RECENSIONI M. Ferrario, G. Ciccotti and K. Binder (Editors) Computer Simulations in Condensed Matter: From Materials to Chemical Biology. Lecture Notes in Physics, Voll. 703-704. SpringerVerlag, Berlin Heidelberg 2006; pp. VI + 711 (1ëvol.); U 85,55; pp. VI + 598 (2ë vol.); U 85,55 78 I due ponderosi volumi (1340 pagine in tutto) che Mauro Ferrario, Giovanni Ciccotti e Kurt Binder hanno curato sono molto di piuÁ di una normale raccolta di lezioni tenute a una scuola estiva; o forse, piuÁ semplicemente, eÁ il corso che i curatori hanno diretto nel luglio 2005 presso il Centro Majorana di Erice a rivestire un carattere di assoluta eccezionalitaÁ . Vi sono diversi motivi di eccezionalitaÁ . Uno eÁ la periodicitaÁ decennale dell'evento, dopo il corso di Varenna del 1985 e l'Euroconference di Como del 1995, a sottolineare l'intento di riassumere i progressi decennali compiuti nel campo della fisica computazionale della materia condensata (FCMC). Un altro motivo eÁ la celebrazione di alcuni padri fondatori della FCMC presenti a Erice: Michael L. Klein, che celebrava i suoi 65 anni e il premio EPS-CECAM ``Berni J. Alder'', Michele Parrinello, che celebrava il suo 60ë compleanno (noncheÁ il 20ë anniversario del suo figlio prediletto, il metodo Car-Parrinello), e lo stesso Berni Alder, decano e nume tutelare della FCMC. Il motivo piuÁ importante eÁ peroÁ l'alto ed esauriente contenuto scientifico del corso, e quindi dei due volumi degli atti. Tutti gli aspetti teoricocomputazionali e tutte le metodologie impiegate nella simulazione quantistica e classica della materia condensata, con particolare attenzione agli sviluppi dell'ultimo decennio, sono esposti in modo chiaro ed esteso, adatto a chi vuole iniziare l'attivitaÁ di ricerca teorica con metodi computazionali in un campo qualsiasi della fisica dei solidi, delle superfici, dei liquidi classici e quantistici, dei polimeri, dei sistemi biologici, dei sistemi complessi, etc. Sorprende che i curatori siano riusciti ad ottenere tanto dagli autori dei capitoli, solitamente restii a scrivere per i proceedings. Ma, come dicevo, questi non sono proceedings ma un indispensabile manuale di aggiornamento in questo campo particolare della fisica, vasto e in rapida evoluzione, e ritengo che tutti gli autori abbiano aderito con entusiasmo a questo progetto. Il progresso esponenziale dei supercomputer e il parallelo progresso dei metodi di simulazione classica e quantistica su larga scala hanno chiuso il gap e realizzato il raccordo tra il mondo atomico e quello dei sistemi fisici reali. Da un lato l'esigenza di calcolo sempre piuÁ veloce ha richiesto e portato alla realizzazione di dispositivi sempre piuÁ piccoli, dalla scala micrometrica a quella nanometrica; dall'altro lato il calcolo sempre piuÁ veloce consente di studiare la dinamica e prevedere il comportamento di sistemi atomici sempre piuÁ grandi, dalle frazioni di nanometro alla scala micrometrica. In tal modo esiste ora un'area comune a sperimentazione e calcolo, cosiccheÁ eÁ possibile calcolare da principi primi sistemi reali e quindi prevedere rigorosamente il comportamento di dispositivi nanometrici, se non addirittura progettare a tavolino nuovi materiali o indirizzare la ricerca sperimentale. D'altra parte le simulazioni su larga scala hanno un continuo feedback dalla ricerca sperimentale sugli stessi sistemi: un processo cooperativo che ha portato allo sviluppo di metodi di fisica computazionale sempre piuÁ precisi ed affidabili. Un tema conduttore del corso di Erice eÁ stato la simulazione multiscala, ossia l'idea di raccordare metodi di simulazione su scale di lunghezze e tempi che coprono diversi ordini di grandezza. Un altro tema del corso riguardava i nuovi metodi e algoritmi di