SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA Al fine di diffondere l’informazione presso gli Operatori sanitari interessati alla prescrizione, somministrazione e fornitura dei medicinali si riportano brevi sintesi delle Comunicazioni AIFA / EMA relative alla loro sicurezza d'uso, che non esauriscono la totalità delle raccomandazioni. Il testo integrale del documento è pubblicato sul sito www.aslbrescia.it nella sezione "Operatori -Farmacovigilanza - Sicurezza d'uso". RICHIAMO ALLA SEGNALAZIONE Si coglie l’occasione per ricordare l’importanza della segnalazione delle sospette reazioni avverse da farmaci, quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio rischio favorevole nelle reali condizioni di impiego. Per facilitare tale attività si accodano i link relativi: http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/tipo_filecb84.pdf - alla scheda cartacea di segnalazione: - alla scheda elettronica di segnalazione: http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/scheda_aifa_operatore_sanitario16.07.2012.doc da inviare al Responsabile Farmacovigilanza Locale al seguente indirizzo mail: [email protected] N. 1 2 MEDICINALE Erbitux (Cetuximab) Irbesartan Idroclorotiazide Teva. Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Modifica apportata all’indicazione terapeutica approvata per Erbitux nel trattamento del carcinoma metastatico del colon-retto (mCRC). In particolare si segnala che prima di iniziare il trattamento con Erbitux è richiesta l’evidenza dello stato senza mutazioni (wild type) di RAS (esoni 2, 3 e 4 di KRAS e di NRAS). Lo stato mutazionale deve essere determinato da un laboratorio competente che utilizzi un metodo di analisi validato per la diagnosi delle mutazioni di RAS (esoni 2, 3 e 4 di KRAS e di NRAS). Sintesi: La frase non corretta del paragrafo 3 del Foglio Illustrativo è la seguente: La dose raccomandata di Irbesartan / Idroclorotiazide Teva è una o due compresse al giorno. La frase corretta è la seguente: La dose raccomandata di Irbesartan / Idroclorotiazide Teva è una compressa al giorno. La dose raccomandata di una o due compresse al giorno è solo per il dosaggio più basso di Irbesartan Idroclorotiazide Teva da 150/12.5 mg, poiché dosi giornaliere superiori a 300 mg di irbesartan e 25 mg di idroclorotiazide non sono raccomandate. 1 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 3 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Pixuvri I medici prescrittori e i farmacisti devono garantire la prescrizione e la distribuzione di Pixuvri in conformità con le informazioni europee sulle caratteristiche del prodotto (RCP) dellaspecialità medicinale commercializzata nell’Unione Europea. La dose raccomandata nelle informazioni sul prodotto UE è pari a 50 mg/m2 e si riferisce al principio attivo (pixantrone). In alcuni studi e pubblicazioni, il dosaggio fa riferimento al suo sale (pixantrone dimaleato), con il rischio di creare confusione al momento della prescrizione e della dispensazione. A seguito della carenza del vaccino in oggetto, la ditta produttrice (Sanofi Pasteur MSD) ha ottenuto dall’AIFA l’autorizzazione all’importazione del vaccino STAMARIL in confezione multi dose “10 flaconcini di polvere + 10 fiale di solvente”. Tale confezione, attualmente, è la sola disponibile sul mercato con confezionamento standard internazionale (francese/inglese/spagnolo). 3BIS Vaccino antiamarillico Stamaril Nei documenti allegati, ai quali si rimanda per i dettagli tecnico-operativi e anche amministrativi, sono forniti alcune raccomandazioni per il più efficiente utilizzo del vaccino STAMARIL confezione multi dose “10 flaconcini di polvere + 10 fiale di solvente”. La necessità di utilizzare il vaccino antiamarillico in confezione multi dose entro un massimo di 6 ore dalla ricostituzione impone, ai fini di evitare sprechi dello stesso, la programmazione delle attività di vaccinazione. Sarà quindi necessario procedere alla somministrazione della vaccinazione contro la febbre gialla esclusivamente previo appuntamento, in modo da essere ragionevolmente certi di potere utilizzare tutta la confezione una volta aperta. Per i necessari approfondimenti sulle corrette procedure si rimanda alle note allegate: - Nota Ministero Salute prot. 0000766 del 10/01/2014 - Istruzioni per la ricostituzione Aggiornato al 31/10/2014 2 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE 4 Abraxane 5 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Segnalati sottili filamenti proteinacei, trasparenti, bianchi o gialli, della lunghezza di 1-2 millimetri, a seguito di ispezione visiva della sospensione ricostituita di ABRAXANE® in sacca per infusione e.v. A scopo precauzionale, la sospensione di ABRAXANE deve essere visivamente controllata prima della somministrazione. Se sono presenti filamenti si deve scartare il prodotto, a meno che non si adotta uno specifico set di infusione come si evince dalla comunicazione integrale a cui si rimanda. Per un approfondimento che possa garantire una appropriatezza e sicurezza d'uso si rinvia al documento "Contraccettivi Ormonali Combinati (COC): Sicurezza d'uso" pubblicato sul sito www.aslbrescia.it nella consueta sezione'Farmacovigilanza" nel quale sono riportati: • Nota Informativa Importante Contraccettivi Ormonali Combinati • Lista di controllo per i prescrittori (finalizzata prescrivere il COC appropriato) (COC) • Informativa per la donna (finalizzata a riconoscere e non trascurare sintomi correlati al rischio di coaguli di sangue: Trombosi venosa profonda, Embolia polmonare, ecc…) • Domande e risposte (informazioni aggiornate per le donne) Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha concluso che il rapporto rischio/beneficio dei prodotti contenenti metoclopramide non è favorevole per le formulazioni liquide orali con una concentrazione superiore a 1 mg/ml. Pertanto è stato disposto il ritiro del medicinale in oggetto per le motivazioni sopra riportate. Plasil 4 mg/ml 20 INOLTRE SU METOCLOPRAMIDE SONO STATE INTRODOTTE ml - gocce orali (AIC: 020766034) - Limitazioni della dose e della durata d'impiego (il cui testo integrale è riportato nel documento pubblicato). Metoclopramide 6 Aggiornato al 31/10/2014 3 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 7 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Per tutti i medicinali contenenti ferro per via endovenosa (IV) approvati/commercializzati nell’Unione Europea è stata diffusa, ad ottobre 2013, una Nota Informativa Importante sul loro rapporto rischio/beneficio per problematiche di sicurezza relative al rischio di gravi reazioni da ipersensibilità. Medicinali Tale rivalutazione ha portato a nuove raccomandazioni per la gestione del rischio di reazioni allergiche associate alla somministrazione di contenenti ferro somministrati per tutti i medicinali contenenti ferro per via endovenosa. via endovenosa 8 Eparine a basso peso Parere tecnico della CTS dell’AIFA sull’utilizzo dell’eparina a basso peso molecolare per la profilassi degli aborti e/o perdite fetali in donne affette da sindrome da anticorpi antifosfolipidi in associazione ad acido acetilsalicilico 100 mg/die. molecolare (EBPM) La CTS, sulla base della revisione aggiornata della letteratura disponibile, sia tenendo conto delle raccomandazioni provenienti dalle Linee guida sia dalle raccomandazioni internazionali, ha espresso parere NEGATIVO. 9 Alert su indicazioni, trattamento, controindicazioni e avvertenze Nuovi dati preclinici indicano un potenziale rischio di genotossicità derivante dall'uso di tiocolchicoside per via orale e intramuscolare (IM). Tiocolchicoside per via sistemica deve essere usata solo come trattamento adiuvante delle contratture muscolari dolorose associate a Medicinali a base di patologie acute della colonna, negli adulti e negli adolescenti di età superiore a 16 anni, non deve essere usata per il trattamento a lungo tiocolchicoside per termine di patologie croniche, non deve essere usata in gravidanza e durante l'allattamento, né in donne in età fertile che non adottano un adeguato metodo contraccettivo. uso sistemico Le seguenti posologie devono essere rispettate; le dosi e la durata raccomandate non devono essere superate: Forme orali: la dose raccomandata, che non deve essere superata, è di 8 mg ogni 12 ore, ossia 16 mg/die. La durata del trattamento non deve superare i 7 giorni consecutivi. Forma IM: la dose raccomandata, che non deve essere superata, è di 4 mg ogni 12 ore, ossia 8 mg/die. La durata del trattamento non deve superare i 5 giorni consecutivi. Aggiornato al 31/10/2014 4 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 10 11 12 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Riduzione massima velocità oraria di infusione per bambini dai 2 agli 11 anni La massima velocità oraria di infusione dei lipidi nelle informazioni sul prodotto (RCP e Foglio Illustrativo) di Olimel deve essere rivista per Olimel (emulsione bambini dai 2 agli 11 anni per corrispondere alle raccomandazioni delle Linee Guida che raccomandano una massima velocità oraria di per infusione) infusione dei lipidi di 0,13 g/kg per ora per i bambini dai 2 agli 11 anni. Di conseguenza, anche i valori delle massime velocità orarie di infusione di fluidi, aminoacidi e glucosio di Olimel saranno aggiornate nel RCP e nel Foglio Illustrativo. Si prega di consultare la tabella con il regime di dosaggio riportata nel documento integrale pubblicato. Metisergide Imnovid® (pomalidomide) Aggiornato al 31/10/2014 L'Agenzia Europea dei Medicinali ha raccomandato di limitare l'uso di metisergide a seguito di preoccupazioni relative al fatto che potrebbe causare fibrosi, una condizione in cui il tessuto fibrotico (tessuto cicatriziale) si accumula in organi del corpo causando un potenziale danno. I medicinali contenenti metisergide sono adesso da utilizzare solo per prevenire gravi emicranie intrattabili e cefalea a grappolo (un tipo di grave mal di testa ricorrente su un lato della testa, di solito intorno all'occhio), quando le terapie standard hanno fallito. Inoltre, il trattamento deve essere iniziato e supervisionato solo da un medico specialista con esperienza nel trattamento dell’emicrania e cefalea a grappolo. I pazienti dovrebbero essere sottoposti a screening per la fibrosi all'inizio del trattamento e ad ulteriori screening ogni 6 mesi. Il trattamento deve essere interrotto se si presentano sintomi di fibrosi. Programma di Prevenzione della Gravidanza Pomalidomide è strutturalmente correlata a talidomide, farmaco notoriamente teratogeno nell’uomo, che provoca gravi difetti congeniti potenzialmente letali. In caso di assunzione durante la gravidanza, nella specie umana è previsto un effetto teratogeno. L’uso di pomalidomide è controindicato durante la gravidanza. È controindicato inoltre nelle donne potenzialmente fertili a meno che non siano soddisfatte tutte le condizioni del Programma di Prevenzione della Gravidanza per pomalidomide, al quale si rimanda nel documento integrale pubblicato. 