Le aziende italiane e i Millennials Sfide e opportunità Survey condotta da NetConsulting e promossa da CA Technologies Ca Technologies © NetConsulting 2011 1 Sommario 1 Executive Summary .......................................................................................................... 3 2 Obiettivi, metodologia e Panel ........................................................................................... 7 3 4 2.1.1 Obiettivi ............................................................................................................. 7 2.1.2 Metodologia e Panel ............................................................................................ 8 I risultati della survey ....................................................................................................... 9 3.1 L'ingresso dei Millennials nelle aziende consumerizzate ................................................. 9 3.2 Ritratto del nativo digitale ........................................................................................ 11 3.3 Una risorsa professionale già formata ........................................................................ 12 3.4 Il profilo di comportamento dei Millennials sul web ..................................................... 15 3.5 I Millennial e la privacy ............................................................................................ 21 3.6 C'è vita dopo l'assunzione. Aspettative di continuità .................................................... 25 3.7 L’ambiente di lavoro che "abbraccerà" i Millennials ..................................................... 31 3.8 Per i responsabili IT, una duplice sfida ...................................................................... 34 3.9 Un lavoro più sociale................................................................................................ 42 3.10 Presente e futuro delle reti aziendali ......................................................................... 45 3.11 Sicurezza più intelligente e quality of service .............................................................. 50 Le dieci regole d'oro per il Cio dell'azienda che abbraccia i Millennials ................................. 52 Ca Technologies © NetConsulting 2011 2 1 Executive Summary Il tradizionale ruolo di early adopter svolto dalle organizzazioni aziendali nei confronti delle tecnologie ICT viene profondamente rivisto nell’era dell’economia partecipativa. Da sempre imprese e pubblica amministrazione hanno il compito di indirizzare e contribuire a formare il rapporto tra la tecnologia e la collettività. Adottando i principi e le modalità dell’automazione, l’impresa ha fatto da laboratorio di innovazione e trasferimento, ha rivoluzionato i suoi processi interni, ha trasformato il modo di produrre e di lavorare, ha inciso sui meccanismi del consumo, sulla funzione della tecnologia nella società. Con l'andare del tempo, la conoscenza e la pratica tecnologica, soprattutto il grande successo del Web oltre i ristretti confini delle sue origini accademiche, si sono sedimentate e hanno innescato un circolo virtuoso che oggi va ad impattare visibilmente sui tradizionali tracciati di intermediazione tra i fornitori di tecnologie enterprise e i loro principali interlocutori nella realtà produttiva. Se gli orientamenti tecnologici e le scelte implementative hanno finora seguito percorsi decisionali fortemente centralizzati, affidati ai responsabili tecnici delle singole aziende e delle 1 amministrazioni, con il fenomeno della consumerizzazione dell'IT diventa fondamentale, in questo quadro decisionale, il ruolo del capitale umano, dei singoli dipendenti che attraverso le proprie competenze extralavorative, i propri “gusti” in materia tecnologica incidono su strategie governate fino a oggi a livello manageriale elevato. L’imminente arrivo, all’interno delle grandi organizzazioni, della nuova generazione di lavoratori della conoscenza, i "nativi digitali", porterà a un ulteriore rafforzamento di questa spinta verso un governo partecipato dell’innovazione. I Millennials, - come vengono genericamente indicati gli individui nati intorno alla svolta del terzo millennio, che rappresentano quindi i giovani lavoratori di una fascia compresa tra i 18 e i 30 anni - recano con sé un bagaglio di aspettative e competenze che porterà a nuovi, ancor più radicali cambiamenti nell’ambiente lavorativo e nei modi di produzione e di interazione. Le infrastrutture tecnologiche delle aziende e i loro responsabili devono essere in grado di accogliere, agevolare, incanalare questa inedita forma di energia. L’obiettivo dello studio svolto da CA Technologies e NetConsulting sulla base di questionari rivolti a un campione di 280 studenti di quattro atenei italiani (Economia e Ingegneria) e un campione cross sector di circa 150 aziende è contribuire a definire le aspettative della nuova forza lavorativa che inizia oggi a muovere i primi passi all’interno delle impresa; a misurare i livelli di preparazione del sistema produttivo nell’accogliere tale flusso e a mettere in evidenza sia le sfide che dovranno essere affrontate in termini di adeguamento delle infrastrutture esistenti, sia le opportunità che 1 Vedi “ IT Consumers Transform the Enterprise: Are Yoy Ready?” studio Ca Technologies Maggio 2011 Ca Technologies © NetConsulting 2011 3 potranno derivare da un corretto allineamento tra le strategie tecnologiche aziendali e il capitale umano destinato a pervadere come una linfa vitale i processi operativi interni e, in ultima analisi, la relazione con il mercato, i fornitori, i competitor. Le principali conclusioni: Dalle risposte del campione di studenti emerge il quadro di una generazione di futuri knowledge worker fortemente rivolti all'uso di dispositivi IT in mobilità o nomadicità, con elementi di caratterizzazione degli individui in base all'indirizzo di studi e al genere dei rispondenti, ma anche con numerosi tratti comuni, tutti orientati all'uso di strumenti social e di cloud computing, tanto nell'organizzazione dello studio che del tempo libero. Forte è il livello di aspettativa da parte dei Millennial nel ritrovare anche nel contesto lavorativo (contesto come vedremo assai meno riconducibile ai tradizionali perimetri della scrivania e dell'ufficio), gli stessi strumenti e le stesse modalità applicati all’uso delle tecnologie nelle relazioni interpersonali e nella vita privata in generale. Quel che più conta è che tale propensione può essere positivamente messa a frutto dalle aziende che in passato dovevano sostenere l'onere della formazione, del trasferimento di know how che oggi è in larga misura "built in", già integrato e pronto a essere rifocalizzato in termini di maggiore efficienza e produttività aziendale. Gli orientamenti riscontrati, possono funzionare, soprattutto in questa fase di congiuntura negativa del mercato del lavoro, come leva favorevole all’innovazione, al rinnovamento e al rilancio attraverso il recruiting di nuove generazioni: la forte familiarità con i principali strumenti software che hanno contribuito ad automatizzare e facilitare il lavoro in ufficio e l'estrema propensione alla mobilità, unita alla capacità di autogestione e alla flessibilità, possono tradursi in concreti vantaggi in termini di riduzione dei costi fissi, snellimento dei processi produttivi e capacità di cogliere e anticipare stimoli e domande dal mercato. Uno degli asset più interessanti è -in chiave di marketing - il valore culturale di una risorsa umana già sintonizzata sui bisogni e sulle aspettative dei mercati finali di riferimento. La familiarità con i canali di comunicazione Web sociali e di condivisione, li rendono particolarmente adatti a inserirsi in un contesto di relazione con il mercato che privilegia lo scambio continuo, la comunicazione visiva e verbale, la reattività e le capacità analitiche. Ca Technologies © NetConsulting 2011 4 Le aziende presentano una maggiore disomogeneità in termini di capacità di risposta e livelli di preparazione, ma le linee di tendenza mostrano un certo ritardo nei confronti di modalità che i Millennial hanno invece già fatto proprie, in particolare sul piano della remotizzazione, della mobilità, del lavoro di squadra. Il grado generale di "awareness", di sensibilità nei confronti della carica di potenziale legata alle nuove generazioni del capitale umano è elevato. Le imprese sanno che i Millennial possono portare enormi e positivi cambiamenti, trasformazioni direttamente misurabili in termini di produttività, efficienza, competitività, accelerazione del time to market. Ma rivelano al tempo stesso forti resistenze sul piano della cultura aziendale, su quello organizzativo e su quello dell’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche alle aspettative del nativo digitale. Si riscontra infatti un elevato livello di attenzione ai rischi che tale adeguamento può comportare, in particolare per quanto concerne la robustezza e la “resilienza” delle infrastrutture e la sicurezza e tracciabilità delle informazioni che consentono la conformità alle normative in materia. Nella visione di quello che sarà l'impatto dell'inserimento di nuove leve lavorative sugli aspetti infrastrutturali, domina una generale preoccupazione nei riguardi della sicurezza e del controllo. A fronte di una percentuale non trascurabile di aziende che non intendono porre particolari limitazioni all’uso di strumenti Web come i social network, molti responsabili aziendali guardano invece con sospetto a comportamenti ritenuti critici e preparano un tipo di risposta convenzionale, concentrata sulle limitazioni e le barriere tecnologiche. Le barriere però sono estremamente malviste dai Millennial e il rischio è che una dose eccessiva di sicurezza convenzionale, quella che CA Technologies chiama la "sicurezza del no", incida negativamente su un patrimonio di creatività che chiede in modo esplicito una piena autonomia. La risposta corretta è la "sicurezza del so", una sicurezza contestualizzata, estesa all'intero ciclo di creazione e scambio delle informazioni, a cui si ispirano le attuali strategie CA Technologies in materia di sicurezza. Lo studio CA Technologies - NetConsulting