Il tropico del Carso è un termine inventato ma ben aderente al

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VENERDI' 8 NOVEMBRE ORE 17,30
CON IL FAI al MUSEO dell'ANTARTIDE APERITIVO” TROPICALE”
Tropico del Carso
Questa storia, iniziata più di 120 milioni di anni fa, verrà narrata con la passione che lo
contraddistingue dal professor Nevio Pugliese, Direttore del Museo Nazionale
dell’Antartide – sezione di Trieste
Prima di sollevarsi una decina di milioni di anni fa, l’area oggi occupata dal Carso
costituiva la parte settentrionale di un frammento di continente corrispondente
all’attuale Africa: la Placca Adriatica.
Questa Placca attraversò il mare caldo della Tetide per diverse centinaia di milioni di
anni. Se avessimo un aereo capace di tornare indietro nel tempo, vedremmo scenari che
oggi caratterizzano ambienti tropicali: barriere organogene costruite non da coralli ma
da molluschi bivalvi (rudiste), isole che oggi sappiamo essere state popolate anche da
dinosauri, lagune tropicali… Il tropico del Carso è un termine inventato ma ben aderente
al clima del Cretacico e di parte del Terziario.
Le rocce del Carso più antiche sono i calcari di oltre 120 milioni di anni fa (Cretacico
inferiore), mentre le più recenti sono i calcari di oltre 40 milioni di anni fa (Eocene
medio). In questo intervallo di tempo sono accaduti eventi dettati da cambiamenti
climatici globali e a volte catastrofici. Comparse e scomparse di organismi, estinzioni in
massa, anossie, impatti di meteoriti e frane sottomarine hanno scandito l’evoluzione
degli antichi ambienti del Carso.
Una serie di immagini accompagneranno il racconto di questa storia. L’osservazione
diretta di campioni di roccia affioranti lungo i sentieri del Carso consentiranno ai
partecipanti a questo incontro di diventare detective del passato e immaginare come gli
ambienti si sono modificati nel tempo a partire da oltre un centinaio di milioni di anni
fa.
Seguirà un breve documentario dal titolo “Paleopasseggiando lungo il tropico del
Carso”, girato in collaborazione con il Centro Didattico Naturalistico di Basovizza
(Trieste) e prodotto dal Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine (ora di
Matematica e Geoscienze). Parteciperà uno degli autori del documentario, il dott.
Rodolfo Riccamboni.
L’osservazione diretta di campioni di roccia affioranti lungo i sentieri del Carso
consentiranno ai partecipanti a questo incontro di diventare detective del passato e
immaginare come gli ambienti si sono modificati nel tempo a partire da oltre un
centinaio di milioni di anni fa.
Al termine della conferenza un gradevole “Aperitivo Tropicale “ al Posto delle Fragole.
Ritrovo alle ore 17.30 presso la sede del museo in via Weiss 21 nel comprensorio
dell’ex OPP. Durata dell’incontro 2 ore circa. L’autobus 17 può portarvi all’entrata
superiore dell’ex OPP e dopo quattro passi in giù... siete al Museo.
Iscrizioni entro il 6 novembre 2013 presso il punto FAI della Cividin Viaggi in via
Imbriani 11 (orario: da lunedì a venerdì ore 9-13 e 15-19, sabato 9.30- 12.30 tel. 0403789382).
Referente dell’iniziativa: Mirella Pipani ([email protected]).
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