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W.P.C. Center_Writing Parer and Culture Center
Studente_Gentilucci Matteo
Relatore_Pof. Luigi Coccia
Introduzione
La Mediateca TE.MA. della Terra e del Mare ha come obbiettivo la creazione di spazi
pubblici capaci di radicarsi al contesto locale, tramite prima di tutto, una scelta opportuna del sito
di progetto poi attraverso la progettazione e la sperimentazione di uno spazio architettonico
adeguato.
Ciò che rappresenta al meglio il tema, vale a dire l'interazione tra Terra e Mare, è la figura
simbolica del fiume che partendo dall'entroterra arriva al mare attraversando e toccando diversi
luoghi e tradizioni.
A tal proposito, si pone un esercizio di RICOGNIZIONE finalizzato alla scoperta di alcune
qualità specifiche relative all’asta fluviale sulla cui foce si interverrà con la progettazione di un
nuovo spazio pubblico. Nell’intenzione di contrastare il processo di omologazione ricorrente lungo
la costa adriatica, l’esercizio va a mettere in luce le differenze che contraddistinguono le singole
aste fluviali.
Scoprire le differenze significa, rintracciare elementi e informazioni che potranno influire
nella definizione del PROGRAMMA di intervento progettuale relativo alla messa a punto di uno
spazio pubblico capace di affermarsi come “porta della valle”.
Il PROGETTO risentirà di tutto ciò che si estrarrà criticamente dagli ambiti vallivi analizzati e
di ciò che l’azione di programma tenderà a prefigurare.
Per la realizzazione del W.P.C. Center si è scelta la valle del fiume Potenza, che nascendo
nel comune di Fiuminata (MC) è percorrendo la valle per circa 95Km si getta nel mar Adriatico nei
pressi del comune di Porto Recanati.
La valle
Facendo un excursus sulla vallata del fiume Potenza si possono cogliere più aspetti che la
caratterizzano.
Il primo carattere su cui ci si può soffermare è prettamente PAESAGGISTICO-AGRICOLO, di
fatti la dimensione agricola della Valle del Potenza è stata a lungo dominante ma da molti anni
non è più al centro dell’attenzione. Ciò che si vuole evidenziare è che il territorio della Valle del
Potenza è un “sistema agricolo”: gran parte della sua superficie territoriale è utilizzata a fini
agricoli.
L’altra dimensione è quella paesaggistica, si tratta di una peculiarità di grande valore per le
sue potenzialità ricreative e i servizi ecologici che ad essa si associano e, inoltre, per l’identità
culturale dell’intera Provincia.
Sulla trama di un complesso sistema idrografico, l’agricoltura collinare ha modellato, nel corso dei
secoli, paesaggi ed ecosistemi di valore.
Nonostante puntuali localizzazioni di stabilimenti industriali permangono gli elevati valori
paesaggistici in molte parti. Benché l’intenso sviluppo spaziale, nelle forme in cui è avvenuto,
abbia infranto l’equilibrio paesistico ed eco-sistemico della Valle, vi sono ancora oggi ampie zone
– molto più ampie delle stesse aree edificate – nelle quali l’alterazione paesistica ed eco-sistemica
è stata contenuta e, comunque, può essere considerata reversibile. (Gli stessi centri storici,
nonostante gli sviluppi edilizi spesso caotici e incongrui, preservano all’interno delle cinte murarie
gli elevati valori storico-architettonici tipici degli insediamenti storici del territorio della Provincia
di Macerata.)
Il secondo carattere è quello che racchiude un tema più ampio che spazia, come espresso
dalla denominazione della mediateca, nella tradizione delle antiche è nuove cartiere e
conseguentemente collegato al tema della scrittura.
Nei pressi della sorgente del fiume potenza, sin dal 1300, sono fiorite industrie operanti nel
settore della carta ancora oggi attive, basti pensare alle cartiere di Pioraco più antiche e ricche di
storia, o alle più recenti cartiere Miliani nella zona di Castelraimondo che ad oggi fanno parte del
gruppo delle cartiere di Fabriano.
Oltre a carta, la vallata del fiume potenza ha ospitato ed ospita dei personaggi legati al
tema della scrittura, primo tra tutti il poeta di Recanati Giacomo Leopardi divenuto uno dei più
importanti poeti Italiani e altresì famoso in tutto il mondo, forse anche perché ispirato dalla
bellezza delle sue Marche e della sua città che sorge appunto su un’altura nei pressi del fiume.
