3 CM /201 E 2 i dit 31/1 e cr a 12 enz ad sc Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/VR In caso di mancato recapito inviare a CMP VERONA per restituzione mittente previo pagamento resi. L a r i v i s t a edizione di con il patrocinio di p e r l ’ a g g i o r n a m e n t o c o n t i n u o d e l f a r m a c i s t a Modulo 1 Modulo 2 Gestione dei più comuni sintomi durante la transizione alla menopausa Disfunzione erettile Revisione scientifica: Dr. Maurizio Barbieri, Dirigente medico, 2a Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Milano, Fondazione Policlinico Mangiagalli Regina Elena, Milano. Autori: Renee Bellanger, PharmD, BCNSP, Assistant Professor, Pharmacy Practice Cheryl Horlen, PharmD, BCPS, Associate Professor, Pharmacy Practice, Feik School of Pharmacy, University of the Incarnate Word, San Antonio, Texas. Revisore scientifico: Alessandro Pizzocaro MD, Referente per l’andrologia, UO di Urologia, Istituto Clinico Humanitas, Rozzano, Professore a contratto, Scuola di Specializzazione di Endocrinologia e malattie del Ricambio, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano Autore: Mariam Khan, PharmD, Medical Writer, Princeton, New Jersey L i considera una donna in menopausa dopo che è trascorso almeno un anno dalla data delle ultime mestruazioni spontanee. Per perimenopausa si intende invece l’arco temporale di almeno a Disfunzione Erettile (DE) viene definita come l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente1. Questo tipo di patologia ha un forte impatto sulle relazioni di coppia, sulla qualità della vita e sul livello di autostima. L’incidenza aumenta con l’età e si prevede che, entro il 2025, si segue a pag. 2 segue a pag. 13 S Modulo 3 Modulo 4 Recenti progressi nel trattamento della psoriasi Considerazioni cliniche sul trattamento dell’infezione da H. pylori Revisione scientifica: Prof. Paolo Pigatto, Professore Associato in Malattie Cutanee e Veneree; Dipartimento di Tecnologie per la Salute Ist. Ortopedico Galeazzi; Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano Autore: Kiran Panesar, BPharmS (Hons), MRPharmS, RPh, CPh, Consultant Pharmacist and Freelance Medical Writer, Orlando, Florida Keywords Psoriasi, epidemiologia L a psoriasi è una malattia autoimmune, che normalmente si presenta come una condizione dermatologica nella quale le cellule epiteliali si replicano più frequentemente della norma. Si ritiene che Revisione scientifica: Dr Luca Elli, Specialista in Gastroenterologia, Responsabile Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia Celiaca, Fondazione IRCCS Cà-Granda Milano Autori: G. Blair Sarbacker, PharmD, Assistant Professor, Pharmacy Practice, University of the Incarnate Word, Feik School of Pharmacy, San Antonio, Texas Elizabeth Montfort, PharmD, Assistant Professor, Pharmacy Practice, University of the Incarnate Word, Feik School of Pharmacy, San Antonio, Texas I ndividuato per la prima volta nelle biopsie gastriche da John Warren nel 1979, l’Helicobacter pylori si annida nelle cellule dell’epitelio gastrico al di sotto del gel mucoso. Warren è riuscito inoltre a dimostrare la segue a pag. 25 segue a pag. 36 ANNO 10 • NUmerO 1 • BimestraLe • GeNNaiO/FebbraiO 2013 OF_01-2013_01.indd 1 12/04/13 18.30 ObiettivOFarmacista Disfunzione erettile segue da pag. 1 Obiettivi: dopo aver completato la seguente monografia di aggiornamento, il Farmacista dovrebbe essere in grado di: •identificare i pazienti a rischio di sviluppare la disfunzione erettile; •descrivere la fisiopatologia della disfunzione erettile; •rivedere le comorbilità in pazienti con disfunzione erettile; •discutere le opzioni terapeutiche e ottimizzare le strategie di dosaggio. SCOPO DeLLÕ AttivitË : educare i farmacisti circa la disfunzione erettile, i fattori di rischio a essa associati, le opzioni terapeutiche disponibili nonché il ruolo degli operatori sanitari nell’ottimizzare tali opzioni. Executive summary • La disfunzione erettile viene definita come l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente. • L’incidenza della DE aumenta con l’età. • Un esordio graduale e progressivo di questa patologia suggerisce una causa organica, mentre un esordio improvviso in assenza di comorbilità o trauma è più probabilmente riconducibile a un’origine sociale o psicologica. • Le terapie disponibili, una volta individuate e trattate le cause e rimossi i fattori di rischio correggibili, comprendono gli inibitori PDE-5 (terapia di prima linea), l’alprostadil intrauretrale, i farmaci intracavernosi, l’uso di una pompa a vuoto (terapia di seconda linea) e le protesi peniene (terapia di terza linea). conteranno 322 milioni di casi nel mondo2. Si stima che in Italia siano 3 milioni gli uomini che soffrono di DE, di cui solo il 10% ricorre all’aiuto medico. L’introduzione di inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 per via orale (PDE-5, PhosphoDiEsterase type 5) ha indotto un numero sempre crescente di uomini a rivolgersi a un medico e ha rivoluzionato la modalità di valutazione e di trattamento della DE. Prevalenza e fattori di rischio L’incidenza della DE aumenta con l’età. In uno studio volto ad analizzare l’associazione tra l’età dei soggetti e i vari aspetti della funzione sessuale (ad es. funzionalità generale, desiderio, orgasmo Keywords e capacità globale), i casi di disfunzione erettile erano più Disfunzione probabili in pazienti con età erettile definizione, superiore ai 50 anni. Fattori disfunzione erettile modificabili quali l’attività prevalenza, fisica, il controllo del peso, disfunzione erettile un consumo moderato di sofattori di rischio stanze alcoliche e la non abitudine al fumo sono associati con un minore rischio di DE. Alcune condizioni di comorKeyPoint bilità associate a tale patologia sono il diabete, il cancro, La Disfunzione Erettile l’ictus e l’ipertensione (vedi (DE) viene definita Tabella 1 di pag. 14).3 come l’incapacità Malattie cardiovascolari, iperdi raggiungere tensione, diabete mellito, o mantenere sedentarietà, obesità e diun’erezione sufficiente a condurre slipidemia (in particolare se associate nella sindrome un rapporto sessuale metabolica) sono i fattosoddisfacente. ri di rischio più comuni. Il Massachusetts Male Aging Study ha riportato che i pazienti affetti da diabete presentano un’incidenza di DE tripla rispetto ai pazienti non affetti da tale patologia con meccanismo multifattoriale (incremento del danno vascolare, neuropatia autonomica e ipogonadismo)4. È stato appurato che esiste una connessione fra la DE e le malattie cardiovascolari: la maggior parte dei pazienti coronaropatici è affetta da DE generalmente insorta da alcuni anni1. Inoltre è noto che con l’aumentare del numero di fattori di rischio per la sindrome metabolica51, incrementano anche la prevalenza di ipogonadismo e di DE. Il meccanismo comune ai fattori vascolari ed endocrino-metabolici è la disfunzione endoteliale, ossia la ridotta capacità dell’endotelio di indurre vasodilatazione arteriosa per ridotta sintesi di mediatori ad azione vasodilatatrice (in particolare di ossido nitrico, NO, che esplica l’azione vasodilatatrice attraverso l’incremento del guanosina monofosfato ciclico (GMPc) con riduzione del calcio intracellulare) a