Nuove geometrie del XIX secolo

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Nuove geometrie del XIX secolo - Personaggi e
divulgazione
- Le dissertazioni di Riemann si diffusero presto in tutta Europa. La geometria
differenziale e le geometrie non euclidee divennero subito popolari nel mondo
scientifico.
- Successivamente tali argomentazioni furono approfondite in modo da
accertare che non portassero a contraddizioni logiche.
- La geometria differenziale fu approfondita dagli italiani Eugenio Bertrami
(1853-1900), Gregorio Ricci-Curbastro (1853-1925), Tullio Levi-Civita
(1873-1941) ed il tedesco Elwin Bruno Christoffel (1829-1900).
- Iniziarono i primi timidi tentativi di applicare la geometria differenziale in fisica,
all’epoca non ancora matura, ma nel XX secolo tali geometrie incominciarono
ad essere fondamentali per gli studi di fisica.
- Data l’importanza di queste novità, gli scienziati dell’epoca diedero notevole
impulso per la loro divulgazione, attraverso conferenza, articoli, libri, riviste. La
divulgazione si estese poi pian piano al pubblico in generale e non solo tra gli
accademici.
- Una dei maggiori divulgatori della geometrie non euclidee e dei mondi
multidimensionali fu il fisico e fisiologo tedesco Hermann von Helmholtz
(1821-1894). Nelle sue trattazioni parlò di esseri intelligenti bidimensionali che
vivevano in una sfera e su altre superfici e come questi sviluppavano la propria
geometria, diversa da quella euclidea. Disse anche che la quarta dimensione è
impossibile, per l’uomo, visualizzarla (come un cieco non può immaginare i
colori).
- Tra le varie questioni scientifiche, c’era chi discuteva di: come si nutrono gli
esseri bidimensionali ? Come è il loro apparato digestivo ? Come si spostano ?
Come è la loro visione ? Ed altro temi simili, visto che il tema attraeva anche la
gente più profana. In quell’epoca l’espressione “quarta dimensione” diventò
sinonimo di “spazi multidimensionali”, a volte mescolando erroneamente le
geometrie non euclidee alla geometria multidimensionale.
- La profondità di queste rivoluzioni geometriche furono tema di dibattiti
scientifici importanti tra il la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Tra questi
ricordiamo temi come:
- La verità della scienza
- Il concetto di esistenza
- Scienza e realtà
- L’esistenza di possibili dimensioni superiori
- La struttura, il funzionamento e l’importanza della matematica
- Il concetto di spazio
- Il nostro spazio è euclideo o no ? Che forma ha il nostro spazio ?
- La quarta dimensione ispirò anche visioni magiche, e soprannaturali. Si parlò di
iper-esseri come esseri onnipotenti e onnipresenti, capaci di attraversare
pareti e realizzare fenomeni prodigiosi. Tutto questo fece entrare la quarta
dimensione nel mondo dello spiritualismo. Lo spazio tetradimensionale era
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visto come la realtà del mondo spirituale o soprannaturale.
- La diffusione del tema sulla quarta dimensione alla società inizio nel 1877, con
un processo che ebbe luogo a Londra, ma che ebbe risonanza mondiale. Si
giudicava per frode Henry Slade, un medium americano che affermava di
parlare con gli spiriti con le sue sedute spiritiche. Il processo divenne uno
scandalo quando a difenderlo arrivarono eminenti scienziati (anche futuri
premi Nobel), dichiarando che gli spiriti erano esseri della quarta dimensione.
Addirittura ci fu chi cercò di dimostrare, tramite esperimenti pseudo-scientifici,
che ciò che affermava il medium era in relazione con la quarta dimensione.
Questo scandalo portò gli spazi multidimensionali a deviare verso congetture
che nulla avevano a che vedere con la scienza.
- Un altro argomento popolare fu l’intento di visualizzare gli oggetti all’interno
della quarta dimensione. Uno dei primi lavori in tal senso fu lo studio degli
iper-solidi, realizzato dal matematico americano Washington Irving
Stringham (1847-1909): il simbolo di questo lavoro fu l’iper-cubo, la
generalizzazione in quattro dimensioni del cubo.
- Altri matematici come Poincarré (1854-1912) e scrittori come Charles H.
Hinton (1853-1907) erano convinti della possibilità di poter visualizzare la
quarta dimensione.
- Il tema della quarta dimensione fu molto utilizzato dagli scrittori dell’epoca (la
filosofia dell’iperspazio). In termini filosofici, dopo l’insoddisfazione del
materialismo e del positivismo, gli spazi multidimensionali e le geometrie non
euclidee contribuirono allo sviluppo di sistemi idealisti.
- Nell’ambito artistico permise ai cubisti di rompere con la prospettiva e
dipingere l’oggetto da diversi punti di vista (vedi Picasso). Allo stesso modo
musicisti, architetti e artisti in genere parlavano di un nuovo linguaggio
dell’arte e di un avvicinamento a realtà superiori.
- In generale la quarta dimensione arrivò a tutte le classi sociali e culturali, e
divenne un tema abituale di conversazione nei caffè dell’epoca.
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