Luca Lo Bianco - La scomparsa di Majorana
Scritto da Angelo Abbonante
Sabato 05 Aprile 2008 00:00
Silta Records - SR 0604 - 2006
Luca Lo Bianco: basso acustico, basso elettrico, elettronica
Mauro Schiavone: pianoforte
Francesco Guaiana: chitarra
Giorgia Meli: voce
Gianni Gebbia, Gaspare Palazzolo, Orazio Maugeri: sassofono
Claudio Gioè, Rosario Tedesco: attori
Ferenc Nemeth, Mimmo Cafiero, Massimo D'Aleo, Fabrizio Giambanco: batteria
A volte incidere un album ispirandosi ad un testo letterario, poetico, pittorico o musicale
può essere una sfida con se stessi o la realizzazione di un sogno o semplicemente una dedica
a quello che è o è stato importante nella vita. A volte grazie a queste giustificazioni, fare ciò può
essere un buon motivo per tenere in vita un qualcuno o un qualcosa che spesso a causa della
velocità con cui si susseguono il vecchio e il nuovo, anche quelli più importanti, rischiano di
cadere nel dimenticatoio. A volte dimenticati anche dai testi scolastici!
Luca Lo Bianco, con La scomparsa di Majorana, ricorda l'esistenza di un libro, dal quale ha
preso liberamente ispirazione, ma cosa ancor più importante ha rimesso alla memoria il nome
dello scienziato Ettore Majorana e del grande scrittore siciliano Leonardo Sciascia.
Ettore Majorana nacque a Catania nel 1906, precursore della Fisica Nucleare è considerato
uno dei geni della Fisica moderna, sparito nel 1938 senza lasciare nessun indizio sulla sua
scomparsa è stato oggetto di tre ipotesi, tra le quali una formulata da Sciascia secondo cui egli
si rinchiuse in un monastero, per fuggire, forse, dalle sue stesse scoperte sulla fisica.
Il bassista siciliano mette in scena con La scomparsa di Majorana uno spettacolo teatrale
presentato in prima assoluta a Berlino in occasione della manifestazione "Eine sizilianische
Metaphysik. Ettore Majorana und Leonardo Sciascia: zwischen Wissenschaft und Literatur".
La linea musicale seguita non è sempre di stampo jazzistico, anzi tutt'altro, nel progetto vi si
possono trovare degli elementi di musica elettronica e post-rock e le tracce di cantato vengono
sostituite dalla voce narrante di due attori che recitano la vita del Fisico.
Un disco che non funge da colonna sonora ad una serata, più che altro perché i testi recitati
incuriosiscono a seguire la vicenda.
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