Programmazione didattica annuale Anno Scolastico 2015

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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DOCENTE PROF. BIANCHI LORIS
MATERIA DI INSEGNAMENTO SCIENZE NATURALI
CLASSE 4°B
Risultati di apprendimento in termini di Competenze
Nel quarto anno di corso del secondo biennio per quanto riguarda le Scienze Naturali, si ampliano e si
consolidano i contenuti disciplinari di Chimica e di Scienze della Terra affrontati nel primo biennio, per
consentire una spiegazione più approfondita dei fenomeni in precedenza analizzati.
In particolare per quanto riguarda la Chimica, si riprende la classificazione dei composti inorganici e la
relativa nomenclatura, si introducono lo studio della natura della materia e i fondamenti della relazione fra
struttura e proprietà; gli aspetti quantitativi delle trasformazioni chimiche, le teorie atomiche e i relativi
modelli, il sistema periodico e le proprietà periodiche, i legami chimici, oltre a cenni di chimica nucleare;
inoltre si studiano gli scambi energetici associati alle reazioni chimiche e se ne analizzano gli aspetti
termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri chimici nelle soluzioni acide e basiche, fino a concludere con
accenni sull’elettrochimica.
Per quanto riguarda le abilità, si vogliono perseguire la capacità di svolgere calcoli stechiometrici e di
risolvere problemi chimici con applicazioni matematiche, oltre a migliorare la capacità di svolgere
esperienze di laboratorio in grado di dimostrare le teorie chimiche.
Per quanto riguarda le conoscenze di elementi di Scienze della Terra, si affronta lo studio della litosfera, in
particolare la classificazione di minerali e rocce, e fenomeni correlati alla litosfera quali terremoti, vulcani e
tettonica delle placche.
Come abilità si cercherà di acquisire la capacità di riconoscere i tipi più comuni di minerali e rocce.
SCANSIONE TEMPORALE
Primo quadrimestre: dal 15/09/15 al 23/12/15 (Chimica)
Competenze
1- ALL’INTERNO DELL’ATOMO: spiegare le proprietà delle tre particelle che compongono
l’atomo; comparare i modelli atomici di Thomson e Rutherford; identificare gli elementi
mediante il numero atomico e determinare la massa atomica dagli isotopi componenti;
descrivere le principali trasformazioni del nucleo atomico; descrivere il comportamento
ondulatorio e corpuscolare della luce; usare il concetto di livelli di energia quantizzati per
spiegare lo spettro a righe dell’atomo; rappresentare la configurazione elettronica di un
elemento; identificare le basi sperimentali della struttura a livelli e sottolivelli di energia
dell’atomo; discutere lo sviluppo storico del concetto di periodicità; spiegare la relazione fra
struttura elettronica e posizione degli elementi sulla tavola periodica; descrivere le principali
proprietà periodiche che confermano la struttura a strati dell’atomo; descrivere le principali
proprietà di metalli, non metalli, semimetalli e gas nobili; descrivere il comportamento
ondulatorio e corpuscolare dell’elettrone; applicare il concetto di orbitale al modello
atomico; descrivere le regole di riempimento degli orbitali; disegnare le strutture
elettroniche dei principali elementi.
2- DAGLI ATOMI ALLE MOLECOLE: spiegare le proprietà osservabili della materia sulla
base della sua struttura microscopica; comparare i diversi legami chimici; determinare la
polarità dei legami covalenti sulla base delle differenze di elettronegatività; spiegare la
teoria del legame di valenza e dell’ibridazione degli orbitali; determinare la geometria e la
polarità delle molecole secondo il modello VSEPR; confrontare le forze di attrazione
interatomiche (legame ionico, legame covalente, legame metallico) con le forze
intermolecolari; classificare i solidi in base alle interazioni fra atomi e fra molecole; spiegare
la formazione di soluzioni liquide, solide e gassose; preparare soluzioni a concentrazione
nota (percento in peso, molarità, molalità); descrivere i fattori che determinano la solubilità
di un soluto in un solvente; descrivere le proprietà colligative delle soluzioni.