favore di mediatori ad azione vasocostrittrice, come l’endotelina 1 (ET-1) che stimola la contrattilità della muscolatura liscia vascolare mediante incremento del calcio intracellulare e attivazione del sistema RhoA/ Rho chinasi, che determina fosforilazione della catena leggera della miosina incrementando la sensibilità al calcio della cellula muscolare. Un altro fattore di rischio comune per la DE è la pro- 13 # Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 13 12/04/13 18.30 ObiettivOFarmacista Tabella 1 - Fattori di rischio per la disfunzione erettile •Etàavanzata •Malattiecardiovascolari •Diabetemellito •Ipertensione •Ipercolesterolemia •Sindromemetabolica •Malattieneurologiche(ades.malattiadi Alzheimer,sclerosimultipla,malattiadi Parkinson,paraplegia,quadriplegia,ictus) •Disordiniormonali(ades.ipogonadismo,ipotiroidismo,iperprolattinemia) •LUTS(Lower Urinary Tract Simptom,sintomi dellebassevieurinarie) •Malattiesistemiche(patologieoncologiche,HIV, insufficienzarenale,insufficienzaepatica) •Assunzionedifarmaci(antipsicotici,antidepressivi,antipertensivi,procinetici,chemioterapi, antiandrogeni) •MalattiadiPeyronie •Disturbipsicologici(ades.ansia,depressione, stress) •Anamnesipositivaperirradiazionepelvicao interventichirurgici(ades.prostatectomiaradicale,chirurgiadelretto) •Stiledivitasedentario •Obesità •Abitudinealfumo •Utilizzodidroghe Fonte:rif.bibliografici1,2 statectomia radicale. Tra gli uomini con normale funzione sessuale pre-operatoria, l’incidenza della DE post-operatoria (in assenza di terapia specifica per tale disturbo) varia tra 24-82%. I risultati sono migliori per la prostatectomia radicale (PR) con preservazione dei nervi (nerve sparing). La patogenesi della DE post PR multifattoriale dichiara danno neurologico (neuro- (A) Anatomia del pene in stato di flaccidità aprassia o definitivo, a seconda della tecnica chirurgica) e vascolare alle arterie pudende accessorie con ipossia cavernosa e quindi fibrosi dei corpi cavernosi. Fisiopatologia L’afflusso arterioso e l’efflusso venoso necessari per ottenere e mantenere l’erezione dipendono dall’inteKeywords razione di fattori vascolari, Disfunzione erettile neurologici, ormonali e psifisiopatologia, ossido cologici. L’erezione risulta nitrico, ossido nitrico dalla combinazione tra la sintasi endoteliale neurotrasmissione e il rilassamento della muscolatura liscia vascolare, in grado di aumentare l’afflusso arterioso e i meccanismi di Key Point segnalazione fra lo strato endoteliale dei sinusoidi caL’afflusso arterioso vernosi e le cellule muscoe l’efflusso venoso lari lisce sottostanti (vedi necessari per Figura 1)2. ottenere e mantenere Le fibre non adrenergiche e l’erezione dipendono non colinergiche, per attidall’interazione di vazione della ossido nitrico fattori vascolari, neurologici, ormonali sintasi endoteliale, produe psicologici. cono ossido nitrico, in grado di catalizzare una cascata molecolare di reazioni chimiche che determina un incremento intracellulare di guanosina monofosfato ciclico (GMPc), con conseguente diminuzione del calcio intracellulare che determina il rilasciamento delle cellule muscolari lisce. Un altro circuito, mediato dall’adenosina monofosfato ciclico (AMPc), produce lo stesso effetto2. Queste interazioni chimiche hanno luogo in tandem e aumentano sia il flusso ematico diretto al pene sia la pressione all’interno dei corpi cavernosi, portando all’erezione2,5,6. Il passaggio allo stato di flaccidità avviene per degradazione della molecola di GMPc da parte dell’enzima fosfodiesterasi 5 e incremento dell’attività del siste- (B) Anatomia del pene in stato di erezione (C) Disfunzione erettile Figura 1. (A) Nel pene in stato di flaccidità, i sinusoidi cavernosi hanno un volume contenuto in quanto le cellule muscolari lisce che li circondano sono contratte. (B) A seguito di stimolazione, le cellule muscolari lisce si rilasciano permettendo un maggiore afflusso di sangue ai sinusoidi cavernosi che si espandono e comprimono il plesso venoso subtonacale causando l’erezione. (C) Questo delicato equilibrio può essere rotto da una serie di meccanismi e come conseguenza non si raggiunge l’erezione. Illustrazioni di Asma Shikoh. 14 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 14 12/04/13 18.30 ObiettivOFarmacista ma RhoA/Rho kinasi, con aumento dei livelli intracellulari di calcio e contrazione della muscolatura cavernosa. La DE si verifica quando viene compromessa la produzione di ossido nitrico. Un meccanismo fisiopatologico che può ostacolare la produzione di questo mediatore endogeno è l’alterazione degli output dei neuroni non adrenergici non colinergici, che avviene in genere in pazienti affetti da diabete, depressione o con neuropatie centrali e periferiche. Inoltre, condizioni come la sindrome metabolica, l’iperlipidemia, l’aterosclerosi, il diabete e il fumo influiscono negativamente sull’ossido nitrico sintetasi causando disfunzione delle cellule endoteliali e muscolari lisce5,6. Valutazione Keywords Disfunzione erettile diagnosi, disfunzione erettile eziologia, Indice Internazionale della Funzione Erettile KeyPoint Un esordio graduale e progressivo della disfunzione erettile suggerisce una causa organica mentre un esordio improvviso in assenza di comorbilità o trauma è più probabilmente riconducibile a un’origine sociale o psicologica. La valutazione medica, consigliata in caso di DE, si basa su un’anamnesi completa che tenga in debita considerazione il quadro medico, sessuale e psicosociale del paziente in modo da formulare una diagnosi adeguata. Un esordio graduale e progressivo di questa patologia suggerisce una causa organica mentre un esordio improvviso, in assenza di comorbilità o trauma, è più probabilmente riconducibile a un’origine sociale o psicologica (vedi Tabella 2)2,5,6. La presenza di un’erezione spontanea mattutina orienta verso una forma prevalentemente psicogena di DE, mentre la sua scomparsa o riduzione (in termini di frequenza o intensità), verso una forma organica di DE. Tramite l’anamnesi è possi- bile identificare le comorbilità all’origine della disfunzione erettile. L’indagine sessuologica fornisce invece tutte le informazioni relative all’erezione, alla libido, alla qualità dell’orgasmo e ai tempi per raggiungerlo, al volume e all’aspetto dell’eiaculato, a eventuali dolori genitali associati al rapporto sessuale, alla presenza della malattia di Peyronie e alla funzionalità sessuale del partner1,2,5. Per valutare la gravità dei sintomi viene utilizzato l’Indice Internazionale della Funzione Erettile (il più utilizzato è la forma breve a 5 domande). La DE viene classificata come lieve, lieve-moderata, moderata o grave a seconda del punteggio raggiunto rispondendo al questionario (vedi Tabella 3 1 di pag. 16). L’esame fisico del paziente affetto da DE prevede una valutazione dell’apparato cardiovascolare, neurologico e genitourinario nonché una visita andrologica completa con esplorazione rettale. Si consiglia inoltre la palpazione dei polsi periferici al fine di rilevare eventuali malattie vascolari2,6, di rivedere i farmaci assunti dal paziente, compresi quelli da banco, e di controllare l’eventuale uso di bevande alcoliche e/o di droghe illecite1,2,5,6. Le indagini