simulazione messi in campo per affrontare sfide aperte come il ripiegamento delle proteine, le dinamiche non-adiabatiche, il problema della nucleazione, il design evolutivo nella fisica biomedica, la tribologia, i sistemi statistici complessi, e moltre altre ancora. Non eÁ possibile descrivere in breve spazio i contenuti dei due volumi, neÁ dovrebbe tale descrizione servire ad indirizzare il letto- re, dato che chiunque faccia ricerca nel settore della FCMC dovrebbe avere questi due fondamentali volumi nella sua biblioteca personale. G. Benedek Luciano Fonda: His Life and Scientific Achievements G.C. Ghirardi (Editor) SocietaÁ Italiana di Fisica, Bologna, 2006; pp. XXII + 366; U 40,00 Gian Carlo Ghirardi has made a very careful and beautiful job in collecting not only the scientific papers and topics that Luciano Fonda has addressed in his scientific career, but also interviews and testimonials of people who knew him and worked with him, building an outline of his personality and his life which is, in the same time, very vivid and very informative. The book has an introductory first chapter of recollections by his friends and colleagues, which give many details of the person, against the changing, and sometimes difficult, landscape of an Italy striving to get out of the aftermath of the second world war, which, in his case, implied emigrating from the hometown in what is now Croatia but also becoming involved, from the beginning, in the development of the «Trieste City of Science» as a reaction against the isolation given by the new borders, and finally realizing its major project, the Trieste Synchrotron. The second part has a selection of the scientific papers, enriched with comments by the co-autors, who have been able to place them into the updated historical and scientific perspective. This part is organized along the five main fields in which Luciano Fonda has been active: Elementary particle physics; Threshold effects, resonance reactions and multichannell collisions; Scattering, unstable RECENSIONI systems and symmetries; Rotational states in nuclear physics; and finally Synchrotron radiation: Multiple X-ray scattering and electron emission holography. This set of topics is retracing the varying interests of an open and curious mind, of a man who avoided being trapped in a specific field and who has dedicated most of his active life to build something which is going to last well beyond his own generation. C. Rizzuto lies wave dislocations and this is the subject of Part 2. Part 3 describes the optical significance of some of the higher-order caustics. Finally Part 4 discusses singularities. The presentation is clear enough that the book may be read without ad hoc preparation and gives the explanation of a number of effects that everybody can see in optical life. It recommends itself to optical people, but also to mathematicians, physicists and engineers. M. Bertolotti J. F. Nye Natural Focusing and Fine Structure of Light. G. F. Bassani, L. Cifarelli, E. De Sanctis, G. Piragino, R. A. Ricci (a cura di) Institute of Physics Publishing, Bristol and Philadelphia, 1999; pp. XII-328; £ 25.00 - $ 45.00 Il Nuovo Cimento, Scritti Scelti (1855 ± 1944) The book describes the phenomena that occur when light is focused by natural processes. In this case light caustics are produced which have a systematic behaviour. Examples of these processes are f.i. the bright caustic line which can be seen in a coffee cup hold in a suitable way in a sunny day, the light structures at the bottom of a swimming pool or the rapidly moving pattern generated by sunlight reflected in rippling water on the side of a boat. All these phenomena and many other more can be studied in a unified way. The theoretical