5 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 13 MEDICINALE Protelos/Osseor (ranelato di stronzio) Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Nuova restrizione nell’indicazione e raccomandazioni per il monitoraggio nell’uso L’uso di Protelos/Osseor è ora ristretto al trattamento dell’osteoporosi severa: - nelle donne in postmenopausa, - negli uomini adulti, ad alto rischio di fratture, per i quali il trattamento con altri medicinali approvati per la terapia dell’osteoporosi non sia possibile a causa, ad esempio, di controindicazioni o intolleranza. Nelle donne in postmenopausa il ranelato di stronzio riduce il rischio di fratture vertebrali e dell’anca. Permangono le attuali controindicazioni cardiovascolari. Pazienti con cardiopatia ischemica, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare, accertata, inatto o pregressa, o ipertensione non controllata non devono essere trattati conProtelos/Osseor. Si consiglia ai medici prescrittori di: - Valutare il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari nel paziente prima di iniziare il trattamento - Monitorare il paziente per il rischio cardiovascolare a intervalli regolari,generalmente ogni 6 - 12 mesi - Interrompere il trattamento se il paziente sviluppa cardiopatia ischemica,malattia arteriosa periferica, malattia cerebrovascolare o se l’ipertensione non è controllata. Il trattamento deve essere iniziato solo da un medico esperto nel trattamentodell’osteoporosi. 6 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 14 14 MEDICINALE Erivedge® (vismodegib) 1/2 Erivedge® (vismodegib) 2/2 Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) 1. Prima segnalazione I flaconi utilizzati come confezioni delle capsule di Erivedge, hanno una etichetta multistrato che contiene informazioni sull’uso del medicinale che sono incluse anche nel foglio illustrativo. Sono capitati alcuni rari episodi dove lo strato sottostante dell’etichetta multistrato ha mostrato i seguenti difetti: a. le informazioni vengono rimosse e conseguentemente le prime lettere sono mancanti, b. la colla è troppo forte e potrebbe alterare la leggibilità. Come misura precauzionale, in qualità di operatore sanitario, vanno ricordate ai pazienti le seguenti informazioni: a. il foglio illustrativo contenuto all’interno della confezione con il flacone deve essere sempre conservato durante l’assunzione di Erivedge, b. nel caso in cui le informazioni sullo strato inferiore dell’etichetta multistrato non siano leggibili, i pazienti devono fare riferimento al foglio illustrativo contenuto all’interno della confezione. 2. Seconda segnalazione Erivedge ha effetti teratogeni. Può causare morte embrio-fetale o gravi malformazioni congenite e non deve essere utilizzato durante la gravidanza. Per questo farmaco è stato sviluppato un Piano di Prevenzione della gravidanza (PPP). Sono richieste misure contraccettive durante e dopo il trattamento sia per le donne potenzialmente fertili che per gli uomini, poiché Erivedge può essere presente nel seme. Erivedge deve essere prescritto soltanto da un medico specialista con esperienza nella gestione dell’indicazione approvata o sotto la sua supervisione. Il medico specialista prescrittore deve pertanto assicurarsi: a. che tutti i pazienti siano stati informati ed abbiamo compreso gli effetti teratogeni di Erivedge, b. che i pazienti siano stati avvertiti che Erivedge non deve essere dato ad un’altra persona, e che devono restituire tutte le capsule non utilizzate alla fine del trattamento (in conformità alle disposizione locali, (ad es. restituire le capsule non assunte alla farmacia), c. che tutti i pazienti, compresi gli uomini e le donne non potenzialmente fertili, devono ricevere l’opuscolo informativo per il paziente e la scheda promemoria che riassume le misure del PPP che devono essere seguite, d. che tutti i pazienti completino e firmino il modulo di verifica della consulenza (VCF). 7 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 15 16 MEDICINALE DIACEREINA Lenograstim (Granocyte o Myelostim) Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Si segnalano raccomandazioni per limitare l'uso dei medicinali contenenti diacereina per gestire i rischi di diarrea grave e gli effetti sul fegato. In particolare si sottolinea che la diacereina deve essere interrotta in caso di diarrea e non è più raccomandata in pazienti con età uguale o maggiore a 65 anni. E’ anche consigliato ai pazienti di iniziare il trattamento con metà della dose (i.e. 50 mg al giorno invece di 100 mg) e di interrompere l’assunzione di diacereina in caso di diarrea. Inoltre, i medicinali contenenti diacereina ora non devono più essere utilizzati in alcun paziente con malattia epatica o una storia di malattia epatica, ed i medici devono monitorare i loro pazienti per i segni precoci di problemi epatici. I medici devono anche notare che, in base ai dati disponibili, l'uso di diacereina è limitata a trattare i sintomi dell'osteoartrosi che interessano l'anca o il ginocchio. Il trattamento deve essere iniziato solo da medici esperti nel trattamento dell'osteoartrosi. Nel documento integrale pubblicato sono riportate in dettaglio le informazioni ai pazienti e le informazioni agli operatori sanitari. Si segnala che lenograstim è associato al rischio di Sindrome da Perdita Capillare (CLS). La CLS è stata riportata, nell’ambito della sorveglianza post-marketing, in pazienti che ricevevano Lenograstim o altri G-CSF. Questi casi includevano pazienti sottoposti a chemioterapia e un donatore sano sottoposto a mobilizzazione delle cellule progenitrici del sangue periferico. Gli episodi di CLS sono di severità e frequenza variabili, e possono essere fatali. La CLS si manifesta con ipotensione, ipoalbuminemia, edema ed emoconcentrazione. Si raccomanda di monitorare con cautela i sintomi di CLS nei pazienti e nei donatori sani che assumono Lenograstim. Nei pazienti che sviluppano CLS, va istituito un appropriato trattamento sintomatico, che può comprendere la necessità di terapia intensiva. I pazienti e i donatori sani devono essere invitati a contattare immediatamente il loro medico se dovessero manifestare sintomi (spesso a rapido esordio), quali edema generalizzato o localizzato, che può associarsi ad aumento della frequenza delle minzioni, difficoltà respiratoria, gonfiore addominale e astenia. 8 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) 17 La revisione è stata attivata dall’ Agenzia dei medicinali Norvegese, NOMA, dopo una serie di segnalazioni di insufficienza renale in SOLUZIONI ORALI tossicodipendenti o ex tossicodipendenti che possono essere collegate al cattivo uso di soluzioni orali di metadone contenenti determinati tipi di povidone. Questi medicinali sono destinati solo ad uso orale; tuttavia, alcuni pazienti possono abusare di preparazioni DI METADONE CONTENENTI di metadone per via orale iniettandoselo in vena. Se un medicinale contenente queste forme di povidone è abusato in questo modo, ci POVIDONE sono timori che il povidone possa accumularsi all'interno delle cellule di organi vitali. Non si pensa che ciò si verifichi quando i medicinali contenenti metadone sono utilizzati come raccomandato. 18 La rivalutazione di ambroxolo e di bromexina è stata richiesta dall'Agenzia Belga del Farmaco (AFMPS). Questo a seguito di un aumento del numero di segnalazioni di reazioni allergiche, incluse reazioni anafilattiche (grave allergia) con ambroxolo. I medicinali contenenti ambroxolo sono stati collegati a gravi reazioni avverse cutanee. Inoltre, AFMPS ha preso in esame l'uso di ambroxolo come espettorante nei bambini al di sotto dei 6 anni di età e ha ritenuto che i benefici di questi medicinali non superano i rischi in questa popolazione. Poiché nell’organismo bromexina viene convertita principalmente in ambroxolo, e ci sono diverse segnalazioni che collegano l'uso di bromexina a reazioni allergiche, AFMPS ha ritenuto che la revisione debba includere anche i medicinali contenenti bromexina. 19 AMBROXOLO E BROMEXINA TESTOSTERONE Aggiornato al 31/10/2014 La revisione è stata promossa dall'agenzia del farmaco Estone, l'Agenzia di Stato dei Medicinali, sulla base di timori circa gli effetti collaterali cardiaci dei medicinali contenenti testosterone. I problemi di sicurezza sono stati evidenziati dalla recente pubblicazione di uno studio in cui si suggerisce che l'uso di testosterone aumenta il rischio di infarto del miocardio (attacco cardiaco) negli uomini di età superiore ai 65 anni, così come negli uomini più giovani con malattia cardiaca pre-esistente. nel caso in cui le informazioni sullo strato inferiore dell’etichetta multistrato non siano completamente leggibili, i pazienti devono fare riferimento al foglio illustrativo contenuto all’interno della confezione. 