Economia Flash Newsletter congiunturale mensile per le aziende associate di Confindustria Vicenza DALLA PROVINCIA La prima metà dell’anno si è chiusa con segnali incoraggianti Come anticipato nel precedente numero di questa newsletter, l'indagine congiunturale trimestrale condotta dall'Associazione ha rilevato che la prima metà dell'anno si è chiusa con risultati incoraggianti per l'industria vicentina. Dopo aver riportato i dati provvisori, pubblichiamo ora quelli definitivi. Nel secondo trimestre (aprile-giugno) tutti i principali indicatori economici hanno registrato indicatori in positivo. In particolare la produzione industriale è risultata in aumento dell'8,2%, un dato interessante se confrontato con il +3,2% del trimestre precedente, ma soprattutto con il -19,6% con il quale si era chiuso lo stesso periodo (secondo trimestre) del 2009. L'incremento è stato dovuto ancora una volta tutto all'esportazione: le vendite dei prodotti industriali vicentini sono, infatti, aumentate dell'11% verso i paesi extra-Ue (+4,2% nel precedente trimestre e 13,8% nello stesso periodo dello scorso anno), del 4,3% verso l’Europa (+1,2% e -15,9%) e del 4% verso l'Italia (+0,8% e -17,6%). A fronte del 55% delle aziende che ha dichiarato aumenti di produzione, il 24% ha evidenziato cali produttivi; c'è dunque un “saldo” positivo di 31 punti. Anche questo un risultato lusinghiero, considerati i “precedenti”: 14 punti in positivo nel EconomiaFlash – N. 11 Settembre 2010 N. 11 Settembre 2010 trimestre precedente ma addirittura 75 punti in negativo nel secondo trimestre 2009. Migliorano anche le indicazioni sulla consistenza del portafoglio ordini, anche se quattro aziende su dieci (39%) dichiara ancora di avere un lavoro assicurato per meno di un mese, mentre il 46% ha lavoro per un periodo da uno a tre mesi e il rimanente 15% ha ordinativi assicurati per oltre un trimestre. Gli incassi risultano in ritardo nel 40% dei casi, ma anche in questo caso c'è una situazione di miglioramento, visto che la percentuale era del 50% nel precedente trimestre. Le aspettative degli imprenditori vicentini per il 3° trimestre dell’anno mostrano una prosecuzione dell’attuale tendenza, anche se su livelli più contenuti. Si prevede una crescita della produzione industriale trainata dalla domanda estera, ma anche le vendite sul mercato interno sono previste in leggero aumento. L’andamento dei principali settori industriali Ecco le indicazioni sull'andamento principali settori produttivi, in arrivo dall'indagine congiunturale di Confindustria Vicenza Meccanica. Si conferma il segno positivo: la produzione è aumentata del 15,5% grazie a un recupero delle esportazioni (15,9% verso i paesi extra-Ue, 8,2% verso Europa), positive anche le vendite sul mercato interno (+7,8%). Le aspettative sono positive anche se su livelli più contenuti. Sistema moda. Il settore registra un aumento della produzione industriale (+6,2%) grazie a una ripresa 1 delle vendite sul mercato interno (+7,7%) ed extra europeo (+2,3%). Le aspettative rimangono positive per produzione e vendite sul mercato interno ed estero. Alimentare. La produzione è aumentata del 3% per il buon risultato delle vendite verso l'Italia (+1,6%), l'Europa (+2,3) e i paesi extra-Ue (+6,4). Sono attesi ancora risultati positivi per produzione ed esportazioni. Concia. Si è registrato un aumento della produzione (+6,2%) e delle vendite: +1% verso l'Italia, +3,1% verso l'Europa, +9,6% verso i paesi extra-Ue. Le attese per il terzo trimestre sono però nel complesso sfavorevoli, a eccezione delle esportazioni che dovrebbero aumentare di circa il 2%. Carta e grafica. L'industria grafica conferma i livelli di crescita: la produzione è aumentata del 3,3%, le vendite sono in aumento sul mercato interno (+2,3%) e verso l'Europa (+0,7%), stabili le esportazioni verso i paesi extra-Ue. Le aspettative per il terzo trimestre sono positive. Materie plastiche. Aumentano produzione (+8,9%) e vendite verso l'Italia (+6,4) e verso i paesi extra-Ue (+7%). Le attese restano positive. Mobile. Le vendite hanno subito una contrazione su tutti i mercati. In particolare verso l'Europa sono diminuite del 7,5%, verso i paesi extra-Ue del 5,3% e verso l'Italia del 4,8%. Il terzo trimestre non dovrebbe cambiare tendenza. Orafo. Dopo qualche segnale di recupero iniziato negli ultimi mesi del 2009, la produzione torna a calare segnando una contrazione del 6,9%, legata alla flessione delle vendite verso l'Italia (-7,9%). Positive invece le esportazioni verso l'Europa (+4,6%) e verso i paesi extra-Ue (+1,6%). Le aspettative sono caratterizzate da incertezza. IL COMMENTO di Mario Deaglio Possiamo sperare in un autunno un po' migliore dei due precedenti Nell’autunno 2008 eravamo entrati in questa crisi tutti assieme: europei, americani, asiatici, ricchi e poveri. Nell’autunno 2010 stiamo invece rispondendo in modo molto diverso. Per gli asiatici, la crisi è stata soltanto un temporaneo rallentamento di una crescita da record e l’hanno già dimenticata. Gli americani hanno probabilmente sbagliato la cura e quella che sembrava una ripresa sicura si è invece appiattita. Gli europei, dopo i tagli alle spese pubbliche vanno avanti a passo di lumaca, ma vanno avanti, trainati da un forte recupero tedesco. Mediamente i paesi poveri hanno fatto meglio dei ricchi. Quando la Germania va, l’Italia va, soprattutto quella di Nord-Est. E quindi qualche germoglio comincia a spuntare: i consumi non scendono e le esportazioni salgono, la disoccupazione continua a essere grave ma è sostanzialmente stazionaria. Il divario Nord-Sud preoccupa perché più in giù di Roma i segnali positivi si vedono assai meno. Insomma, possiamo sperare in un autunno leggermente migliore dei due precedenti, quanto basta per tirare il fiato. Ma teniamo le dita incrociate. EconomiaFlash – N. 11 Settembre 2010 2