mette infine in evidenza un marcato ritardo nei confronti di alcuni aspetti infrastrutturali che, se trascurati, possono degenerare in aree di aspra criticità, vanificando il potenziale rappresentato dall'ingresso dei nuovi collaboratori. Ambiti come la performance delle reti e delle applicazioni, la gestione ottimizzata e intelligente della capacità, l’adeguatezza dei servizi di sicurezza, la gestione Ca Technologies © NetConsulting 2011 5 dei livelli di servizio in una ottica business oriented non ricevono ancora adeguata attenzione. La capacità di presidiarli efficacemente sarà, per tutte le organizzazioni, la chiave di volta di una proficua relazione con un mercato del lavoro di nativi digitali e di una efficace trasformazione dei processi interni. Ca Technologies © NetConsulting 2011 6 2 Obiettivi, metodologia e Panel 2.1.1 Obiettivi L’obiettivo della survey è duplice: • dal lato dei Miilennials, rilevare il comportamento, le abitudini e le modalità con cui i giovani tra i 18 e i 30 anni utilizzano le tecnologie (notebook, smartphone, ecc. ) sia nella propria vita privata sia nella vita universitaria; • sul lato dell’impresa, comprendere il grado di maturità delle stesse nel capitalizzare il potenziale delle nuove generazioni di lavoratori (Millennials) e integrarle in modo efficace all’interno della propria organizzazione. La misurazione del grado di maturità tiene conto di una serie composita ed eterogenea di variabili che combinano: • la maturità in termini di dotazione tecnologica (dispositivi messi a disposizione degli utenti, strumenti di collaboration, strumenti di sicurezza e di governance); • la maturità in termini organizzativi, dal punto di vista delle regole organizzative e dei processi che è necessario strutturare e implementare, per consentire una piena integrazione delle future generazioni di forza lavoro e soddisfare le loro esigenze in modo strumentale agli obiettivi di efficienza e produttività aziendale. Obiettivo primario è misurare il gap che le aziende dovranno colmare per poter intraprendere una strategia vincente al fine di cogliere a pieno l’opportunità rappresentata dall’ingresso dei Millennials in azienda. Ca Technologies © NetConsulting 2011 7 2.1.2 Metodologia e Panel L’analisi è stata condotta con due diverse modalità per le due componenti della ricerca. Sugli Studenti sono state effettuate 280 interviste dirette, nel Febbraio 2011-Aprile 2011, a studenti di importanti università italiane, appartenenti alle facoltà di Economia e Ingegneria sia del corso triennale sia del corso di laurea specialistica. La rilevazione è stata condotta attraverso l’associazione di studenti universitari JEME. Figura 1 Struttura del Panel Millennials Età media 25,2 Anni Indirizzo di studi seguito 24,0 23,1 Valori % 22,3 22,2 Ingegneria specialistica 14,3% Economia Triennale 35,7% 26.3 21.4 Totale Economia Ingegneria Triennale Specialistica 23.1 Sesso 24.1 Valori % Ingegneria triennale 35,7% Economia specialistica 14,3% 36,4% 42,9% 30,0% Donne Uomini Età media 63,6% Totale 57,1% 70,0% Economia Ingegneria Fonte: Netconsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 8 Per la sezione dedicata alle aziende è stata compiuta una Web survey (nello stesso periodo delle interviste agli studenti) tramite la quale sono state raccolte 148 interviste a diverse figure aziendali (prevalentemente CIO e Top Manager) di aziende Grandi e Medio grandi appartenenti a diversi settori aziendali. La rilevazione è stata condotta con il patrocinio e attraverso il portale di Prospera, Associazione di Manager Professionisti e docenti. Figura 2 Struttura del Panel Aziende Fatturato Settore Valori % Valori % (esclusa Finance e PA) Altro (Servizi, trasporti, Associazioni) 23,0% Finance 25,0% 1000-2500 Mln € 10,7% Utilities& Energy 4,1% >2500 Mln € 14,2% <50 Mln € 35,7% 250-999 Mln € 19,0% TLC-Media 8,8% PA 8,8% Industria 12,2% IT& Consulting 18,2% 50-249 Mln € 20,2% Fonte: Websurvey NetConsulting 3 I risultati della survey 3.1 L'ingresso dei Millennials nelle aziende consumerizzate La pervasiva presenza delle tecnologie informatiche e degli strumenti del Web nella quotidianità degli individui nelle economie mature e di recente industrializzazione ha già avuto un profondo impatto sui meccanismi che governano le strategie tecnologiche aziendali. La cosiddetta consumerizzazione, il fenomeno per cui molte scelte in materia di dispositivi utilizzati, applicazioni adottate e procedure svolte vengono fortemente condizionate dalla familiarità dei collaboratori di una impresa con determinati strumenti, è già stata ampiamente messa in evidenza dalle analisi di mercato [vedere “IT Consumers Transform the Enterprise: Are You Ready?", studio CA Technologies maggio 2011]. Oggi questo fenomeno sta per compiere un salto qualitativo di enorme portata con l'affacciarsi delle nuove leve lavorative che presto affolleranno i canali di reclutamento delle grandi Ca Technologies © NetConsulting 2011 9 organizzazioni pubbliche e private. Parliamo della generazione nata alla svolta del millennio, i "nativi digitali" individui tra i 18 e i 30 anni che mostrano una connaturata predisposizione all'uso di computer, smartphone e una infinita varietà di dispositivi elettronici connessi e di applicazioni Web in tutti gli aspetti della loro quotidianità: nell'organizzazione dello studio come della vita di relazione, nelle attività lavorative come nel tempo libero ( Fig. 3) Figura 3 Nel mondo del lavoro stanno arrivando i Millennials… Fonte: NetConsulting E' facile immaginare che l'innesto di questo nuovo capitale umano sul tessuto imprenditoriale e amministrativo delle nostre aziende indurrà trasformazioni ancora più radicali. I Millennials porteranno con sé un patrimonio di competenze tecnologiche "embedded"; una forte capacità di lavoro di squadra, una inedita autonomia nell'uso di strumenti avanzati di cloud computing e virtualizzazione; una predisposizione alla mobilità e alla flessibilità nell'organizzazione dei tempi. E soprattutto una immediata sensibilità nei confronti dei bisogni e dei gusti nei mercati di riferimento delle organizzazioni che assumeranno tali risorse. Da tutto questo l'economia può aspettarsi enormi vantaggi in termini di produttività, efficienza, riduzione dei costi fissi, snellimento e svecchiamento delle procedure, competitività e capacità di risposta. La positività di questo impatto, la capacità di mitigare attriti e crisi di rigetto, risiederà in larga misura nel modo in cui le aziende sapranno raccogliere la sfida culturale del cambiamento. Ma un elemento imprescindibile sarà anche il livello di adeguamento delle infrastrutture tecnologiche esistenti, la loro corrispondenza con gli strumenti che i Millennial sono abituati a considerare Ca Technologies © NetConsulting 2011 10 naturali, scontati. Quanto più le aziende sapranno rispondere alle aspettative dei loro futuri collaboratori in termini di infrastrutture innovative, tanto più benefico sarà il contributo dei Millennial allo sviluppo dell'economia e alla crescita dei loro protagonisti. 3.2 Ritratto del nativo digitale Chi sono i Millennials in Italia? Che rapporto hanno i nativi digitali con le tecnologie e quali di queste tecnologie si aspettano di ritrovare una volta inseriti nel mondo del lavoro? Le aziende sono pronte a rispondere a tali aspettative, a raccogliere la sfida dell'eventuale adeguamento delle parco infrastrutturale esistente? Quali sono i potenziali gap, le aree su cui sarà necessario intervenire con maggior tempestività? Nella sua veste di specialista del governo, dell'efficientamento e della messa in sicurezza delle infrastrutture tecnologiche delle aziende e delle grandi organizzazioni, CA Technologies vuole dare un importante contributo attraverso una approfondita analisi degli elementi che caratterizzano l'attuale generazione dei Millennials e le sue aspettative alla soglia dell'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, e del relativo grado di consapevolezza e preparazione delle aziende nel governo di questo nuovo fenomeno. Da sempre CA Technologies è convinta del ruolo fondamentale del ricambio generazionale e dell'acquisizione di risorse innovative, soprattutto in chiave di rilancio dell'economia e di superamento della fase di stallo occupazionale. In questi giorni è stato inaugurato a livello europeo la campagna di reclutamento degli Associate Services Consultant Program, che punta a individuare candidati motivati ed entusiasti, desiderosi di imparare e arricchire le proprie conoscenze all’interno dell’organizzazione dei Professional Services di Ca Technologies. Allo stesso tempo è conscia delle possibili criticità connesse all'inserimento di risorse fortemente predisposte all'uso di tecnologie, dell'impatto che i loro stili di vita "istintivamente" digitali possono avere sulla fondamentale esigenza di controllo che le aziende devono poter soddisfare, della necessità di corretto allineamento tra infrastrutture e obiettivi di business. Lo studio condotto da NetConsulting attraverso un dettagliato questionario sottoposto a 280 studenti di quattro importanti atenei italiani (iscritti alle facoltà di Economia e di Ingegneria) ha permesso di focalizzare l'attenzione sui comportamenti, le conoscenze e le tendenze dei futuri knowledge worker in ambiti come l'uso di applicazioni e servizi di cloud computing, la predisposizione alla mobilità e alla flessibilità delle agende personali e l'organizzazione di attività di gruppo: tutte aree di competenza estremamente importanti per il lavoro nel terzo millennio. Ca Technologies © NetConsulting 2011 11 3.3 Una risorsa professionale già formata L'analisi si è concentrata sull'impiego - nella vita privata come in quella relativa allo studio o alle prime esperienze professionali - di risorse e servizi tecnologici con forte probabilità di impatto sulla futura vita lavorativa. Il primo dato che emerge (Fig. 4) è la significativa percentuale di notebook (89% con una Opportunità e rischi I Millennials introdurranno nei perimetri fisici dell'azienda un numero elevato di dispositivi connessi di loro proprietà. predominanza ancora più accentuata nel caso degli studenti di ingegneria) e smartphone (52%), che