ematochimiche di primo livello, in assenza di altre indicazioni emerse da anamnesi ed esame obiettivo, si limitano a: dosaggio glicemia basale, profilo lipidico (se non effettuati negli ultimi 12 mesi) e testosterone totale. Gli ulteriori approfondimenti endocrino-metabolici (ad esempio, dosaggio prolattina, TSH, gonadotropine, calcolo indiretto testosterone libero) sono da effettuare in casi selezionati in cui si sospetti un’endocrinopatia. Le indagini di secondo livello (ecocolordoppler penieno dinamico, test di studio della tumescenza peniena notturna, test di iniezione intracavernosa con alprostadil, studio dei potenziali evocati sacrali e corticali, studio della latenza del riflesso bulbo-cavernoso, cavernosometria, cavernosografia, valutazione psicodiagnostica) devono essere effettuate solo in casi selezionati: pazienti con disfunzione erettile primaria (fin dai primi rapporti) a genesi non chiaramente psicogena; soggetti giovani con trauma pelvico che possano beneficiare di un eventuale intervento di chirurgia vascolare; pazienti con deformità del pene congenita (ad esempio, recurvatum) o induratio penis plastica, oppure per ragioni medico-legali. Tabella 2 - Cause organiche della disfunzione erettile Classificazione Descrizione Eziologia Neurogena Vascolare Ormonale Anatomica Ictus,accidentecerebrovascolare,malattie demielinizzanti,epilessia Aterosclerosi,invecchiamento Disturbineurologici Icorpicavernosinonriesconoadespandersi eriempirsidisangueimpedendoil raggiungimentodell’erezione Produzioneinadeguatadiandrogeni Dannidatraumi,malattieacaricodelpene Fonte:rif.bibliografico6 Ipogonadismoprimarioesecondario, ipotiroidismoeipertiroidismo MalattiadiPeyronie,priapismocon conseguentefibrosi 15 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 15 12/04/13 18.30 ObiettivOFarmacista Consulenza cardiologica Per valutare il paziente con rischio cardiologico ci si deve riferire alla seconda Consensus Conference di Princeton (American Journal of Cardiology, 2005) in cui è stato stabilito l’algoritmo per definire il rischio cardiovascolare associato all’attività sessuale. I pazienti sono stati suddivisi in 3 differenti categorie di rischio (vedi nella sezione malattie cardiovascolari la tabella 5 di pag. 21)26, 27. Solo i pazienti a rischio intermedio e alto devono essere inviati a una valutazione cardiologica per ulteriori accertamenti prima di intraprendere eventuale trattamento della DE. Trattamento I pazienti affetti da DE possono trarre beneficio adottando modifiche dello stile di vita e una terapia farmacologica mirata. Smettere di fumare, aumentare Tabella 3 - Indice Internazionale della Funzione Erettile A) Negli ultimi sei mesi come è stata la sua capacità di raggiungere e mantenere l’erezione? 0-praticamenteinesistente 1-moltobassa 2-bassa 3-moderata 4-alta 5-moltoalta B) Negli ultimi sei mesi dopo la stimolazione sessuale quanto spesso hai raggiunto un’erezione sufficiente alla penetrazione? 0-nonhoavutoalcunaattivitàsessuale 1-quasimaiomai 2-pochevolte(moltomenodellametàdellevolte) 3-qualchevolta(circalametàdellevolte) 4-lamaggiorpartedellevolte(piùdellametàdellevolte) 5-quasisempreosempre C) Negli ultimi sei mesi durante il rapporto sessuale quanto spesso è riuscito a mantenere l’erezione dopo la penetrazione? 0-nonhotentatodiavererapportisessuali 1-quasimaiomai 2-pochevolte(moltomenodellametàdellevolte) 3-qualchevolta(circalametàdellevolte) 4-lamaggiorpartedellevolte(piùdellametàdellevolte) 5-quasisempreosempre D) Negli ultimi sei mesi durante il rapporto sessuale quanto è stato difficile mantenere l’erezione fino alla fine del rapporto? 0-nonhotentatodiavererapportisessuali 1-estremamentedifficile 2-moltodifficile 3-difficile 4-abbastanzadifficile 5-facile E) Negli ultimi sei mesi quando ha avuto un rapporto sessuale quanto spesso ha provato piacere? 0-nonhotentatodiavererapportisessuali 1-quasimaiomai 2-pochevolte(moltomenodellametàdellevolte) 3-qualchevolta(circalametàdellevolte) 4-lamaggiorpartedellevolte(piùdellametàdellevolte) 5-quasisempreosempre Sommando i punteggi ottenuti (indicati a fianco della risposta scelta), si ottiene il risultato finale. Da22a25l’attivitàsessualeèdaconsiderarsinormale. Da17a21siamoinpresenzadidisfunzioneerettivalieve. Da12a16simanifestaunadisfunzioneerettilelieve-moderata. Da8a11sitrattadiunadisfunzioneerettilemoderata. Da5a7siamoinpresenzadiunagravedisfunzioneerettile. Fonte:referenzabibliografica1. 16 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 16 12/04/13 18.30 ObiettivOFarmacista l’esercizio fisico e perdere peso, soprattutto per i pazienti obesi, sono i passi fondamentali per iniziare a Keywords trattare tale patologia. Disfunzione erettile Le terapie farmacologiche terapia, inibitori PDEdisponibili comprendono 5, inibitori selettivi gli inibitori PDE-5 (terapia della fosfodiesterasi di prima linea), l’alprostadi tipo 5, sildenafil, dil transuretrale, i farmaci tadalafil, vardenafil, intracavernosi, l’uso di una avanafil, alprostadil, pompa a vuoto (terapia di papaverina, seconda linea) e le protesi fentolamina, pompa a peniene (terapia di terza livuoto, trazodone nea). Il trazodone e alcuni prodotti erboristici rappresentano ulteriori alternative terapeutiche1,5,8. Inibitori PDE-5 (inibitori Key Point selettivi della fosfodiesterasi di tipo 5) I pazienti affetti da Il sildenafil, il tadalafil, il DE possono trarre vardenafil, l’avanafil (vedi beneficio adottando modifiche dello stile Tabella 4) e l’udenafil (gli di vita e una terapia ultimi due non in commerfarmacologica mirata. cio in Italia) aumentano il Smettere di fumare, GMPc, riducendo, di conaumentare l’esercizio seguenza, la concentraziofisico e perdere peso, ne di calcio e rilassando soprattutto per i le cellule muscolari lisce pazienti obesi, sono del pene, favorendo quindi i passi fondamentali l’erezione. Tutti e tre i farper iniziare a trattare maci disponibili in Italia tale patologia. hanno un’efficacia e sicurezza paragonabile, ma un differente profilo farmacocinetico7,8. Questa classe di farmaci, inoltre, non influenza la libido; la stimolazione sessuale è pertanto di fondamentale importanza per ottenere un risultato soddisfacente9. Questa caratteristica, che non toglie il ruolo del partner nell’indurre l’erezione, rende il farmaco ben accettato dalle coppie. In generale, gli inibitori PDE-5 sono ben tollerati; gli effetti avversi più comuni comprendono la cefalea, le vampate di calore, la dispepsia, la rinite e i disturbi della vista. Altri effetti indesiderati sono le vertigini, la sincope e la neuropatia ottica ischemica anteriore non-arteritica7. I fattori di rischio associati alla neuropatia ottica ischemica anteriore non-arteritica e alla DE comprendono l’ipertensione, il diabete mellito, l’ipercolesterolemia, la coronaropatia, l’abitudine al fumo e un età superiore ai 50 anni7,8. Gli inibitori PDE-5 non devono essere assunti con i nitrati, considerato l’effetto ipotensivo di entrambi i farmaci1,2. In una situazione di emergenza, un paziente che ha assunto sildenafil può essere trattato con un nitrato dopo 24 ore dalla somministrazione; se invece ha assunto tadalafil devono passare 48 ore5.10. Non viene indicato un intervallo di tempo preciso per il