Recensendo [cd]: "Calibrated thickness" di Uri Caine

The Mellophonium Online
Recensendo [cd]: "Calibrated thickness" di Uri Caine
Inviato da Adriano Ghirardo
martedì 20 settembre 2016
Non è facile per un pianista percorrere la via del trio acustico in maniera personale combattendo col fantasma dei grandi
maestri che lo hanno preceduto. E’ anche per questo che, spesso, si cercano vie alternative mescolando la
tradizione con suggestioni derivate da musiche altre. Anche Uri Caine ha cercato nella musica classica (famose le sue
rielaborazioni dell’opera di Bach e Mahler) e nel kletzmer un segno che distinguesse il suo pianismo. Oggi, però, il
sessantenne musicista di Philadelphia torna al modern mainstream con l’ausilio dell’ottima sezione ritmica
formata da Mark Helias e Clarence Penn anche se, in alcune tracce, la tromba di Kirk Knuffke aiuta il gruppo a
diversificare timbricamente la proposta musicale. Sono passati cinque anni da “Siren”, il precedente disco
in trio, e ritroviamo finalmente un musicista in grado di attualizzare la storia del pianismo jazz. Pedali armonici di stampo
tyneriano (come nell’iniziale "Manahatta") si alternano a momenti più rilassati mentre le composizioni dal tema più
angoloso sono lasciate al suono di Knuffke che si conferma tra i solisti più interessanti della nuova generazione. Non è
un disco che farà impazzire gli amanti delle contaminazioni ma rappresenta il ritorno a casa di un musicista che, nella
continua ricerca, rischiava di perdere la strada principale del jazz contemporaneo.
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