debutta domani, sabato 23 luglio, in prima assluta il

Mittelfest 2016
TERRA! … e all’orizzonte i fuochi
25.ma edizione, Cividale del Friuli, 16-24 luglio 2016
UNA GIORNATA ALL’INSEGNA DEI DEBUTTI IN PRIMA
ASSOLUTA E DEI PROGETTI SPECIALI PER LA
PENULTIMA GIORNATA DI MITTELFEST: SABATO 23
LUGLIO AL FESTIVAL IL NUOVO LAVORO
DELL’ACCADEMIA D’ARTE DRAMMATICA NICO PEPE,
IL DIALOGO TRA VITTORIO SGARBI E DON ALESSIO
GERETTI, IL NUOVO SPETTACOLO DI AREAREA E
L’ATTESO DEBUTTO IN PRIMA ASSOLUTA DEL NUOVO
SPETTACOLO CON SIMONE CRISTICCHI “IL SECONDO
FIGLIO DI DIO”, REGIA DI ANTONIO CALENDA (PIAZZA
DUOMO, ORE 22.00) CRISTICCHI, CALENDA E
SIVILOTTI INCONTRERANNO IL PUBBLICO ALLE 12.30
AL CAFFÈ SAN MARCO
LA GIORNATA DI DOMENICA 24 LUGLIO SARÀ APERTA DA
UN NUOVO APPUNTAMENTO CON I CONCERTI DEI
CONSERVATORI REGIONALI (ORE 11.00 MUSEO
ARCHEOLOGICO NAZIONALE) E CON L’IMPORTANTE
INCONTRO PUBBLICO (ORE 11.00, CHIESA DI S.
FRANCESCO) IDEATO PER PROPORRE UN INNOVATIVO
PROGETTO DELLA DOC UNICA REGIONALE, DAL TITOLO
“FVG TERRA AUTENTICA? COMPETERE AL TEMPO
DELL’ECONOMIA MONDO”. INTRODUCE L’ARCHITETTO
ALESSANDRO VERONA, PRESENTE L’ASSESSORE
REGIONALE CRISTIANO SHAURLI
Comunicato stampa
Densa di debutti, prime assolute e progetti speciali appositamente pensati per Mittelfest
il cartellone di sabato 23 luglio, penultima giornata di questa 25 edizione del festival
cividalese. Se al centro della programmazione spicca l’ultimo lavoro con il cant’attore
Simone Cristicchi - protagonista alle 22.00 in Piazza Duomo del nuovo spettacolo diretto
da Antonio Calenda - il cartellone sarà aperto già nella mattina (ore 11.30 da piazza
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Diacono) con il lavoro curato dalla Civica Accademia teatrale Nico Pepe per restituire gli
esiti del progetto-laboratorio del SAFest, Il sapore della Terra, un percorso avviato assieme
alle scuole di teatro di Polonia, Russia, Svizzera e Bulgaria. Nel loro viaggio con soste negli
angoli “parlanti” di Cividale, allievi attori italiani e stranieri raccoglieranno il frutto del lavoro
di una settimana.
Alle 17.00 (e non alle 18.00 come inizialmente annunciato) la Chiesa di San Francesco
ospita un dialogo inedito, appositamente ideato per questa 25.ma edizione. Il dialogo d’arte
tra Vittorio Sgarbi e don Alessio Geretti La polvere e il soffio. (Rappresentazione di
Anima et di Corpo), trova un perfetto rimando nell’opera musicale scritta per il Giubileo del
1600, da Emilio de’ Cavalieri e eseguita ora dal Coro del FVG e dall’Ensemble Barocco
dell’Orchestra San Marco. Un’indagine sinestetica tra colori e affetti, alla ricerca dei modi
in cui musica e arti figurative si occupano dell’opposizione di Corpo e Anima. Polvere tratta
del suolo e soffio divino che le dà vita.
Nel pomeriggio, alle 18.30 nello spazio del Parco del Convitto Nazionale, la compagnia
Arearea debutta in prima con la sua nuova coreografia su Le Quattro Stagioni. Non proprio
quelle di Vivaldi, ma quelle su cui ha messo mano il compositore tedesco Max Richter. Nello
spettacolo convivono ambient music ed elettronica con il più popolare concerto della storia
della musica. Areaea rielabora la sfida del “compositore di protesta” e dentro quella musica
fa vibrare il linguaggio contemporaneo del corpo, per un nuovo progetto site specific.Sabat
in scena Primavera ed Estate (coreografie rispettivamente di Roberto Cocconi e Marta
Bevilacqua), mentre domenica sarà la volta di Autunno e Inverno.