vardenafil; è stato tuttavia notato che non ci sono cambiamenti della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca nel caso in cui il farmaco venga somministrato 24 ore prima del nitrato5. La procedura di seguito descritta è raccomandata per pazienti che sviluppano ipotensione: con il paziente in posizione di Trendelenburg (o posizione antishock, in cui il soggetto è supino, sdraiato in modo che il capo sia situato inferiormente a ginocchia e bacino), adottare una terapia aggressiva con infusione di liquidi e, se necessario, somministrare un agonista alfa-adrenergico (fenilefrina), un agonista dei recettori alfa- e beta-adrenergici (noradrenalina) ed eseguire una contropulsazione intraaortica tramite catetere a palloncino5. L’uso degli inibitori PDE-5 rappresenta un problema in pazienti affetti da coronaropatia poiché la risposta fisiologica durante il rapporto sessuale aumenta la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Si stima che il rischio di infarto miocardico associato all’attività sessuale sia pari a 20 casi su un milione ogni ora di pazienti affetti da cardiopatia ischemica2,5. Pertanto è importante, nei pazienti con rischio cardiovascolare medio-elevato, richiedere la consulenza cardiologica. Un’altra interazione clinicamente importante riguarda gli inibitori PDE-5 e gli alfa-bloccanti. L’uso concomitante di questi farmaci porta a ipotensione ortostatica. L’American Urological Association raccomanda che, nei pazienti trattati con alfa-bloccanti, gli inibitori PDE-5 vengano somministrati con attenzione iniziando con la dose minima prevista7. Tabella 4 - Inibitori PDE-5 Principioattivo Sildenafil Tadalafil Vardenafil Avanafil Dosaggio 50-100mg 10-20mg 10-20mg 50-200mg Tempodi assunzioneprima dell’attivitàsessuale 1h 1-12h 1h 30min Inizio dell’efficacia 14-60min 16-45min 25min 30-45min Durata Metabolizzazione ca.4h ca.36h ca.4h ca.6h Epatica Epatica Epatica Epatica PDE-5=fosfodiesterasiditipo5 Fontereferenzebibliografice1,7,8,12. 17 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 17 12/04/13 18.30 ObiettivOFarmacista Il sildenafil, il primo inibitore PDE-5, è assorbito rapidamente e si ottiene la massima efficacia se il farmaco è assunto a stomaco vuoto. Si consiglia di assumere il sildenafil non più di una volta al giorno e 1 ora prima dell’attività sessuale9. Un altro inibitore PDE-5 potente e selettivo è il vardenafil. Alcuni studi in vitro suggeriscono che questo farmaco abbia un’azione inibitoria della PDE-5 altamente selettiva rispetto agli altri isoenzimi PDE. Un pasto ricco di grassi riduce l’assorbimento del vardenafil, che viene metabolizzato dall’isoenzima epatico CYP3A4. Sebbene gli inibitori PDE-5 abbiano un effetto minimo sull’intervallo QTc, la somministrazione di vardenafil non è consigliata per i pazienti che assumono farmaci antiaritmici di classe 1a o 3, o per i soggetti con sindrome dell’intervallo QT lungo congenita8. Il tadalafil è un inibitore 9.000 volte più selettivo per la PDE-5 rispetto ad altre PDE. Il farmaco andrebbe assunto 2 ore prima del rapporto sessuale e al massimo una volta al giorno poiché la sua attività viene mantenuta almeno per 36 ore9. Il tadalafil viene metabolizzato dall’isoenzima epatico CYP3A4 e il suo assorbimento non viene influenzato né dall’assunzione di sostanze alcoliche né di cibo9. Può essere clinicamente utile per il trattamento dei sintomi a carico del tratto urinario inferiore correlati all’iperplasia prostatica benigna. L’avanafil (attualmente non in commercio in Italia) è stato recentemente approvato dalla FDA per il trattamento della disfunzione erettile. Questo farmaco ha un effetto terapeutico rapido e una emivita molto breve11. In uno studio clinico multicentrico, in doppio cieco di fase III, è stato somministrato in modo randomizzato l’avanafil o placebo a 646 pazienti (50, 100 o 200 mg) per 12 settimane. I pazienti trattati con avanafil hanno notato dei miglioramenti significativi della funzionalità sessuale. Il farmaco era efficace in meno di 15 minuti e l’effetto farmacodinamico persisteva per 6 ore dopo la somministrazione12. La dose consigliata è di 100 mg trenta minuti prima dell’attività sessuale13. Se il paziente non risponde alla terapia, può essere indicato utilizzare un inibitore PDE-5 differente. Nel caso in cui la risposta terapeutica resti negativa, occorre valutare parametri quali la presenza di anomalie ormonali, la mancanza di una adeguata stimolazione, l’eventuale interazione con cibo o droghe, il timing e la frequenza del dosaggio, l’eccessiva assunzione di bevande alcoliche e la relazione del paziente con il suo partner5. L’udenafil è un inibitore PDE-5 di nuova generazione disponibile in Corea e in Russia ma non in Italia. In alcuni studi clinici condotti in Corea, è stata determinata sia la sicurezza sia l’efficacia dell’udenafil per il trattamento della DE, pressoché sovrapponibile agli altri inibitori PDE-5. Tutti gli inibitori PDE-5 vengono utilizzati on demand. Solo tadalafil 5 mg once a day è registrato per l’assunzione cronica quotidiana a un orario fisso (indipendentemente dai rapporti sessuali) in virtù della lunga emivita (17,5 ore). L’utilizzo cronico quotidiano di tadalafil non ha evidenziato effetti a lungo termine differenti dall’utilizzo on demand e ha il vantaggio di non richiedere una programmazione dell’attività sessuale. Recentemente l’EMA (European Medicines Agency) ha approvato per tadalafil 5 mg once a day una nuova indicazione: il trattamento dei segni e dei sintomi dell’iperplasia prostatica benigna negli uomini adulti. La somministrazione di inibitori PDE-5 in monoterapia o in associazione con alfa-bloccanti migliora sia la disfunzione erettile sia i sintomi irritativi e ostruttivi delle basse vie urinarie per incremento del flusso arterioso pelvico e riduzione della contrattura muscolare. Tale effetto è verosimilmente mediato dall’incremento dell’azione dell’ossido nitrico (NO) e inibizione dell’attivazione di RhoA/Rho chinasi indotti dall’assunzione di tali farmaci28. Alprostadil transuretrale L’alprostadil ad applicazione transuretrale rappresenta una possibile alternativa per i pazienti che non rispondono positivamente agli inibitori PDE-5 o che non sono candidati ideali per questo tipo di terapia farmacologica. L’alprostadil è un vasodilatatore sintetico identico alla prostaglandina E1 (PGE1), disponibile come dispositivo transuretrale sterile, monouso per il rilascio del principio attivo nell’uretra maschile, modalità denominata MUSE (medicated urethral system for erection, sistema uretrale medicato per l’erezione)2. Questo farmaco viene assorbito nei corpi cavernosi attraverso il sistema venoso intercomunicante11. Circa l’80% del farmaco viene assorbito nel circolo sanguigno e metabolizzato nel passaggio attraverso i polmoni14. In uno studio condotto per valutare la sicurezza e l’efficacia di due diverse dosi iniziali (250 mcg vs 500 mcg) di alprostadil intrauretrale è stato stabilito che la dose di 500 mcg produce una risposta sufficientemente soddisfacente15. Ciononostante, la dose iniziale di alprostadil (MUSE) varia dai 250 mcg ai 1.000 mcg8,15. Per facilitare l’inserimento del dispositivo e la dissoluzione del farmaco il paziente dovrebbe svuotare