9 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 20 21 22 MEDICINALE CODEINA COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) L'Agenzia Europea dei Medicinali ha avviato una rivalutazione dei medicinali contenenti codeina quando vengono utilizzati nei bambini (di età inferiore ai 18 anni) per tosse e raffreddore. Questa rivalutazione trae origine da una precedente revisione1 di questi medicinali utilizzati nei bambini per alleviare il dolore, avviata in considerazione del rischio di tossicità da morfina. A seguito della precedente revisione, sono state introdotte alcune misure per minimizzare il rischio di tossicità da morfina quando si utilizza la codeina per alleviare il dolore. Fra queste, una raccomandazione che i bambini con patologie associate a problemi respiratori non devono usare la codeina. Poichè le ragioni di questa raccomandazione possono essere estese anche all'uso di codeina per la tosse e il raffreddore nei bambini, l'Agenzia del Farmaco Tedesca (BfArM) ha richiesto una revisione per tale uso in tutta l’Unione Europea. Il Comitato di valutazione del rischio per la farmacovigilanza dell’Agenzia Europea dei Medicinali (PRAC) ha esaminato i rischi conseguenti all’uso combinato di diverse classi di farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina (RAS). Questi farmaci (chiamati agenti del RAS) appartengono a tre classi principali: i bloccanti del recettore dell’angiotensina (ARBs, noti come sartani), gli inibitori dell’enzima di FARMACI CHE conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori) e gli inibitori diretti della renina come l’aliskiren. AGISCONO SUL SISTEMA RENINA- Il PRAC ha raccomandato di non utilizzare i farmaci di queste classi in combinazione, ed in particolare non devono essere somministrati ANGIOTENSINA insieme un ARB ed un ACE-inibitore a pazienti con problemi renali legati al diabete (nefropatia diabetica). (RAS) Quando si ritiene assolutamente necessario somministrare tale combinazione (il cosiddetto doppio blocco), essa deve essere effettuata sotto la supervisione di uno specialista e devono essere attentamente monitorati la funzione renale, i fluidi corporei e l'equilibrio degli elettroliti e della pressione sanguigna. Ciò si applica anche all’utilizzo autorizzato degliARB candesartan o valsartan come terapia aggiuntiva agli ACE-inibitori nei pazienti con insufficienza cardiaca che richiedono una tale combinazione. Mencevax ACWY Aggiornato al 31/10/2014 Le evidenze degli studi disponibili dimostrano un declino del titolo anticorpale successivamente alla vaccinazione con Mencevax ACWY™ entro uno - due anni dalla vaccinazione, pertanto: - deve essere valutata, prima di quanto attualmente raccomandato, la rivaccinazione dei soggetti che rimangono ad alto rischio di esposizione a Neisseria meningitidis, - quando viene considerata la rivaccinazione entro i 2 anni successivi alla somministrazione della precedente dose di Mencevax ACWY™, sono raccomandati i vaccini coniugati 10 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) 23 BUCCOLAM (midazolam soluzione oromucosale) Ritiro del medicinale in Italia a causa di un potenziale rischio di contaminazione presso il sito di produzione Durante un’ispezione routinaria effettuata presso il sito di produzione tra il 10 e il 14 marzo 2014, è stato identificato un potenziale rischio di contaminazione di BUCCOLAM con un altro prodotto medicinale (amsacrina, un farmaco antineoplastico). L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) sta riesaminando gli esiti dell’ispezione; nel frattempo, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha disposto per l’Italia il ritiro del medicinale come misura precauzionale, fino a che la fornitura di BUCCOLAM non sarà ripristinata, devono essere utilizzati medicinali alternativi. 24 Herceptin (Trastuzumab) 150 mg polvere per infusione AlC: 034949014 N. 25 Domperidone Aggiornato al 31/10/2014 Anomalie riscontrate su alcune confezioni del medicinale HERCEPTIN riconducibili ad alcuni furti avvenuti negli ospedali italiani, a scopo di successivo riciclaggio verso paesi esteri. Nel documento integrale pubblicato nella sezione "allerte" sono riportati mi numeri di lotto interessati, (cfr. allerta n. 46 e n. 52). Inoltre l'AIFA invita gli operatori sanitari, nel caso in cui si sospetti che un paziente possa aver ricevuto il farmaco contraffatto, a contattare immediatamente l'AIFA all'indirizzo mail: [email protected] Il Comitato valutazione del rischio per la farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea dei Medicinali ha completato una revisione dei medicinali a base di domperidone, e ha raccomandato modifiche d’uso nella Unione Europea, limitando l’utilizzo di questi medicinali al solo trattamento dei sintomi di nausea e vomito, limitando la dose e regolando accuratamente i dosaggi in funzione del peso, quando indicati nei bambini. La riduzione delle dosi raccomandate e della durata del trattamento è stata considerata fondamentale per minimizzarne i rischi. Il 28/04/2014 il CMDh ha confermato a maggioranza la raccomandazione del PRAC in base alla quale i medicinali a base di domperidone debbano restare disponibili e possano continuare ad essere usati nellUE per la gestione dei sintomi di nausea e vomito, ma ad una dose ridotta a 10 mg fino a tre volte al giorno per via orale in adulti e adolescenti di peso pari o maggiore di 35 kg. Questi pazienti possono assumere il medicinale come supposte da 30 mg due volte al giorno. I medicinali autorizzati in bambini e adolescenti di peso inferiore a 35 kg devono essere somministrati per bocca al dosaggio di 0,25 mg per kg di peso corporeo fino a tre volte al giorno. Strumenti di misura devono essere inclusi per le formulazioni liquide per permettere un dosaggio accurato in base al peso corporeo. Il medicinale non deve essere di norma usato per più di una settimana. 11 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 26 27 MEDICINALE Linoladiol N e Linoladiol HN, (creme contenenti estradiolo) COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Il Comitato per i medicinali per uso umano dell’EMA (CHMP) ha aggiornato le raccomandazioni sull'uso di due creme contenenti estradiolo ad alto dosaggio, Linoladiol N e Linoladiol HN. La crema Linoladiol N deve essere applicata solo all'interno della vagina per il trattamento di donne in postmenopausa con atrofia vaginale dovuta alla mancanza di ormoni estrogeni. La crema Linoladiol HN è per condizioni infiammatorie lievi della pelle intorno alla zona genitale delle donne in postmenopausa. Il trattamento con entrambe le creme deve essere limitato ad una durata massima di 4 settimane, a causa del loro contenuto abbastanza elevato di estradiolo e dei potenziali rischi di effetti collaterali da estradiolo quando assorbito per via sistemica. L'assorbimento sistemico di estradiolo può essere associato a rischi simili a quelli visti con la terapia ormonale sostitutiva sistemica (TOS), tra cui coaguli di sangue, ictus e cancro dell'endometrio (utero). Inoltre, per Linoladiol N, la crema con un contenuto maggiore di estradiolo, il CHMP ha richiesto all’azienda produttrice di limitare la quantità di crema disponibile nelle confezioni per evitare che i pazienti facciano uso della crema per un periodo di tempo maggiore di quello raccomandato. Linoladiol HN non deve essere più utilizzato per trattare il lichen sclerosus, una condizione della pelle che colpisce comunemente la zona genitale, a causa dell’assenza di evidenza sul beneficio in questa condizione. Il Comitato EMA per i medicinali per uso umano (CHMP) ha raccomandato che le autorizzazioni all'immissione in commercio delle paste dentali Caustinerf arsenicale, Yranicid arsenicale e denominazioni associate siano revocate nell'Unione Europea a causa delle Caustinerf preoccupazioni per il rischio di effetti genotossici, che potrebbero aumentare il rischio di cancro. arsenicale e Yranicid arsenicale Inoltre, si crede che in un piccolo numero di casi l'arsenico sia fuoriuscito in aree attorno ai denti, causando la morte di parti del tessuto, compreso l’osso (osteonecrosi). Aggiornato al 31/10/2014 12 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 28 29 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Zolpidem Il Gruppo di coordinamento Europeo per i medicinali ad uso umano (CMDh) ha adottato le nuove raccomandazioni per i medicinali contenenti zolpidem, utilizzati per il trattamento a breve termine dell’insonnia (difficoltà a dormire). Il CMDh condivide che il rapporto beneficio-rischio di questi medicinali rimane positivo, tuttavia saranno apportate al riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) alcune modifiche, finalizzate a minimizzare i rischi già noti di alterata capacità nella guida e ridotta prontezza mentale nel mattino successivo all’assunzione. Dosaggio, associazioni con altri farmaci: La dose abituale giornaliera raccomandata negli adulti rimarrà di 10 mg e non deve essere superata, per i pazienti anziani e pazienti con ridotta funzionalità epatica tale dose rimarrà di 5 mg. I pazienti devono assumere la dose più bassa efficace di zolpidem in una singola somministrazione subito prima di coricarsi. Durante la stessa notte non devono essere assunte ulteriori dosi. Inoltre, i pazienti non devono guidare o svolgere attività che richiedono attenzione mentale per almeno 8 ore dopo l'assunzione di zolpidem. Poiché il rischio di alterata capacità nella guida sembra aumentare se zolpidem viene assunto insieme ad altri farmaci con effetto sul sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale), o con alcool o droghe illegali, queste sostanze non devono essere usate in concomitanza con zolpidem. Autoiniettori di adrenalina Aggiornato al 31/10/2014 L’Agenzia Europea dei Medicinali ha iniziato una rivalutazione degli autoiniettori di adrenalina che sono usati come trattamento di primo soccorso dell’anafilassi (reazioni allergiche severe), prima della chiamata per l’assistenza medica di emergenza. A seconda di fattori individuali come la profondità dello strato cutaneo fino al muscolo, l’adrenalina può invece essere iniettata sotto la cute (e non nel muscolo), e ciò può determinare in un differente profilo di assorbimento (distribuzione del medicinale nel corpo). È importante che i pazienti continuino a portare con se un autoiniettore di adrenalina con cui hanno familiarità, in modo che lo possano utilizzare con sicurezza in caso di emergenza, se necessario. I pazienti che soffrono di una reazione anafilattica devono usare il loro iniettore come prescritto e cercare subito assistenza medica di emergenza. 13 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 30 31 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Si trasmette la Nota dell’Agenzia Italiana del Farmaco prot. n. PQ/47139/P del 05 maggio 2014, relativa a DANTRIUM 20 mg polvere per soluzione per infusione. In particoalre si evidenzia che: - il dantrolene sodico è utilizzato in terapia intensiva per il trattamento dell'ipertermia maligna (rara emergenza medica che se non DANTRIUM 20 mg trattata porta inevitabilmente alla morte) - a dicembre 2013 Norgine Italia ha comunicato una situazione di potenziale carenza, con possibili difficoltà di approvvigionamento a polvere per partire da Luglio 2014 soluzione per infusione Nel documento reperibile al seguente link: http://www.aslbrescia.it/media/documenti/cure_primarie/anno%202014/Farmacisti/Farmacovigilanza/Sicurezza%20uso/30_2014_05_0 6_Dantrium_20mg_Dantrolene_sodico.pdf l'AIFA evidenzia le possibili soluzioni per risolvere le situazioni di carenza. Corlentor Procoralan (ivabradina) Aggiornato al 31/10/2014 L’EMA ha avviato un riesame dei benefici e dei rischi del farmaco ivabradina, utilizzato per trattare a lungo termine i sintomi di adulti con angina stabile o insufficienza cardiaca, in seguito ai risultati preliminari dello studio SIGNIFY, che confrontava l’efficacia del farmaco nel ridurre gli eventi cardiovascolari se confrontato con placebo. L'Agenzia ha avviato la revisione in seguito alla comparsa di un piccolo ma significativo aumento del rischio combinato di morte cardiovascolare o attacco cardiaco non fatale in un sottogruppo di pazienti affetti da angina sintomatica trattati con ivabradina a dosaggio di 10 mg due volte al giorno. Dopo la rivalutazione EMA esprimerà un parere circa il mantenimento in commercio di ivabradina oppure una sua modifica, sospensione o revoca in tutto il territorio europeo. Mentre la revisione è in corso ed in attesa di ulteriori comunicazioni, i pazienti devono rivolgersi al loro medico o farmacista se hanno domande o dubbi. 