LEZIONE DEL 31/01/2005: Concetto di spazio in comunicazione. La fotografia - Cosa significa una fotografia? Il valore istituzionale di genere, cambia sul sopporto (se il supporto è diverso, l’immagine cambia) in termini di narrazione, in termini di sequenza. All’interno dello stesso supporto il significato cambia. Non abbiamo zone testuali più testuali di altre. Il testo è un insieme di elementi che agiscono gli uni sugli altri e dove non esiste un valore maggiore di un altro. Quando ci muoviamo all’interno della comunicazione è rischioso pensare di smembrare un testo comunicativo in unità di significato autonome (ITEM). Genette oltre a “Soglie” (1987, pubblicato nel 1989) ha scritto un altro importante libro nel quale indaga il rapporto tra contenuti e presentazione. Genette parla di opera letteraria viene normalmente vista come un insieme di Testo e Paratesto: - Testo: serie più o meno lunga di enunciati verbali provvisti di significato). E’ quel testo nudo che mi permette di riconoscerlo tra altri testi (collegato al Paratesto). - Paratesto: E’ attraverso il paratesto che un testo diviene un libro trova i suoi lettori ecc. Il paratesto diventa come una soglia attraverso cui entro ed esco dal testo è un mago di pragmatica di strategia, ma anche una guida all’uso. Il paratesto diventa un composto empirico, costituito da un insieme di pratiche. Cambia in base alle epoche storiche in base a generi, culture, ecc. Raramente si presenta da solo, ha bisogno di un accompagnamento verbale o non verbale immagini spazi bianchi. Tutto questo serve a presentare il testo nel senso di renderlo presente (il rapporto tra spazio e tempo è fondamentale). PARATESTO L’oralità è una forma di presentazione. Un testo si può esprimere oralmente. Anche l’oralità è una dimensione importante nella dimensione paratestuale di un testo. IN REALTA’ NON ESISTE LA DIVISIONE TRA TESTO E PARATESTO. ESISTE UNA DIFFERENZA. Rapporto tra il testo e la sua materialità. E’ qui il problema. Dove c’è materialità c’è presentazione. Genette credo che si possa dire che non esiste e non è mai esistito un testo senza paratesto. E’ quasi possibile che esista, ma non è mai esistito. Il testo mentale è privo di paratesto? Rivolsi gli studi fatti sui meccanismi mentali ci fanno riflettere sul concetto di memoria e di meccanismi logici. La memoria e il modo di percepire ha un paratesto. Genette studio dei singoli elementi del paratesto. Elementi che in forme diverse concorrono a definire il paratesto CARATTERISTICHE: SPAZIALI; TEMPORALI; PRAGMATICHE; FUNZIONALI; SUSTANZIALI. AMBIENTI DI COMUNICAZIONE: DOVE QUANDO COME QUALE DESTINATARIO QUALE EMITTENTE A QUALE SCOPO (PARATESTO) Presentazione come atto comunicativo. Il paratesto è l’apparato che rende possibile ogni atto comunicativo. L’ambiente di comunicazione è il paratesto. La dimensione paratestuale è difficile concepirla separatamente da un testo. La funzionalità testuale del paratesto è la sua essenza, la sua natura più profonda. Le caratteristiche di luogo, di tempo, di spazio, di pragmatica, di funzionalità, di sustanzialità del paratesto non sono enunciabili teoricamente a priori perché la loro dimensione funzionale è la loro essenza. Testo inscindibile dal paratesto e viceversa. Elemento storico: abbiamo parlato di paratesto come rappresentazione. Ogni elemento testuale ha una sua storia. Il presente punto di incontro tra asse spaziale e asse temporale. Se ne concetto che presenta un testo io lo prendo presente metto in scena un paradosso che vive nel momento in cui riesco a renderlo presente. Dobbiamo lavorare sui singoli elementi paratestuali. CRONOTOPO: tempo e spazio che si incontrano. Anche il testo mentale ha un suo paratesto soglia che permette di mettere in contatto un potenziale atto comunicativo con l’evento comunicativo. Non si può scindere un contenuto dal supporto fisico e viceversa. (By Serena)