denuncia la familiarità con una tecnologia di tipo pervarsivo, indipendente da una specifica situazione o localizzazione. L’importanza della tecnologia nello stile di vita, è confermata anche dal fatto che quasi la metà dei Millennial intervistati spende almeno un terzo del proprio “budget” annuale per l’acquisto di prodotti informatici e di elettronica di consumo. L’utilizzo dei dispositivi connessi è molto rilevante, tanto da essere utilizzati più volte al giorno, dal 95% dei rispondenti per notebook e smartphone, dal 62% per i più recenti netbook e dal 54% per gli iPad, a testimonianza di una tendenza ad utilizzare tecnologie sempre innovative. Meno del 40% del campione privilegia l'uso di sistemi desktop, una chiara indicazione delle opportunità che si aprono per le aziende a livello di remotizzazione e mobilità dei loro processi. Figura 4 Dispositivi tecnologici posseduti dai Millennials e frequenza di utilizzo Dispositivi tecnologici posseduti dai millennials Frequenza di utilizzo Valori % Valori %- Risposte multiple 88,3% Portatile Notebook 71,1% Cellulare tradizionale 2,1% Portatile Notebook Cellulare tradizionale Webcam 69,3% 3,9% 8,7% 95,8% 2,1% 97,4% 2,6% 70,1% 17,3% 0,7% Webcam 52,0% Smartphone Desktop Videotelefonino 39,2% 11,4% 36,7% 12,7% Netbook 61,8% 5,9% 32,4% Videotelefonino 62,8% 27,9%2,3% 7,0% 24,8% 21,6% iPad o tablet simili iPad o tablet simili 5,0% 42,9% Desktop Netbook 94,3% Smartphone 53,8% 20,5% 25,6% 15,2% più volte al giorno una volta al giorno alcuni giorni a settimana alcuni giorni al mese Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 12 Discretamente diffuso l'accesso ai servizi online come (Fig. 5) l'home banking (45% dei rispondenti, una percentuale comunque significativa in un campione non ancora attivo professionalmente e dunque meno esigente dal punto di vista dei consumi di servizi finanziari) o l'accesso agli apps store (47%). Figura 5 Tipologia di servizi on-line maggiormente utilizzati Valori %, Risposte multiple 1. Dropbox 2. Spazio web dei Provider TLC 3. Google Docs 1. Amazon 2. Google Docs 3. Dropbox 62,9% 58,2% 1. 2. 3. 4. i-Tunes Android Market Windows Marketplace Device market 46,4% 1. Google 2. Facebook 3. FourSquare 44,8% 1. Flickr 2. Picasa 3. Webshot 36,8% 31,8% Condivisione dati on-line Archiviazione dati on-line Application store Home banking Geolocalizzazione Photo sharing Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 13 Sugli application store i Millennial acquistano principalmente (Fig.6) apps per device mobili (55%, ma con una prevalenza da parte degli studenti di Ingegneria) e musica digitale (con una media del 27%, ma con una frequenza più elevata presso gli studenti di Economia). Figura 6 Principale contenuto acquistato su application store Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ancora una volta, una predisposizione interessante dal punto di vista delle aziende che potranno contare su risorse già orientate all'uso di strumenti come l'online procurement, ma anche la promessa di ulteriori sfide infrastrutturali nell'assicurare protezione e disponibilità di rete e servizi. Da questo punto di vista, infatti, i Millennial risultano molto esigenti, dal momento che si connettono ad Internet in misura prevalente attraverso connessioni a larga banda fisse in rame o fibra (forse a conferma della scarsità di connessioni Wi-Fi pubbliche ma anche della volontà di usufruire del Web in modo rapido e performante), ancora minoritarie le connessioni con Internet Key e notebook, rimpiazzati piuttosto dalla navigazione diretta su smartphone. Sono soprattutto gli studenti di Ingegneria a privilegiare una connettività veloce, con una penetrazione del 71% di gran lunga superiore alla media complessiva pari al 55% circa. Ca Technologies Opportunità e rischi La familiarità con i servizi online rappresenta una interessante area di opportunità per le aziende, ma anche un margine di rischio - sul fronte della sicurezza e dell'occupazione di risorse di rete - legato all'accesso a tali servizi da dispositivi interni al firewall aziendale. © NetConsulting 2011 14 La preferenza per la rete senza fili, e quindi per una maggiore libertà di connessione è prevalente presso gli studenti di Economia, per cui il wi-fi è indicato dal 42% come modalità principale di connessione, contro il 15,9% degli studenti di ingegneria (Fig. 7). Figura 7 Connessione utilizzata più frequentemente per accedere ad Internet Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme 3.4 Il profilo di comportamento dei Millennials sul web Dalla ricerca emerge un chiaro profilo di utilizzo del web da parte delle nuove generazioni, sia pure con alcune differenze legate ai rispettivi indirizzi di studio. In particolare, emergono due differenti profili associabili agli studenti di ingegneria e di economia. I primi, infatti, mostrano una maggiore inclinazione all’uso delle tecnologie con finalità legate allo studio e all’approfondimento di tematiche extrascolastiche. Nei secondi, viceversa, si riscontra una predisposizione più elevata ad utilizzare le tecnologie per mantenere contatti e gestire la propria vita sociale o per il proprio intrattenimento. Un maggiore allineamento si riscontra tra uomini e donne (con differenze sia pur minime), a conferma di come la pervasività della tecnologia, in particolare nell’ambito privato, abbia superato questa distinzione, in parte presente in passato. Un primo dato che attesta la pervasività delle tecnologie nella vita privata dei Millennials, che quindi risultano “always connected”, è rappresentato dalla frequenza di utilizzo dei social network e di altri strumenti che rientrano nelle nuove modalità di relazione supportate dal web. Nel privato il nativo digitale ha un Ca Technologies © NetConsulting 2011 15 comportamento che lo porta costantemente a frequentare i social network e gli altri canali di interazione multimediale, con un dominio incontrastato di Facebook (utilizzato dal 95%), seguito da Skype (79%) e YouTube (74%) (Fig. 8). Oltre a questi 3 strumenti su cui si concentrano la maggior parte delle risposte, sono stati indicati dagli studenti molti altri social network, a dimostrazione di come gran parte dei Millennials siano presenti su numerose piattaforme di socializzazione e condivisione, con una penetrazione decisamente più elevata (con punte del 97%) tra gli studenti di economia rispetto a quelli di Ingegneria. In generale, si rileva quindi una naturale propensione al multitasking e un approccio molto aperto all’uso della tecnologia per comunicare e condividere pensieri e idee. Una tendenza che opportunamente valorizzata può rappresentare un importante fattore in grado di aumentare la produttività dei giovani inseriti nel mondo del lavoro; ma che si traduce anche in una maggiore aspettativa da parte delle nuove leve verso le tecnologie utilizzate in azienda, in termini di velocità ed efficienza. Figura 8 I Millennials e i Social Network Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 16 La presenza della tecnologia nella quotidianità dei Millennials si riflette anche nell’intensità con cui questi ricorrono al web per ricercarvi informazioni e notizie (Fig.9). I siti più consultati sono quelli dei quotidiani, che risultano essere il punto di riferimento delle news su web per oltre l’80% degli studenti intervistati, seguiti da siti di riviste specializzate (con una penetrazione del 45% sul campione analizzato), Google News (35%) e, infine, Portali e Blog. Gli studenti di Economia tendono ad avere un approccio volto a ricercare informazioni da più di fonti, pur privilegiando i siti dei quotidiani che forniscono loro un maggiore approfondimento delle notizie rispetto a portali di news, come Google. I futuri ingegneri appaiono invece più interessati a ricercare notizie sempre aggiornate ma meno approfondite, per quanto riguarda le informazioni di attualità, con una maggiore frequenza di accesso a siti come Google News (60% contro il 56,7% medio). Figura 9 Modalità e frequenza di utilizzo per ricercare informazioni sul web Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 17 Questa predisposizione ad approfondire tematiche e argomenti attraverso il web risulta evidente anche nella vita universitaria, nella realizzazione di lavori di gruppo. In queste circostanze dominano abitudini come la raccolta di informazione su siti internet specializzati (80,5%) e la consultazione di Wikipedia (73,8%), che sorpassano di gran lunga la ricerca tradizionale in biblioteca, dichiarata dal 56,7% degli studenti (Fig.10) Figura 10 Strumenti utilizzati per raccogliere informazioni durante i teamwork universitari Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 18 Una continuità tra vita privata e vita universitaria si riscontra anche analizzando le modalità di relazione e gli strumenti utilizzati per comunicare: i Millennial mostrano un approccio decisamente multicanale, che passa attraverso sms (ancora prevalenti con una penetrazione superiore al 90% ), social network e chat correlate (con una penetrazione superiore all’85%), mail (strumento meno utilizzato rispetto ai precedenti, con poco più del 40% di rispondenti), seguito da Instant Messaging (35%) e Doodle (utilizzato per fissare gli appuntamenti solo dal 9% degli intervistati (Fig. 11). Figura 11 Strumenti utilizzati per fissare appuntamenti/incontri con amici Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 19 Lo stesso tipo di strumenti, con una frequenza di risposte molto simile, è utilizzato anche per le relazioni con i compagni di corso, mentre nel rapporto con i docenti si ricorre a canali e modalità più tradizionali, come l’ e-mail (93%) e gli incontri diretti (54%) (Fig. 12). Questa modalità di utilizzo degli strumenti di comunicazioni si rifletterà inevitabilmente anche nella vita lavorativa, con l’esigenza di disporre di canali che consentano di comunicare quasi real time, riducendo al minimo i tempi di latenza. Figura 12 Canali utilizzati per le relazioni con compagni di corso universitari Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 20 3.5 I Millennial e la privacy Su un piano più propriamente comportamentale emerge una indifferenza piuttosto marcata nei confronti della