14 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 32 33 34 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Idrossizina L’EMA ha avviato una revisione dei medicinali contenenti idrossizina approvati nella maggior parte dei paesi dell’UE per diverse indicazioni, tra cui disturbi d’ansia, come premedicazione prima di un intervento chirurgico, per il sollievo dal prurito e per i disturbi del sonno. La revisione è stata richiesta dall’Agenzia Ungherese dei Farmaci a causa degli effetti indesiderati di questi medicinali sul cuore. I dati di monitoraggio sulla sicurezza dei farmaci e quelli emersi da studi sperimentali pubblicati infatti hanno identificato un potenziale aumento del rischio di alterazioni di attività elettrica del cuore ed aritmie nei soggetti trattati. L’EMA quindi valuterà se tali dati hanno un impatto sul profilo beneficio/rischio dei farmaci contenenti idrossizina ed esprimerà un parere sulle autorizzazioni all’immissione in commercio di questi medicinali in tutta la UE. AIFA comunica che a fine maggio 2014, MSD Italia ritirerà dal commercio la specialità medicinale, CRIXIVAN (indinavir) 400 mg cps rigide, utilizzata per il trattamento antiretrovirale nei pazienti HIV positivi. Il motivo del ritiro è legato al fatto che il farmaco è stato immesso in Ritiro dal commercio nel 1996 apportando allora un significativo beneficio ai pazienti HIV positivi. commercio di Dal 1996 ad oggi, la ricerca scientifica ha permesso l’introduzione in commercio di numerosi altri farmaci, quali inibitori delle proteasi, CRIXIVAN inibitori delle integrasi ed inibitori delle transcriptasi inverse che hanno aumentato la disponibilità di farmaci efficaci. (indinavir) 400 mg Poiché si ritiene che i pochi pazienti a tutt’oggi ancora in trattamento con Crixivan siano Virologicamente soppressi e quindi considerati capsule rigide. stabili, AIFA invita a rivalutare la terapia nei pazienti in trattamento con Crixivan prima della dismissione dal commercio effettuando uno switch di terapia antiretrovirale (Linee Guida Italiane per la gestione dei pazienti con infezione da HIV (Novembre 2013). DispositivoVigilanza: Lettura glicemia erroneamente ridotta nei soggetti in trattamento con Ceftriaxone Aggiornato al 31/10/2014 Si informa che, tramite apposita nota, Roche SpA ha comunicato la possibilità di letture erroneamente ridotte della glicemia con le strisce Accu-Chek Compact e con i test Accu-Chek Mobile in pazienti sottoposti a trattamento con ceftriaxone. Si raccomanda quindi di informare i propri assistiti che si trovassero in tale situazione circa la necessità di non utilizzare, per tutta la durata del trattamento con ceftriaxone, tali sistemi di rilevazione della glicemia. 15 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE 35 Comunicazione relativa alla produzione del medicinale a denominazione generica Barbesaclone 25 mg e 100 mg compresse rivestite. 36 FARMACI CHE AGISCONO SUL SISTEMA RENINAANGIOTENSINA (RAS) Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) L’AIFA fornisce, ad integrazione delle note del giugno 2013, ulteriori informazioni in merito alla diponibilità di Barbesaclone 25 mg 40 compresse rivestite, sulla base delle richieste di fabbisogno annuale pervenute ad Abbvie S.r.l.. La comunicazione Aifa (reperibile sul sito www.aslbrescia.it nella sezione farmacovigilanza – sicurezza d’uso) da indicazioni in merito alle modalità di approvvigionamento/distribuzione del medicinale ai pazienti in trattamento da parte delle strutture sanitarie (ASL o Aziende Ospedaliere). Nella citata nota, alla quale si rimanda per i dettagli operativi di approvvigionamento/distribuzione, sono disponibili il nuovo modello e la tabella utilizzabile per richieste cumulative. Per ogni paziente il medico curante dovrà ottenere il consenso informato, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti al servizio Farmaci -line dell' AIFA all'indirizzo di posta elettronica: [email protected] Per ulteriori richieste di spiegazioni concernenti problemi di comunicazione o organizzativi nei contatti con la ditta Abbvie si potrà fare riferimento al numero telefonico 334 956 9560. Richiamando la comunicazione già inviata in merito ai farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina (RAS) si confermano le limitazioni all’uso combinato di tali farmaci. In particolare il CHMP ha approvato la raccomandazione PRAC ed ha fornito precise informazioni ai pazienti e agli operatori sanitari. Sulla base delle attuali evidenze la terapia con il doppio blocco tramite l’uso combinato di ACEinibitori, ARB o aliskiren non è raccomandata in nessun paziente. Nei due documenti pubblicati sul sito www.aslbrescia.it nella sezione farmacovigilanza - sicurezza d'uso sono disponibili le informazioni complete in merito alle limitazioni d'uso. 16 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 37 38 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Sul portale AIFA è disponibile la nota relativa alle nuove raccomandazioni per il monitoraggio ECG dei pazienti naive al trattamento che assumono Invirase® (saquinavir). Sicurezza d'uso nella terapia con il La comunicazione sottolinea la necessità del monitoraggio ECG dopo l’inizio della terapia con saquinavir/ritonavir, specificandone la tempistica raccomandata. medicinale Invirase® Nel documento reperibile nella consueta sezione di farmacovigilanza sono descritti in dettaglio le condizioni di sicurezza d'uso e il relativo (saquinavir) follow-up. L’AIFA ha ricevuto segnalazione di un possibile rischio di confusione, nella prescrizione di medicinali contenenti budesonide, nella forma farmaceutica sospensione da nebulizzare, e nella relativa dispensazione da parte del farmacista. Sicurezza d’uso medicinali a base di Attualmente sono presenti sul mercato più prodotti medicinali contenenti budesonide in fiale per aerosol ed alcuni di essi riportano nella denominazione la quantità di principio attivo espressa in mg (0,25 mg e 0,5 mg) su unità di volume (1 ml) mentre altri riportano la Budesonide quantità doppia di principio attivo (0,5 e 1,0 mg) riferita però al volume totale del contenitore che è di 2 ml. (sospensione da nebulizzare) In entrambi i casi, le confezioni contengono 20 contenitori monodose da 2 ml. Alla luce di quanto sopra si raccomanda ai medici di specificare sempre, all’atto della prescrizione nei bambini, il dosaggio di budesonide sospensione da nebulizzare per unità di volume. Si raccomanda inoltre ai farmacisti, all’atto della dispensazione, di prestare attenzione alle prescrizioni pediatriche di budesonide sospensione da nebulizzare e, in particolare, alla quantità del principio attivo prescritta, in riferimento al volume. Aggiornato al 31/10/2014 17 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 39 40 41 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Il Ministero della Salute con propria nota ha sottolineato che nel test da carico di glucosio l'impiego per finalità diagnostiche di prodotti posti in commercio come “alimenti” non è consentito. TEST DA CARICO DI La comunicazione ribadisce che devono essere utilizzati esclusivamente prodotti classificati come medicinali. GLUCOSIO Sul sito web www.aslbrescia.it nella sezione farmacovigilanza sicurezza d'uso è disponibile il documento integrale. Ketoprofene per uso topico. Procoralan Corlentor (ivabradina) Aggiornato al 31/10/2014 Sul portale aifa (www.agenziafarmaco.gov.it) è riportata la seguente comunicazione EMA in merito a ketoprofene per uso topico. In particolare "a conclusione della revisione scientifica del 2010 dei dati di sicurezza e di efficacia dei medicinali contenenti ketoprofene per uso topico, è stato deciso, a livello europeo, che siano effettuate a cadenza regolare delle comunicazioni sul rischio di fotosensibilizzazione da ketoprofene topico". Si segnala che i risultati preliminari dello studio SIGNIFY hanno mostrato un aumento lieve, ma statisticamente significativo, del rischio combinato di morte cardiovascolare e infarto miocardico non fatale con ivabradina in confronto con placebo in un sottogruppo prespecificato di pazienti con angina sintomatica di classe CCS II o superiore. Tali esiti avversi cardiovascolari sembrano essere per lo più associati alla frequenza cardiaca target inferiore a 60 bpm. Pertanto, in attesa dei risultati di un’ulteriore valutazione dei dati, viene divulgato un promemoria per le condizioni di utilizzo di Procoralan/Corlentor nel trattamento sintomatico dell’angina pectoris cronica stabile al fine di evitare una bradicardia potenzialmente pericolosa. 18 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 42 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) L'AIFA comunica che sono pervenute segnalazioni di esposizione accidentale a fentanil per via transdermica in soggetti non utilizzatori del cerotto, specialmente nei bambini. Fentanil cerotto Per prevenire il potenziale pericolo per la vita a seguito di esposizione accidentale a fentanil, si ricorda agli operatori sanitari l’importanza transdermico: potenziale pericolo di fornire informazioni chiare ai pazienti e a chi si prende cura di loro (caregivers) sul rischio di trasferimento accidentale del cerotto, ingestione accidentale dei cerotti e sulla necessità di smaltire i cerotti in modo appropriato. per la vita da esposizione accidentale (cerotti Di seguito si riportano alcune raccomandazioni per informare i pazienti e chi si prende cura di loro (caregivers): transdermici). 1) se un cerotto viene trasferito accidentalmente ad un’altra persona, il cerotto trasferito deve essere rimosso immediatamente, 2) scegliere attentamente l’area di applicazione e di verificare l’adesione del cerotto. 3) i cerotti usati devono essere piegati in modo che la parte adesiva del cerotto aderisca su se stessa e che, successivamente, i cerotti devono essere eliminati in sicurezza. 