LA TORTURA NON ESISTE di un qualsiasi trattamento "in vivo" e impossibile fare un'estrapolazione di quello che può succedere nell'uomo. I cosiddetti metodi alternativi, che noi usiamo ogni giorno, li consideriamo complementari. Non possono sostituire una sperimentazione "in vivo", che è assai complessa, Se fosse impossibile estrapolare dagli animali all'uomo, come sostengono gli animalisti, a maggior ragione sarebbe impossibile estrapolare da NOI NON PARLIAMO di vivisezione, qualche cellula conservata in provetta, In tutto il mondo la questo è il termine che usano gli sperimentazione animale è non animalisti per suscitare orrore. solo ritenuta necessaria, ma è Ma di sperimentazione animale. autorizzata. Purché soggetta a Non sezioniamo, ma facciamo regole. Solo in Italia abbiamo oggi esperimenti su animali in questa ondata contraria. condizioni tali da non creare Le foto terribili che si vedono su troppa sofferenza, per ottenere Internet di animali torturati risultati che possano essere utili appartengono al Medioevo. per gli ammalati. Gli interventi chirurgici che La ricerca sugli animali, dal facciamo sugli animali vengono nostro punto di vista, oggi è indispensabile. Non ci sono metodi eseguiti come con l'uomo. In camere operatorie attrezzate, con alternativi. Senza avere un'idea degli effetti di un certo farmaco o anestesie per evitare sofferenze. E non dimentichiamo che oggi nei laboratori esistono tutti gli strumenti mini-invasivi che si utilizzano per l'uomo. Solo chi non conosce il laboratorio può pensare che si possa aprire un animale per vedere cosa succede. Abbiamo risonanza magnetica, Tac, ecografie, elettroencefalografia, elettrocardiografia. Oltre il 95% degli animali su cui si fa ricerca sono topi e ratti, allevati allo scopo. Che non necessariamente muoiono, dopo. Molti test sono infatti di tipo comportamentale, si osserva insomma come si comporta l'animale dopo avere assunto certi farmaci. In ultima anàlisi, oggi la ricerca sugli animali è indispensabile. Capisco le ragioni etiche di chi non la vuole, ma si tratta di stabilire chi ha il primato. Noi lavoriamo nell'interesse dell'uomo. Chi non vuole che questo accada, non è coerente. Senza sperimentazione, gli stessi animali domestici non disporrebbero di certi farmaci. * Direttore dell'Istituto Farmacologico Mario Negri