privacy e del rilascio di informazioni personali (indifferenza che tende addirittura ad aumentare tra gli studenti di ingegneria). Nel 40% dei casi (Fig. 13) la sensibilità è nulla o bassa, dato che risulta leggermente più alto se si considerano solo gli uomini. Questo dato suggerisce alle aziende che assumeranno i Millennial un’esigenza di dare maggiore attenzione a politiche di sicurezza in grado di applicare un enforcement automatico e contestuale dei vincoli di privacy imposti, oltre che la necessità di creare una maggiore sensibilità verso queste tematiche attraverso policy strutturate. Figura 13 Sensibilità alla tematica della Privacy dei dati Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme A dispetto di una certa indifferenza per la propria riservatezza, si rileva tuttavia un senso di sfiducia nei confronti delle politiche di privacy adottate dai social network frequentati dai Millennial. Oltre il 50% del campione dice di nutrire scarsa o nessuna fiducia nei confronti delle garanzie di confidenzialità offerte dagli operatori di servizi Web e nel caso degli studenti tecnici la sfiducia è praticamente totale (solo l’11% di questi ha una fiducia medio alta nei confronti delle modalità di trattamento dei dati personali da parte del social network). Ciò nonostante, i Millennial, in particolare gli studenti di economia, non esitano a condividere sui social network informazioni personali, quali indirizzo mail (50%), informazioni sui propri gusti (50%), abitudini ed hobby Ca Technologies © NetConsulting 2011 21 (49%) e informazioni anagrafiche (45%) (Fig. 14). Questa tendenza degli studenti di economia a mostrare minori barriere nel condividere on line le proprie informazioni personali, conferma la diffusa volontà di ricorrere a Internet per sviluppare la propria rete di relazioni. Figura 14 La fiducia verso i social network e la condivisione di informazioni on-line Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 22 Molto elevata anche la tendenza ad affidare i propri documenti digitali ai servizi di archiviazione online (Amazon CloudDrive, DropBox, Google Docs) (Fig. 15): il 60% si serve regolarmente dei servizi - perlopiù gratuiti fino a determinate soglie - di storage "on the cloud" (per esempio sul servizio messo a disposizione da Amazon, che risulta il più utilizzato). L'impiego di queste risorse è particolarmente diffuso tra gli iscritti a ingegneria, che ricorrono all’archiviazione on line nel 73% dei casi, contro il 44% degli studenti di economia. Figura 15 Strumenti per l’archiviazione on-line di dati Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 23 Questi stessi servizi vengono utilizzati non solo per la conservazione di documenti personali, ma soprattutto (63%) per lo scambio dei documenti digitali con altre persone, anche in questo caso con una prevalenza più spiccata presso gli ingegneri, come efficace alternativa alla posta elettronica e ai vincoli imposti da quest'ultima alla voluminosità degli allegati (Fig. 16). Figura 16 Utilizzo di strumenti di condivisione documenti on line Utilizzo Tipologia Valori % Risposta multipla Valori % 61,4% 55,9% Dropbox 22,9% 64,8% 37,1% 51,4% No 2,3% Si Google Docs 3,7% 77,1% 62,9% 34,7% 48,6% 63,2% Altro (Provider TLC…) 16,7% Totale Economia Ingegneria Totale Economia Ingegneria Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Opportunità e rischi La frequentazione dei social network dai luoghi e con i dispositivi di lavoro può impattare sul versante della produttività, della sicurezza e della performance applicativa. Ca Technologies © NetConsulting 2011 24 3.6 C'è vita dopo l'assunzione. Aspettative di continuità Dalle risposte alle questioni relative agli strumenti utilizzati nel corso delle attività di studio e alle modalità e strumenti che i Millennial vorrebbero conservare anche dopo l'inserimento in una realtà aziendale, emerge l'identità di una risorsa umana ricca di potenziale lavorativo innovativo, ma al tempo stesso foriera di problematiche infrastrutturali da affrontare e risolvere. Nelle ore trascorse in università il 90% dei Millennial interrogati accede infatti ai social network con la connessione offerta dall'ateneo o attraverso chiavette o smartphone (Fig. 17). Figura 17 Frequenza di utilizzo dei social networks durante la presenza in università Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Opportunità e rischi L'uso di dispositivi personali per l'accesso a servizi non business aumenta i rischi di violazione o perdita di dati. Ca Technologies © NetConsulting 2011 25 Percentuali rilevanti del campione (Fig.18) affermano di aspettarsi anche nell'ambiente di lavoro la possibilità di accedere a strumenti di comunicazione individuale e di gruppo basati su social Network o su sistemi di chat, instant messaging, Voip. Figura 18 Frequenza prevista di utilizzo strumenti/social network in ambito lavorativo Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 26 A questo proposito è molto indicativa la percentuale di coloro (in particolare studenti di economia) che si dicono disposti ad aggirare, utilizzando dispositivi di proprietà, le regole eventualmente imposte dai datori di lavoro per limitare l'accesso a questi strumenti (Fig. 19). Figura 19 Comportamento previsto nel caso l’azienda limiti l’utilizzo degli strumenti indicati in precedenza Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 27 Una discreta quota di studenti (23%), con una propensione leggermente superiore tra gli ingegneri, auspicherebbe di potersi servire esclusivamente di dispositivi come computer portatili o smartphone di proprietà e una forte maggioranza dà per scontata l'ipotesi di affiancare i propri dispositivi a quelli forniti dall'azienda (Fig. 20) Figura 20 Le aspettative “tecnologiche” dei Millennials che entrano in azienda Device che si pensa di utilizzare in azienda Valori % 64,5% 65,0% Sia device personali che device aziendali 64,0% 23,0% Eslusivamente device personali 25,0% 21,0% 12,5% Non esprime opinione precisa 10,0% 15,0% Totale Ingegneria Economia Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Opportunità e rischi L'arrivo dei dispositivi di proprietà può indurre a una maggiore diffusione di attività di segmentazione delle risorse di rete locale, con reti espressamente dedicate al servizio dei terminali "ospiti". Ca Technologies © NetConsulting 2011 28 Analoghe aspettative di continuità riguardano l'impiego nelle situazioni lavorative degli stessi strumenti di condivisione così frequenti nelle attività del tempo libero. Oltre il 70% dei Millenials ritiene auspicabile che l'azienda consenta l'uso di spazi virtuali di storage. Nel caso di dispositivi fisici come chiavette e altri sistemi di storage estraibile o portatile, i livelli di aspettativa sono altrettanto elevati: 66% (Fig.21). Figura 21 Le aspettative “tecnologiche” dei Millennials che entrano in azienda Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 29 Il tenore di queste risposte conferma che i Millennials hanno già un'idea molto precisa e non convenzionale del concetto di "spazio di lavoro". A una esplicita domanda il 52% conferma di non ritenere affatto necessario svolgere le proprie perimetro attività lavorative dell'ufficio nel (Fig.22). Contemporaneamente, nel corso di queste attività è abbastanza elevata, intorno al 50% del campione, la propensione a servirsi di strumenti social, portali, bacheche e sistemi di chat sia per comunicare con i colleghi sia nelle relazioni con fornitori e clienti, con entrambe le finalità più Opportunità e rischi La naturalezza nell'impiego di strumenti di comunicazione Web based e social rappresenta una grande opportunità in termini di creatività e contributo alle strategie di marketing e customer satisfaction, ma impongono una soglia di attenzione elevata nei confronti del possibile impatto sulla produttività, la vulnerabilità dei flussi informativi e l'interferenza con gli strumenti comunicativi e applicativi in essere . marcate negli studenti di economia, che in questo ambito mostrano una maggiore propensione alla socialità. Figura 22 Importanza della presenza “fisica” sul luogo di lavoro e aspettative circa l’utilizzo di strumenti di interazione aziendale Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Jeme Ca Technologies © NetConsulting 2011 30 3.7 L’ambiente di lavoro che "abbraccerà" i Millennials Per poter comprendere pienamente qual è il contesto in cui si inseriranno le future generazioni di lavoratori, è importante analizzare le risposte fornite dalle aziende che sono state oggetto anch’esse di una indagine finalizzata a comprendere come stanno predisponendo organizzazione e sistemi per accogliere al meglio i Millennials e sfruttarne a pieno le potenzialità. Secondo quanto dichiarato dai partecipanti alla ricerca commissionata da CA Technologies il fenomeno Millennials non è del tutto inedito: nel complesso viene segnalata una presenza già abbastanza significativa (19%) di collaboratori di età compresa tra i 18 e i 30 anni, con comprensibili punte di concentrazione in settori come IT&Consulting (26%) e TLC/Media (24,6%) (Fig. 23). Figura 23 I Millennials in azienda oggi Fonte: Websurvey NetConsulting, 2011 Come verrà evidenziato in seguito, la presenza dei Millennials all’interno del contesto lavorativo determina diverse aree di criticità per quanto concerne il corretto adeguamento delle infrastrutture e dei modelli organizzativi alle potenzialità e alle aspettative dei nuovi lavoratori della conoscenza. E soprattutto alcune distonie tra quelle che sono le priorità definite nelle strategie di intervento delle aziende e le attività che una attenta analisi della carta di identità dei Millennials suggerirebbe come più urgenti. Le imprese italiane si apprestano ad affrontare la sfida del rinnovamento del loro capitale umano, consapevoli che si tratti di un fenomeno inevitabile: l’83% delle realtà analizzate Ca Technologies © NetConsulting 2011 31 prevede infatti nel breve e medio periodo, un aumento, anche significativo, della presenza dei nativi digitali all’interno della propria struttura. Poche aziende, appena il 17% dei rispondenti, ritengono che nella futura evoluzione (biennio 2011-2013) della rispettiva forza lavoro