foundations for this study were given by R. Thom and his colleagues in France in the late 1960's and by V. I. Arnold in Russia. Great work has been done by Nye and colleagues in the Physics Department of the University of Bristol (UK) since 1972, discovering that the structures possess complex nature, and it is the main subject of the book. The book presents therefore an account of how the catastrophe theory systematizes focusing phenomena in optics describing the deeper structures that are concentrated in natural light patterns. These patterns produce naturally when light from a distant source passes through a refracting medium resulting in the concentration of rays and to bright ``caustic'' surfaces which have a rather complex structure. The book is divided into four main parts: the first one devoted to the study of caustics which have, according to a theorem due to Thom, only five distinctly different forms in three dimensions. Looking on a finer scale, one discovers structurally stable diffraction patterns within which SocietaÁ Italiana di Fisica, Bologna, 2006. In occasione dell'Anno Mondiale della Fisica (2005), la SocietaÁ Italiana di Fisica, ricorrendo il 150ë anniversario della fondazione della Rivista ufficiale della SocietaÁ, ha ritenuto utile ripresentare in un volume celebrativo, alcuni dei contributi pubblicati su Il Nuovo Cimento dalla sua fondazione, appunto nel 1855, al 1944. Infatti, proprio Il Nuovo Cimento fu la palestra dove i fisici italiani ebbero modo di incontrarsi e conoscersi, e da lõÁ nacque la SocietaÁ Italiana di Fisica nel 1897. Naturalmente, la Rivista fu aperta ad autorevoli contributi di fisici stranieri. Nel volume che recensiamo viene raccolta, quindi, una selezione, necessariamente incompleta e limitata, di lavori significativi, apparsi dalla fondazione del giornale alla seconda guerra mondiale. Si puoÁ constatare cosõÁ una produzione scientifica di grande rilievo, che fa capo a figure illustri e significative, tra cui spiccano nell'Ottocento i nomi di Ottaviano Fabrizio Mossotti, Stanislao Cannizzaro, Carlo Matteucci, Riccardo Felici, Augusto Righi, Galileo Ferraris, e nella prima metaÁ del Novecento Vito Volterra, Tullio Levi Civita, Ettore e Quirino Majorana, Bruno Rossi, Emilio Segre , Bruno Pontecorvo, Enrico Fermi. Oltre ad alcuni scienziati stranieri di grande rilievo, quali Heinrich Hertz, Gustav Wiedemann, Woldemar Voigt, Hendrik Lorentz, Hermann Minkowski, Edwin Hall, William Ramsay, Arnold Sommerfeld. Una rapida ricognizione dei lavori apparsi su Il Nuovo Cimento dalla sua fondazione offre, quindi, un'idea non solo della fisica italiana e del suo sviluppo, ma dell'intero panorama culturale europeo nel campo delle scienze fisiche. Basti pensare al chimico Stanislao Cannizzaro (uno dei padri fondatori della chimica moderna) e al suo lavoro (1858) in cui comparve la sua originale formulazione di una teoria atomica (``filosofia chimica'', scrive Cannizzaro) basata sul principio di Avogadro. Di Antonio Pacinotti viene riprodotto il famoso articolo pubblicato su Il Nuovo Cimento nel 1864, in cui eÁ descritto l'ingegnoso generatore da lui inventato per produrre corrente elettrica: la ``macchinetta elettro-magnetica''. L'autore vi espone in dettaglio il principio di funzionamento del suo dispositivo ad anello, oggi noto con il nome di dinamo, calcolandone il rendimento e mettendone in evidenza la caratteristica di reversibilitaÁ. La fine del secolo, in Italia, deve molto alla poderosa opera di Augusto Righi, ai suoi lavori sperimentali di elettricitaÁ , elettromagnetismo e fisica dello stato solido, di cui viene offerto un classico esempio (1884). A lui si devono, in particolare, risultati fondamentali sugli effetti Hall e Kerr in vari tipi