la vescica in modo da lubrificare l’uretra.15 Una volta inserito il farmaco è opportuno mantenere una posizione eretta per il tempo necessario alla sua completa assimilazione: in questo modo si minimizza il rischio di fuoriuscite e si favorisce l’assorbimento. Poiché l’alprostadil è associato al rischio di sanguinamento uretrale, sincope riflessa, ipotensione e priapismo (erezione con durata > 4 ore), la prima dose deve essere somministrata sotto la supervisione di un medico8. Gli studi post-marketing hanno stabilito che l’alprostadil in monoterapia produceva risultati meno soddisfacenti e di conseguenza è stata valutata l’ipotesi di associarlo ad altri farmaci, quali gli inibitori PDE-5 per via orale o alla pompa a vuoto. Ciò ha aumentato l’efficacia del farmaco rispetto alla monoterapia5,15. Uno studio di coorte condotto su 28 soggetti ha di- 18 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 18 12/04/13 18.30 ObiettivOFarmacista mostrato come la combinazione di MUSE e sildenafil fosse ben tollerata con grande soddisfazione sia dei pazienti sia dei rispettivi partner16. Iniezione intracavernosa di farmaci vasoattivi L’alprostadil, la papaverina e la fentolamina sono farmaci vasoattivi utilizzati per la terapia iniettiva intracavernosa, che rappresenta una valida alternativa non chirurgica per i pazienti con DE neurogena o psicogena5,8,14. La terapia iniettiva, che imita la naturale fisiologia dell’erezione, provoca un rapido, prevedibile ed affidabile inturgidimento del pene quando viene somministrata in modo adeguato8. La prima dose deve essere somministrata sotto la supervisione medica e il paziente deve apprendere la tecnica dell’iniezione intracavernosa. Una volta stabilita la dose efficace occorre monitorare gli effetti avversi. È possibile ricorrere a tale terapia solo una volta in 24 ore5. L’alprostadil (PGE1), il farmaco vasoattivo più noto, provoca l’erezione in più del 70% dei pazienti8,17. L’effetto avverso più comune correlato a questo farmaco è l’erezione dolorosa. La papaverina, un inibitore PDE non specifico, aumenta l’AMPc e il GMPc nel tessuto erettile del pene. I disturbi correlati alla papaverina comprendono il priapismo, la fibrosi dei corpi cavernosi e alterazioni della funzionalità epatica. La fentolamina, un antagonista alfa-adrenergico, induce un leggero rilassamento dei muscoli lisci dei corpi cavernosi ed è utilizzata in terapia combinata con la papaverina8,14. La terapia iniettiva intracavernosa, oltre a essere invasiva, presenta degli svantaggi quali il rischio potenziale di priapismo e di fibrosi5,8. Il priapismo indotto dalla terapia iniettiva suscita particolare preoccupazione in quanto può causare danni ai tessuti dei corpi cavernosi5. I pazienti andrebbero informati circa questo importante effetto avverso e devono essere consapevoli dell’importanza di ricorrere all’intervento medico nel caso si verificasse un episodio di priapismo, che viene di solito trattato con fenilefrina intracavernosa14. La fibrosi è una complicazione che può essere prevenuta tenendo compresso per 3-5 minuti il sito dell’iniezione (fino a 10 minuti per i pazienti in trattamento con anticoagulanti)8. Considerato il rischio di priapismo, la terapia iniettiva è controindicata per soggetti con un’anamnesi positiva per anemia falciforme e per i pazienti schizofrenici trattati con antipsicotici. Pompa a vuoto Questo dispositivo applica una pressione negativa all’asta peniena e al glande favorendo una maggiore irrorazione sanguigna dei tessuti sinusoidali. La pompa a vuoto presenta diversi vantaggi: è economica, ha poche controindicazioni, nessun effetto sistemico indesiderato e soprattutto è una terapia efficace. Per contro, il dispositivo è ingombrante e produce un’erezione innaturale1,8. Questa terapia viene consigliata a pazienti più anziani con una relazione stabile mentre è controindicata per soggetti affetti da anemia falciforme, da discrasia o in trattamento con anticoagulanti1,8. Trazodone Il trazodone agisce come antagonista dei recettori alfa2-adrenergici nella muscolatura liscia dei corpi cavernosi rilassando il tessuto e aumentando l’afflusso arterioso. Una meta-analisi ha concluso che, a dosi elevate, il trazodone può portare benefici a pazienti con disfunzione erettile psicogena5,18. Attualmente il ruolo del trazodone nel trattamento della DE è limitato poiché si ritiene che occorrano studi più mirati per indagare l’utilità di questo farmaco nel trattamento di questa patologia5. Terapie topiche È stato condotto uno studio clinico in crossover di due settimane, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo per valutare il trattamento della DE con una preparazione topica contenente tre vasodilatatori: aminofillina, isosorbide dinitrato e codergocrina mesilato. Il preparato ha dato prova di particolare efficacia soprattutto in pazienti con disfunzione erettile di origine psicogena19. I prodotti topici a base di alprostadil, nitrati organici, minoxidil, papaverina o yohimbina non sono approvati per il trattamento della disfunzione erettile. Integratori alimentari e medicina alternativa Nonostante i progressi compiuti in ambito farmacologico, la medicina alternativa rappresenta una scelta Keywords comune dei soggetti affetti da disfunzione erettile. I Disfunzione erettile benefici ottenuti con l’agoterapia, agopuntura, puntura, tuttavia, non sono androstenedione, deidroepiandrosterone, supportati da prove scienginkgo biloba, tifiche e occorre quindi efl-arginina, yohimbina, fettuare ulteriori studi miraginseng rosso ti20,21. L’androstenedione e coreano il deidroepiandrosterone, precursori del testosterone, possono aumentare i livelli di estradiolo e di testosterone; tuttavia, alcuni studi hanno mostrato una diminuzione dei livelli di colesterolo HDL e un aumento insignificante del testosterone sierico. Inoltre, gli effetti dell’androstenedione sugli estrogeni comprendono la ginecomastia, il carcinoma pancreatico e altre patologie. L’uso di questi farmaci andrebbe quindi scoraggiato. I pazienti, inoltre, devono essere informati circa la necessità di consultare un medico per l’utilizzo del testosterone nella disfunzione erettile20. Anche la ginkgo biloba è stata utilizzata per il trattamento della DE. L’estratto di questa pianta aumenta la perfusione vascolare ma non esistono dati scien- 19 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 19 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista tifici supportati da studi mirati per dimostrare la sua efficacia terapeutica. Key Point I dati a disposizione sono limitati e riguardano escluNonostante i progressi sivamente il suo impiego compiuti in ambito nel trattamento della DE a farmacologico, la seguito di terapie per carcimedicina alternativa noma prostatico20. Un altro rappresenta una integratore utilizzato per la scelta comune dei cura di questa patologia è soggetti affetti da la l-arginina, un aminoadisfunzione erettile. cido precursore dell’ossido I dati a disposizione nitrico, anche se i benefici sull’efficacia ottenuti sono minimi se non terapeutica dei vari nulli. approcci sono però limitati e quindi sono La yohimbina, un alcaloide necessari ulteriori studi. indolico, è simile agli antagonisti dei