i Millennials non giocheranno alcun ruolo e rimarranno confinati ad un ruolo minoritario e secondario (Fig. 24) Lo fanno con la naturale prudenza dettata da una fase di stagnazione economica e con qualche errore di valutazione dovuto invece a retaggi culturali e tecnologici. Figura 24 Evoluzione prevista della forza lavoro Millennials nel 2011-2013 Fonte: Websurvey NetConsulting, 2011 Ma i cambiamenti determinati dalla presenza dei Millennials non derivano solamente dalla loro numerosità, ma soprattutto dalla capacità di porsi in modo differente rispetto ad una serie di aspetti sia comportamentali sia organizzativi, oltre che nell’utilizzo delle nuove tecnologie (fattori in parte già emersi nella precedente analisi sugli studenti universitari), che avrà forti impatti sulla cultura aziendale e sulle modalità di organizzazione del lavoro. In media il 60% delle aziende analizzate (Fig.25), con valori anche superiori nei settori Utilities, TLC, industria e IT&Consulting, prevede un impatto medio alto dall’ingresso delle nuove leve nella loro organizzazione. Impatto largamente determinato dalla capacità di utilizzare nuove tecnologie (tra cui i social network) per comunicare (dichiarato da oltre il 75% delle aziende) o di apprendere in tempi più rapidi l'impiego di nuovi strumenti. Ca Technologies © NetConsulting 2011 32 A quest’ambito si associano poi tre tematiche che comportano per le aziende ulteriori benefici: la maggiore propensione all’innovazione ed al cambiamento, la capacità e l’esigenza di lavorare in un ambiente flessibile, così come la capacità (vista come un’opportunità e non come una problematica) di lavorare in strutture decentrate e collaborative (Fig.26). Figura 25 Influenza dei Millennials sulla cultura e sulle modalità di organizzazione del lavoro Fonte: Websurvey NetConsulting Figura 26 Principali differenze (confronto con gli altri dipendenti) riscontrate nell'approccio al lavoro dei Millennials Fonte: Websurvey NetConsulting Ca Technologies © NetConsulting 2011 33 Bring Your own device La società di consulenza e analisi KuppingerCole ha escogitato un acronimo molto efficace per definire un trend che anche lo studio Ca/NetConsulting ha individuato in modo preciso tra i desiderata dei Millennials inseriti nel mondo del lavoro. Byod, o Bring your own device (porta il tuo computer), riecheggia uno slogan mitico della cyberculture (bring your brain) e descrive la nuova classe di professionisti che preferisce utilizzare anche in azienda il proprio notebook o lo smartphone acquistato per gestire la propria quotidianità. In molti casi, per i Millennial non ci sono molte differenze tra uso professionale e uso "leasure" di un computer, ma per tutti questi utilizzatori evoluti è preferibile continuare a servirsi di risorse che sono state scelte e configurate in piena autonomia. Come venire incontro alle esigenze di sicurezza e controllo di imprese che hanno finora hanno invece limitato severamente l'uso di attrezzature informatiche non ufficialmente "approvate"? Secondo gli esperti di Kuppinger Cole è perfettamente ipotizzabile una maggiore tolleranza nei confronti di hardware non esplicitamente certificato dalla divisione Ict. A patto di compiere un salto qualitativo nel modo di concepire la sicurezza aziendale. Il messaggio è che si deve passare da una sicurezza orientata alla protezione della tecnologia (un dispositivo hardware, una connessione di rete) a una visione più olistica , sistemica di sicurezza delle informazioni. E' un obiettivo che anche Ca Technologies persegue attraverso la sua strategia di security of know (la sicurezza end to end del "so", a tutela di una maggiore salvaguardia del valore informativo dei dati e delle procedure) contrapposta alla security of no (l'uso di barriere e sistemi di controllo puntuale). 3.8 Per i responsabili IT, una duplice sfida L'arrivo di risorse assai più "technology savvy" rispetto al passato, potrebbe anche provocare qualche “malanno di crescita” di troppo, nella misura in cui venisse riscontrata una discrepanza marcata tra le "infrastrutture della quotidianità" - vissute dai Millennial con un atteggiamento molto aperto e istintivamente cloudizzato - e "infrastrutture aziendali" che sono invece tradizionalmente stabili, ben regolate e in tutti i sensi fisse. Per mitigare tale impatto bisognerà affrontare una serie di sfide che investono due aspetti fondamentali: da un lato, quello delle strutture organizzative e del loro modo di lavorare; Ca Technologies © NetConsulting 2011 34 dall’altro, l'adeguamento delle infrastrutture tecnologiche alle aspettative del nativo digitale e contemporaneamente tener conto dei livelli di rischio che tale adeguamento può comportare, in particolare per quanto concerne la robustezza e la "resilienza" delle infrastrutture e la sicurezza e la tracciabilità delle informazioni (e dunque della compliance con la normativa). A fronte degli investimenti che le aziende devono pianificare per cogliere pienamente i frutti delle trasformazioni, le soluzioni CA Technologies sono al loro fianco nel sostenere queste sfide, sia dal punto di vista organizzativo, sia per tutte le necessità di adeguamento e gestione delle infrastrutture, o per mitigare i rischi e garantire un costante allineamento tra risorse It e aspetti regolamentari o normativi. Il ruolo dei Sistemi informativi è molto importante per abilitare lo sviluppo di un ambiente di lavoro virtuale e collaborativo, su cui anche le aziende intervistate mostrano un buon grado di consapevolezza, mentre meno prioritarie nella percezione delle aziende sembrano essere le azioni legate alla necessità di supportare in modo sicuro un ambiente di lavoro altamente virtuale o la necessità di fornire una connettività separata dalle normali risorse Lan aziendali (citata come una priorità da appena il 22% delle aziende) per consentire al dipendente di accedere ad internet tramite i propri device senza che questo comprometta l’efficienza e la sicurezza della infrastruttura dell'azienda (Fig. 27). Figura 27 Azioni che la divisione IT dovrà attuare per supportare al meglio un ambiente di lavoro da remoto e collaborativo Fonte: Websurvey NetConsulting Ca Technologies © NetConsulting 2011 35 Lo stato dell’arte in materia di strategie per il supporto del lavoro da remoto e di squadra e la gestione delle risorse afferenti appare nel complesso piuttosto distante dal pieno allineamento con le aspettative dei Millennials. Appena il 15% di aziende (Fig.28) ritiene per esempio che nell’arco dei prossimi tre anni verranno implementate le strategie necessarie per assicurare orari e giornate di lavoro altamente flessibili per i team impegnati sui diversi progetti, a fronte del 50% dei Millennial che auspica invece di poter essere inserito in organizzazioni che supportano il lavoro remoto rendendo quasi superflua la presenza fisica nell’ambiente lavorativo, sia attraverso il supporto delle tecnologie della mobilità, sia tramite l’implementazione delle necessarie procedure. Figura 28 Principali evoluzioni previste dalle aziende nella gestione dei team di lavoro (2011-2013) Valori % Risposte multiple 43,2% Incremento dell'importanza dei team cross-funzionali Ridisegno dei processi in modo da garantire un utilizzo di skill e risorse indipendente dal luogo fisico di lavoro 32,4% Esternalizzazione di alcune funzioni Internalizzazione di alcune funzioni 14,9% 9,5% Industria IT TLC Utilities PA TLC Altro 23,0% Introduzione di modelli differenti di lavoro (orari e giorni flessibili) Finance IT TLC Utilities IT PA TLC Finance Settore con priorità > media Fonte: Websurvey NetConsulting Ca Technologies © NetConsulting 2011 36 Ad oggi più di un terzo delle aziende non prevede di adottare una vera e propria strategia a livello aziendale basata sull’introduzione di soluzioni di instant messaging e l’accesso da remoto ed in mobilità (Fig. 29). Figura 29 Strategia aziendale per l'adozione di strumenti di instant communication e per l’accesso da Valori % Non è presente una strategia specifica 7,4% 10,8% 13,0% 7,4% 5,4% 8,2% 30,8% 18,5% 16,2% 13,7% 7,7% 15,2% 17,6% 11,8% 11,8% 33,3% 23,1% 6,1% 9,1% 7,7% 15,4% E' un'iniziativa diretta solamente a coloro che interagiscono con l'esterno E' un'iniziativa demandata alle singole divisioni 65,1% 67,6% 66,7% 58,8% 61,5% 66,7% 69,7% 53,8% E' presente una strategia aziendale, guidata dal top management Totale Finance IT& Consulting Industria PA TLC Media Utilities & Energy Altro remoto / in mobilità Fonte: Websurvey NetConsulting Ca Technologies © NetConsulting 2011 37 Ancora più scarso (Fig.30) l’entusiasmo nei confronti delle soluzioni a supporto del lavoro remoto, rifiutate o ancora in fase di valutazione da parte di più del 45% delle aziende: in particolare appartenenti al settore industriale ed alla Pubblica Amministrazione, mentre più avanti sull’introduzione di questo tipo di tecnologie risulta il settore dell’ IT & Consulting (con il 35% dei rispondenti che ha già adottato soluzioni di questo tipo) che per sua natura mostra una maggiore apertura all’innovazione. Figura 30 Strategie per le soluzioni che abilitano il lavoro da remoto Valori % L'azienda non ha ancora valutato tali soluzioni 2,5% 3,7% 12,5% 23,5% 6,7% 10,0% 34,8% 29,6% 6,7% 10,0% 33,3% L'azienda ha già valutato e scartato tali soluzioni 25,0% 26,7% 11,8% 8,7% 11,1% 12,5% 40,0% 100,0% 29,4% Si sta valutando l'introduzione di soluzioni nei prossimi 12 mesi 20,0% 50,0% 34,6% 10,0% 39,1% L'azienda estenderà l'adozione di tali soluzioni nei prossimi 12 mesi 37,5% 26,7% 20,0% 35,3% 18,5% Totale 17,4% Finance 12,5% IT& Consulting Industria 16,7% 13,3% 10,0% PA TLC Media Utilities & Energy Ha già fornito tali soluzioni ad una minoranza dei dipendenti Altro E' stata pioniera ed ha già fornito tali soluzioni alla maggior parte dei dipendenti Fonte: Websurvey NetConsulting Ca Technologies © NetConsulting 2011 38 Anche sul fronte delle soluzioni di collaboration, malgrado la maturità dei prodotti oggi presenti sul mercato, lo stadio di adozione è ancora molto limitato (Fig.31) restando ancora fuori dalla portata di un terzo delle aziende rispondenti; solo il 37%, una quota leggermente superiore, afferma di essere stata pioniera