di materiali, e, dopo la scoperta da parte di Hertz delle onde elettromagnetiche, una serie di celebri esperimenti di verifica della teoria di Maxwell, che anticiparono l'invenzione della telegrafia senza fili da parte di Guglielmo Marconi. Galileo Ferraris fu un altro celebre inventore italiano. EÁ sua l'idea del motore a induzione a campo magnetico rotante. Dei suoi scritti su Il Nuovo Cimento viene pubblicata un'interessante memoria nella quale l'autore applica un nuovo metodo per la trattazione dei vettori rotanti allo studio di ``un motore elettrico sincrono in corrente alternativa'' (1894). Per quanto riguarda Henrich Hertz Il Nuovo Cimento propose nel 1889, ossia solo un anno dopo il famoso esperimento in cui egli dimostroÁ l'esistenza della radiazione elettromagnetica, un ampio riassunto in italiano di diversi lavori pubblicati su riviste tedesche in lingua originale. Il riassunto, di notevole interesse storico-scientifico, descrive anche gli esperimenti effettuati da Hertz sui fenomeni di induzione elettromagnetica e la loro interpretazione alla luce della teoria di Maxwell. Quel testo viene riproposto in questa occasione. Passando alle pubblicazioni del Novecento, il primo autore scelto eÁ l'illustre fisico matematico Vito Volterra. Il suo nome eÁ legato principalmente alla teoria dei funzionali e alle equazioni integrali e integro-differenziali, ma anche alla teoria dell'elasticitaÁ (teoria delle dislocazioni nei cristalli), l'articolo riprodotto (l'originale eÁ del 1906) tratta in maniera molto significativa la questione dell'equilibrio dei corpi elastici doppiamente connessi. Volterra si dedicoÁ, inoltre, alla biologia matematica (equazione del problema predapredatore). Orso Mario Corbino, fervido animatore 79 IL NUOVO SAGGIATORE 80 e leader della fisica italiana dei primi decenni del Novecento, piuÁ volte Ministro, Presidente della SocietaÁ Italiana di Fisica dal 1915 al 1918, viene ricordato nel libro per i lavori di magneto-ottica, elettricitaÁ (e sue applicazioni industriali), elettro-magnetismo e spettroscopia. La breve memoria che viene riproposta eÁ del 1911 e riguarda l'interpretazione, ``secondo la teoria elettronica della conduzione metallica'', dei risultati sperimentali sull'effetto Hall di cui l'effetto Corbino, scoperto in quel periodo, era una particolare variante. Non poteva venir meno in questo volume l'omaggio a Tullio Levi-Civita, uno dei maggiori matematici del XX secolo, noto per i suoi fondamentali contributi al calcolo tensoriale (insieme al suo maestro e inventore di quel potente metodo di calcolo, Gregorio Ricci Curbastro), alla teoria della relativitaÁ generale e allo sviluppo della moderna geometria differenziale. L'articolo che viene riproposto, pubblicato originariamente nel 1918, tratta con grande eleganza della propagazione della luce nell'ambito della teoria di Einstein e del principio di Fermat. Vi sono poi due scritti di notevole rilevanza, che ben si inquadrano nella fase di sviluppo delle basi fisiche e matematiche della teoria della relativitaÁ e si devono rispettivamente a Hendrik Lorentz e a Hermann Minkowski. Il primo, pubblicato in lingua francese, eÁ del 1908 e tratta della ripartizione dell'energia tra la materia ponderabile e l'etere. EÁ una conferenza fatta da Lorentz al 4 e CongreÁs International des MatheÂmaticiens. Il secondo scritto eÁ dell'anno successivo e reca un titolo estremamente affascinante: ``Spazio e Tempo''. EÁ una fedele trascrizione in italiano del celebre e storico discorso pronunciato da Minkowski all'ultimo congresso scientifico al quale partecipoÁ prima della morte. La data del 1932, come molti hanno scritto, segna la nascita della fisica nucleare. Il Nuovo Cimento entra nella sua fase aurea poiche