A suggello della giornata, l’atteso debutto della nuova produzione teatrale firmata da
Promomusic e il Teatro Stabile di Brescia, in collaborazione con Mittelfest 2016, che
Simone Cristicchi dedica a David Lazzaretti, detto il “Cristo dell’Amiata”. Dopo il successo
di Magazzino 18, una nuova indagine del cant’attore romano, sempre diretto dal regista
Antonio Calenda, tra canzoni e narrazione, per recuperare l’ideale di giustizia sociale che
attraversa la storia dell’utopista toscano. Ne Il secondo figlio di Dio –in prima assoluta alle
22.00 in piazza Duomo - si racconta la grande avventura di un mistico, un visionario di fine
ottocento, capace di unire fede e comunità, religione e giustizia sociale. In cima a una
montagna, davanti a una folla adorante di quattromila persone, un uomo si proclama
reincarnazione di Gesù Cristo. È il luglio del 1878. L’inizio di una rivoluzione possibile, che
avrebbe potuto cambiare il corso della Storia. Un melodramma civile sulla spiritualità che
unisce canzoni e monologhi, come nello stile ormai consolidato dell’artista, che si avvale
degli arrangiamenti di Valter Sivilotti, anche co-autore delle musiche, accompagnato in
scena da un coro polifonico di 20 persone. Con lui sul palco anche 4 musicisti per uno
spettacolo corale che Cristicchi e il regista Antonio Calenda hanno definito un vero e
proprio musical civile.
Simone Cristicchi, Antonio Calenda e Valter Sivilotti incontreranno il pubblico e la
stampa presente al festival nella mattinata di sabato alle 12.30 al Caffè San Marco.
Due gli appuntamenti attesi per la mattina di domenica, ultima giornata di festival. Oltre al
concerto dei Conservatori alle 11.00 al Museo Archeologico Nazionale, atteso sempre alle
11.00 alla Chiesa di san Francesco l’incontro pubblico “FVG Terra autentica?
Competere al tempo dell’economia mondo”. Nell’era del turismo esperienziale e del
“piccolo è bello”, l’esplosione dei flussi globali di persone, merci e idee, pone oggi una
continua attenzione sui territori, sul loro significato e in particolare sulle loro differenze e
identità. La loro valorizzazione turistico-culturale divenuta esperienziale fa sempre più
riferimento all’autenticità. E sono maggiormente percepiti come autentici quei territori dove
la produzione agricola si è concentrata su prodotti intimamente legati ad una cultura; per
questo la trasformazione, la vendita, l’offerta enogastronomica, oltre che l’accoglienza e
l’ospitalità, sono il cardine di ogni paesaggio. Poiché il paesaggio non è legato solo alla
bellezza dei luoghi ma alla storia e alle tradizioni di chi lo vive e lo trasforma. In quest’ottica
DOP, IGP, DOC, DOCG… da entità astratte possono trasformarsi in espressione delle
articolazioni di un territorio. In quest’ottica è al centro della discussione il significato stesso
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del termine paesaggio: patrimonio o capitale? Le politiche della Regione FVG con la nuova
DOC unica regionale e il nuovo Piano Paesaggistico Regionale sono un’occasione
fondamentale per costruire nuove mappe per trasformare la frammentazione in autenticità,
ma al tempo stesso per superarla mettendo in atto un progetto di territorio attento delle
vocazioni specifiche di ogni luogo e alle loro relazioni.
Come e con quali strumenti è possibile cogliere questa occasione? Ne parlano l’architetto
Alessandro Verona, Franco Farinelli, Pesidente dell’ associazione geografi italiani,
Maurizio Ionico della Ferrovia Udine-Cividale, Mauro Pascolini dell’Università di Udine, L.
Carlo Palazzolo del Politecnico di Milano e l’Assessore regionale all’Agricoltura Cristiano
Shaurli. Ingresso libero
INFO STAMPA: [email protected]
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