in materia, avendo già dotato la maggior parte dei dipendenti di questi strumenti. Figura 31 Strategie per le soluzioni di collaboration Valori % L'azienda non ha ancora valutato tali soluzioni 5,1% 7,6% 9,1% 9,1% 26,7% 25,0% 6,7% 9,1% 9,1% 22,7% 50,0% 6,7% 25,0% 31,6% 27,3% 20,0% 33,3% 19,0% 20,0% 16,7% L'azienda estenderà l'adozione di tali soluzioni nei prossimi 12 mesi 63,6% 40,0% Si sta valutando l'introduzione di soluzioni di questo tipo 50,0% 50,0% 50,0% 36,7% Totale 31,8% Finance Hà già fornito tali soluzioni ad una minoranza di dipendenti 26,7% IT& Consulting 53,3% 18,2% Industria PA TLC Media Utilities & Energy Altro E' stata pioniera ed ha già fornito tali soluzioni alla maggior parte dei dipendenti Fonte: Websurvey NetConsulting Gap Se il 50% dei Millennial pensa di operare in remoto lontano dall’ufficio, con una autonoma programmazione dei tempi, appena il 15% delle aziende vede questa flessibilità del lavoro tra le principali linee di evoluzione delle proprie politiche di gestione del lavoro. Ca Technologies © NetConsulting 2011 39 A supporto delle attività lavorative da svolgersi all’esterno degli spazi fisici aziendali vengono forniti strumenti che i Millennial giudicherebbero convenzionali. Le aziende hanno fornito a meno della metà dei dipendenti (Fig. 32) device come notebook (46%) e cellulari tradizionali (48%). Ancora più ridotta la quota di smartphone Gap Gli strumenti aziendali, pari al 22%, anche se prevista la in forte aumento da circa il 57% delle collaboration rientrano nell’ambito delle linee di investimento di molte aziende. Ma è essenziale che per venire incontro alle aspettative dei Millennial questi strumenti siano disponibili anche remotamente, privilegiando le modalità più “leggere” (instant messaging e videocomunicazione pc/Web based, piuttosto che videoconferencing o telepresenza in scenari attrezzati). aziende intervistate, e di tablet con una per il teamworking e presenza limitata ad appena il 4% del campione. Ricordiamo che in base alle risposte fornite dai Millennial, i futuri lavoratori della conoscenza utilizzano già oggi soprattutto notebook (89%) e smartphone (52%). Figura 32 Principali strumenti forniti ai dipendenti a supporto del lavoro da remoto Strumenti attualmente forniti Valore % sul totale dei dipendenti Variazione prevista a 12 mesi Valori % 47,5% Cellulare Tradizionale Cellulare Tradizionale 46,1% Notebook e/o netbook Notebook e/o netbook 20,6% 2,3% 6,3% 73,0% 63,6% 34,1% Diminuzione 25,5% Internet key per l'accesso in mobilità Internet key per l'accesso in mobilità 5,4% 43,1% 51,5% Stabilità Aumento 22,4% Smartphone iPad o tablet Smartphone 4,1% iPad o tablet 3,1% 39,5% 3,4% 35,3% 57,4% 61,3% Fonte: Websurvey NetConsulting Ca Technologies © NetConsulting 2011 40 Per quanto concerne gli strumenti tecnologici che facilitano il teamworking sostituendosi alle modalità tradizionali (tipicamente i viaggi di lavoro e le riunioni), le aziende registrano un positivo interesse, in particolare per la videoconferenza in sale attrezzate, la telepresence, la unified communication e le piattaforme collaborative e di whiteboarding (Fig. 33). Tutttavia, per certi versi questo può essere considerato un interesse tardivo o leggermente fuori fuoco rispetto alla propensione mostrata dai Millennial. Questi ultimi manifestano una chiara apertura all’uso di questi strumenti indipendentemente dalla location e quindi anche fuori dallo spazio Gap Sono ormai piuttosto marcate le differenze tra la dotazione informatica nella vita non lavorativa e gli strumenti prevedibile l’inserimento a supporto correntemente in uso negli uffici. E’ una ulteriore spinta verso in azienda di dispositivi e terminali del lavoro da remoto ma che potenzialmente sono in grado di sfuggire al controllo delle normali misure di sicurezza adottate in azienda. di lavoro. Inoltre, viene privilegiato l’uso di strumenti meno invasivi e più mobili (l’instant messaging è spesso considerato prioritario rispetto alla tradizionale videoconferenza). Figura 33 Soluzioni per la collaboration e il team working messe a disposizione dall'azienda 90% 90% 80,4% 80% 80% 66,9% 70% 70% 59,5% 60% 54,1% 58,1% 60% 61,5% 50% 40% 50% 45,9% 31,8% 30,4% 27,0% 30% 33,1% 40% 25,0% 30% 20% 20% 10% 10% 0% 0% Soluzioni di videoconferenza in apposite sale Strumenti di condivisione documenti on line Soluzioni di instant Soluzioni di messaging videoconferenza nelle singole postazioni operative % Soluzioni messe a disposizione dall'azienda Soluzioni di videoconferenza criptate su rete pubblica soluzioni di telepresence % Aziende che prevedono incremento Fonte: Websurvey NetConsulting Ca Technologies © NetConsulting 2011 41 3.9 Un lavoro più sociale Uno degli aspetti più controversi in cui si registra un forte gap tra aspettative dei Millennial e comportamento delle aziende riguarda, la frequentazione dei social network, che come abbiamo visto in precedenza è uno dei tratti distintivi della nuova generazione di lavoratori. L’atteggiamento delle aziende a questo riguardo (Fig.34) si divide tra coloro (poco più del 40%) che non impongono alcuna policy contraria all’accesso dall’ufficio e una varietà di situazioni in cui l’accesso viene limitato (a determinati orari o a determinate tipologie di lavoratori) fino all’esclusione totale (strategia perseguita da circa il 20% delle aziende del panel, appartenenti soprattutto al settore delle Utilities). Figura 34 Come è regolato oggi l’accesso ai social network in azienda Valori % Non è consentito l'accesso dalle postazioni di lavoro 20,0% 19,9% 6,3% 16,7% 25,7% 4,0% 13,5% 14,3% 6,4% 31,3% 17,6% 23,1% 8,3% 7,7% 12,0% 66,7% 15,4% 5,7% 12,0% 12,5% 25,0% 53,8% 16,7% 50,0% Senza alcuna limitazione Finance 16,7% 25,0% 22,9% Totale Policy che ne limitano l'utilizzo in termini di tempo Solo alcuni dipendenti che svolgono particolari mansioni 75,0% 52,0% 41,8% 2,9% 14,7% 18,4% 31,4% Policy che ne limitano l'utilizzo per scopi aziendali 14,7% IT& Consulting Industria PA TLC Media Utilities & Energy Altro Fonte: Websurvey NetConsulting Evidentemente, seppur con un’intensità diversa, un discreto numero di imprese comincia a considerare come una opportunità in più l’uso di questi strumenti e la familiarità che i dipendenti più giovani (in questo contesto giocano anche le differenze di genere) mostrano verso modalità di interazione che sono ormai proprie del mondo dei consumatori. I social network, che il 90% dei Millennial dice di frequentare più volte al giorno dalle reti delle università o attraverso dispositivi di proprietà, sono un fattore condiviso, un canale di comunicazione in più. Resta il problema di canalizzare queste conversazioni verso gli obiettivi del business e la massimizzazione di produttività e efficienza. Ca Technologies © NetConsulting 2011 42 Entrando più nel merito degli effetti che le aziende si aspettano dall’inserimento di forze lavorative disinvolte e proattive nell’impiego di tecnologie e strumenti che potremmo definire di classe 2.0 orientate cioè alla socialità, la comunicazione e all’autonomia produttiva - al primo posto degli effetti auspicati a livello manageriale troviamo con il 70% l’aumento di produttività ed efficienza, con il 60% l’incremento della condivisione di esperienze e conoscenze tra colleghi e con il 55% una maggiore dose di innovazione e creatività. Figura 35 Gli impatti attesi dall’introduzione di strumenti di collaboration 67,6% Incremento della produttività 67,6% Incremento dell'efficienza Incremento condivisione conoscenze e di una cultura aziendale condivisa 60,8% 54,7% Stimolo alla creatività e all'innovazione Miglioramento della relazione con i clienti 45,9% Miglioramento della reattività alle richieste del mercato 37,8% Miglioramento dell'attratività verso la forza lavoro più giovane 37,8% 35,8% Incremento della "trasparenza" Migliore gestione della "presenza" del dipendente Incremento della "fedeltà" della forza lavoro Miglioramento della brand awareness 33,1% 23,6% 23,6% Fonte: WebSurvey NetConsulting Gap Sulla passione per i social network fa perno una quota sostanziale della problematica relativa al patrimonio di opportunità e rischi connesso all’arrivo dei Millennial sui luoghi di lavoro. Abitudine pluriquotidiana per nove studenti intervistati su dieci, i social network sono un terreno del tutto privo di paletti solo in quattro aziende su dieci. Uno squilibrio che farà aumentare la pressione sulla security, ma anche su aspetti meno scontati come la performance dei servizi di rete e delle applicazioni web derivante da un accesso frequente e prolungato a questi siti. Ca Technologies © NetConsulting 2011 43 Interessante confrontare anche le opinioni su quali aree funzionali si riversano i principali vantaggi ed i benefici derivanti dall’uso degli strumenti di collaboration e di remotizzazione del lavoro. Un consenso diffuso (con quote intorno al 70% o superiori) si riscontra nel customer service, seguita dalle vendite e dal marketing, a conferma di come nella percezione delle aziende i Millennial, particolarmente versati proprio in tali strumenti, possono diventare un importante trait d’union nei confronti del mercato e dei clienti finali. Figura 36 Funzioni aziendali che registrano i maggiori benefici dall'utilizzo esteso di strumenti di collaboration e di lavoro da remoto 77,0% Customer service 60,1% Sales 59,5% Marketing e Comunicazione 57,4% Help Desk Informatico 36,5% Risorse Umane Ricerca e Sviluppo Finance Supply Chain 24,3% 22,3% 18,9% Fonte: Websurvey NetConsulting Ca Technologies © NetConsulting 2011 44 Tuttavia dall’analisi emergono anche quali sono i fattori che frenano maggiormente le aziende nell’introduzione di strumenti che consentano di creare un ambiente di lavoro collaborativo e virtuale, ponendo al primo posto le resistenze culturali (dichiarato dal 72,3% delle aziende), che deriva dalla difficoltà di modificare strumenti e processi consolidati nel tempo. Questo atteggiamento si scontra con le caratteristiche di flessibilità e dinamicità che sono emerse dall’analisi sugli studenti, con la possibilità che si creino in azienda dei conflitti che derivano proprio dalle diverse modalità di interazione. Figura 37 I fattori di freno all’introduzione