3- LA NOMENCLATURA E LE REAZIONI CHIMICHE: riprendere la classificazione dei
composti in base alla loro natura: ionica o molecolare, binaria e ternaria; saper assegnare il
numero di ossidazione a ogni elemento combinato; riassumere le regole di nomenclatura
IUPAC o tradizionale; bilanciare una reazione chimica e saperne leggere l’aspetto
quantitativo in moli o in molecole; riconoscere il reagente in eccesso e il reagente limitante,
rispetto alle quantità stechiometriche; riconoscere le classi di appartenenza delle reazioni
chimiche; saper svolgere e bilanciare le diverse tipologie di reazioni chimiche; individuare i
reagenti di alcune reazioni chimiche comuni nella vita quotidiana.
Secondo quadrimestre: dal 07/01/16 al 06/06/16 (Chimica e Scienze della Terra)
Competenze
4- L’ENERGIA, LE REAZIONI E L’EQUILIBRIO: definire il sistema e l’ambiente di una
trasformazione; applicare il primo principio della termodinamica; calcolare la variazione di
entalpia di una reazione chimica; prevedere la spontaneità di una trasformazione,
conoscendo le variazioni di entalpia e di entropia; usare la teoria degli urti per prevedere
l’andamento di una reazione; descrivere il comportamento di una reazione con la teoria dello
stato di transizione; spiegare l’azione dei diversi parametri che influenzano la velocità di una
reazione; spiegare come si può modificare l’andamento di una reazione aggiungendo un
catalizzatore; descrivere i sistemi in equilibrio e la loro reversibilità; calcolare la costante di
equilibrio di una reazione; prevedere la direzione in cui si muoverà un sistema per
raggiungere l’equilibrio; utilizzando il principio di Le Chatelier, predire l’effetto del
cambiamento del numero di moli, del volume o della temperatura sulla posizione
dell’equilibrio.
5- IL TRASFERIMENTO DI PROTONI ED ELETTRONI: identificare gli acidi e le basi
secondo le teorie di Arrhenius, di Bronsted e di Lewis; descrivere l’equilibrio acido-base in
una soluzione acquosa e calcolarne il pH; determinare la concentrazione di acidi e di basi;
descrivere il comportamento dei sali nelle soluzioni acquose. Calcolare il numero di
ossidazione degli atomi; descrivere le reazioni di ossido-riduzione e bilanciarle col metodo
ionico elettronico; descrivere la pila di Daniell; utilizzare i potenziali normali di riduzione
per progettare le pile; applicare le leggi di Faraday ai processi elettrolitici.
6- LA LITOSFERA: spiegare la differenza tra un minerale e una roccia; elencare le principali
proprietà fisiche che contraddistinguono un minerale; definire le tre classi di rocce presenti
nella crosta terrestre in base alla loro origine e classificarle in base alla loro proprietà (ignee,
sedimentarie e metamorfiche); comprendere che la struttura interna della Terra presenta
strati di diversa composizione e densità; descrivere le caratteristiche della crosta, del
mantello e del nucleo; ricostruire le prove che hanno permesso a Wegener di formulare la
sua teoria; osservare che la distribuzione di vulcani e terremoti non è casuale ma è in
relazione con la dinamicità della crosta terrestre; acquisire informazioni sulle cause e sulle
tipologie dei terremoti; comprendere la differenza tra la scala Mercalli e la scala Richter;
acquisire informazioni sulla struttura di un vulcano e sulle diverse tipologie di materiali da
esso prodotti; mettere in relazione i fenomeni vulcanici e sismici in Italia con la
configurazione geologica del nostro paese.
Metodologia: Strategie educative, strumenti e tecniche di lavoro, attività di laboratorio, attività di
progetto.
METODOLOGIA
Per quanto riguarda le strategie educative, si vogliono far maturare negli studenti la capacità di riflessione
e l'abitudine al rigore scientifico nell'affrontare le tematiche svolte con l'obiettivo di potenziare le abilità di
sintesi e analisi. Inoltre andrà sempre più incrementata la capacità di autovalutazione delle proprie
prestazioni e una sempre maggiore autonomia nell’organizzazione del lavoro scolastico in classe e a casa. Si
richiederà un uso sempre più preciso del linguaggio specifico della Chimica e della sua simbologia, cercando
di migliorare la capacità di fare collegamenti con altri ambiti del sapere, in particolare con la Fisica e la
Matematica.