43 Revisione dei medicinali contenenti ibuprofene Aggiornato al 31/10/2014 Il Comitato di Valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) ha iniziato una revisione per valutare il rischio cardiovascolare dei medicinali contenenti ibuprofene ad uso sistemico ad alte dosi (2.400 mg al giorno) assunto regolarmente per lunghi periodi. Il PRAC valuterà anche le evidenze sull'interazione di ibuprofene con aspirina a basso dosaggio per decidere se gli attuali consigli agli operatori sanitari sono sufficienti. Dal documento completo reperibile sul sito www.aslbrescia.it nella consueta sezione Operatori - Medici - Farmacovigilanza - Sicurezza d'uso si evince in ogni caso che: "Non ci sono pertanto ipotesi di rischio cardiovascolare con ibuprofene quando utilizzato dalla maggior parte dei pazienti. Ibuprofene è uno dei medicinali maggiormente utilizzati per il dolore e l’infiammazione e ha un profilo di sicurezza ben conosciuto, soprattutto alle dosi abituali.". 19 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 44 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) L’AIFA in accordo con l’Azienda titolare AIC, Roche S.p.A, comunica che durante il trattamento con Konakion sono stati segnalati casi in cui la somministrazione intramuscolare determinava un effetto di deposito ed un rilascio continuato di vitamina K1 che poteva causare difficoltà in fase di ripristino del trattamento anticoagulante oltre ad un possibile rischio di formazione di ematomi. Sicurezza d’uso di Dopo attenta valutazione dei dati scientifici presenti in letteratura e di quelli di farmacovigilanza, si è ritenuto necessario, a tutela della KONAKION sicurezza dei pazienti, modificare 10mg/ml soluzione la via di somministrazione parenterale autorizzata da intramuscolare ad endovena. orale e iniettabile Gli operatori sanitari devono prestare attenzione alla nuova via di somministrazione del Konakion 10 mg/ml soluzione orale e iniettabile a per uso seguito dell’aggiornamento endovenoso delle informazioni sul prodotto (Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, Foglio Illustrativo ed etichette), di cui è riportato l’estratto nel documento AIFA pubblicato sul sito www.aslbrescia.it. Le modalità corrette di somministrazione del farmaco sono esclusivamente la via orale e la via endovenosa. L’eliminazione della via intramuscolare, che tutela il paziente da un possibile effetto deposito e dal rischio di formazione di ematomi nel sito d’iniezione, non comporta alcuna limitazione terapeutica del medicinale in quanto le indicazioni autorizzate vengono coperte anche dalla via orale. Per informazioni più dettagliate si rimanda al citato documento AIFA. Aggiornato al 31/10/2014 20 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) L'AIFA ha deciso di sospendere, in via cautelativa, l'efficacia della propria determina 17/3/14 (G. U. n. 76 del 01/04/2014) , con cui veniva regolamento l'uso dell'associazione dei farmaci chelanti "deferoxamina e deferiprone". In particolare, in riferimento al dosaggio dei chelanti in associazione, era previsto anche l'uso associato dei due farmaci sino al massimo dosaggio di Deferiprone 100mg/kg e di Deferoxamina 50mg/kg, ambedue riportati come somministrabili, in combinato, per 7 volte alla settimana. 45 Associazione farmaci chelanti deferoxamina e Di seguito una sintesi delle motivazioni cliniche che hanno determinato la citata sospensione. deferiprone: Sospensione Determina AIFA 17 L'AIFA ha rilevato che, in nessuno degli studi randomizzati e nelle tre metanalisi prese in considerazione, è stato riportato uno schema marzo 2014 – n. terapeutico con questa frequenza e dosaggi. 281 – L'Agenzia ha riscontrato la mancanza di dati certi che possano supportare, con elevati livelli di evidenza clinica, l'assenza di rischi di eventi avversi seri per il paziente (agranulocitosi, neutropenia, etc.) derivanti da questa modalità di trattamento. Inoltre ha rilevato che tali rischi potrebbero risultare più frequenti, sia in considerazione dell'elevato dosaggio di Deferiprone, fino adesso sperimentato solo in mono-terapia, sia della frequenza di somministrazione contemporanea di ambedue i farmaci per tutti i giorni della settimana. L'AIFA si ripropone di esitare, al termine di una valutazione più approfondita, condotta nel minor tempo possibile, una versione aggiornata della Determina, in considerazione della necessità di normare, in tempi brevi, l'uso del trattamento chelante in questione. Aggiornato al 31/10/2014 21 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 46 MEDICINALE Soluzioni orali di metadone contenenti povidone ad alto peso molecolare Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Il Comitato di Valutazione del Rischio per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha concluso la rivalutazione dei prodotti per uso orale a base di metadone contenenti l’eccipiente povidone e raccomanda la sospensione dal mercato delle soluzioni orali di metadone contenenti povidone ad alto peso molecolare. Alcune formulazioni orali di metadone contengono anche l’eccipiente povidone, disponibile in diversi pesi molecolari. Nonostante questi farmaci siano destinati al solo uso orale, alcuni pazienti possono farne un uso improprio per iniezione in vena. Se una formulazione che contenente povidone ad alto peso molecolare viene utilizzata impropriamente per iniezione, il povidone non viene escreto facilmente dall’organismo e si accumula all’interno delle cellule degli organi vitali. Ciò potrebbe causare seri danni. Le compresse di metadone che contengono povidone a basso peso molecolare rimarranno sul mercato con modifiche apportate al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e al Foglio illustrativo. 22 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 47 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Il PRAC ha raccomandato che i medicinali contenenti bromocriptina debbano essere utilizzati per prevenire o sopprimere la lattazione nelle donne dopo il parto, in un dosaggio fino a 2,5 mg, solo quando vi siano validi motivi medici (evitare ulteriori stress dopo la perdita del bambino durante o subito dopo il parto, o in caso di madri con l’infezione da HIV che non devono allattare al seno). La bromocriptina non deve essere utilizzata abitualmente per prevenire o bloccare la produzione di latte, né per alleviare il dolore o Restrizione dell’uso gonfiore del seno dopo il parto: tali sintomi possono essere gestiti con misure di supporto al seno o l'applicazione di ghiaccio, e, se di bromocriptina necessario, l'uso di antidolorifici. Inoltre questo principio attivo non deve essere usato nelle donne con un rischio elevato di effetti avversi gravi, tra cui donne con patologie che aumentano la pressione sanguigna o con gravi disturbi psichiatrici. Aggiornato al 31/10/2014 23 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 48 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) L'AIFA ha segnalato la possibilità di rintracciare flaconcini di Velcade (bortezomib) 3.5 mg rotti o con microfratture nel vetro. Questa problematica potrebbe rappresentare un rischio per i pazienti e il personale sanitario che manipola i flaconcini, in quanto potrebbe verificarsi: 1) Perdita di sterilità: un flaconcino rotto o con microfratture nel vetro potrebbe causare una perdita di sterilità; la somministrazione di una soluzione non sterile può portare a potenziali infezioni che potrebbero mettere a rischio la vita del paziente. 2) Particelle di vetro nel flaconcino: un flaconcino rotto o con microfratture nel vetro può determinare la presenza di particelle di vetro nel suo contenuto, che possono causare l’insorgenza di eventi tromboembolici che potrebbero mettere a rischio la vita del paziente. 3) Esposizione accidentale: un flaconcino rotto o con microfratture nel vetro può portare a un’accidentale esposizione al farmaco da Sicurezza d’uso di parte del personale che lo manipola; bortezomib è un agente citotossico e l'esposizione accidentale potrebbe mettere a rischio la vita degli operatori sanitari. Velcade (bortezomib) L’Azienda consiglia di seguire le istruzioni descritte di seguito: a) ispezionare il flaconcino al fine d'identificare qualsiasi frattura o danno; b) non utilizzare il flaconcino se risulta rotto o compromesso; c) indossare guanti/protezione per gli occhi/protezione per il viso/dispositivi di protezione individuali; d) in caso d'ingestione accidentale contattare un centro antiveleni o un medico, in quanto ciò potrebbe mettere a rischio la vita; e) in caso di contatto accidentale con la pelle rimuovere gli indumenti e le scarpe contaminati e lavarsi con acqua e sapone, mentre in caso di contatto accidentale con gli occhi sciacquarli con acqua per 15 minuti; in entrambi i casi consultare un medico. Aggiornato al 31/10/2014 24 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 49 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Contraccettivi di emergenza contenenti levonorgestrel o ulipristal acetato EMA ha terminato un controllo dei contraccettivi di emergenza contenenti levonorgestrel o ulipristal acetato per valutare se l'aumento di peso corporeo influenzi l'efficacia di questi farmaci nel prevenire gravidanze indesiderate in seguito a rapporto sessuale non protetto o fallimento contraccettivo. Dopo aver valutato tutte le prove disponibili sull'efficacia dei contraccettivi di emergenza, il CHMP ha ritenuto che i dati disponibili siano troppo limitati e non abbastanza robusti per concludere con certezza che l'effetto contraccettivo sia ridotto dall'aumento di peso corporeo. Il CHMP ha ritenuto che, con effetti indesiderati generalmente lievi, il profilo di sicurezza dei contraccettivi di emergenza è favorevole e si possa continuare ad assumerli indipendentemente dal peso corporeo della donna. Alle donne deve essere ricordato che i contraccettivi di emergenza devono essere assunti il più presto possibile dopo il rapporto sessuale non protetto. Essi devono essere usati solo come metodo di 'salvataggio' occasionale, in quanto hanno un diverso meccanismo rispetto ai normali metodi contraccettivi. La raccomandazione del CHMP verrà inviata alla Commissione europea per una decisione giuridicamente vincolante che sarà valida in tutta l'UE. Sul documento integrale pubblicato sul sito www.aslbrescia.it sono riportati in dettaglio specifiche informazioni sia per le donne che per gli operatori sanitari. Aggiornato al 31/10/2014 25 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Ofatumumab è indicato per il trattamento di pazienti con leucemia linfocitica cronica (CLL) refrattaria a fludarabina e alemtuzumab. Ofatumumab per via endovenosa è stato associato ad un rischio di reazioni da infusione potenzialmente fatali. Gli operatori sanitari devono informare i loro pazienti del rischio di reazioni da infusione potenzialmente fatali associate all’infusione di ofatumumab. Tali reazioni