Direttore della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia clinica Policlinico A. Gemelli, Roma IL-5, IL-3, GM-CSF IL-5 Emivita nel circolo ematico: 8-18h • Migrano nel timo, gh.mammaria, utero e >> nel polmone e tratto GI • Emivita nei tessuti: 5-7 gg • Eosinofili tessutali/ematici= 20:1 • •Recettori per chemochine: CCR3 (per eotaxina) •Recettori per complemento (C3aR, CD88 e CD35), • PAF, leucotrieni •Recettori per le IgG (FcgRII), IgA (FcaRI) •Recettori per molecole di adesione (very late antigen 4 e integrina α4β7) Valore assoluto >500 eosinofili/µl •Lieve: 500-1500 eosinofili/µl (0.5-1.5 x 109/L) •Moderata: 1500-5000 eosinofili/µl (1.5-5 x 109/L) •Grave: >5000 eosinofili/µl (>5 x 109/L) La gastroenterite eosinofila (GE) appartiene al gruppo dei che include l’esofagite, la gastrite, l’enterite e la colite eosinofila La gastroenterite eosinofila (GE) è un caratterizzato da un infiltrato eosinofilo dello stomaco del duodeno e, in alcuni casi, dell’esofago e del colon in assenza di altre cause conosciute di eosinofilia : prima descrizione della GE da parte del gruppo di Kaijer Kim et al. riportano 31 nuovi casi di GE a Seoul report da parte del gruppo di Landres di un bambino con infiltrato eosinofilo localizzato esclusivamente a livello dell’esofago Rothemberg conia la definizione di disordini gastrointestinali eosinofili (EGID:eosinophilcs gastrointestinal disorders) Da allora un crescente interesse in letteratura Dati sulla prevalenza molto limitati Prevalenza in USA: 22-28/100000 persone (Spergel et al.2011) Più frequente tra la III e la V decade di vita M>F • Eziologia sconosciuta In pz geneticamente • Prediposizione atopica? Frequente associazione con storia predisposto uno stimolo ancora non personale o familiare ben definito (allergene?infezioni? livelli di IgE e di ECP stress?danno tissutale?)provoca un richiamo e una degranulazione degli eosinofili di allergie e riscontro comune di elevati Uppal et al. Clin Rev All Immunol, June 2015 proteina basica maggiore (MBP) proteina cationica degli eosinofili (ECP) perossidasi (EPO) neurotossina eosinofili-derivata (EDN) Citochine proinfiammatorie: IL2, IL4, Inducono sia un danno tissutale diretto che la sintesi di leucotrieni che a loro volta inducono degranulazione di altri mastociti (stimola proliferazione e maturazione degli eosinofili nel midollo osseo, controllano il loro rilascio nel circolo e la localizzazione nel sito infiammatorio) IL-12, IL-13, IL-16, IL 18 e TGF-α/β Chemochine: eotassina-1 Mediatori lipidici: leucotrieni, PAF Agenti chemiotattici nella diapedesi degli eosinofili Si crea un circolo vizioso con una persistente infiltrazione di eosinofili nella parete gastrointestinale Le manifestazioni cliniche della GE dipendono dalla localizzazione, dall’estensione e dallo strato di parete interessato dall’infiltrazione eosinofilica • Forma più frequente ,senza coinvolgimento muscolare o sieroso nausea, vomito, dolore addominale, sazietà precoce e diarrea presenta calo ponderale • Pz con possono sviluppare malassorbimento, enteropatia proteine disperdente e deficit dell’accrescimento • Storia personale o familiare di allergia nel 50% dei casi Antral (a) and corpus (b) biopsy from a normal control. There are five or fewer eosinophils per high-power field in the lamina propria, and there are no eosinophils within the epithelium Twin et al. Modern Pathology 2011 Antral biopsy with marked eosinophilic infiltration within the lamina propria Twin et al. Modern Pathology 2011 Sheets of eosinophils distort the gastric gland architecture Twin et al. Modern Pathology 2011 provoca un ispessimento della parete ed una alterazione della motilità • I pz manifestano sintomi tipici di (nausea, vomito, distensione addominale) • I pz con pseudoacalasia o con un restringimento dell’esofago possono presentare disfagia e rigugito di cibo non digerito • Generalmente non associata ad allergia • Forma • I