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ROMA 14 DICEMBRE 2010
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
1
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici
Oltre 1 milione
di imprese
53 Associazioni
di Categoria
(fra soci effettivi e
soci aggregati)
60 Sezioni
Territoriali
2,5 milioni di
addetti
(presso le Unioni
Provinciali di
Confindustria)
13% del PIL
(dati ISTAT)
2
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Mercato e-Content Italia (2008-2011E)
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Valori in Mln€ e D%
+12,2%
+12,2%
+8,8%
5.351
5.823
7.327
6.527
+7,0%
+5,7%
+5,0%
-12,4%
-17,8%
+13,5%
+13,8%
+10,2%
Fonte: Elaborazioni Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici su dati NetConsulting 2010
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Mercati tradizionali vs digitali (2009):
la strada è ancora lunga
15.848*
(4%)
(* Ricavi lordi in Milioni di euro)
8.515
8.389
6.405
(10%)
(2%)
(39%)
374
(12%)
Fonte: Elaborazioni Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici su dati FIMI, FIEG, AGCOM, Nielsen e AAMS
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Contenuti a pagamento
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Valori in milioni di euro 2009
Totale Mercato
4.654 Milioni €
Fonte: Elaborazioni Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici
su dati NetConsulting, 2010
•
News a partire dalla seconda metà del 2008 il
settore ha subito il forte impatto della crisi sia sul
fronte a Pagamento (composto prevalentemente da
abbonamenti su mobile) sia sul fronte Gratuito
(basato su raccolta pubblicitaria). I ricavi digitali
sono calati complessivamente del 3% circa.
•
Video  nel 2009 il segmento registra un
rallentamento, con una crescita del 6.5%. In
particolare, a fronte di un andamento stabile della
TV satellitare, il Digitale Terrestre, registra una
crescita molto consistente pari al 44.3%, e della TV
su internet, che cresce del 31.5%, pur ricoprendo
un ruolo ancora un ruolo marginale
•
Musica l’andamento positivo di questo mercato
(+33%) che in Italia risulta ancora avere un ampio
potenziale, è da attribuire principalmente al
mercato della musica on line.
•
Mobile  nel 2009 il mercato ha subito una
flessione del 15% ca. dovuta alla riconfigurazione
della catena del valore (app store) e alla
sostituzione dei modelli di business precedenti
•
Gioco online  la crescita molto forte di questo
segmento è legata principalmente alle scommesse
e al gioco on-line che registrano un tasso di
crescita dell’88%
•
E-Book  è un mercato nato nel corso del 2009,
su cui inciderà in modo significativo il lancio di
nuovi dispositivi come l’i-Pad
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Pubblicità digitale
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Valori in milioni di euro 2009
•
•
•
•
Totale Mercato
1.120 Milioni €
Il mercato della Pubblicità sulle piattaforme
digitale mantiene la sua crescita positiva anche
se con un andamento molto più ridotto rispetto
agli anni passati: +5% rispetto al 2008, ma in
netta controtendenza con l’andamento del
mercato pubblicitario tradizionale, che registra
un calo del 13% circa.
Cresce in particolare la componente della
Pubblicità on line (+5.6%), con un incremento di
conseguenza anche del peso di questa
componente che passa dall’8.7% al 10.5%.
Il valore principale continua ad essere
rappresentato dai Motori di ricerca, pari a circa
310 Milioni di euro, che anche quello con la
crescita più significativa pari al 13,9%.
Segue in termini di incidenza la raccolta legata a
TV Satellite e TV Digitale Terrestre (segmento a
Pagamento), pari a circa 294 Milioni di euro, la
cui crescita è legata principalmente al
progressivo incremento degli spazi pubblicitari
sui canali Premium della TV digitale Terrestre,
sebbene la pubblicità sul satellite assuma il peso
più significativo, rappresentando poco meno del
23% della raccolta pubblicitaria complessiva.
