a ingresso gratuito "La caduta degli dei" di Luchino Visconti

Casa della Musica
Giovedì 18 ottobre - a ingresso gratuito "La caduta degli dei" di Luchino Visconti
Ha doppiato la boa di metà degli appuntamenti in programma, il cartellone di “Cinema alla Casa della
Musica”, la rassegna di film dedicati al rapporto tra musica e cinema che quest’anno s’intitola
“Wagner e il cinema”: la nuova proiezione, fissata alle ore 20.30 di giovedì 18 ottobre e come sempre a
ingresso gratuito presso la Sala dei Concerti della Casa della Musica, sarà “La caduta degli dei”, il
capolavoro di Luchino Visconti girato nel 1969 che sarà presentato nell’edizione restaurata dalla Cineteca di
Bologna, Fondazione che collabora con la Casa della Musica nella realizzazione della rassegna.
Dopo “Ludwig”, col quale la rassegna si è aperta, è dunque ancora un film di Luchino Visconti a segnarne
uno dei momenti più attesi, con un film nel quale la musica di Wagner (e Götterdämmerung, in omaggio al compositore, il
film avrebbe dovuto intitolarsi) riveste un importante ruolo di ispiratrice per la colonna sonora, una delle più belle tra
quelle firmate dal grande Maurice Jarre. Germania, 1933. Nella notte dell’incendio del Reichstag, Joachim von
Essenbeck, patriarca di un’importante famiglia di industriali, viene assassinato nel suo letto; il nipote Martin, suo
diretto successore, nomina a capo dell’azienda l’ambizioso Frederick Bruckmann, amante di sua madre
Sophie. Ben presto, però, fra i vari membri della famiglia si scatena una feroce guerra per il potere, che si concluderà in un
bagno di sangue…
«Un altro genere artistico presente in La caduta degli dei è il melodramma - scrive il critico cinematografico Mauro Porru . Introdotto con forza da Visconti fin dalle prime inquadrature, questo peculiare genere drammatico diviene, come era
accaduto in Senso, il modello narrativo di questo film. I compositori italiani e soprattutto l'amato Verdi vengono sostituiti
da Wagner, la cui opera Götterdämmerung è citata espressamente dal sottotitolo del film e dalle fiamme delle acciaierie su
cui scorrono i titoli di testa e di coda, evocando l'incendio del Walhalla che consacra il crepuscolo degli dei. E sarà la
nostalgica canzone del Tristano, cantata dai giovani SA, languidi e sonnolonenti, ebbri di piacere, a chiudere l'infuocata
sequenza dell'orgia omosessuale della "notte dei lunghi coltelli"».
Si ricorda che l’ingresso è liberamente aperto a tutti gli interessati fino a esaurimento dei 160 posti disponibili.
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Generata: 10 June, 2017, 16:17