COMUNICATO 10 Il mistero dell’universo: la Lectio Magistralis di Jean-Pierre Luminet Domenica 25 ottobre a Palazzo Ducale, un’affollata Sala del Maggior Consiglio ha accolto l’astrofisico francese Jean-Pierre Luminet, che ha tenuto una Lectio magistralis sul destino dell’universo. Luminet, specializzato in buchi neri, ha anche scritto romanzi legati alla storia della scienza e alcune raccolte poetiche. «Quella di Luminet è una chiave di interpretazione del cosmo», ha spiegato il biologo e giornalista scientifico Fabio Pagan nella sua introduzione alla conferenza. Come si formano i buchi neri? «Gran parte delle stelle muoiono quando esauriscono il loro carburante. Il buco nero, che nasce a causa del collasso gravitazionale della stella Ipernova, è liscio e semplice: la sua superficie non ha alcun rilievo. Qualsiasi oggetto, entrando in un buco nero, sparisce insieme a tutte le informazioni ad esso legate», ha spiegato Luminet. «Dapprima il buco nero è piccolo, ma non può che aumentare in dimensioni. Invece i mini buchi neri non si ingrandiscono, ma evaporano emettendo energia». I mini buchi neri sono microscopici e si sono formati agli albori dell’universo, quando ancora le stelle non esistevano: «sembra che oggi i mini buchi neri che si sono formati prima del Big Bang stiano per esplodere: forse assisteremo alla loro evaporazione. Riusciremo a recuperare tutte le informazioni che hanno trattenuto in sé e che per noi erano irraggiungibili prima? La fisica quantistica sostiene di sì». Qual è dunque il destino dell’universo? «L’universo è in espansione ed è pieno di galassie, distribuite in modo uniforme. Ne abbiamo studiato la composizione: per la maggior parte è fatto di materia oscura, ovvero di particelle elementari che riempiono lo spazio e, al 70%, di energia oscura, che è il motore dell’antigravità. L’espansione dell’universo sarà perpetua e accelerata. Forse i buchi neri avranno un ruolo importante in questo processo: in ogni galassia, compresa la Via Lattea, c’è un grande buco nero invisibile. Esistono altri universi oltre al nostro? Se fosse così, ogni buco nero continuerebbe a generare dei nuovi baby universi all’infinito». Genova, 25 ottobre 2009