possono anche verificarsi nonostante la premedicazione, specialmente durante la prima infusione. Per tale motivo, vengono comunicate le seguenti raccomandazioni: 50 Sicurezza d’uso di Ofatumumab deve essere somministrato esclusivamente sotto la supervisione di un medico esperto nell’uso di terapia antitumorale e Arzerra laddove siano disponibili strutture per monitorare e trattare le reazioni da infusione (ofatumumab) I pazienti devono ricevere gli agenti di premedicazione da 30 minuti a 2 ore prima di ogni infusione di ofatumumab, in accordo con lo schema posologico descritto nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) di ofatumumab Nonostante la premedicazione, le reazioni da infusione possono ancora verificarsi. Nei casi di reazioni gravi, l’infusione di ofatumumab deve essere interrotta immediatamente e va intrapreso il trattamento sintomatico I pazienti con anamnesi di ridotta funzionalità polmonare possono essere ad alto rischio per complicazioni polmonari da reazioni gravi. Pertanto questi pazienti devono essere strettamente monitorati durante l’infusione di ofatumumab. Sul documento integrale pubblicato sul sito www.aslbrescia.it sono riportati in dettaglio ulteriori informazioni Aggiornato al 31/10/2014 26 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 51 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) In particolare si segnala la raccomandazione riguardante le limitazioni d’uso combinato (noto come doppio blocco del RAS) di bloccanti dei recettori dell’angiotensina II (ARBs), inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori) e inibitori diretti della renina (di cui aliskiren è l’unico principio attivo autorizzato), utilizzato nel trattamento dell’ipertensione e dell’insufficienza cardiaca congestizia. In sintesi • La terapia con il doppio blocco del sistema renina angiotensina (RAS) attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, bloccanti dei recettori dell’angiotensina II o aliskiren aumentano il rischio di effetti avversi, come l’iperkaliemia, l’abbassamento della pressione sanguigna e il Sicurezza d’uso di peggioramentodella funzione renale, rispetto all’uso degli stessi farmaci in monoterapia. • La terapia con il doppio blocco RAS non è raccomandata. medicinali che • In particolare la terapia con il doppio blocco RAS non deve essere usata in pazienti con nefropatia diabetica. agiscono sul sistema renina• Se la terapia con il doppio blocco RAS è considerata assolutamente necessaria, questa deve avvenire solo sotto la supervisione di uno angiotensina (RAS) specialista e il paziente deve sottoporsi ad uno stretto e frequente monitoraggio della funzione renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. • Il concomitante uso di ACE inibitori o ARBs con medicinali contenenti aliskiren è controindicato in pazienti con diabete mellito o con insufficienza renale (GFR < 60 ml/min/1.73 m2). • Valsartan e candesartan restano autorizzati per il trattamento dell’insufficienza cardiaca in combinazione con ACE inibitori nei pazienti selezionati che non possono usare altri trattamenti per l’insufficienza cardiaca. Come raccomandato in precedenza, il trattamento deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e il paziente deve sottoporsi ad uno stretto e frequente monitoraggio della funzione renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. • Ai pazienti attualmente in trattamento con la terapia del doppio blocco RAAS si raccomanda di discutere il trattamento con il proprio medico al prossimo appuntamento in programma. Aggiornato al 31/10/2014 27 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE 52 Sicurezza d’uso di medicinali a base di domperidone: nuove raccomandazioni per la minimizzazione dei rischi cardiaci Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Si segnala che, a seguito di una rivalutazione a livello europeo che conferma un lieve aumento del rischio di eventi avversi cardiaci gravi correlati all’uso di domperidone, è stato limitato l’utilizzo del farmaco al solo trattamento dei sintomi di nausea e vomito e sono state limitate la dose e la durata del trattamento. Si raccomanda, inoltre, di regolare accuratamente i dosaggi in funzione del peso nei bambini. La riduzione delle dosi raccomandate e della durata del trattamento è stata considerata fondamentale per minimizzare i rischi. Sul documento integrale pubblicato sul sito www.aslbrescia.it sono riportati in dettaglio ulteriori informazioni in merito alle nuove dosi raccomandate e alle controindicazioni. 28 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 53 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) AIFA rende disponibili nuove informazioni sull'impiego dei farmaci a base d’interferone beta nel trattamento della sclerosi multipla. Sono stati evidenziati casi, alcuni fatali, di microangiopatia trombotica (TMA), che si è manifestata la maggior parte delle volte come porpora trombotica trombocitopenica o sindrome emolitico-uremica. Sono stati segnalati anche casi di sindrome nefrosica con diverse nefropatie sottostanti, tra cui la glomerulosclerosi focale segmentaria collassante, la malattia a lesioni minime, la glomerulonefrite membrano-proliferativa e la glomerulopatia membranosa. Sia la TMA sia la sindrome nefrosica possono comparire da alcune settimane a diversi anni dopo l’inizio della terapia con interferone beta. Gli Operatori Sanitari sono invitati a fare molta attenzione in caso di sviluppo di queste malattie e, se insorgono, a gestirle seguendo i Sicurezza d’uso di consigli riportati di seguito. medicinali a base TMA: Le caratteristiche cliniche della TMA comprendono trombocitopenia, ipertensione di nuova insorgenza, febbre, sintomi a carico del d’interferone beta sistema nervoso centrale (ad es. confusione e paresi) e funzionalità renale compromessa. Se si riscontrano le caratteristiche cliniche della TMA bisogna eseguire esami del livello di piastrine nel sangue e di lattato-deidrogenasi nel siero, della funzione renale e del livello di schistociti (frammenti di eritrociti) in uno striscio ematico. In caso di diagnosi di TMA, sono necessari il trattamento tempestivo (considerando la plasmaferesi) e l’interruzione della terapia con interferone beta. Sindrome nefrosica: si deve monitorare la funzione renale e prestare attenzione a segni e sintomi della malattia, quali edema, proteinuria e funzionalità renale compromessa, particolarmente nei pazienti a rischio elevato di patologia renale. In caso di comparsa di sindrome nefrosica, occorre trattare tempestivamente e prendere in considerazione l’interruzione della terapia con interferone beta. Per ulteriori approdondimenti il documento integrale è pubblicato sul sito www.aslbrescia.it. Aggiornato al 31/10/2014 29 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 54 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Il documento pubblicato sul sito www.aslbrescia.it, (sezione Farmacovigilanza - Sicurezza d'uso) è stato aggiornato ma sostanzialmente riconferma le informazioni già trasmesse con mail del 17/07/2014. Restrizione dell’uso Sono segnalate precauzioni aggiuntive, in particolare la pressione sanguigna deve essere monitorata attentamente; inoltre se compaiono di bromocriptina: ipertensione, dolore toracico, mal di testa o segni di tossicità a carico del sistema nervoso centrale, il trattamento deve essere sospeso e ulteriori la paziente valutata. accorgiemnti Sul documento integrale pubblicato sul sito www.aslbrescia.it sono riportati in dettaglio ulteriori informazioni in merito al dosaggio e alle controindicazioni. Sull'argomento sono già state inviate precedenti informative con mail del 14/05/2014 e 17/07/2014, in particolare relative all'uso improprio per iniezione in vena. Se una formulazione che contiene povidone ad alto peso molecolare viene utilizzata impropriamente per iniezione, il povidone non viene escreto facilmente dall’organismo e si accumula all’interno delle cellule degli organi vitali. Ciò potrebbe causare seri danni. 55 Soluzioni orali di metadone contenenti povidone ad alto peso molecolare Nell'ultima informativa il Gruppo tecnico sui Medicinali ad uso umano dell'EMA (CMDh) ha approvato la raccomandazione di sospendere l'autorizzazione all'immissione in commercio delle soluzioni orali (per bocca) di metadone contenenti povidone ad alto peso molecolare. Questi prodotti rimarranno sospesi fino a quando non saranno stati riformulati. Il CMDh ha concordato che le compresse di metadone che contengono povidone a basso peso molecolare devono rimanere sul mercato con modifiche alle informazioni sul prodotto. I citati documenti sono pubblicati nella versione integrale, per i necessari approfondimenti, sul sito www.aslbrescia.it, assieme ad un elenco riepilogativo delle Note Informative Importanti (sezione Farmacovigilanza - Sicurezza d'uso) al seguente link: http://www.aslbrescia.it/bin/index.php?id=2789 Aggiornato al 31/10/2014 30 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 56 MEDICINALE Sicurezza d’uso di Prolia (denosumab 60 mg) e Xgeva (denosumab 120 mg): minimizzazione rischio di osteonecrosi della mandibola/mascell a e di ipocalcemia 1/2 Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Sicurezza d’uso di Prolia (denosumab 60 mg) e Xgeva (denosumab 120 mg) L’AIFA ha fornito nuove informazioni per minimizzare il rischio di osteonecrosi della mandibola/mascella (ONJ) e ipocalcemia durante la terapia con Prolia e Xgeva. IN MERITO A PROLIA (DENOSUMAB 60 MG) Osteonecrosi della mandibola/mascella • I medici devono valutare tutti i pazienti per i fattori di rischio per ONJ prima del trattamento con Prolia • Si raccomanda una visita odontoiatrica con un’appropriata profilassi dentale in pazienti con fattori di rischio concomitanti • I pazienti devono essere incoraggiati a mantenere delle abitudini di buona igiene orale, ad effettuare dei controlli odontoiatrici periodici, e a riportare immediatamente ogni sintomo a livello orale come mobilità dentale, dolore o gonfiore durante il trattamento con Prolia • Per i pazienti che sviluppano ONJ, i medici devono attuare azioni di intervento concordate, come si evince dalle ulteriori informazioni reperibili sul documento integrale AIFA. Ipocalcemia • L’ipocalcemia è un rischio identificato in pazienti trattati con Prolia, che aumenta con il grado di compromissione renale. • L’ipocalcemia pre-esistente deve essere corretta prima dell’inizio della terapia con Prolia. • Un’adeguata assunzione di calcio e vitamina D è importante in tutti i pazienti specialmente nei pazienti con insufficienza renale grave • Il monitoraggio dei livelli di calcio deve