Olimpiadi di Barcellona del 1992 (3)

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Daniele Segnini
Olimpiadi di Barcellona del 1992 (3)
Nei giochi di squadra a Barcellona fece la sua apparizione come sport dimostrativo l’hockey su pista, molto
popolare in Catalogna. Le 4 squadre favorite della vigilia - Spagna, Italia, Argentina e Portogallo - finirono ai primi
quattro posti, ma la vittoria non andò ai portoghesi campioni in carica; si laureò campione olimpica l’Argentina
battendo in finale i padroni di casa spagnoli, terza l’Italia, solo quarto il Portogallo. La Spagna si rifece
nell’hockey su prato femminile: vinse il titolo sulla Germania, che si aggiudicò quello maschile, terzo il Pakistan.
Nel baseball Cuba vinse l’oro alla prima partecipazione – era assente sia a Los Angeles sia a Seul. La
Corea del Sud vinse l’oro nella pallamano maschile, seconda la Norvegia, terza la Csi (che vinse il titolo
femminile). Nel torneo di calcio fu introdotta la regola del limite di età: squadre composte di giocatori fino a 23 anni più
alcuni fuori quota; arrivarono ai quarti di finale squadre di 4 continenti: Spagna, Italia, Polonia e Svezia per
l’Europa; il Qatar per l’Asia, il Paraguay per l’America, il Ghana per l’Africa e
l’Australia per l’Oceania. L’Italia Under 23 allenata da Cesare Maldini non aveva grandissimi
giocatori - a parte Peruzzi, Albertini, Corini e Dino Baggio - e nei quarti trovò la Spagna di Guardiola e Kiko: 1-0 per loro.
La Spagna Under 23 vinse il titolo battendo in finale la Polonia; terzo il Ghana sull’Australia.
Nella pallavolo maschile per la prima volta l’Italia si presentò da favorita. Nel 1989 era arrivato sulla panchina
azzurra Julio Velasco. Il tecnico argentino e i suoi leggendari giocatori (Andrea Zorzi, Luca Cantagalli, Andrea Lucchetta,
Paolo Tofoli, Lorenzo Bernardi, Andrea Gardini.) avevano iniziato un ciclo di successi memorabili. Nel 1989 campionato
europeo (sulla Svezia) e argento in Coppa del mondo (dietro Cuba); nel 1990 campionato mondiale (su Cuba) e World
League (sull’Olanda); nel 1991 World League (su Cuba) e argento agli Europei (dietro all'Unione Sovietica); nel
1992 terza World League consecutiva (su Cuba). A Barcellona arrivarono ai quarti Italia, Stati Uniti, Spagna e Giappone
da un girone; Brasile, Cuba, Csi e Olanda dall’altro; l'Italia di Velasco fu eliminata – di notte in Italia,
ricordo ancora il mio stupore - nei quarti di finale dall'Olanda, al 5° set per 17-16. Il titolo andò al Brasile, seconda
l’Olanda, terzi gli Usa, quarta Cuba; quinta l’Italia e prima delusione per il “dream team” del
volley. Nel torneo femminile, ancora assenti le italiane, andarono in semifinale Cuba, Csi, Usa e Brasile: in finale vittoria
di Cuba sulla Csi. La delusione della pallavolo fu mitigata dalla vittoria della squadra di pallanuoto. L’Italia di
Attolico, Campagna, Caldarella, i due Porzio, Ferretti, Pomilio e Silipo (nella foto) superò in una finale lunghissima ed
emozionante i padroni di casa spagnoli del fortissimo ”italiano” Estiarte: 9-8 dopo i supplementari e
l’allenatore Rudic in acqua vestito. Nella pallacanestro furono aperte le porte ai professionisti della Nba; gli Stati
Uniti misero insieme il loro “dream team” con "Magic" Johnson, Michael Jordan e Larry Bird, battendo tutti
gli avversari con più di 30 punti di distacco. Seconda fu la Croazia, terza la Lituania sul Csi, poi Brasile, Germania,
Porto Rico, Spagna. Alla fine il medagliere premiò la ex Unione Sovietica con 45 medaglie d’oro, davanti agli Stati
Uniti con 37 ori e alla Germania unificata con 33; al quarto posto salì la Cina con 16 ori, poi il grande ritorno di Cuba
– quinta con 14 ori – davanti alla Spagna, alla Corea e all’Ungheria. Per l’Italia 6 medaglie
d’oro.
Il 9 agosto le XXV olimpiadi furono dichiarate concluse. Due mesi dopo cominciarono le iniziative per i 500 anni dello
sbarco di Colombo a Hispaniola (che avrebbe portato all’olocausto più spaventoso dell’umanità, con il
genocidio del 90% della popolazione locale). A novembre il sassofonista democratico Bill Clinton aveva vinto le elezioni
presidenziali statunitensi. A dicembre il segretario socialista Bettino Craxi aveva ricevuto il primo di una serie di avvisi di
garanzia per reati di vario genere. Era finito il glorioso Partito Socialista Italiano di Turati, Nenni, Pertini, Lombardi. Era
finita la “seconda repubblica”. Erano finiti gli anni ottanta..
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