(*) include solo la pubblicità sui canali a pagamento della TV Satellitare, TV Digitale Terrestre e Online TV
Fonte: Elaborazioni Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici su dati NetConsulting, 2010
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Contenuti Pubblici
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Valori in milioni di euro 2009
•
•
•
Totale Mercato
49 Milioni €
Il mercato subisce un forte rallentamento
nel 2009, pari al 17,8%, a fronte di un
calo dei finanziamenti pubblici destinati
sia alle iniziative in ambito turistico e
culturale che nella scuola.
In particolare sia nel 2008 che nel 2009 le
iniziative in ambito Turismo e Cultura
sono rimaste legate principalmente a
iniziative isolate e non concertate
secondo un approccio sistemico.
Nell’ambito della Scuola, la conclusione
del progetto «Digiscuola» non è stato
immediatamente seguito dal lancio di
nuove iniziative, che sono partite solo a
fine 2009 e con un ambito più ristretto
rispetto al primo.
Fonte: Elaborazioni Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici su dati NetConsulting, 2010
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
La filiera dell’e-Content
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Aggregazione
Distribuzione
Produzione
Rete
Device
Produttori di contenuti
Verso l’aggregazione
e la distribuzione di contenuti
Operatori di rete
Broadcaster
Portali/Motori di ricerca/Over the Top
Produttori di device
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
ROMA 14 DICEMBRE 2010
20% - 30%
Modello
Tradizionale
Post
Produzione
Contenuti
Contenuti su mobile: cambia
la catena del valore
15% - 20%
Aggregazione
Distribuzione
40% - 60%
Infrastruttura
di
Rete
Accesso
Pagamento
Aggregatori di contenuti (WASP)
Modello basato
su
App Store
Contenuti e
Applicazioni
70% - 80%
App Store
20% - 30%
Fonte: Elaborazioni Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici su dati NetConsulting, 2010
Utenti finali
Modello à-la-carte
(oggi iTunes genera il 95%
dei ricavi online)
Streaming audio/video
basato sulla pubblicità
Basato su
abbonamento
Convergenza dei
modelli di business
su Internet
Incidenza sul mercato
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Evoluzione dei modelli di business
della musica digitale
Riconfigurazione
della catena del valore
sul mobile
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Modelli che prevedono:
• Streaming gratuito basato
sulla pubblicità
•
•
Case
discografiche
Abbonamento premium mensile
su mobile e su Internet
Download a pagamento da altri
siti (es. iTunes)
Aggregatori
(Wasp)
2010
Fonte: Elaborazioni Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici su dati NetConsulting, 2010
Operatori di
telefonia
Consumatore
finale
2012
I nuovi modelli di business
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nell’era di Internet
L’accordo di Fastweb per la musica
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Fastweb Music
Dallo scorso mese di novembre
offre un
catalogo di milioni di brani riservato solo ai propri clienti (1,7 milioni) che
potranno esplorarlo in streaming e scaricare quindici titoli al mese con
un abbonamento di 6 €.
È la prima volta che un operatore telefonico italiano si apre alla fornitura di
contenuti musicali oltre che di banda per il download. E al mondo sono
pochissimi i provider che offrono un servizio analogo.
Il nuovo servizio Fastweb, fornito in collaborazione con Dada, consente di
accedere in streaming, senza limiti di tempo, a tutto il catalogo musicale che
offre oltre quattro milioni e mezzo di titoli delle maggiori case discografiche e
di etichette indipendenti.
A questi si aggiungeranno, progressivamente, un milione e mezzo di altri brani
di cui Dada ha già le licenze.
Il catalogo sarà aggiornato costantemente, come promette Fastweb,
«alimentato ogni giorno con decine di nuovi pezzi, rimasterizzazioni di vecchi
hits, novità, anteprime e canzoni in esclusiva messe a disposizione sul web
prima che nei negozi».
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Un nuovo mercato
per i contenuti pubblici
Un nuovo fronte di sviluppo dei contenuti pubblici potrà venire dall’apertura delle
banche dati pubbliche ai privati (modello Open Government).