essere effettuato: - prima di ogni dose di Prolia - entro due settimane dalla dose iniziale in pazienti predisposti a sviluppare ipocalcemia (es. i pazienti con grave insufficienza renale, clearance della creatinina <30 ml/min) - se si manifestano sintomi sospetti di ipocalcemia o se è diversamente indicato sulla base della condizione clinica del paziente • Informare i pazienti di riportare i sintomi di ipocalcemia 31 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 56 MEDICINALE Sicurezza d’uso di Prolia (denosumab 60 mg) e Xgeva (denosumab 120 mg): minimizzazione rischio di osteonecrosi della mandibola/mascell a e di ipocalcemia 2/2 Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) IN MERITO A XGEVA (DENOSUMAB 120 MG) Osteonecrosi della mandibola/mascella • L’osteonecrosi della mandibola/mascella (ONJ) è un effetto collaterale comune nei pazienti trattati con XGEVA. • Prima del trattamento con XGEVA è raccomandata una visita odontoiatrica con un’appropriata profilassi dentale. • Non deve essere iniziato un trattamento con XGEVA nei pazienti con flogosi dentale o mandibolare/mascellare attiva che richiede un intervento chirurgico o nei pazienti con esiti di un intervento chirurgico del cavo orale. • Informare i pazienti che stanno ricevendo XGEVA di mantenere una buona igiene orale, di effettuare dei controlli odontoiatrici periodici, e di riportare immediatamente ogni sintomo riscontrato a livello orale come mobilità dentale, dolore o gonfiore durante il trattamento con XGEVA. • In pazienti con fattori di rischio per ONJ, prima di iniziare il trattamento con Xgeva bisogna eseguire una valutazione individuale del rapporto beneficio/rischio. Ipocalcemia • L’ipocalcemia di grado ≥ 3 è un effetto collaterale comune di XGEVA. Il rischio aumenta con il grado di compromissione renale. • L’ipocalcemia preesistente deve essere corretta prima dell’inizio della terapia con XGEVA. • Tutti i pazienti devono ricevere un supplemento di calcio e vitamina D, eccetto in caso di ipercalcemia. • Il monitoraggio dei livelli di calcio deve essere effettuato: - prima della dose iniziale di XGEVA - entro le due settimane successive alla dose iniziale - nel caso si manifestino sintomi sospetti di ipocalcemia • Considerare un monitoraggio dei livelli di calcio più frequente durante la terapia nei pazienti con fattori di rischio per l’ipocalcemia (es. pazienti con insufficienza renale grave, clearance della creatinina <30 ml/min) o se diversamente indicato sulla base della condizione clinica del paziente. • Informare i pazienti di riferire i sintomi di ipocalcemia 32 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 57 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) L’AIFA ha reso disponibili nuove informazioni contro l'uso off-label di Simulect nel trapianto di cuore. Simulect è indicato solo per la profilassi del rigetto d’organo acuto nel trapianto renale allogenico de-novo. Non sono stati condotti studi randomizzati adeguatamente dimensionati che confrontavano Simulect con altri agenti induttori o con l’assenza di terapia di induzione in altre indicazioni di trapianto come il trapianto di cuore. Non è stato possibile dimostrare l’efficacia in quegli studi che erano stati condotti nel trapianto cardiaco, mentre c’è stato un tasso più elevato di eventi avversi cardiaci gravi per Simulect rispetto ad altre terapie di induzione. SICUREZZA D’USO Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e il Foglio Illustrativo saranno aggiornati nel relativo pargrafo al fine di evidenziare che non è stata dimostrata l’efficacia e la sicurezza di Simulect per la profilassi del rigetto acuto in pazienti sottoposti a trapianto d’organo solido DI SIMULECT allogenico diverso dal rene. (BASILIXIMAB) Avvertenza contro In numerosi studi clinici di piccole dimensioni, in pazienti sottoposti a trapianto di cuore sono stati riportati eventi avversi cardiaci gravi, l’uso off-label nel (arresto cardiaco, flutter atriale, palpitazioni) più frequentemente con Simulect rispetto ad altri agenti induttori. trapianto di cuore Sul documento integrale reperibile al seguente link: http://www.aslbrescia.it/bin/index.php?id=2789 sono riportate in dettaglio ulteriori informazioni cliniche. Aggiornato al 31/10/2014 33 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) MEDICINALE Il Comitato di Valutazione del Rischio per la Farmacovigilanza (PRAC) di EMA ha concluso la revisione periodica del rapporto rischio/beneficio di Valdoxan/Thymanax (agomelatina). Si tratta di due farmaci identici impiegati nella cura della depressione maggiore negli adulti e ha raccomandato nuove misure di minimizzazione del rischio di effetti collaterali epatici gravi, soprattutto per le popolazioni vulnerabili. Il PRAC raccomanda che 58 SICUREZZA D’USO - le avvertenze sul danno epatico presenti nelle informazioni sul prodotto siano potenziate per chiarire meglio come gli esami di DI VALDOXAN funzionalità epatica debbano essere eseguiti regolarmente prima e durante la terapia, THYMANAX - Valdoxan/Thymanax debbano essere attualmente controindicati in pazienti di età uguale o superiore a 75 anni (a maggior rischio di (AGOMELATINA) effetti collaterali epatici gravi), e per cui gli effetti benefici non sono stati documentati. Sui documenti integrali reperibili al seguente link: http://www.aslbrescia.it/bin/index.php?id=2789 sono riportate in dettaglio ulteriori informazioni cliniche. Aggiornato al 31/10/2014 34 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Di seguito si riporta una breve sintesi di note informative AIFA/EMA al fine di diffondere l'informazione presso gli operatori sanitari interessati, in merito al rischio cardiovascolare dell’antinfiammatorio non steroideo non selettivo aceclofenac, che è simile a quello di diclofenac e inibitori selettivi della COX-2. Considerato che l’aceclofenac è strutturalmente correlato al diclofenac e metabolizzato a quest’ultimo, le restrizioni riguardanti il diclofenac sono state introdotte anche per l’aceclofenac assunto per via sistemica. 59 L’aceclofenac è ora controindicato in pazienti con: - cardiopatia ischemica - arteriopatia periferica Aceclofenac: Nuove controindicazioni - malattie cerebrovascolari - insufficienza cardiaca congestizia di grado II-IV (classificazione New York Heart Association – NYHA). ed avvertenze I pazienti con queste patologie dovrebbero essere avviati a una terapia alternativa in occasione della prossima visita di controllo. Inoltre, il trattamento con aceclofenac deve essere iniziato dopo un’attenta valutazione in pazienti con: - insufficienza cardiaca congestizia di grado I (classificazione NYHA) - fattori di rischio significativi per eventi cardiovascolari - storia di emorragie cerebrovascolari. Queste informazioni saranno aggiunte al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. I rischi cardiovascolari di aceclofenac possono aumentare con l’aumentare della dose e durata di esposizione, pertanto in questi pazienti deve essere adottato il più breve periodo di trattamento possibile e la dose giornaliera più bassa. La necessità del paziente di un trattamento sintomatico e la sua risposta alla terapia dovrebbero essere rivalutati periodicamente. Aggiornato al 31/10/2014 35 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Si comunica che sul sito www.aslbrescia.it nella sezione di Farmacovigilanza dedicata alla sicurezza d’uso è stato aggiornato il riepilogo delle informative provenienti dalle Agenzie Regolatorie (AIFA/EMA). 60 In particolare in merito alla sicurezza d’uso di Valdoxan/Thymanax l’EMA ha ritenuto necessario ribadire l’importanza del monitoraggio SICUREZZA D’USO epatico che è fondamentale per un utilizzo sicuro del prodotto. DI VALDOXAN E’ stata ribadita l’opportunità di eseguire i test per la funzione epatica nei pazienti prima di iniziare il farmaco e regolarmente durante il THYMANAX trattamento. (AGOMELATINA) Se i test suggeriscono un danno epatico (per esempio, un aumento del livello di alcuni enzimi epatici - transaminasi - nel sangue di più di 3 volte il limite superiore della norma), i medici non dovrebbero iniziare la terapia con Valdoxan/Thymanax nei loro pazienti o dovrebbero interrompere il trattamento in quelli che lo stanno già assumendo. Sul documento integrale reperibile al seguente link: http://www.aslbrescia.it/bin/index.php?id=2789 sono riportate in dettaglio ulteriori informazioni sia per gli operatori sanitari che per i pazienti. 61 MACI (matrice impiantata composta di condrociti autologhi in cultura) Aggiornato al 31/10/2014 A seguito della chiusura del sito produttivo europeo per il farmaco per terapia avanzata MACI il medicinale non è disponibile per nuovi pazienti. La chiusura è dovuta a motivi commerciali, la sicurezza e l'efficacia di MACI non sono cambiate. I chirurghi sono stati invitati a non avviare nuovi pazienti alla terapia, anche se è possibile notificare all’azienda i pazienti che desiderano completare il trattamento. 36 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 62 MEDICINALE Trattamenti per Ebola Aggiornato al 31/10/2014 COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) EMA ha avviato una revisione delle informazioni sui farmaci per Ebola in fase di sviluppo in questo periodo. Lo scopo è fornire una visione dello stato di conoscenza sui differenti medicinali per supportare il processo decisionale delle Autorità Sanitarie. Al momento, non ci sono trattamenti approvati per prevenire o curare la malattia; alcuni hanno dato buoni risultati in laboratorio o negli animali, ma non sono ancora stati studiati nell’uomo. EMA ha costituito un gruppo di esperti che ha preso contatto con chi sta sviluppando farmaci potenziali per l’impiego in pazienti; le aziende, dunque, sono invitate a comunicare a EMA i dati di efficacia, sicurezza e qualità concernenti i medicinali in fase di sviluppo. La revisione si concentra su trattamenti in sviluppo usati per curare pazienti infetti; vaccini per la patologia e le terapie derivate dal sangue di sopravvissuti sono esclusi dalla revisione. 