Un' altro personaggio legato al tema della scrittura, recente riscopritore della scrittura
amanuense, Enrico Ragni in arte Malneus, residente anch’esso nei pressi di Recanati, che con la
sua attività a fatto
eccellere il suo paese a livello europeo e internazionale.
In ultimo la presenza nei pressi della foce di un'antica abazia, l'Abazia di Santa Maria in
Potenza, che ospitò se pur per un breve periodo dei monaci amanuensi intenti come da tradizione
alla copiatura di testi sacri.
Il progetto
La fase progettuale è cominciata raccogliendo le tematiche e le storie che caratterizzano
questa vallata del Potenza, per poi riportarle nella progettazione del nuovo spazio pubblico della
mediateca. L'idea di fondo è quindi, quella di creare uno spazio architettonico incentrato sulla
scrittura, sulla carta e di conseguenza sarà un notevole incentivo alla cultura.
Parlando del progetto in se, abbiamo voluto sviluppare l'idea di trasporto,come avviene in
un corso d'acqua, delle micro-storie vallive verso la costiera che si radicano al territorio attraverso
un manufatto architettonico. Infatti l'edificio è caratterizzato dalla presenza di un segno molto
forte che è quello di una pista ciclo-pedonale che lo attraversa per tutta la sua lunghezza, questo
percorso si insinua all'interno dell'edificio e si fonde perfettamente con la sua geometria.
Il significato del percorso, che tra l'altro è anche la via principale di accesso al sito, vuole
andare a segnare con il suo tracciato una via che dall'entroterra arriva sulla costiera passando
all'interno dell'edificio per poi ricollegarsi al lungomare già esistente. Da non trascurare inoltre
che il percorso identifica anche un'asse più o meno di simmetria, da cui si genera tutta
l'architettura.
L'edificio ha la caratteristica di avere un geometria fluida e morbida, quasi a rappresentare
un foglio di carta o un libro aperto, esso si sviluppa su due piani, uno alla quota zero che sarebbe
anche quella del percorso ciclo-pedonale, poi c'è un'altro piano pensato come una zona ipogea al
di sotto del percorso; all'esterno invece troviamo due piazze, una rivolta a sud verso il fiume
potenza che segna l'ingresso al primo piano e alla zona ipogea, ed un'altra molto più grande verso
nord che da accesso esclusivamente alla zona ipogea. Di fronte alla piazza sud vi è anche una
promenade con delle sedute che affaccia verso il fiume Potenza e verso una zona ad interesse
archeologico.
Molto particolare è la copertura con un andamento curvo che a nord va a concludere verso
il terreno dando l'idea che si insinui al suo interno e invece a sud piega quasi a 90° e ugualmente si
ferma all'altezza del terreno. Un' altra particolarità sono le vetrate, molto ampie sui lati estovest, mentre sulla copertura creano delle fresature quasi a dare l'idea di delle righe su un foglio di
carta
Per quanto riguarda le funzioni che l'edificio andrà ad assolvere, come già detto diverrà un
centro culturale incentrato sul tema della scrittura e della carta, per cui avremo al primo piano due
ali divise appunto dal percorso ciclo-pedonale che segnerà l'ingresso all'ala nord riservata alla
biblioteca, mentre nell'ala sud, a cui si accede dalla piazza ospiterà due sale espositive; entrambe
le aree si affacciano internamente nella zona ipogea come due terrazze chiuse da una grande
copertura.
La zona ipogea, a cui si accede dal piazzale nord e sud, è un openspace che ospiterà, un
Auditorium delle sale di proiezione e dei laboratori per la scrittura, il restante spazio invece potrà
essere adibito a sala espositiva.
Strutturalmente, abbiamo questa grande sala ipogea che è ricavata scavando un grande
cubo di 50mx60m esso è poi diviso dal percorso pedonale che sia appoggia sopra e lo attraversa
per la lunghezza del lato lungo. La parte centrale caratterizzata dal percorso assolve anche ad una
funzione portante della copertura composta da grandi travi inarcate in acciaio che sorreggono
tutta la copertura.
La luce della copertura è di 11m sia nell'ala sud che in quella nord.
Conclusione
In conclusione possiamo dire che tale progetto si vuole porre all'interno del tessuto di
Porto Recanti come un luogo per incentivare la cultura e la conoscenza di storia e personaggi di
tutta la vallata del Potenza.
E perché no; potremmo anche dire che la nuova mediateca
sorgerà in una zona caratterizzata da una forte presenza multietnica e questo progetto potrebbe
raggiungere proprio queste nuove etnie che troveranno un'ulteriore mezzo di integrazione
culturale e linguistica.
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