Sulla scorta delle best practices internazionali, Data.gov (USA), Data.gov.uk (UK),
France Numerique, i dati pubblici italiani potrebbero essere messi a disposizione
dei privati per la loro digitalizzazione, generando opportunità di business.
Il settore pubblico potrà ricavarne benefici economici da reinvestire nella
digitalizzazione di ulteriori contenuti, generando così un circolo virtuoso.
Gli esempi più importanti di contenuti pubblici sono relativi a:
•
CARTOGRAFIA (tra i Soggetti privati interessati al business troviamo Produttori
software e di navigatori satellitari, Provider servizi di infomobility, ecc.);
•
•
DATI EPIDEMIOLOGICI (Aziende farmaceutiche, Compagnie di assicurazione);
•
•
•
URBANISTICA (Imprese, per nuovi insediamenti produttivi e residenziali);
PREVISIONI METEO MEDIO-LUNGO TERMINE (Tour operator, Aziende
agricole, Compagnie di assicurazione);
ATTIVITA’ PRODUTTIVE (Ricerche di mercato, ecc.);
REGISTRI IMMOBILIARI (Ricerche di mercato e Sistema bancario).
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Ostacoli allo sviluppo del mercato
dei contenuti digitali della Scuola
Esistono diversi ostacoli allo sviluppo del mercato
dei contenuti digitali per la Scuola:
Sistema
•
•
Assenza di un progetto organico a
livello sistemico nel mondo della
scuola
che
porti
ad
una
progressiva
diffusione
dei
contenuti digitali a supporto della
didattica
Resistenza da parte di una fascia
di insegnanti tecnologicamente
“meno avanzata”
Mercato
•
•
Approccio
difensivo
del
mondo
dell’editoria Timore degli editori di un
abbassamento delle barriere di ingresso
sul mercato dell’editoria scolastica,
come
conseguenza
della
dematerializzazione del mercato stesso
(minori capitali da immobilizzare per
intraprendere un’attività di editore on
line)
Impatti sulla catena distributiva da
valutare
Mancanza di un approccio teso a
creare un vero e proprio mercato
Finora si è adottato un approccio per sperimentazioni
successive, senza che vi fosse una vera e propria
pianificazione né un piano di sviluppo delle iniziative stesse
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Cambia la catena del valore
nell’editoria
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Modello Tradizionale
10% - 15%
Autore
25% - 32%
6% - 7%
Editore
Produzione
4% - 5%
Marketing
8%
Distribuzione
40%
Retail
Modello basato
su
e-Book
20% - 30%
Autore
•
•
•
31% - 45%
1% - 2%
Editore
Produzione
5% - 7%
Marketing
25 - 30%
Distribuzione
Retail
Aumenta la distribuzione del valore a favore di Autore ed Editore
Si riduce il prezzo dei titoli, da circa 20€ a 9€
Si rende necessario per gli editori un investimento iniziale, abbastanza consistente
Fonte: Elaborazioni Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici su dati NetConsulting 2010
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
e-Book 2008-2011E
ROMA 14 DICEMBRE 2010
• Mercato in crescita
esponenziale per effetto del
lancio della piattaforma e-Book
• Kindle di Amazon è l’e-Reader
Valori in milioni di euro
più popolare, ma a questo si
aggiungono molti altri tra cui
anche iPad di Apple
(recentemente lanciato)
• L’apertura delle piattaforme a
tutti gli standard rappresenta
uno dei driver per lo sviluppo
del mercato, unita al lancio di
dispositivi in grado di offrire
più funzioni
• Ad oggi in Italia sono ancora
molto pochi gli editori che
hanno sviluppato e-Book, ma si
attende un forte sviluppo a
partire dal 2011
Fonte: Elaborazioni Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici su dati NetConsulting 2010
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
News on-line: le linee evolutive
ROMA 14 DICEMBRE 2010
La congiuntura economica e il trend negativo dei lettori e della raccolta
pubblicitaria (-25% nel 2009) hanno evidenziato le criticità dei modelli di business
dell’editoria tradizionale ed hanno messo in discussione le attese e le strategie su
internet.