Nel presente anno scolastico si vogliono acquisire in primo luogo le conoscenze di base della Chimica per
capire l'importanza e l'utilità di questa disciplina nelle attività umane, sia in campo agricolo e industriale, sia
in quello biomedico. Si cercherà inoltre di valutare i rischi dell'inquinamento chimico per formare coscienze
attente e vigili agli equilibri ambientali per la sopravvivenza del pianeta Terra. Si vorrà ancora far acquisire
agli studenti competenze nella lettura dei grafici e nell'uso di tabelle, così come nell’applicazione di leggi
chimiche mediante esercizi numerici.
In rapporto alle tecniche di lavoro, tramite lezioni frontali, di volta in volta, saranno introdotti i nuovi temi
sottolineando i fatti e i fenomeni a cui gli scienziati hanno dato interpretazioni, giungendo a definire ipotesi
da verificare sperimentalmente. Il libro di testo sarà seguito piuttosto fedelmente nella sequenza degli
argomenti, stimolando i ragazzi a utilizzare le pagine di verifica per un’ autovalutazione già indicativa di una
sufficiente acquisizione dei punti centrali di ogni capitolo.
Nella prima parte dell’anno scolastico si è ripreso il tema dell’evoluzione degli organismi elaborato dai
ragazzi durante l’estate con sufficiente impegno.
La prima parte del tempo a disposizione sarà dedicato a verifiche orali in cui saranno inserite richieste di
chiarimenti , in modo da rendere tale momento più partecipato dalla classe .
Seguirà poi il momento della lezione secondo le modalità già descritte, cercando di evitare il monologo
dell’insegnante, la monotonia con la lettura di parti fondamentali del testo, integrato dall’interpretazione di
figure, schemi e tabelle.
Per quanto riguarda gli strumenti, una risorsa che la scuola offre è il laboratorio di Scienze che si avvale
della collaborazione di un Tecnico di Laboratorio chimico e biologico. La classe potrà farvi visita almeno una
volta alla settimana per farvi esperienze pratiche di osservazione con il microscopio o di altro tipo, inerenti
ad alcuni argomenti del programma scolastico. Le esperienze dovranno essere oggetto di relazione che
tenga conto dei materiali e dei procedimenti usati, nonché dei risultati. Tali relazioni dovranno essere
compilate dagli studenti, eventualmente complete anche di grafici e disegni, durante il loro compito a casa,
e potranno essere richieste durante le verifiche orali; se ne terrà quindi conto nella valutazione
complessiva.
È inoltre disponibile la Lavagna Interattiva Multimediale della classe, per visionare filmati di
approfondimento e discussione delle diverse lezioni sugli argomenti attinenti ai contenuti di quest’anno.
LIBRI DI TESTO:
Valitutti, Tifi, Gentile - “La Chimica in Moduli” Zanichelli Editore.
Cavazzuti, Gandola, Odone - “La Terra intorno a noi”, Zanichelli Editore.
In relazione alle attività di progetto, il Consiglio di Classe ha approvato un progetto di educazione alla
salute da svolgersi nel secondo quadrimestre, dal titolo “Salute e donazione”, a cura di esperti dell’ASL di
Cesena.
Strumenti e metodologie per la valutazione delle conoscenze e delle abilità e per il giudizio di
competenza.
In seguito alla riunione del Dipartimento di Scienze, tenendo conto dell’autonomia didattica di
ciascun docente, è stato concordato quanto segue:
Per quanto riguarda le verifiche esse saranno sia orali che scritte anche se il voto sarà unico, poiché
il voto non deve essere espressione delle sole conoscenze, ma anche delle abilità e delle
competenze. In qualche modo tutte le attività previste devono essere valutate e concorrere al voto
finale,anche le attività di laboratorio, nonostante non prevedano una specifica voce per questo.
