Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Esperienza EF: Determinazione della conduttività equivalente a diluizione infinita di un elettrolita forte 4 ore lab. + 4 ore elaborazione Sostanza chimica: un sale a scelta (Elettrolita) Strumento: Conduttimetro Fenomeno: Conduttività ionica Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Definizione di elettrolita Elettroliti: composti in grado di dissociarsi in specie aventi carica opposta (ioni) quando vengono disciolti in opportuni solventi → Soluzione elettrolitica. Esempio: NaCl in H2O Dissociazione di un generico elettrolita binario in soluzione: Mν + Aν − ( solv ) = ν + M z + ( solv ) + ν - A z-( solv ) Qui tratteremo il caso di dissociazione “completa”. E’ sia il caso di “elettroliti forti”, che di “elettroliti deboli” in concentrazioni basse •Costante di equilibrio K della reazione di dissociazione: per un elettrolita binario Mν+ Aν− in un dato solvente : [ M z+ ] ν+ [A z - ] νK= [Mν + Aν − ] M ν + Aν − ↔ ν+ M z+ + ν- A z - •E’ utile introdurre il grado di dissociazione α dato dal rapporto tra la frazione di composto dissociata ed il totale: α= nd cd = nt c Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Elettroliti forti e deboli •Per un elettrolita binario in cui valga z+=z- (ovvero v+=v-) è utile riscrivere la costante di equilibrio in funzione del grado di dissociazione, ottenendo così la legge di diluizione di Ostwald: M ν + Aν − ↔ ν+ M z+ + ν- A z - α= nd cd = nt c [M ] = ν αc [A ] = ν αc Z+ Z− + α2 K= c 1−α − [Mν + Aν − ] = (1 − α )c •Nella pratica si dicono: elettroliti forti quelli per cui vale α ~ l (ovvero K/c>10) a concentrazioni ordinarie (diciamo ca. 0.1M) elettroliti deboli quelli per cui vale α<1 (K/c<10-2) a concentrazioni ordinarie Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Classificazione dei conduttori Conduttori di 1a specie (metalli e semiconduttori): meccanismo di conduzione elettronico, senza trasporto di materia associato Conduttori di 2a specie (soluzioni elettrolitiche e sali fusi): meccanismo di conduzione ionico, quindi con trasporto di materia Altra classificazione in base alla 1a Legge di Ohm: proporzionalità tra d.d.p. applicata e corrente osservata; il fattore di proporzionalità è la resistenza R del mezzo: ∆V = R i Conduttori ohmici (metalli), che rispettano la relazione di linearità tra ∆V ed i Conduttori non-ohmici (giunzioni p-n), che non rispettano la legge di Ohm Le soluzioni elettrolitiche sono un caso particolare, in quanto sono non ohmici in DC ma rispettano la legge di Ohm in corrente alternata (AC) ad alta frequenza (~1 kHz). Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Conduttanza e conduttività 2a Legge di Ohm. Riguarda il legame tra resistenza e geometria del conduttore (di prima o seconda specie): lunghezza l R=ρ S sezione trasversale resistività (Ω cm) L'inverso della resistenza è detto conduttanza G e si esprime in Ω-l , denominato anche Siemens (simbolo S): 1 i G= = R ∆V Analogamente la conduttività (o conducibilità specifica) χ è definita come l'inverso della resistività ρ e si esprime in Ω-l cm-1 o in S cm-1: χ = 1 ρ S G =χ = κχ l ATTENZIONE: solo la conduttività è una proprietà intrinseca del conduttore (soluzione elettrolitica), mentre la conduttanza dipende anche dalla geometria del conduttore. Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Misure di conduttività (e conduttanza) Le misure di conduttività di soluzioni elettrolitiche (conduttori non ohmici) richiedono di operare in corrente alternata (>1kHz), al fine di evitare elettrolisi agli elettrodi, di ridurre la resistenza dovuta al doppio-strato di cariche agli elettrodi e la polarizzazione agli elettrodi Per ridurre ulteriormente la resistenza all’interfaccia, le celle conduttimetriche sono costituite da due placchette in platino platinato (ad alta area superficiale) Sreale >> Sgeom La superficie reale non è misurabile, quindi la costante di cella deve essere determinata mediante misura di conducibilità di una soluzione a conduttività nota (ad es. una soluzione di