A livello globale gli editori si stanno indirizzando su tre principali linee evolutive
per valorizzare e monetizzare i contenuti Web
A Pagamento
su Web
Nuove soluzioni a pagamento per fruire dei contenuti su Web: gli annunci
degli ultimi mesi e quelli previsti includono sia le formule ad abbonamento
sia quelle più flessibili che prevedono micropagamenti. La realtà nazionale è
alquanto impreparata a tali soluzioni e per il 2010 non sono previste
soluzioni simili nel nostro paese.
e-Book
Avvento di soluzioni basate su lettore dedicato (e-Reader) laddove l’editore è
il Content owner di servizi offerti da terzi. La tecnologie non è ancora in
grado di indicare le soluzioni vincenti e gli editori stanno cercando di fare
“sistema” puntano ad una offerta di tipo “aperto” con cui mantenere il
controllo dei contenuti e la gestione dei lettori.
A Pagamento su
mobile
Nuove soluzioni gratuite e a pagamento per la nuova generazione di
strumenti e terminali mobili evoluti (iPhone ad esempio) in grado di
sfruttarne l’enorme successo e gradimento presso il pubblico. Applicazioni
simili sono già disponibili anche nel nostro paese da parte dei principali
Editori.
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Le nuove piattaforme
per i libri on-line
Mercato Italia: i titoli e-Book in italiano disponibili sono circa 6.000 e arrivano a coprire
l’1,5% dei titoli “commercialmente vivi” (esclusa editoria scolastica, universitaria e
professionale). Per un confronto, a gennaio 2010 erano solo 1.619, pari allo 0,4%.
L’1,3% degli italiani (pari a 665-mila persone) negli ultimi 12 mesi ha acquistato almeno un
e-Book: il prezzo medio “di copertina” è 7,95€.
L’e-Book valeva a metà 2010 lo 0,1% del mercato trade italiano (3,4 ML€). Negli Stati Uniti
le vendite degli e-Book si prevede supereranno a fine anno il 9% delle vendite complessive
di libri nel mercato trade.
Insieme ai devices (e-Reader come Kindle e Sony, Tablet come l’i-Pad) si stanno
diffondendo quindi le piattaforme di distribuzione.
IBS ha circa 5-mila titoli in catalogo (sui 500-mila di carta) e sta lanciando un suo lettore.
Book republic: 1.500 titoli e 70 editori rappresentati
Simplicissimus: 1.300 titoli e 85 editori rappresentati
Biblet store (Telecom Italia): 3-mila titoli e 20 editori rappresentati. Avrà un suo lettore
connesso con una scheda 3G con la quale si potranno acquistare i libri (70% revenues
all’editore, 30% alla piattaforma).
e-Books Italia: 1.300 titoli e 30 editori rappresentati.
Google e-Books: arriverà in Italia nella primavera del 2011, mentre Amazon è appena
sbarcato nel nostro Paese, ma non offre ancora e-Book italiani, perché mancano gli accordi
con gli editori.
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
I pagamenti elettronici
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Alto
Bonifici
Fatture
Bollettini
Acquisto Retail (POS)
Money transfer
P2P
Ricarica pre-pagate
Valore
transazione
Pedaggi/transiti
Top-ups
M-Ticketing
Parking
ZTL
M-Betting
MCommerce
Content (Pay TV)
Entertainment
Ticketing
Acquisto Retail (POS)
Parking
Basso
Remoto
Proximity
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dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Comitato tecnico contro la pirateria
digitale e multimediale
Il Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale è stato istituito
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel gennaio 2009.
I compiti del Comitato sono:
• coordinamento delle azioni per il contrasto del fenomeno;
• studio e predisposizione di proposte normative;
• analisi e individuazione di iniziative non normative, ivi compresa anche la
eventuale stipula di appositi codici di condotta e di autoregolamentazione.
La Federazione, insieme alle Associazioni aderenti interessate al tema, ha
svolto il 16 marzo 2009 una audizione presso il Comitato.