pazienti generalmente presentano isolata o ascite in combinazione con i sintomi caratteristici delle forme mucosa e muscolare • Può essere presente un’effusione pleurale eosinofila • Liquido contenente eosinofili alla Clinica Laboratorio&EA Imaging Endoscopia Istologia • GE dovrebbe essere sospettata in pazienti con dolore addominale, nausea, vomito, senso di sazietà precoce, diarrea, perdita di peso o ascite associati con eosinofilia periferica (conta eosinofili>500 eosinof/micromol nel sangue periferico) con talora storia di allergia alimentare • Escludere le altre cause di eosinofilia ipereosinofilia periferica nel 2080% dei casi. Forma mucosale: in media 2000 eos/μl Forma muscolare: in media 1000 eos/ μl Forma sierosa: in media 8000 eos/ μl può essere diminuita, soprattutto nei pz con interessamento mucoso aumentata nel 25% dei pz talvolta presente per alterato assorbimento di ferro o sanguinamento occulto gastrointestinale per la perdita di proteine ma IgE in campione delle 24h (valore normale 0-54 mg/dl). Pz con GE hanno elevati valori di alfa1antitripsina nelle feci a causa della perdita di proteine e ciò comporta l’inabilità a digerire e assorbire proteine nel tratto gastrointestinale presente nel 30% dei pz. Test d-xilosio alterato a causa del malassorbimento dei carboidrati e ad un aumento dell’escrezione di grassi utilità clinica in caso di positività di tali test rimane controversa nell’ambito della GE L’utilità dell’imaging nella dg di GE è limitata ispessimento della parete intestinale ed eventuale presenza di ascite. Può essere utile per follow-up di pz in tp pieghe irregolari e nodulari e ispessimento dello stomaco e del piccolo intestino eventuale stenosi dell’antro, irregolarità dello stomaco e pieghe ispessite del piccolo intestino a causa dell’edema. secondo alcuni studi utile per individuare infiltrato eosinofilo ma non distingue dalle altre cause di flogosi gastrointestinale I reperti endoscopici possono essere normali o mostrare variazioni non specifiche e simili a quelle di altre forme di gastriti. Possono essere rinvenuti eritema mucosa, friabilità,granularità, erosioni o macchie biancastre Submucosal nodules and gastric fold thickening, Uppal et al. 2015 White plaques in the duodenal bulb in eosinophilic enteritis • Non esiste cut-off standardizzato per GE, la maggior parte degli autori fa riferimento a un numero minimo di eosinofili • L’infiltrato eosinofilo può avere una distribuzione per tale motivo sono raccomandate biopsie multiple anche su mucosa apparentemente indenne • La biopsia mostra un con una deposizione extracellulare dei costituenti dei granuli degli eosinofili contenenti e che possono essere identificate tramite l’immunoistochimica • Valutazione della tonaca muscolare e sierosa tramite laparotomia o capsula endoscopica Fundic-type gastric mucosa with an increased number of lamina propria eosinophils, most marked within the superficial lamina propria, with occasional eosinophils infiltrating the overlying superficial epithelium, consistent with gastric eosinophilia Uppal et al. 2015 Mucosa with an increased number of eosinophils within the lamina propria as well as occasional eosinophils infiltrating crypts Uppal et al.2015 linfoma, carcinoma gastrico Morbo di Crohn raramente associato con eosinofilia periferica e/o infiltrato tissutale eosinofilo condizione idiopatica associata a marcata eosinofilia periferica, ma in genere oltre al GIS colpisce anche altri organi eosinofili sono in genere perivascolari • Letteratura limitata • Raramente remissione spontanea della patologia • Si può giungere ad un severo malassorbimento e malnutrizione • Con il trattamento in una piccola percentuale di pz si è ottenuta una risoluzione della patologia,mentre nella maggior parte dei pz si verificano delle riacutizzazioni che richiedono un trattamento a lungo termine Dieta Prednisone Altri glucocorticoidi Altro Target futuri • Si consiglia