KCl a titolo noto) alla temperatura specifica: S G = χ = κχ l κ= GRiferimento χ Riferimento χ = G /κ Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Legame tra conduttività (grandezza misurabile) e proprietà molecolari Equazione di Langevin per il moto di uno ione sotto l’effetto trascinante del campo elettrico. Proiettiamo il moto lungo la direzione del campo elettrico (sul piano ad esso trasversale si ha l’usuale moto browniano libero). Per ogni ione + e – di carica z+ e z- si ha: massa*accelerazione m± dv± = e z± E − ξ ± v± dt + Γ ± (t ) forza di attrito che si oppone al moto forza elettrica esterna forze d’urto casuali (rumore bianco Gaussiano) Mediando su un numero elevato di ioni si passa alle velocità medie v± . Tenendo presente che il rumore Gaussiano ha media nulla, cioè Γ ± (t ) = 0 , si ha m± d v± dt = e z± E − ξ ± v± Per tempi (sufficientemente) lunghi si giunge allo stato stazionario, cioè alla situazione di accelerazione nulla (forza totale risultante da attrito e campo elettrico nulla) e di velocità di migrazione media costante: v± ∞ = e z± E / ξ ± Si definisce mobilità ionica : u± = e z± / ξ ± (espressa in cm2 V-1 s-1), quindi: v± ∞ = u± E Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Espressione microscopica della corrente elettrica i In presenza di un campo elettrico, si avrà un flusso di ioni di tipo j che fluiscono, in condizioni stazionarie, nell’unità di tempo attraverso l’unità di superficie ortogonale al campo elettrico. Il corrispondente flusso di carica portata dagli ioni di tipo j è dato da carica dello ione ( δS vj j ∞ ) Flusso = (ez j ) N A × c j × 10−3 × v j ∞ carica per 1 mole di ioni (NA il Numero di Avogadro) δl densità di carica dovuta agli ioni j espressa in Coulomb/cm3. cj è la concentrazione molare, quindi occorre il fattore 10-3 Per un elettrolita binario si hanno due tipi di portatori di carica e quindi i flussi possibili sono due, ma in direzioni opposte: Cationi: + eν + z N A c10 + −3 Anioni: − eν − z N Ac10 − v+ −3 v− La corrente elettrica netta che passa nella cella conduttimetrica è data dalla somma dei flussi di carica dovuti a tutti i tipi di ioni, positivi e negativi, presi in modulo e moltiplicati per l’area effettiva S dell’interfaccia (placca della cella): i=S F E F = eN A = 96485 C/mol costante di Faraday ∑c ju j z j /1000 j Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Espressione microscopica della conduttività Da G = i / ∆V , e tenendo presente che E = ∆V / l tra le placche della cella, si ricava G = 10 −3 S F c ju j z j l j ∑ Dalla quale segue l’espressione “microscopica” della conduttività: l χ =G = F c j u j z j /1000 S j ∑ Considerando il caso particolare di ioni generati dalla dissociazione di un elettrolita binario forte in concentrazione molare c: Mν + Aν − = ν + M z + + ν - A z- G = c × 10−3 F (ν + u+ z+ + ν −u− z− χ =G l S ) Sl = c F (ν + u+ z+ + ν −u− z− ) /1000 In G e χ è presente una dipendenza primaria dalla concentrazione: aumentano all’aumentare di c, cioè al crescere del numero di ioni trasportatori di carica per unità di volume. Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Espressione microscopica della conduttività Se la conduttività G dipendesse solo da c, sperimentalmente dovrei trovare una dipendenza lineare Misura per elettrolita binario 30 G (mS) 25 Fit lineare usando solo i primi punti a c minore 20 15 10 5 0 0.00 0.05 0.10 0.15 0.20 0.25 0.30 c (M) Invece è così solo a basse concentrazioni, dopo di che l’andamento subisce una deviazione negativa rispetto all’andamento rettilineo (la soluzione conduce meno di quanto dovrebbe). Infatti in G e χ è presente la dipendenza non solo dalla concentrazione c ma anche dalla mobilità u dei portatori di carica (gli ioni)! G = c × 10−3 F (ν + u+ z+ + ν −u− z− χ =G l S ) Sl = c F (ν + u+ z+ +ν −u− z− ) /1000 Questo risultato suggerisce che la mobilità ionica dipende dalla concentrazione di ioni in soluzione. Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Conduttività molare ed equivalente Per eliminare la dipendenza ovvia da c e concentrarsi solo sulla dipendenza di u da c si introduce la conduttività molare dell’elettrolita Λm (espressa in Ω-1 cm2 mol-1) definita come Λm = χ c 1000 Fattore di conversione dimensionale da dm3 a cm3 Λm coincide con la conduttanza di 1 cm3 di soluzione 1 M dell’elettrolita in esame e serve a confrontare la conduttività degli elettroliti in modo indipendente dalla concentrazione c. Per un elettrolita che si dissocia secondo Mν + Aν −( solv ) = ν + M z + ( solv ) + ν -A z-( solv ) , tenendo presente che deve valere ν + z+ = ν − z− = ν (elettroneutralità), con ν la “valenza” dell’elettrolita, si definisce la conduttività equivalente dell’elettrolita Λ (espressa in Ω-1 cm2 g-equiv-1) χ Λ= = 1000 ν νc Λm Λ coincide con la conduttanza di 1 cm3 di soluzione 1 N dell’elettrolita in esame e serve a confrontare tra loro le conduttività di elettroliti con diversa valenza in modo indipendente dalla concentrazione c. Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Espressione microscopica della conduttività molare Considerando il caso particolare di ioni generati dalla dissociazione di un elettrolita binario forte in concentrazione molare c: Mν + Aν − = ν + M z + + ν - A z- χ =G Dalla definizione Λ m = χ l S = c F (ν + u+ z+ + ν −u− z− ) /1000 1000 si ricava Λ m = F (ν +u+ z+ +ν −u− z− ) c Questa equazione mette in collegamento la grandezza accessibile sperimentalmente (Λm) con le grandezze microscopiche dei singoli ioni (z ed u). Si definiscono le conduttività equivalenti degli ioni: λi = Fui La conduttività molare dell’elettrolita binario viene quindi espressa come Λ m = ν + z+ λ+ + ν − z− λ− Λ Dalla definizione di conduttività equivalente, Λ = m , e ricordando che ν + z+ = ν − z− = ν ν è la valenza dell’elettrolita, segue Λ = λ+ + λ− La conduttività equivalente di un elettrolita binario forte è pari alla somma delle conduttività equivalenti degli ioni che esso genera. Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Evidenza sperimentale della dipendenza di Λ da c χ (Ω -1 cm -1) 6000 KI 4000 KOH 2000 Perchè che la conduttività equivalente non è costante al variare di c: Λ (Ω-1 cm2 g-equiv-1) Le evidenze empiriche mostrano che la conduttività non è linearmente proporzionale alla concentrazione degli elettroliti: 150 KCl 140 130 BaCl2 CaCl 2 c(g-equiv/litro) c(g-equiv /litro) Non si osserva una crescita lineare di χ con la concentrazione! Λ non è costante con c, bensì decresce al crescere di c! “diluizione infinita” (c → 0) χ= χ =G l S ν 1000 Λc = c F (ν + u+ z+ + ν −u− z− ) /1000 Λ= Λm ν = χ 1000 νc Λ m = F (ν +u+ z+ +ν −u− z− ) Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Conduttività equivalente a diluizione infinita Per discutere la dipendenza di u da c Partiamo da quanto è atteso a “diluizione infinita” (c→0): soluzioni diluite ideali, assenza di interazioni tra gli ioni. E’ il modello di Arrhenius (1884). lim λi (c) = λi 0 Conduttività equivalenti dei singoli ioni a diluizione infinita c →0 Conduttività equivalente a diluizione infinita per l’elettrolita binario lim Λ (c) = Λ 0 c →0 Λ 0 = λ+0 + λ−0 Legge della migrazione indipendente degli ioni (Kohlrausch): a diluizione infinita i vari ioni concorrono additivamente, e con contributi intrinseci λ i0 indipendenti dall’elettrolita che li ha generati, a determinare Λ 0 . Utilità: dato il solvente e la temperatura, da 0 valori tabulati di λi posso calcolare la conduttività equivalente a diluizione infinita dell’elettrolita! Dati in H2O a 25°C Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Cosa accade per concentrazioni reali: atmosfera ionica Il modello per le soluzioni elettrolitiche reali (non-ideali) che include le interazioni tra gli ioni fa riferimento alla teoria di Debye-Hückel per la descrizione statistica della distribuzione di carica attorno ad uno ione, che parte dal principio di elettroneutralità: uno ione determina mediamente nel tempo una distribuzione di carica di segno opposto nel suo intorno, con densità ρ (r ): è l’ “atmosfera ionica”. ρ (r ) densità di carica (negativa) in posizione