Nel luglio 2010 il Comitato ha deliberato di costituire di una speciale task
force interna con lo scopo di elaborare un codice di autoregolamentazione tra
tutti quei soggetti che operano in ambito digitale per contrastare uniti il
fenomeno della pirateria. Al momento l’attività del Comitato non ha
conseguito sul piano propositivo alcun effetto concreto, non risultando essere
state elaborate proposte
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Regolamento dell’AGCOM
sul diritto d'autore
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, come previsto dall’articolo 6 del
decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44 (c.d. “decreto Romani”), sta lavorando
alla proposta di regolamento per l'enforcement dei diritti d'autore nelle attività di
fornitura di servizi media audiovisivi preannunciato per dicembre.
La Federazione auspica che il regolamento affronti il problema della
pirateria on line non solo in termini repressivi ma anche per la
proposizione di nuovi modelli di business, eventualmente, da promuovere
ed incentivare.
Nel febbraio del 2010 l'Autorità aveva pubblicato un'indagine conoscitiva sul
"diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica" in cui veniva affermato
che non esistono dati affidabili né circa le conseguenze della cosiddetta
pirateria on line, né circa l'entità del fenomeno, né in relazione alle
conseguenze della progressiva diffusione di risorse di connettività a banda
larga. L’Autorità affermava anche che nella disciplina del diritto d'autore
vengono in rilievo una pluralità di interessi contrapposti, tutti egualmente
meritevoli di tutela. Accanto a quelli dei titolari dei diritti, si collocano infatti quelli
di tutti i cittadini alla libertà di espressione, all'accesso alla cultura, all'accesso
ad Internet ed alla privacy.
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Le opportunità di sviluppo (1/3)
ROMA 14 DICEMBRE 2010
• La diffusione delle tecnologie digitali nel mercato dei contenuti
ha evidenziato le enormi possibilità che possono derivare dalla
loro utilizzazione. In una contingenza di "segni meno", primo tra
tutti il –5% del PIL, l’e-Content ha ampliato il mercato dell’ 8,8%,
raggiungendo un fatturato di quasi 6 MLD€
• Le potenzialità riguardano tutti i comparti, dai contenuti più
"tradizionali" audiovisivi ed editoriali, alla comunicazione, ai
contenuti per il gioco e l’intrattenimento, a quelli scientifici, senza
dimenticare i dati pubblici che sono un vero e proprio giacimento
in gran parte inesplorato
• L’industria si sta impegnando per cogliere queste opportunità ma
è anche compito della politica far sì che si crei, nel nostro
Paese, l’ambiente più favorevole affinché ciò avvenga
individuando insieme i percorsi di sviluppo migliori
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Le opportunità di sviluppo (2/3)
ROMA 14 DICEMBRE 2010
• Innanzitutto vanno evitati ostacoli e freni al mercato. Il recente
provvedimento sulla copia privata è un esempio negativo di norma
“analogica” non più adatta al nuovo contesto digitale. La norma, nella
sua forma attuale, rischia di diventare una "tassa" che rallenterà i
consumi di prodotti tecnologici (apparati, supporti e memorie) e quindi
anche lo sviluppo dei servizi connessi
• Un punto di grande criticità è rappresentato dall’arretratezza dei
contenuti pubblici digitali, denotando la scarsa attenzione dello Stato
su questo settore. Con una contrazione di -17,8%, gli investimenti
pubblici in contenuti digitali l’anno scorso non hanno superato i 50 ML€.
