Slow Food®
Alberobello e Valle d’Itria
Alla ricerca del Riesling perduto
La condotta Slow Food di Alberobello e Valle d’Itria, fra le sue attività
di esplorazione enogastronomica, ha voluto varcare i confini nazionali per
sfatare il luogo comune secondo cui in Germania si berrebbe solo birra.
E allora trentuno “esploratori del gusto” si sono recati nella regione
della Mosella per approfondire la conoscenza del Riesling, grandissimo
bianco tedesco, profumato e accattivante, soprattutto nelle splendide versioni
dolci.
Approfittando di un inaspettato collegamento aereo low-cost per la zona
di Francoforte, ci si trova catapultati in meno di due ore in una valle
incantevole ai più poco nota. La Mosella è uno degli affluenti principali
del Reno, sorge sui Vosgi in territorio francese e per un lungo tratto segna
il confine tra il Lussemburgo e la Germania per poi dirigersi verso nordest. Dopo aver percorso l’omonima vallata, si mischia con le acque del
più famoso fiume Reno nei pressi della splendida città di Coblenza. Nel
corso dei secoli il fiume ha scavato ampie anse nella roccia creando un
paesaggio con caratteristiche assolutamente uniche.
Da Koblenz (Coblenza) a Trier (l’antica città romana Treviri) la valle
si snoda come una striscia tortuosa di terra, costeggiata dalla strada in parte
lungo entrambi gli argini, in parte lungo un solo argine. Ciò costringe a
passare, in alcuni punti, da un lato all’altro del fiume, non facendo altro,
però, che arricchire il viaggio di angolazioni e prospettive diverse da
ammirare. L’affascinante panorama è costituito dal fiume navigabile con
le sue curve e le sue insenature, punteggiate da castelli arroccati e tanti
paesini con i caratteristici tetti neri di ardesia e i campanili aguzzi. Imme­
diatamente dietro le case si ergono pendii collinari coltivati a vigneto. Tutto
l’insieme è quasi fiabesco. La parte centrale della valle è considerata la
zona enologica più prestigiosa, dove si trovano tutti i migliori vigneti. Causa
la posizione geografica della Germania, situata tra il 47° ed il 50° parallelo,
limite massimo per la coltivazione della vite di qualità, i vini prodotti sono
quasi esclusivamente bianchi, spesso deboli, di basso grado alcolico e
aciduli. Il vitigno principe è il Riesling, fra i più straordinari, eleganti e
durevoli vini bianchi al mondo. Questo si spiega con le particolari condizioni
microclimatiche, la conformazione dei terreni e il suolo, principalmente
composto da rocce d’ardesia grigia e rossa, che permette di assorbire il
calore dei raggi solari riflessi dalle acque del fiume e di regolarne il clima.
Il sottile strato che ricopre le rocce costringe le radici delle viti a cercare
il proprio nutrimento in profondità conferendo ai vini una forte e caratteristica
nota minerale. Il Riesling è un’uva montana molto resistente al freddo e
alle gelate, ha una maturazione tardiva e si presta all’attacco della muffa
nobile. La Mosella infatti è una delle poche regioni in grado di beneficiare degli influssi della botrytis cinerea, uno
splendido regalo della natura. Portata dalle nebbie mattutine che si sviluppano lungo il corso del fiume, la muffa
nobile attacca gli acini favorendo l’evaporazione dell’acqua contenuta e lasciando un mosto concentrato di zuccheri
e aromi. Si producono oltre a bianchi secchi, fantastici vini dolci. Anzi, la Germania è una delle poche zone al mondo,
assieme al Canada, all’Austria e alla parte settentrionale degli Stati Uniti ad avere le condizioni ideali per produrre
gli Eiswein. Le uve dei “vini di ghiaccio” hanno la particolarità di essere vendemmiati in notturna nel mese di
Gennaio a una temperatura di -7°C, questo permette di ghiacciare l’acqua contenuta negli acini concentrando il
mosto zuccherato.
Un’esperienza unica è visitare i vigneti scoscesi dove il lavoro della vigna sembra possibile solo per esperti
funamboli! Contrariamente al clima, alquanto rigido, la simpatia e il senso di accoglienza degli amici tedeschi ci
ha avvicinati al punto da proporre un gemellaggio fra il territorio della Murgia e questa meravigliosa valle: un
incontro fra produttori per una grande manifestazione!
Adele Ninni - Flora Saponari
pugliasalute
- cinquantacinque -
novembre 2008