Le verifiche scritte saranno di tipo misto: frasi da completare, scelta multipla, vero o falso, trova
l'errore e sostituiscilo con il termine giusto, domande aperte che implichino capacità di analisi e/o di
sintesi, esercizi e problemi soprattutto per chimica, ma non solo, completamento di tabelle,
riconoscere le parti di una immagine, domande sulle attività di laboratorio. Le verifiche scritte
saranno almeno una nel primo quadrimestre e almeno due nel secondo quadrimestre su tutti gli
argomenti trattati in quel lasso di tempo.
Se necessario si ritireranno i telefonini, e si attuerà un'attenta vigilanza onde ottenere valutazioni
che siano veritiere. Eventualmente si daranno verifiche diverse per la fila A e la fila B.
Per le classi quinte la modalità sarà prevalentemente quella delle domande aperte in base alla
tipologia stabilita dal consiglio di classe delle quinte.. Le verifiche orali saranno almeno due per
quadrimestre. Ogni verifica non positiva richiede uno studio personale aggiuntivo per poter
recuperare (recupero in itinere).
Ogni sezione del programma dovrà avere una valutazione finale positiva ed inoltre per avere la
sufficienza in pagella occorre che la media dei voti sia maggiore o uguale a 5,65 (possibilmente con
tutte le sezioni positive). Gli studenti devono sapere come gli insegnanti si comportano nella
valutazione, onde riparare per tempo alle situazioni poco favorevoli.
A studenti con scarse capacità e/o scarsamente impegnati occorrerà qualche verifica in più per
corrispondere alle richieste che gli insegnanti stanno avanzando- (esempio voto 2 nel compito,
rimediato con voto 6, la media aritmetica su quella particolare sezione del programma è 4 , lo
studente dovrà farsi interrogare una volta in più magari anche su ciò che si sta facendo nell'ultimo
periodo per alzare la media).
Gli insuccessi nelle verifiche strutturate, per le quali la valutazione è più oggettiva (realizzare
almeno il 60% del punteggio previsto) non determinano a priori l'insuccesso finale, perché si può
recuperare con le verifiche orali; è tuttavia necessario definire la sufficienza nelle verifiche orali: lo
studente conosce l'argomento anche se usa un linguaggio semplice, non fa errori nella descrizione di
cose o fenomeni, fa affermazioni semplici e sensate, non cade in contraddizione, ed è abbastanza
autonomo nell'esporre un argomento anche se a volte deve essere guidato.
Abbiamo esaminato anche il passaggio dal primo al secondo quadrimestre.
Se ci sono delle sezioni da recuperare lo studente sarà tenuto a recuperare all'inizio del secondo
quadrimestre con una verifica da concordare con lo studente stesso. Entro la fine dell'anno ci
sarà comunque, tassativamente, una verifica sull'avvenuto recupero: il voto conseguito farà media
con quelli del secondo quadrimestre e concorrerà alla valutazione finale.
Se è fisiologico che nel secondo quadrimestre si cerchi di migliorare il profitto e perciò dal voto 6
si passi al voto 7, e dal voto 7 si passi al voto 8, è meno trasparente che dal voto 6 si passi al voto 8.
In questo caso lo studente è invitato ad approfondire meglio la sezione del programma svolto nel
primo quadrimestre su cui ha conseguito la valutazione più bassa; anche in questo caso il voto
conseguito concorre al voto finale.
In generale è opportuno chiarire queste condizioni agli studenti stessi in modo che terminino il
primo quadrimestre nel modo più favorevole possibile.
A motivo della mia condizione di non vedente, dichiaro che nel corso dell’anno scolastico, per la vigilanza
nella classe durante le prove scritte e orali, e per la compilazione del registro elettronico,sarò assistito da
una volontaria in accordo con il Dirigente Scolastico e in conformità con l’art. 61 della legge 270 del
20/05/1982.
Attività di supporto ed integrazione. Iniziative di recupero.
In riferimento alle iniziative di recupero, le frequenti verifiche permetteranno di monitorare
tempestivamente eventuali carenze nella preparazione degli alunni; in tale evenienza si solleciterà lo
studente a un lavoro personale più intenso, che gli consenta di porre rimedio alle lacune dimostrate. Si
tratterà quindi di un recupero da effettuarsi in itinere.
SAVIGNANO S/R 31/10/2015
L’INSEGNANTE
Bianchi Loris
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