recettori alfa2adrenergici con effetti a livello sia centrale sia periferico. Questa sostanza produce effetti farmacologici nelle aree cerebrali coinvolte nel controllo dell’erezione e della libido. Occorre scoraggiare l’uso della yohimbina come integratore in quanto non è possibile accertare la quantità di questa sostanza nei diversi prodotti disponibili e per i possibili effetti indesiderati. I pazienti andrebbero invece incoraggiati a discutere la possibile assunzione di questa sostanza con il proprio medico curante20. Il ginseng rosso coreano è stato valutato per il trattamento della DE in uno studio in crossover, doppio cieco e controllato con placebo coinvolgendo 45 pazienti. Il gruppo trattato con il ginseng rosso coreano ha notato dei miglioramenti dei parametri indicativi della funzionalità erettile (ad. esempio, rigidità e circonferenza del pene, libido e soddisfazione del paziente) rispetto ai soggetti negli altri gruppi. Sono tuttavia necessari ulteriori studi per valutare l’uso del KeyPoint ginseng rosso coreano nel trattamento della DE20,22. Le protesi peniene gonfiabili imitano il pene in flaccidità e in erezione ma sono associate a complicazioni quali il guasto meccanico, la dislocazione della pompa e l’autoattivazione del dispositivo. La chirurgia di rivascolarizzazione del pene può aiutare gli uomini più giovani affetti da DE dovuta a un’arteriopatia occlusiva. Terapie chirurgiche Le protesi peniene gonfiabili imitano il pene in flaccidità e in erezione ma sono associate a complicazioni quali il guasto meccanico, la dislocazione della pompa e l’autoattivazione del dispositivo. Le protesi più moderne possono essere impregnate di antibiotici che vengono successivamente rilasciati riducendo così il rischio di infezioni. La presenza di un’infezione rappresenta una complicazione molto grave e deve essere trattata adeguatamente5,8. Keywords La chirurgia di rivascolaDisfunzione erettile rizzazione del pene può terapia chirurgica, aiutare gli uomini più gioprotesi peniene vani (età <55 anni) affetti gonfiabili da DE dovuta a un’arteriopatia occlusiva. È necessario effettuare altri studi per determinare il ruolo della chirurgia ricostruttiva per il trattamento della DE5. Il ruolo del testosterone nel trattamento della DE Il ruolo del testosterone (Te) sulle erezioni è controverso. È noto che Te è fondamentale nel mantenimento delle Keywords fantasie sessuali, della libiDisfunzione erettile do, delle erezioni spontanee terapia farmacologica, mattutine. Per quanto l’ipotestosterone, libido gonadismo sia abitualmente testosterone e, associato a disfunzione ereterezione testosterone tile (DE), sono state descritte e, ipogonadismo erezioni normali anche in pazienti con bassi livelli di testosterone. Inoltre il paziente ipogonadico con DE è scarsamente responsivo ai farmaKeyPoint ci per la disfunzione erettile inibitori PDE-5; tale risposta Non è stata ancora viene recuperata con la teradefinita in modo pia sostitutiva con testosterochiaro la relazione fra ne. Tale apparente contradi bassi livelli sierici dizione è spiegabile dal fatto di testosterone e la che il testosterone regola sia disfunzione erettile. l’inizio dell’erezione (induce Si ipotizza che il l’espressione della nitrossidotestosterone influenzi sintetasi dell’endotelio e delmaggiormente la cellula muscolare liscia la libido rispetto cavernosa con conseguente all’erezione. effetto vasodilatatorio e riduce l’attività del sistema RhoA/Rho chinasi, quest’ultima responsabile del tono contrattile della muscolatura liscia cavernosa) sia il termine della stessa (mediante induzione dell’espressione della PDE-5 che determina la degradazione del GMPc con conseguente detumescenza del pene). Pertanto, poiché il testosterone regola entrambi i processi, il ruolo “risultante” finale è evidentemente modesto. Secondo i più recenti studi (European Male Aging Study, EMAS) che hanno valutato l’ipogonadismo a insorgenza tardiva (Late onset hypogonadism, LOH), esistono differenti soglie di livelli di Te al di sotto dei quali si manifestano i sintomi imputabili all’ipogonadismo, dei quali solo i tre legati alla sfera sessuale hanno trovato una significativa associazione con i ridotti livelli di testosterone29: 20 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 20 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista - DE e vampate di calore per livelli di testosterone totale < 8 nmol/l; - riduzione delle erezioni mattutine per Te tot < 11 nmol/l; - calo della energia fisica e comparsa di desiderio sessuale ipoattivo per Te tot < 15 nmol/l. Lo studio EMAS ha concluso per porre diagnosi di ipogonadismo late onset, devono essere presenti sia i tre sintomi sessuali sia la riduzione dei livelli di testosterone totale (< 11 nmol/l) o di testosterone libero calcolato (< 220 pmol/l). Dai dati EMAS di evince quindi che la DE si manifesta per una significativa riduzione dei livelli di testosterone (< 8 nmol/l). In conclusione, per quanto il ruolo del testosterone sul meccanismo erettile sia controverso, data l’importanza del testosterone sia nel mantenimento del benessere dell’organismo, sia nel condizionare l’efficacia dei farmaci di prima linea per disfunzione erettile (inibitori PDE-5), le principali linee guida internazionali (tra cui quelle dell’European Association of Urology, EAU) suggeriscono il dosaggio del testosterone totale come indagine di primo livello nel paziente con DE30. In caso di trattamento (che deve essere effettuato esclusivamente nel paziente correttamente identificato come ipogonadico) devono essere periodicamente monitorati i valori sierici di testosterone che devono essere mantenuti nei range di normalità, i livelli di emoglobina e ematocrito nonché l’antigene prostatico specifico1,2,23,24. Le malattie cardiovascolari e la disfunzione erettile La disfunzione erettile è strettamente associata alle malattie cardiovascolari (ad es. ipertensione arteriosa e aterosclerosi)1. Keywords Si suppone che la disfunzione vascolare e l’ateDisfunzione erettile malattie cardiovascolari rosclerosi abbiano degli effetti negativi sia sulle are, coronaropatia terie coronarie sia sulla vadisfunzione erettile e, scolarizzazione del pene4,5. ipertensione arteriosa Uno studio condotto per disfunzione erettile investigare l’associazione e, aterosclerosi tra la DE e le malattie cardisfunzione erettile e diovascolari ha dimostrato che i pazienti affetti da DE incorrono in un rischio maggiore di sviluppare una malattia cardiovascolaKeyPoint re rispetto ai soggetti con La disfunzione funzionalità erettile nella erettile è strettamente norma. Ne consegue che associata alle malattie nei pazienti affetti da DE cardiovascolari; andrebbero controllati i pazienti affetti da fattori di rischio per malatDE incorrono in un tie cardiovascolari25. rischio maggiore I pazienti con DE e malatdi sviluppare tia cardiovascolare vengouna malattia no classificati in tre diverse cardiovascolare categorie: a basso rischio, a rispetto ai soggetti rischio intermedio e ad alto con funzionalità rischio (vedi Tabella 5). erettile nella norma. Partendo dai fattori di rischio accertati, il paziente andrebbe inserito nella giusta categoria in modo da poter definire il trattamento più