a pz sintomatici o con segni di malassorbimento • Deve essere effettuata per almeno 6 settimane • Questo approccio origina dall’esperienza maturata con l’esofagite eosinofila. Servono ulteriori studi per provarne con maggior certezza l’efficacia • Si consiglia dieta ipoallergenica o più spesso la dieta di eliminazione di (soia, frumento, uovo, latte, arachidi e frutta secca, pesci e molluschi) • Problema della compliance ed equilibrio nutrizionale • In pz con eosinofilia periferica una dopo 6 settimane di dieta viene considerata una risposta efficace • Tuttavia è limitante utilizzare la conta degli eosinofili per monitorare la risposta alla tp dietetica (una % di pz non ha eosinofilia periferica…in tali casi è opportuno • Se la dieta conduce alla remissione dei sintomi, dell’eosinofilia periferica e tissutale tali alimenti possono essere reintrodotti gradualmente • Sebbene l’ipersensibilità agli alimenti ha un ruolo chiave nella patogenesi della GE al momento non ci sono evidenze che supportino l’uso dei test allergologici nella gestione del pz Gonsalves N, Doerfler B, Yang G, et al Gastroenterology. 2009;136:S1861. • Risultati preliminari hanno dimostrato una remissione della GE con una dieta di 6 settimane pz sottoposti alla sottoposti ad una e i pz hanno mostrato un miglioramento significatico dei sintomi, una completa remissione istologica, un miglioramento endoscopico e una normalizzazione dell’eosinofilia periferica dopo 6 settimane • In pz che non rispondono a dieta (20-40 mg/die) • Evidenza su efficacia di glucocorticoidi limitata a pochi case series in letteratura • Il miglioramento sui sintomi in genere è evidente entro due sett. • Lo scopo è ottenere un controllo sui sintomi con la • Tuttavia alcuni pz richiedono più prolungati di tp (fino ad alcuni mesi) per ottenere un controllo sui disturbi) • Pz che non rispondono a prednisone dovrebbero essere trattati con • In pz che non risponde a glucocorticoidi ev bisogna valutare altra diagnosi • Terapia di mantenimento con a basso dosaggio (5-10 mg/die) in capsule a rilascio controllato ileale (che bypassano il tratto gastrointestinale superiore) in pz con GE che interessa l’antro gastrico o il piccolo intestino [Elsing et al. “Budesonide for the treatment of obstructive eosinophilic jejunitis”. Z Gastroenterol 2007] (800 mg/die diviso in 4 dosi):stabilizzatore dei mastociti che previene il rilascio di mediatori tossici e riduce l’assorbimento di antigeni dal piccolo intestino antiH1 e stabilizzatore dei mastociti, associato a miglioramento in alcuni studi condotti su pochi pz. Si inizia da 1 mg e Nessuno di questi agenti può essere si aumenta a 2 o 4 mg/die da 1 a 4 mesi [Bolubkas Dig Dis Sci 2004] raccomandato come dialtri base efficace in alcuni trialterapia ma non in farmaco inibitore della produzione di IL4 e IL5 da parte di TH2 efficace in un singolo pz [Shirai et al.2001] in uno studio del 2007 Forougi et al. hanno riportato un miglioramento sui sintomi e una riduzione dell’eosinofilia ma non statisticamente significativa 2012 Weschler et al in 4 pz ma con beneficio momentaneo (CC-chemokine receptor 3): è un recettore dell’eotassina coinvolto nella chemiotassi degli eosinofili [Komai et al J. Pharmacol Sci 2012] variante mutata dell’IL4 che si lega al recettore dell’IL4 e dell’IL13 e ne blocca l’attivazione [Antoniu. Curr Opin Investig Drug 2010] anticorpo monoclonale IgG che si lega ad alta affinità con il recettore dell’IL5 [Ghazi et al. Expert Opin Biol Ther 2012] • La GE è una patologia ad di crescente riscontro nella pratica clinica è spesso difficile soprattutto nei casi in cui è assente l’eosinofilia periferica • Nel sospetto di malattia è fondamentale ampio anche su mucosa apparentemente sana • La conferma diagnostica è il riscontro istologico di abnorme dopo aver escluso tutte le possibile cause di eosinofilia secondaria • Il cardine della tp sono gli recidive anche se sono frequenti