Eppure si tratta di contenuti strategici per il Paese quali l’istruzione, il
turismo, i beni culturali, la cui digitalizzazione porterebbe vantaggi
innegabili per tutti e da tutti i punti i vista. Tenendo conto delle
ristrettezze di bilancio dello Stato, dal convegno è emersa la proposta
di sostenere lo sviluppo dei contenuti digitali pubblici attraverso
partnership pubblico-privato e modalità di project financing
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Le opportunità di sviluppo (3/3)
ROMA 14 DICEMBRE 2010
• Definire nuove norme per tutelare la proprietà intellettuale (anche
attraverso l’educazione soprattutto dei giovani e forme di
autoregolamentazione), sviluppare la creatività e l’ingegno,
stimolare l’innovazione, offrire strumenti per favorire nuova
imprenditorialità nel digitale
• Garantire una fiscalità equa a sostegno degli operatori dell’offerta
(es: equiparare il regime IVA digitale a quello analogico con IVA al
4%), creare stimoli alla domanda di servizi digitali anche
contribuendo all’eliminazione del digital divide e completando
l’alfabetizzazione digitale
• In conclusione è necessario sviluppare una vera e propria Politica
Industriale del digitale coinvolgendo tutte le componenti
pubbliche e private relative alla produzione, alla elaborazione, al
"trasporto" e all’utilizzo/consumo dei contenuti digitali
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Competence needs
ROMA 14 DICEMBRE 2010
OPERATE
PLAN
BUILD
I nuovi modelli di business
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Innovate is a priority
ROMA 14 DICEMBRE 2010
Digital Innovation represents a priority because it has direct impacts on
GDP’s growth, enhancing productivity, increasing employment and
improving investments. The Digital Country Plan implies the following:
develop Digital Know How trough
schools, Government and Industry (and
Confindustria the Italian Confederation of
Industry) promotion
stimulate Digital Services use in
Businesses, PA and Families
develop Digital Services
(e-Government, e-Banking, eCommerce)
develop Digital Networks: eliminate
Digital Divide, New Generation Networks
(NGN)
Digital
Know-How
Digital
Service
Offer
Digital
Networks
Digital
Service
Demand
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
ROMA 14 DICEMBRE 2010
1
Free Markets:
more value, less costs
Effective market liberalization. Increase their competiveness,
avoiding in-house contract and increasing quality and competences
in public tenders
3
Public Administration
partner for growth
Make PA simple, efficient and productive. Acquire knowledge,
organizational and technological innovations reducing burdens and
improving better services for citizen and enterprises
5
Employment and quality
Adapt working conditions to new markets. Integrate flexibility and
security fostering life long learning, meritocracy and working
opportunities
7
Digital country:
new business and rules
Foster transition to digital, enlarge public and private contents
market, promote free competition and defend intellectual property
right
”
9
Fiscal policy for growth
Harmonise fiscal and taxes burdens on services with those
applicable in others Countries, making Italy attractive for innovation
and investments
10 POLITICAL PRIORITIES
2
Knowledge:
insurance for the future
Invest in knowledge. Merits and excellences should be seen as
pillars of our training system, improving professional profiles,
learning methods and school and universitary programmes
4
Innovation
is not an option
Foster innovation, research, technological transfer and new
management models, to companies, particularly SME’s to make
them succeed in the global market
6
Flexible enterprises
for a strong economy
Promote flexibility and market growth. Encourage outsourcing
process, by promoting companies aggregation and start up of new
initiatives and markets
8
More credit
to the future
Promote access to financial instruments and credit. Better responds
of credits to innovative enterprises needs; reduce unbearable
payments delay
10
Networks and infrastructures:
engines for growth
Prepare Italy with infrastructural and technological networks
comparable to those existing in the more advanced Countries
26
I nuovi modelli di business
dell’industria dei contenuti
nell’era di Internet
Our main Country-objectives
ROMA 14 DICEMBRE 2010
1.
Boost digital family percentage from 45% up to 80%
2.
Augment percentage of companies using internet from 66% to 100%
3.
Increase percentage of Municipalities with on line services to 100%,
expand Certified Electronic Mail and Electronic Signature.
4.
Implement a School Digital Plan (100% schools linked to the net and
PCs in classrooms, 75% of Teachers with ICT Certification, 50% of
families keeping on line contacts with schools)
5.
Expand at national level the Digital Health Model (100% of Doctors on
line and 100% prescriptions and Digital Certificates)
6.
Improve Broadband coverage (up to 20 Mega) to 95% e broad band
(superior of 2 Mega) to 100%. Priority to Industrial Districts
7.
Develop NGN infrastructures (100 Mega) to a 25% coverage. Priority
to enterprises and PA
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