adeguato da adottare26,27. Tabella 5 - Trattamento della disfunzione erettile in base al rischio cardiovascolare Livello di rischio Descrizione Gestione Basso Intermedio Elevato Coronaropatiaasintomaticaemenodi3deiseguentifattori dirischio:ipertensionearteriosacontrollata,anginalieve stabile,rivascolarizzazionecoronaricaeffettuatacon successo,precedenteinfartodelmiocardionon complicato,valvulopatialieve,insufficienzacardiaca (disfunzioneventricolaresinistracon/senzaclasseINYHA) Coronaropatiaealmeno3deiseguentifattoridirischio: anginamoderata,infartodelmiocardiorecente (>2settimanee<6settimane),disfunzioneventricolare sinistraoinsufficienzacardiaca(classeIINYHA), conseguenzenoncardiachedimalattieaterosclerotiche (ades.accidentecerebrovascolareodepolarizzazione ventricolareprematura) Anginainstabileeunoqualsiasideiseguentifattoridi rischio:ipertensionearteriosanoncontrollata, insufficienzacardiaca(classeIII/IVNYHA),infartodel miocardiorecente(<2settimane),aritmieadaltorischio, cardiomiopatieipertroficheostruttiveoaltre cardiomiopatie,patologiavalvolaredamoderataagrave Possibileterapiaconinibitori PDE-5 NYHA:New York Heart Association Fonte:referenzebibliografiche26,27. Richiestavalutazione cardiologica Nessuntrattamentofinoalla completastabilizzazione dellecondizionicardiache 21 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 21 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista DISCUSSIONI DI CASI CLINICI CASO CLINICO 1 Presentazione:M.A.ha57annieaccusal’incapacitàdimantenerel’erezionedurantelapenetrazione. M.A. è affetto da diabete mellito di tipo 2 eipertensionearteriosa;settemesiprimaèstato colpitodainfartodelmiocardio.Solorecentemente ha deciso di smettere di fumare. Attualmente assume metoprololo, atorvastatina, metformina, pioglitazone, fluoxetina e vareniclina. M.A chiede almedicocuranteunfarmacodapoterassumere circa1oraprimadiunrapportosessuale,cheproduca l’effetto desiderato entro 20 minuti dall’assunzioneechesiaefficaceperalmeno5ore. Discussione:M.A.presentanumerosifattoridirischioperlaDE,compresoildiabete,l’ipertensione eunaprecedenteabitudinealfumo.Sembraavere unadisfunzioneerettilevasculogenicaconsiderato ilfattochesoffrediaterosclerosi.PoichéperM.A. èlaprimavoltachericorreallaterapiafarmacologicaperlaDE,lasomministrazionediinibitoriPDE-5 sembraesserelasoluzionepiùappropriata.Tenendoinconsiderazionelepreferenzeterapeutichedi M.A. il farmaco maggiormente indicato in questo casoèiltadalafil.Alfinediattuareunaconsulenza puntuale e pertinente sarebbe opportuno accertare che M.A. si senta sufficientemente in salute per intraprendere rapporti sessuali, considerando l’anamnesipositivaperinfartodelmiocardio.ÈinoltrenecessarioavvisareM.A.dinonassumerealcun farmacoincombinazioneconinitratiperevitarela riduzionedellapressionearteriosa. CASO CLINICO 2 Presentazione: O.C. ha 46 anni ed è incapace di raggiungerel’erezione.Presentacrisiepiletticheparzialiefibrillazioneatrialedalungotempo(nonèstata consigliata una terapia anticoagulante orale). Attualmente sta assumendo lamotrigina, carbamazepina, amiodarone,atenololoedigossina.O.C.nonhaavuto glieffettidesideratidalsildenafil,tadalafilevardenafil (correttamenteassuntiadosaggiomassimale,ognunoperalmeno8volte)evorrebbesaperedalmedico curanteseesistonoaltrifarmacioraliinquantolaterapiainiettivalometterebbemoltoadisagio.Lasua condizionegliimpediscediavereunrapportointimo conlasuapartnereciòminalasuaautostima. Discussione: O.C. presenta un solo fattore di rischioorganicoperlaDE:l’epilessia.Èquindimolto probabilechesiaaffettodaDEneurogena.Nonèla primavoltacheO.C.ricorreallaterapiafarmacologicaperDEinquantohaassunto,senzasuccesso, itreinibitoriPDE-5.AncheseO.C.haespressola suaavversioneversoleiniezioni,deveessereconsigliatalaterapiainiettiva.Ènecessarioassicurare aO.C.chelaterapiainiettivaèingradodiprovocareun’erezionerapida,prevedibileedaffidabilee chesièdimostratamoltoefficaceinquestoparticolaretipodiDE.Alfinediattuareunaconsulenza puntualeepertinente,O.C.deveessereinformato circa l’importanza di apprendere la giusta tecnica disomministrazioneemessoalcorrentedelrischio potenziale di priapismo e fibrosi. Un’attenzione particolaredeveesserepostaallostatodepressivo delpazientechedeveessereindottoaconsiderare l’ipotesidiunconsultopsichiatrico. Ruolo del farmacista La possibilità di trattare la disfunzione erettile assumendo inibitori PDE-5 per via orale spinge sempre più pazienti affetti da tale patologia a consultare un medico. I farmacisti giocano un ruolo di fondamentale importanza per ottimizzare la terapia e incoraggiare i pazienti a rivolgersi ad un professionista specialista andrologo, in particolare nel momento in cui gli inibitori PDE-5 risultino inefficaci. Potrebbero inoltre discutere con il paziente altre opzioni terapeutiche, al fine di trovare il modo più appropriato per gestire la disfunzione erettile, sempre con la consulenza di uno specialista andrologo. 22 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 22 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. Heidelbaugh JJ. Management of erectile dysfunction. Am Fam Physician. 2010;81:305-312. McVary KT. Erectile dysfunction. N Engl J Med. 2007;357:2472-2481. Bacon CG, Mittleman MA, Kawachi I, et al. 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Le cause della disfunzione erettile La disfunzione erettile può essere provocata da numerosi fattori; essa può essere un effetto indesiderato di alcuni medicinali, oppure esser causata da fattori psicologici, organici o da alcuni comportamenti. tra i medicinali che possono causare disfunzione erettile ci sono alcuni farmaci usati per diminuire la pressione arteriosa e alcuni farmaci per la cura della depressione. anche l’abitudine al fumo di sigarette e l’abuso di alcol o di alcune droghe possono causare problemi di erezione; dopo il verificarsi di episodi di disfunzione erettile, a livello psicologico si crea inoltre un “cortocircuito” che aumenta ulteriormente la possibilità che si verifichi disfunzione erettile psicogena. Disfunzione erettile psicologica si tratta di disfunzione erettile psicologica quando l’uomo è in grado di ottenere un’erezione spontanea durante la notte o la mattina appena sveglio, mentre non è in grado di ottenerla durante l’atto sessuale. Disfunzione erettile organica La disfunzione erettile organica è causata da malattie, traumi o interventi chirurgici. Le principali malattie che provocano disfunzione erettile sono: • diabete mellito, • ipertensione arteriosa, • alti livelli di colesterolo, con deposito dello stesso nei vasi (aterosclerosi), • malattie renali o epatiche. i traumi possono aver coinvolto il pene, le pelvi in generale, la colonna vertebrale o il cervello. Infine possono aver causato disfunzione erettile gli interventi: • a livello delle pelvi, • rimozione chirurgica della prostata della vescica o dell’intestino retto, • terapia radiante a livello delle pelvi. La carenza o l’eccesso di particolari ormoni possono inoltre causare disfunzione erettile organica. La diagnosi Un esordio graduale e progressivo di questa patologia suggerisce una causa organica mentre un esordio improvviso, in assenza di altre malattie o traumi, è più probabilmente riconducibile a un’origine sociale o psicologica. solo il medico è però in grado di valutare il quadro completo e offrire la terapia migliore per il singolo caso. È fondamentale parlarne con il medico. TIMBRO FARMACIA OF_01-2013_01.indd 24 # La disfunzione erettile - Ultimo aggiornamento 12/02/2013. NOTA. Le informazioni fornite hanno lo scopo di informare ed educare ma non possono in alcuna maniera sostituire la valutazione medica, il consiglio, la diagnosi o il trattamento prescritti da medico o farmacista. I contenuti presentati vengono revisionati periodicamente e quando nuove informazioni mediche sono disponibili. Sul foglietto illustrativo presente nella confezione del farmaco o del prodotto che sta assumendo troverà tutte le informazioni complete al riguardo. 