di strumenti di collaboration 72,3% Resistenze culturali 39,9% Mancanza di una precisa strategia aziendale su ambiente di lavoro virtuale 35,8% Mancanza di interesse del top management 32,4% Indebolimento della sicurezza dei dati e dei sistemi Volontà di mantenere il controllo sulla proprietà intellettuale 23,6% Infrastruttura non adeguata a supportare strumenti di collaboration 23,6% 20,9% Costi eccessivi di implementazione delle nuove tecnologie 14,2% Volontà di non appesantire le policy e la "burocrazia" interna Volontà di non appesantire gli strumenti di monitoraggio 3,4% Fonte: Websurvey NetConsulting 3.10 Presente e futuro delle reti aziendali La parte finale dell’indagine svolta sulle aziende aveva l’obiettivo di stabilire i livelli di adozione di soluzioni tecnologiche, sia per la sicurezza e la gestione dei dati, sia la gestione delle infrastrutture informatiche. Per entrambe le categorie di soluzioni, ulteriori domande miravano a stabilire quali Ca Technologies © NetConsulting 2011 45 interventi sarebbero stati pianificati in vista dell’assunzione di nuovo personale tra la generazione dei nativi digitali e a porre in rilievo eventuali discrepanze tra la vision espressa in questo senso dalle aziende e il quadro emerso dalle aspettative manifestate dai Millennials e dagli effetti che il loro ingresso in azienda comporta su queste due tematiche. A fronte di discreti livelli di maturità in molte delle tematiche di sicurezza e prevenzione (con le aziende del Finance, IT ed Utilities che emergono come le più “sicure”), sono comunque evidenti parecchie aree di criticità, alcune delle quali superano sicuramente una soglia di guardia. E’ critico infatti rilevare (Fig.38) che ancora oggi oltre un terzo delle aziende non siano dotate di soluzioni per la gestione delle identità e degli accessi. Mentre nel 45% delle aziende che hanno partecipato alla survey mancano soluzioni di Web access management – assenza che apre una falla ancora più vistosa in previsione dell’arrivo di collaboratori così orientati all’accesso ai social network, o all’uso di device personali. Analogo discorso vale per tematiche come il disaster recovery ed il back up dei dati, assente in circa un terzo del campione. Figura 38 Soluzioni informatiche a supporto della sicurezza di dati ed informazioni presenti in azienda 65,5% Soluzioni per la gestione delle identità 34,5% 63,5% Soluzioni di back up & disaster Recovery 36,5% Soluzioni di web access management 55,4% 44,6% Soluzioni di log management 54,1% 45,9% Soluzioni di single sign on 49,3% 50,7% Soluzioni di controllo degli accessi per server fisici e virtuali 48,0% 52,0% 44,6% 55,4% Soluzioni software di strong authentication Soluzioni di sicurezza per gli ambienti SOA/Web Service 26,4% Soluzioni di role mining/ role Management 23,0% Soluzioni di data loss prevention Soluzioni di sicurezza per la federazione delle identità Fonte: Websurvey NetConsulting 39,2% Si 20,3% 60,8% 73,6% 77,0% 79,7% No A destare ulteriori preoccupazioni è la disattenzione da parte di molte aziende (oltre il 50%) nei confronti della presenza di soluzioni per il controllo accessi a server fisici e in particolare virtuali. Ca Technologies © NetConsulting 2011 46 I Millennials hanno una maggiore dimestichezza nell’operare in ambienti virtuali: questo potrebbe determinare situazioni in cui a partire da una infrastruttura aziendale apparentemente protetta si acceda a macchine virtuali dove possono essere contenuti dati non solo personali, ma sensibili e del tutto privi di protezione. Un altro punto di attenzione è la mancanza di soluzioni software di strong authentication (indicata dal 55% delle aziende) e questo in contraddizione con il fatto che sempre di più gli utenti, sia Millennial che non Millennial, accederanno alle applicazioni aziendali con dispositivi mobili da remoto. La carenza sul piano delle soluzioni di Data loss prevention (presenti solo nel 23% delle aziende) si aggiunge a questa lista di forti criticità, comportando un serio rischio di trafugamento di dati e informazioni al di fuori del perimetro aziendale, con potenziali danni al brand image, violazione della compliance e così via. Figura 39 Soluzioni informatiche a supporto della sicurezza di dati ed informazioni che dovranno essere introdotte/riviste a seguito dell'ingresso in azienda dei Millennials Valori % Risposte multiple 33,8% Soluzioni per la gestione delle identità 33,1% Soluzioni di data loss prevention 29,1% Soluzioni di strong authentication 27,7% Soluzioni di back up & disaster recovery Soluzioni di web access management 25,7% Soluzioni di role mining/ role Management 25,7% 24,3% Soluzioni di log management Soluzioni di sicurezza per la federazione delle identità 22,3% Soluzioni di single sign on 22,3% 22,3% Soluzioni di controllo degli accessi per server fisici e virtuali Soluzioni di sicurezza per gli ambienti SOA/Web Service 19,6% Fonte: WebSurvey NetConsulting Le aziende sono consapevoli che l’entrata in azienda dei Millennials le porterà a rivedere il livello di adozione di questi strumenti ed infatti dalle risposte sulle soluzioni da adottare in previsione di una maggiore quota di Millennials tra la forza lavoro appare un ragionevole livello di attenzione (indicato in particolare dalle aziende industriali) nei confronti della gestione delle identità (34%) e Ca Technologies © NetConsulting 2011 47 della data loss prevention (33%). Leggermente meno prioritaria è considerata la strong authentication (29%) che come abbiamo già evidenziato può diventare invece un punto più critico del previsto. Ancora meno percepiti come prioritarie il Web access management e il problema della federazione delle identità: quest’ultima dovrebbe ricevere una maggior dose d’attenzione in previsione di un aumento sensibile del modello cloud, in cui il passaggio dagli ambienti interni aziendali alla cloud pubblica diventa naturale e automatico. L’entrata in azienda dei Millennials con i loro comportamenti orientati a un vero e proprio mashup di servizi interni e cloud based, dovrebbero indurre le aziende a provvedere affinché i propri sistemi diventino più sicuri e capaci di garantire un migliore livello di sicurezza, anche esternamente ai perimetri dei firewall. Accessi e comportamenti devono essere tracciati, le identità gestite anche a livello federativo, con le policies automaticamente estese a servizi diversi. Ulteriori fattori di garanzia come la strong authentication devono andare a integrare strategie sviluppate in una epoca pre-Millennials. Decisamente sottovalutata la tematica del controllo accessi ai server fisici e virtuali dove invece sono conservati dati sensibili e per i quali esiste in Italia una normativa molto stringente imposta dal Garante della privacy. Le criticità non sono presenti solo dal punto di vista della sicurezza, ma riguardano anche aspetti più specificatamente rivolti alla gestione delle infrastrutture, dei livelli di servizio di reti e applicazioni, di garanzia di qualità del servizio che, in un ambiente con un forte utilizzo della rete, diventano indispensabili. Ca Technologies © NetConsulting 2011 48 L’analisi dei dati forniti dalle aziende mostra un grado di copertura che in alcuni punti appare inferiore rispetto alle tecnologie dispiegate a presidio delle problematiche di sicurezza appena analizzate. Per quanto concerne gli strumenti a supporto della governance le aziende hanno mostrato una media presenza (59%) di soluzioni in grado di gestire e monitorare in tempo reale i sistemi, il traffico e le performance della rete (53%) ed i livelli di servizio offerti alle diverse categorie di utenti che vi accedono (48%). Finance ed Utilities risultano i settori ad oggi più virtuosi dal punto di vista della varietà delle soluzioni adottate La mancanza di adeguate soluzioni di monitoraggio e intervento riduce in modo sensibile la capacità di individuare e gestire problematiche relative alle performance della rete e delle applicazioni, allungando i tempi necessari per individuare e risolvere eventuali criticità che si possono generare e determinando un calo delle performance, un abbassamento della produttività e dell’efficienza complessiva. Si osserva in particolare un basso livello di adozione di soluzioni per la gestione e il monitoraggio di reti e sistemi, sia da un punto di vista infrastrutturale che di livello di servizio offerto. Figura 40 Soluzioni informatiche per la gestione ottimale di sistemi, reti ed applicazioni presenti in azienda 59,5% Soluzione per la gestione e il monitoraggio dei sistemi Soluzioni per il monitoraggio del traffico di rete (Network Traffic Analysis) per verificare che tipo di contenuti stanno viaggiando sulla rete 40,5% 52,7% Si Soluzioni per il monitoraggio delle performance e dei fault della rete (Network performance and fault management) 50,7% Soluzione per il monitoraggio dei Livelli di Servizio offerti 48,6% Soluzioni per la gestione e il monitoraggio complessivo dei servizi erogati all'utente (Service management) Soluzioni per il monitoraggio delle performance delle applicazioni (Application performance management) Soluzioni che facilitano il dimensionamento corretto delle infrastrutture in funzione dei servizi che si intendono erogare (Capacity Planning) 47,3% 49,3% No 45,3% 39,9% 33,1% 51,4% 54,7% 60,1% 66,9% Fonte: Websurvey NetConsulting Ca Technologies © NetConsulting 2011 49 3.11 Sicurezza più intelligente e quality of service L’arrivo dei Millennials (con il loro comportamento caratterizzato da un forte utilizzo della rete) in un contesto così poco propenso a monitorare le infrastrutture ed i livelli di servizio, è destinato a provocare ulteriori pressioni sulle infrastrutture di rete impattando soprattutto sulle performance applicative. E’ per esempio prevedibile che si verifichi un incremento degli accessi dall’ambiente aziendale ai social network e in generale un maggiore utilizzo di strumenti di collaboration. Questo comporta la necessità di dotarsi di soluzioni non solo di gestione di reti e applicazioni, ma anche di capacity planning della rete e dei sistemi, per garantire una “customer experience” adeguata alle aspettative degli utenti interni ed esterni e un ribilanciamento della