37 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) L'AIFA richiama l’attenzione sul rischio di perdita in una piccola percentuale di flaconi di Emtriva 10 mg/ml soluzione orale e ne raccomanda il controllo prima dell’impiego o della dispensazione. L’Azienda produttrice ha evidenziato una perdita intorno al tappo del flacone, che però non è rilevante (1-2 ml) né pericolosa per la sicurezza dei pazienti. Gli Operatori Sanitari devono inoltre accertarsi che la capsula anti-bambino funzioni adeguatamente. Se si nota una perdita o la capsula di 63 Sicurezza d’uso di chiusura a prova di bambino non funziona correttamente, il flacone non deve essere usato o dispensato e bisogna inviare una Emtriva segnalazione all’Azienda produttrice. (emtricitabina) Emtriva soluzione orale è di colore da arancio ad arancio scuro, e ciò rende la perdita visibile sotto la banda di plastica applicata a collo e tappo del flacone. L’Azienda produttrice sta considerando d’introdurre flaconi con pareti più spesse e contenenti una resina che aiuterà a ridurre l’entità del difetto osservato. Nel frattempo, è necessario controllare se c’è una perdita capovolgendo il flacone prima dell’utilizzo o della dispensazione. Aggiornato al 31/10/2014 38 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 64 65 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Il Comitato di Valutazione del Rischio per la Farmacovigilanza (PRAC) di EMA ha completato una revisione di benefici e rischi di questo farmaco antitumorale impiegato per la cura della leucemia (cancro dei globuli bianchi) in pazienti adulti che non possono assumere altri Iclusig (ponatinib) medicinali della stessa classe (chiamata “inibitori delle tirosin-chinasi”). Scopo dell’attività è stato quello di esaminare il rischio di formazione di coaguli di sangue e ostruzione dei vasi sanguigni durante la terapia. Il PRAC ha stabilito che i benefici di Iclusig superano i rischi, ma raccomanda misure più incisive per minimizzare il rischio di blocco di arterie e vene (interrompere il trattamento se non c’è risposta dopo tre mesi di assunzione, monitorare i pazienti per la pressione alta o per segni di problemi cardiaci, evitare l’uso in persone che hanno avuto un attacco di cuore o un ictus). Farmaci a base di testosterone Aggiornato al 31/10/2014 Il PRAC ha completato una revisione di questi medicinali a causa di problemi riguardanti effetti avversi su cuore e vasi sanguigni, compreso l'attacco cardiaco, ma non ha trovato evidenze del fatto che l'impiego dell’ormone androgeno in pazienti che non ne producono abbastanza (condizione chiamata ipogonadismo) aumenti il rischio di danni al cuore. Il Comitato ha fatto notare anche che la stessa mancanza di testosterone, responsabile dello sviluppo della funzione riproduttiva negli uomini, potrebbe aumentare il rischio di problemi cardiaci. Il PRAC, dunque, ha stabilito che i benefici di quest’ormone superano i rischi, dunque i farmaci che lo contengono possono essere assunti per gli usi autorizzati, ma raccomanda che essi siano utilizzati solo quando la mancanza di testosterone è confermata da segni, sintomi ed esami di laboratorio. Le informazioni sul prodotto per i medicinali a base di quest’ormone dovrebbero essere aggiornate con questa raccomandazione e le avvertenze che sconsigliano la somministrazione negli uomini con problemi cardiaci, epatici o renali. 39 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 66 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Farmaci a base di valproato Il PRAC ha raccomandato il rafforzamento delle restrizioni all’impiego di questi medicinali a causa del rischio di malformazioni e problemi di sviluppo in bambini esposti al principio attivo durante la gravidanza. Il valproato non deve essere usato per curare epilessia o disturbo bipolare nelle donne che sono o possono restare incinte, salvo che altre terapie siano inefficaci o non tollerate. Le donne per cui il valproato rappresenta l’unica scelta terapeutica, dopo che sono state trattate senza successo con altri trattamenti, devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci e la terapia deve essere iniziata e supervisionata da un medico con esperienza nel trattare queste condizioni. Le pazienti cui è stato prescritto il valproato non devono interrompere l’assunzione senza aver consultato un medico. Il PRAC, inoltre, raccomanda che i medici che prescrivono valproato forniscano alle donne informazioni complete sui rischi, e che rivalutino il trattamento quando una paziente pianifica una gravidanza. Le informazioni sul prodotto devono essere aggiornate con le ultime raccomandazioni. Aggiornato al 31/10/2014 40 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. MEDICINALE 67 Utilizzo medicinali contenenti azoto protossido da solo e in associazione con ossigeno al 50%, in bombole di peso inferiore o uguale a 20 kg COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) La CTS di AIFA ha integrato il parere con cui aveva indicato il regime di fornitura USPL (uso riservato agli specialisti) e definito, nel contempo, come utilizzatori, gli specialisti in anestesia e rianimazione, gli odontoiatri e gli specialisti in odontoiatria. La CTS ha confermato per l’uso extraospedaliero delle bombole di azoto protossido/ossigeno in miscela al 50% di peso uguale o inferiore a 20 kg, il regime di fornitura USPL, ad esclusivo uso degli specialisti in anestesia e rianimazione, odontoiatria e degli odontoiatri. Per l’utilizzo delle stesse in ambiente ospedaliero e strutture assimilabili, ha previsto invece, l’uso da parte di specialisti (senza indicazione della specialità), regolamentato da procedure specifiche redatte con la partecipazione dello specialista in anestesia e rianimazione. Per le bombole di peso superiore a 20 kg si conferma il regime di fornitura OSP Per una lettura più approfondita si rimanda al documento integrale reperibile al seguente link: http://www.aslbrescia.it/bin/index.php?id=2789. 68 Facendo seguito alla Nota Informativa Importante del 26/06/2014 “Konakion 10 mg/ml soluzione orale e iniettabile per uso endovenoso – Sicurezza d’uso di Modifica via di somministrazione parenterale autorizzata da intramuscolare a endovenosa”, AIFA chiarisce che la cancellazione della via intramuscolare riguarda solamente la formulazione per pazienti adulti; nessun cambiamento è Konakion stato apportato a Konakion prima infanzia 2 mg/0,2 ml soluzione orale e iniettabile. Ciò è stato necessario perché l’assunzione intramuscolare causa rilascio continuato e deposito di vitamina K1, che potrebbero determinare difficoltà durante il ripristino della terapia anticoagulante, ed è associata al rischio di formazione di ematomi. Aggiornato al 31/10/2014 41 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 69 70 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Sono state segnalate con Broncovaleas 0,5% soluzione da nebulizzare reazioni avverse gravi, in modo particolare tremori e tachicardia, in bambini di età inferiore a due anni, causate da errore posologico, via di somministrazione errata e scambio di farmaco. Le reazioni avverse inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) hanno richiesto ospedalizzazione e si sono risolte dopo interruzione della terapia. Sicurezza d’uso di Pertanto, allo scopo di ridurre il rischio di sovradosaggio per esposizione accidentale, AIFA ha limitato l’impiego di Broncovaleas 0,5% Broncovaleas 5mg/ml soluzione soluzione da nebulizzare alla cura del broncospasmo in pazienti di età maggiore di due anni con malattie ostruttive reversibili delle vie aeree e attacchi acuti di broncospasmo. da nebulizzare flacone da 15 ml Inoltre, alfine di minimizzare il rischio di errore posologico, le informazioni sul prodotto saranno aggiornate per quanto concerne il dosaggio da usare in pazienti tra due e dodici anni, espresso in milligrammi, millilitri e gocce, anche in rapporto al peso corporeo. AIFA raccomanda ai Medici di non eccedere le dosi consigliate e d’informare i genitori, in fase di prescrizione del medicinale a un bambino, circa il dosaggio e la via di somministrazione adeguati. Le nuove informazioni saranno aggiunte al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e reperibili al seguente link: http://www.aslbrescia.it/bin/index.php?id=2789. La pseudoefedrina è un principio attivo, presente in prodotti medicinali di automedicazione dispensabili senza obbligo di ricetta medica. Questo principio attivo è vietato per il doping, dunque i Fogli Illustrativi dei medicinali che lo contengono, da solo o in associazione, sono Sicurezza d’uso di stati aggiornati con un’avvertenza che dice “Per chi svolge attività sportiva: l’uso Farmaci a base di del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping”. pseudoefedrina Anche l’etichettatura dei prodotti è stata aggiornata, con apposizione del pittogramma anti-doping sulle confezioni. AIFA, perciò, raccomanda agli Operatori Sanitari di avvertire chi pratica sport di prestare attenzione all’impiego di medicinali contenenti pseudoefedrina, sostanza vietata per il doping. Aggiornato al 31/10/2014 42 di 43 SICUREZZA D'USO: Riepilogo sintesi comunicazioni AIFA/EMA N. 71 72 MEDICINALE COMUNICAZIONE EMA / AIFA (Documento integrale sul sito www.aslbrescia.it sezione Farmacovigialnza - Sicurezza d'uso) Durante la procedura di ecocardiografia con stress col farmaco associato alla dobutamina, sono state segnalate aritmie, anche fatali, in Sicurezza d’uso di pazienti con instabilità cardiovascolare (Es. sindrome coronarica acuta recente o ischemia clinicamente instabile). In questi pazienti, dunque, Sonovue non deve essere impiegato in associazione alla dobutamina; quando è usato da solo, bisogna valutare Sonovue con attenzione il rapporto beneficio/rischio e monitorare i parametri vitali durante e dopo la somministrazione, perché reazioni simil(esafluoruro di zolfo) allergiche e/o vasodilatatorie possono mettere in pericolo la vita del paziente. Gli Operatori Sanitari riceveranno una brochure educazionale aggiornata e le nuove informazioni saranno aggiunte al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. Per una lettura più approfondita si rimanda al documento integrale reperibile al seguente link: In particolare si segnala che, a livello mondiale, si sta verificando una carenza temporanea del medicinale Xofigo (utilizzato per il trattamento di soggetti adulti affetti da carcinoma prostatico resistente alla castrazione, con metastasi ossee sintomatiche e senza Sicurezza d’uso di metastasi viscerali note) dovuta al fatto che i lotti recentemente prodotti non hanno superato i routinari controlli di qualità prima della Xofigo (radium Ra distribuzione. 223 dicloruro) I dati disponibili indicano che l'interruzione del trattamento fino a 4 settimane non ha un impatto rilevante sulla sopravvivenza globale, ma non sono disponibili dati sull'impatto del ritardo del trattamento per periodi più lunghi. Dato che al momento Bayer non è in grado di prevedere quando la distribuzione del medicinale potrà riprendere, i medici curanti dovranno considerare la necessità di passare a terapie alternative, valutando rischi e benefici di un cambio di trattamento. Aggiornato al 31/10/2014 43 di 43