12/04/13 18.31 Questionario ECM di valutazione apprendimento - Corso 1 - Modulo 1 Gestione dei più comuni sintomi durante la transizione alla menopausa Scegliereunasolarispostaperognidomanda. Per superare il test è necessario rispondere correttamente almeno al 75% delle domande (7 su 9) Attenzione: l’ordine delle domande e delle risposte non corrisponde necessariamente all’ordine delle domande e delle risposte del questionario disponibile online (come da nuova normativa ECM FAD). 1. o o o o 2. o o o o 3. o o o o 4. o o o o 5. o o o o 6. Qual è l’età media per l’insorgenza della menopausa? a.45anni b.48anni c.51anni d.55anni o o o o Quale dei seguenti NON rappresenta un fattore che può causare un abbassamento dell’età di entrata in menopausa? a.l’abitudinedelfumo b.malattieautoimmuni c.bassovaloredell’indicedimassacorporea(BMI) d.consumodialcol Da un punto di vista ormonale, qual è il primo segno misurabile dell’invecchiamento riproduttivo? a.unaumentodeilivellidiFSH b.aumentateconcentrazionidegliestrogeni c.unariduzionedeilivellidiLH d.unariduzionedelrilasciodiFSH Quale dei seguenti è un sintomo principale della menopausa? a.irritabilità b.vampatedicalore c.sudorazionenotturna d.tuttelerisposteindicate Quale delle seguenti complicanze in gravidanza NON aumenta considerevolmente il rischio dopo i 40 anni di età? a.interruzionespontaneadellagravidanza b.bambinoaffettodasindromediDown c.ipertensionegravidica d.bassopesoallanascita 7. o o o o 8. o o o o 9. o o o o La terapia ormonale sostitutiva (TOS) prevede la somministrazione di: a.progestinicidasoli b.estrogenidasoli c.estrogenidasolioestrogenieprogestiniciin associazione d.fitoestrogeni Quale dei seguenti principi attivi si è dimostrato efficace nel trattamento dei sintomi vasomotori? a.venlafaxina b.paroxetina c.gabapentina d.tuttiiprincipiattiviriportati Quale delle seguenti affermazioni sulla terapia dell’atrofia vaginale NON corrisponde a verità? a.ancheseidatisulledonneinperimenopausa sonolimitati,ilubrificantivaginalipossonoaiutare adalleviarelasecchezzavaginale b.incasoditerapiaestrogenicalocalenonsussistonoirischilegatiallaTOSsistemica c.incasodiatrofiavaginaleedellavulvalaterapiaestrogenicarisultaefficace d.laterapiaestrogenicalocaleèpreferibileper ledonnechelamentanoesclusivamentedisturbi urogenitali Una perdita involontaria di urina mentre si tossisce, starnutisce o durante l’esercizio fisico o un’altra attività in cui aumenta la pressione intra-addominale è caratteristica di quale tipo di incontinenza? a.incontinenzadastress b.incontinenzadaurgenza c.vescicaiperattiva d.incontinenzamista Questionario ECM di valutazione apprendimento - Corso 1 - Modulo 2 Disfunzione erettile Scegliereunasolarispostaperognidomanda. Per superare il test è necessario rispondere correttamente almeno al 75% delle domande (7 su 9) Attenzione: l’ordine delle domande e delle risposte non corrisponde necessariamente all’ordine delle domande e delle risposte del questionario disponibile online (come da nuova normativa ECM FAD). 1. o o o o Quale delle seguenti patologie rappresenta un fattore di rischio per la disfunzione erettile (DE)? a.malattiecardiovascolari b.diabetemellito c.malattiadiPeyronie d.tuttelepatologieriportaterappresentanoun fattoredirischioperlaDE 2. o o o o Quale delle seguenti patologie è una causa neurogena della DE? a.ictus b.ipertiroidismo c.malattiedemielinizzanti d.sial’ictussialemalattiedemielinizzantisono causeneurogenedellaDE 45 # Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 45 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista 3. In una situazione di emergenza dopo quante ore un paziente che ha assunto il sildenafil può essere trattato con un nitrato? a.5ore b.12ore c.8ore d.24ore o o o o 4. Quale delle seguenti condizioni caratterizza un livello di rischio cardiovascolare elevato? o a.anginainstabile o b.aritmieadaltorischio o c.rivascolarizzazionecoronaricaeffettuatacon successo o d.sial’anginainstabilesialearitmieadalto rischiorappresentanocondizionidirischio cardiovascolareelevato 5. L’alprostadil è un vasodilatatore sintetico identico a quale delle seguenti molecole? o a.ossidonitrico o b.prostaglandinaE1 o c.adenosinamonofosfatociclico(AMPc) o d.guanosinamonofosfatociclico(GMPc) 6. Quale delle seguenti sostanze ha dimostrato dei miglioramenti dei parametri indicativi della funzionalità erettile? o a.yohimbina o b.ginsengrossocoreano o c.trazodone o d.ginkgobiloba 7. Quale degli inibitori PDE-5 ha la durata d’azione più lunga? a.tadalafil b.sildenafil c.vardenafil d.nessunodegliinibitoriPDE-5riportati o o o o 8. Quale dei seguenti parametri costituisce un rischio cardiovascolare basso nel trattamento della DE? o a.ipertensionearteriosacontrollata o b.anginalievestabile o c.infartodelmiocardiononcomplicato o d.tuttelecondizioniriportatecostituisconoun rischiocardiovascolarebasso 9. Quale delle seguenti affermazioni indica un vantaggio nell’utilizzo della pompa a vuoto per il trattamento della DE? o a.èeconomica o b.nonpresentaeffettiindesideratisistemici o c.èunaterapiaefficace o d.tutteleaffermazioniriportateindicanoun vantaggiodellepompeavuoto Questionario ECM di valutazione apprendimento - Corso 1 - Modulo 3 Recenti progressi nel trattamento della psoriasi Scegliere una sola risposta per ogni domanda. Per superare il test è necessario rispondere correttamente almeno al 75% delle domande (7 su 9) Attenzione: l’ordine delle domande e delle risposte non corrisponde necessariamente all’ordine delle domande e delle risposte del questionario disponibile online (come da nuova normativa ECM FAD). 1. o o o o Quale percentuale della popolazione soffre di psoriasi? a.dall’1al3% b.dal3al6% c.dal6al9% d.piùdel9% 2. o o o o La psoriasi è a.unamalattiaautoimmune b.undistuboreumatico c.unaformadieczema d.unamalattiaematologica 3. Quale tra le seguenti categorie di farmaci può scatenare o aggravare la psoriasi? a.calcioantagonisti b.beta-bloccanti c.steroidisistemici d.tuttelerisposteindicate o o o o 4. o o o o 5. o o o o 6. o o o o Quale tra i seguenti fattori ha minore probabilità di scatenare o aggravare la psoriasi? a. climicaldi b.climifreddi c.lesionicutanee d.infezioni Quale delle seguenti condizioni mediche non è normalmente associate con la psoriasi? a.ulcerapeptica b.coronaropatia c.edemapolmonare d.epatitevirale Per quanto tempo occorre evitare la gravidanza dopo trattamento con acitretina? a.6mesi b.1anno c.3anni d.5anni 46 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 46 12/04/13 18.31