spesa e degli investimenti in tecnologie informatiche. Figura 41 Soluzioni informatiche a supporto della funzionalità di reti ed applicazioni che dovranno essere introdotte/riviste a seguito dell'ingresso in azienda dei Millennials Valori % Risposte multiple Soluzioni per il monitoraggio del traffico di rete (Network Traffic Analysis) per verificare che tipo di contenuti stanno viaggiando sulla rete Soluzioni che facilitano il dimensionamento corretto delle infrastrutture in funzione dei servizi che si intendono erogare (Capacity Planning) Soluzione per il monitoraggio dei Livelli di Servizio offerti 37,2% 29,7% 27,7% Soluzioni per la gestione e il monitoraggio complessivo dei servizi erogati all'utente (Service management) 27,0% Soluzione per la gestione e il monitoraggio dei sistemi 26,4% Soluzioni per il monitoraggio delle performance delle applicazioni (Application performance management) 24,3% Soluzioni per il monitoraggio delle performance e dei fault della rete (Network performance and fautl management) 23,6% Fonte: Websurvey NetConsulting L’ingresso dei nativi digitali in azienda e la loro estrema familiarità con i servizi di rete, determina la necessità di incrementare l’utilizzo di soluzioni in grado di analizzare e monitorare il traffico delle infrastrutture (38%, con particolare enfasi all’interno dell’industria) in modo da assicurare un corretto dimensionamento delle capacità e dei livelli di servizio da erogare (capacity planning). Ca Technologies © NetConsulting 2011 50 Analizzando le risposte fornite dal campione di aziende che hanno partecipato a questo studio, se si sommano le attività progettuali all’attuale livello di adozione, non si arriva ad una copertura totale, lasciando aperte tutte le problematiche del caso. Possiamo quindi concludere che le aziende mostrano l’intenzione di dotarsi di strumenti in grado di valutare e prevedere il reale fabbisogno di infrastruttura e di rafforzare il proprio livello di sicurezza, a seguito dell’ingresso dell’azienda nei Millennials. C’è inoltre una diffusa consapevolezza della necessità di assicurare la qualità generale dei servizi erogati rispetto ad un’utenza interna che si mostrerà particolarmente esigente. I Millennials sono abituati a navigare con le tecnologie più evolute pretendendo tempi di risposta bassissimi ed è certo che chiederanno anche alle aziende in cui lavoreranno di fornire uno standard elevato in termini di prestazioni della rete dei sistemi. Le percentuali relativamente basse di progetti relativi ai progetti di capacity planning (30%), monitoraggio e gestione dei livelli di servizio (27%), o network performance (appena il 23%), lasciano intuire una pericolosa sproporzione tra la percezione delle priorità in materia di sicurezza (dove peraltro si nota una tendenza verso il semplice rafforzamento delle barriere, mentre sarebbe più auspicabile una iniezione di intelligenza nei sistemi di controllo e prevenzione) e quelle relative al livello di servizio. Il timore è che le aziende abbiano in mente una infrastruttura non sufficientemente flessibile e in grado di mettere a frutto tutti i vantaggi della cultura lavorativa prossima ventura. Ci sono ancora diversi margini di intervento e CA Technologies può dare una risposta efficace, in termini di soluzioni, a tutte le aree di criticità messe in evidenza da questo studio. Ca Technologies © NetConsulting 2011 51 4 Le dieci regole d'oro per il Cio dell'azienda che abbraccia i Millennials 1. Il Millennial è un capitale umano pregiato da trattare con cura: merita ruoli di leadership e guida. E di essere ascoltato. 2. Il Millennial va gratificato con gli opportuni mezzi di comunicazione on-line e di condivisione: le informazioni e le idee circoleranno velocemente e saranno valorizzate 3. Quando si ha che fare con un Millennial - un personaggio molto aperto e comunicativo non bisogna mai sottovalutare le problematiche di privacy. 4. Mai sottovalutare il senso di fiducia che i Millennials nutrono nei confronti dei social network e la loro propensione alla condivisione di informazioni on-line 5. Mai limitare i Millennials con policy aziendali rigide senza un’opportuna e giustificata motivazione: il controllo dev'essere, intelligente e autorevole, ma non paternalistico. 6. E' fondamentale dotarsi di infrastrutture adeguate, capaci di sostenere un’elevata frequenza di utilizzo di strumenti di comunicazione/social network in ambito lavorativo 7. Non meno indispensabili sono gli strumenti a supporto del lavoro da remoto: il Millennial ha in mente un'idea molto più flessibile di "lavoro d'ufficio" 8. Un punto essenziale è sapersi avvantaggiare della propensione naturale del Millennial a lavorare in strutture decentralizzate e collaborative e in team estesi cross funzionali 9. Non trascurare mai la naturale propensione del Millennial all’impiego di devices tecnologici personali per scopi di business o, viceversa, all’uso di dispositivi aziendali per scopi personali 10. Il Millennial deve essere considerato soprattutto come un trait d’union - innovativo e strategico - nei confronti del mercato e dei clienti finali. Ca Technologies © NetConsulting 2011 52 Per un Web con poco stress Ca Technologies è da sempre molto motivata nel sottolineare l’importanza di una user experience soddisfacente quando si tratta di applicazioni basate sul Web. La nostra dipendenza da servizi e veri e propri applicativi utilizzati dalle finestre del browser cresce costantemente. In casa come sul posto di lavoro. Ca, forse il fornitore più completo di tecnologie che garantiscono livelli molto elevati di performance applicativa in modalità endto-end (dal back end dei dati, passando per il server che eroga l’applicazione fino all’interfaccia del suo utente finale), ha già effettuato una importante campagna di monitoraggio in cinque nazioni europee tra cui l’Italia lanciando, nel 2009, il concetto di Web Stress Index, un indice qualitativo che misura il grado di soddisfazione dei lavoratori della conoscenza che accedono al Web dall’ufficio e da casa, come strumento professionale. I dati raccolti in questa campagna sono molto eloquenti. Le aspettative di chi siede davanti al browser e utilizza un servizio Web based sono elevatissime. L’esperienza accumulata e la cultura dell’operatività in the cloud che si è sviluppata negli ultimi anni ci hanno reso tutti molto impazienti quando si tratta di applicazioni in rete che non funzionano. La metà dei lavoratori interrogati dice di sentirsi frustrata per disservizi che superano i 20 secondi di attesa. I blocchi incidono in misura rilevante, creando una sensazione di improduttività e incidendo molto negativamente sull’immagine che un impiegato ha della sua azienda. La criticità di una buona performance applicativa diventa ancora più marcata con l’aumento delle quote di lavoratori che con Internet, il cloud, hanno una relazione ancora più stretta, come dimostrato dalle risposte raccolto per il Ca Technologies Web Stress Index. Un motivo in più per conoscere l’offerta di Ca Technologies in termini di soluzioni di Application Performance Management. Ca Technologies © NetConsulting 2011 53 La survey è stata condotta da NetConsulting e promossa da CA Technologies NetConsulting è un’azienda di consulenza sul mercato dell’Informatica, delle Telecomunicazioni e dei Media, che offre il suo supporto alle decisioni ai Fornitori, alle Aziende Utenti, alle Associazioni e alle Istituzioni. Attraverso l’osservazione del mercato, dei trend di cambiamento delle aziende e dei consumatori nel mondo e in Italia, il monitoraggio delle innovazioni, NetConsulting aiuta ad indirizzare le strategie i processi di trasformazione organizzativi e di go to market, le innovazioni di prodotto e di servizio, i nuovi posizionamenti delle aziende e dei loro Sistemi Informativi. Per ulteriori informazioni, si prega di consultare il sito di NetConsulting all'indirizzo www.netconsulting.it. CA Technologies (NASDAQ: CA) è una società di software e soluzioni per la gestione dell'IT con esperienza e know-how in tutti gli ambienti informatici - sistemi mainframe, distribuiti, virtuali e cloud. CA Technologies gestisce e protegge gli ambienti IT, consentendo ai clienti di erogare servizi informatici più flessibili. I prodotti e i servizi innovativi di CA Technologies offrono la visibilità e il controllo essenziali per sostenere l'agilità operativa con l'ausilio delle funzioni informatiche. La maggior parte delle aziende appartenenti alla classifica Global Fortune 500 si affida a CA Technologies per la gestione dei propri ecosistemi IT in evoluzione. Per ulteriori informazioni, si prega di consultare il sito di CA Technologies all'indirizzo www.ca.com CA Technologies è presente anche su Twitter all'indirizzo www.twitter.com/cainc. Ca Technologies © NetConsulting 2011 54 Il Rapporto “Le aziende italiane e i Millennial: sfide e opportunità” è il risultato della collaborazione tra CA Technologies e NetConsulting e vede la preziosa partecipazione dell’Associazione Prospera, cui sia CA Technologies che NetConsulting aderiscono. Coerentemente con i principi del Manifesto fondatore, infatti, si ritiene doveroso supportare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Per il sondaggio sui giovani intervistati è stato inoltre chiesto il supporto di JEME (Junior Enterprise Milano Economia) Bocconi Studenti, organizzazione di studenti che eroga prestazioni di consulenza alle aziende. Questo progetto nasce con la volontà di far comprendere alle aziende come i Millennial siano una risorsa preziosa per il nostro Paese e per la loro stessa competitiva. Il Rapporto suggerisce inoltre alcune leve da utilizzare per valorizzare le potenzialità delle nuove generazioni senza erigere barriere preconcette. Introducendo gli strumenti e le politiche, anche tecnologiche, necessarie affinché la capacità innovativa del Millennial si coniughi efficacemente con un sistema organizzativo e funzionale complesso come quello di un’azienda, le imprese potranno trarre nuova linfa vitale. Si ringraziano, pertanto, il Presidente di Prospera, Piero Curcuruto, l’associazione JEME e tutti coloro che hanno partecipato all’analisi. Ca Technologies © NetConsulting 2011 55