r r + atmosfera ionica Se lo ione è immobile l’atmosfera ionica ha simmetria sferica; ρ (r ) decresce allontanandosi dallo ione centrale. E’ dunque possibile identificare uno spessore “medio” d dell’atmosfera ionica, che può essere quantificato attraverso la relazione seguente: ρ (r ) d= εk BT 1000e 2 N A ∑ c j z 2j j Esempio: per H2O a 25°C con elettrolita uni-uni valente in conc. 0.1 M si ha un d pari a circa 10Å, per 0.01 M vale circa 30 Å Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Cosa accade per concentrazioni reali: effetto elettroforetico Quando si applica un campo elettrico E, localmente l’atmosfera ionica risente di una forza per unità di volume pari a ρ (r )E . Il campo elettrico induce una elettroforesi sull’atmosfera ionica. Lo ione viene “trascinato” indietro dalla propria atmosfera ionica che così lo rallenta, riducendone la velocità limite, quindi la mobilità ionica, quindi la conduttività equivalente rispetto a quella a diluizione infinita: Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Cosa accade per concentrazioni reali: effetto del tempo di rilassamento Inoltre, all’atmosfera ionica va associata una struttura interna che fluttua e che risponde a perturbazioni su tempi finiti. Quindi se lo ione centrale si muove, la sua atmosfera ionica risulta permanentemente distorta e il baricentro di essa è “in ritardo” rispetto allo ione. La separazione di carica dovuta all’asimmetria dell’atmosfera ionica produce una forza frenante sullo ione. Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Modello di Debye-Hucke-Onsager (D-H-O) Globalmente, i due effetti sono considerati nel modello di Debye-Hückel-Onsager (D-H-O) per la conduttività di un elettrolita forte in funzione della forza ionica. Il modello predice una decrescita lineare di Λ in funzione di c . Esprimendo tale legge in termini di concentrazione di elettrolita si ha: Λ = Λ 0 − (k1 + k2 Λ 0 ) c con k1 e k2 parametri dipendenti dalla temperatura e caratteristici del solvente e dell’elettrolita. Ad esempio, per un elettrolita binario con z+ = z− = z si ha 1/ 2 z 2eF 2 2 k1 = 3πη ε RT z 3eF 2 k2 = w 24πε RT con w = 2 − 2 = 0.586 (se z+ ≠ z− le espressioni sono più complesse!) Λ (c ) Predizione: Λ0 Funziona? c 1/ 2 2 ε RT Deviazione dalla D-H-O A = 60.2 B = 0.229 C = 82.5 150 Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF KCl ο Λ = 149.9 145 140 deviazioni a concentrazione (forza ionica) elevata… Λ 135 130 ο ο ο ο 125 Λ = Λ − (Α + Β∗Λ )∗ c 120 Λ = Λ − (Α + Β∗Λ )∗ c1/2 + C*c 1/2 Debye-Hückel-Onsager 115 110 0 0.05 0.1 0.15 0.2 c 0.25 0.3 0.35 1/2 A concentrazioni elevate la forte non-idealità delle soluzioni (ad es. per formazione di coppie ioniche) rende inadeguato il modello precedente; per il fit dei dati si utilizzano equazioni empiriche del seguente tipo: Λ = Λ 0 − (k1 ' + k2 ' Λ 0 ) c + k3 ' c Λ + k1 '' c = Λ 0 + k3 '' c + k4 '' c log c − k5 '' c 2 1 − k2 '' c Notare come queste relazioni si riducono alla Debye-Hückel-Onsager per c tendente a 0… Limite delle equazioni empiriche: fittano bene i dati ma manca un modello teorico che interpreti i coefficienti che compaiono in esse! Laboratorio di chimica fisica - Esperienza EF Ambiti di uso frequente della conduttimetria Titolazioni acido-base G Titolazioni di precipitazione o complessazione di ioni G V Le più importanti applicazioni analitiche conduttimetriche, nel settore ambientale, sono: > contenuto di sali disciolti nelle acque destinate all’alimentazione umana > controllo automatico in continuo del grado di inquinamento di acque superficiali (fiumi, laghi, ecc) > controllo acque di falda > controllo della salinità delle acque marine > titolazioni acido-base a controllo conduttimetrico > titolazione conduttimetrica di precipitazione dei cloruri nelle acque > titolazioni conduttimetriche redox > determinazione conduttimetrica dell’alcalinità totale in un’acqua Esiste poi una classe di applicazioni per studi di cinetica (esperienza sulla cinetica di idrolisi di un alogenuro alchilico nel corso di Chimica Fisica Industrale).