Balli di Jean Dauberval nell`opera Adriano in Siria di Pietro

AAR Anno V, numero 9 – Maggio 2015
Balli di Jean Dauberval nell’opera Adriano in Siria
di Pietro Metastasio – Giovanni Battista Borghi
Regio Teatro di Torino Carnevale 1759
Adriano in Siria / dramma per musica / da rappresentarsi / nel Regio Teatro
/ di Torino / nel Carnevale 1759 / alla presenza di S.S.R.M. / Torino /
Presso Giacomo Giuseppe Avondo, / Stampatore, e Librajo della Società
de’ Signori Cavalieri.
)( VII )(
BALLI.
PRIMO.
Metamorfosi de’ Compagni d’Ulisse nell’Isola di Circe.
SECONDO.
La Fontana del Ringiovenimento.
TERZO.
Feste del Gran Sultano.
Compositore de’ medesimi.
Signor Gioanni D’Auberval.
Compositore delle Arie de’ Balli.
Signor Giuseppe Antonio Le Messier Musico
Sonatore della Regia Cappella.
Inventori, e Pittore delle Scene
Signori Fratelli Galliari Piemontesi.
Inventore degli Abiti
Signor Francesco Mainini.
)( VIII )(
BALLERINI.
Signor Gioanni d’Auberval.
Signora Teresa Sermetti.
Signor Gioanni Neri.
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Signora Colomba Beccari.
Signor Giuseppe Ciuti.
Signora Angiola Agostinelli
FIGURANTI.
Signor Francesco Dogliani.
Porro.
Signora Barbara Garrona.
Elisabetta Lapierra.
Signor Baldassarre Armano.
Battista Chiaborello.
Signora Maria Bianco.
Casassa.
Signor Gioanni Passeponti.
Lombardi.
Signora Anna Brun.
Provenzala.
Signor Stefano
Signora
Signor Gio.
Signora Teresa
Signor Gioanni
Signora Antonia
[pp. 67-68, dopo atto III]
DESCRIZIONE
DEL
BALLO PRIMO
Rappresenta il primo Ballo la Trasformazione de’ Compagni di Ulisse già
seguita nell’Isola di Circe per gl’incantesimi di quella celebre Maga. Entrano
i Compagni di Ulisse insieme colle Ninfe dell’Isola danzando, e dopo
qualche tempo si fa vedere la Maga, la quale ordina alle suddette di
adescare, e d’invitare a bere i Greci. Quattro pertanto di esse vanno a
prendere le Coppe incantate, e ritornando le porgono ai medesimi, i quali
bevono lietamente, non sapendo quello, che deve loro succedere. Ma nel
vedersi bruttamente trasformati in animali, si mettono a fuggire, e
s’incontrano in Ulisse, al quale danno co’ loro vezzi a comprendere di
essere i di lui Compagni. Ulisse infuriato corre tosto in traccia della Maga, e
ritrovatala, dopo qualche difficoltà, gli riesce d’indurla a restituire la prima
forma ai di lui Compagni, come di fatti succede, abbracciandogli in segno di
contentezza Ulisse; dopo di che si ripiglia da tutti la danza. Questa
terminata, si fa luogo al primo Passo a due della seconda Coppia
Grottesca, nel quale si rappresenta un Buffone di Corte, che viene burlando
con un mazzetto di fiori la sua donna. A questo succede il Passo a due
della prima Coppia Grottesca, in cui viene espressa la gelosia di un
Marinaio per la sua Compagna. Segue poscia un picciol corpo di danza,
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che serve d’introduzione al Passo a due di Ulisse, e di Circe, dopo il quale
s’intreccia nuovamente da tutti la Contraddanza, e si termina così il Ballo.
[pp. 68-69, dopo III atto]
DESCRIZIONE
DEL
BALLO SECONDO
Si vede in questo Ballo una Fontana, la quale ha la virtù di ridonare la
gioventù. Escono alcuni Pastori colle loro Pastorelle, portando in mano le
loro canne pastorali, ed alcune ghirlande, colle quali formano danzando
varie figure. Sopraggiungono quattro vecchi, i quali vogliosi di riacquistare
la gioventù dimandano ai Pastori dov’è la Fontana. Questi la mostrano loro,
ed essi si portano a bere di quell’acque, le quali producono in loro il
bramato effetto. Vengono pure tratte dalla fama le quattro Nazioni del
mondo, le quali dopo avere unitamente cogli altri ballato per qualche
tempo, danno luogo al Passo a due del secondo Grottesco, il quale
rappresenta un Cacciatore disturbato dalla sua donna nella Caccia.
Succede poscia il Passo a due del primo Grottesco, che è un Giardiniere, e
Governatore delle Fiere. S’introduce per ultimo dopo un breve Ballo de’
Figuranti il Passo a due della Coppia seria, e quivi si vede un giovane
Fauno, che balla colla sua Villanella, ed è disturbato da un vecchio che
viene per rapirgliela. Il giovane si pone a difenderla, e combatte col
vecchio, e dopo di averlo vinto gli concede generosamente la vita. Rinviene
pertanto la Villanella, ch’era svenuta al vedere il suo Pastore in pericolo, e
vedendolo salvo e vittorioso con lui se ne rallegra, e si mettono amendue
insieme a danzare. Succede poi la Contraddanza, e con essa termina il
secondo Ballo.
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