pubblica i principali articoli dei maggiori studiosi italiani di questo nuovo settore di ricerca. Infatti, a partire dagli anni venti, grazie all'impareggiabile appoggio di Corbino, intorno a Fermi a Roma, si sviluppa un ragguardevole gruppo di fisici teorici e sperimentali. Sul fronte teorico, tra i collaboratori e allievi di Fermi troviamo, oltre a Enrico Persico ed Ettore Majorana, Gian Carlo Wick, Giulio Racah, Giovanni Gentile jr., Ugo Fano, Bruno Ferretti, Piero Caldirola; sul fronte sperimentale, oltre a Franco Rasetti, Emilio SegreÂ, Oscar D'Agostino, Edoardo Amaldi, Bruno Pontecorvo e Bruno Rossi. Scrive Enrico Persico: ``L'insegnamento, diretto o indiretto, di Fermi, e l'esempio del suo personalissimo stile di lavoro, hanno, in poco piuÁ di dieci anni, portato la scuola di Fisica Italiana ad un livello che da gran tempo sembrava esserle precluso, ed hanno lasciato in Italia, anche dopo la sua partenza, una traccia profonda e duratura''. Una simile ricchezza di autori, e dunque di contributi su Il Nuovo Cimento a partire dal 1932, ha inevitabilmente costretto gli estensori del Volume a ricorrere a una stringente selezione. Dei trenta lavori di Enrico Fermi (di fisica quantistica, fisica statistica, spettroscopia atomica e molecolare, fisica nucleare, ecc.) pubblicati su Il Nuovo Cimento tra il 1921 e il 1938, eÁ riprodotto in questo volume quello epocale dal titolo: ``Tentativo di una teoria dei raggi g''. La pubblicazione eÁ del 1934. In essa Fermi descrive in modo del tutto innovativo (ricorrendo alla teoria quantistica dei campi), e con una rigorosa ed esauriente trattazione matematica, la produzione di radiazione beta da parte di un nucleo atomico come un processo elementare. In questo processo, all'interno del nucleo atomico, un neutrone (la cui esistenza era stata suggerita da Ettore Majorana, ma effettivamente scoperta e dimostrata sperimentalmente da James Chadwick, per l'appunto nel 1932) si trasforma in protone, con l'emissione di un elettrone accompagnato dalla particella neutra, leggera e invisibile ipotizzata da Wolfgang Pauli e poi battezzata neutrino proprio da Enrico Fermi. ``Questa teoria rappresenta certamente la creazione teorica piuÁ importante e originale di Fermi, che da sola sarebbe bastata per immortalare un fisico'', commenteraÁ molti anni dopo Franco Rasetti. Oltre la metaÁ dei pochi lavori di Ettore Majorana, il geniale teorico del Gruppo di Enrico Fermi, comparvero su Il Nuovo Cimento. EÁ ben noto che gli scritti di Majorana di fisica atomica e nucleare, relativitaÁ e fisica delle particelle, benche in numero esiguo, furono tutti di altissi- ma qualitaÁ. Quello riprodotto nel volume che qui si presenta eÁ l'intramontabile scritto del 1937 (che Majorana, sempre molto poco incline a pubblicare, invioÁ in stampa grazie all'intervento di Fermi), dal titolo: ``Teoria simmetrica dell'elettrone e del positrone''. In questo scritto Majorana parte dalla teoria di Paul Dirac e formula una nuova teoria dei fermioni di spin 1/2, basata sui cosiddetti spinori di Majorana, nella quale introduce l'ipotesi di un diverso tipo di neutrino (coincidente con il suo antineutrino): neutrino di Majorana. A riprova dell'importanza di questo lavoro, aggiungeremo solo che il fatto che i neutrini siano particelle di Dirac o particelle di Majorana costituisce ancora oggi uno dei problemi piuÁ avvincenti della fisica. In chiusura dei gloriosi anni trenta, il volume contiene una selezione degli atti di un famoso convegno internazionale, organizzato dalla SocietaÁ Italiana di Fisica a Bologna nei giorni 18-21 Ottobre 1937, per la ``Celebrazione del Secondo Centenario della Nascita di Luigi Galvani''. In quell'occasione parteciparono ai Congressi di Fisica, Radiobiologia e Biologia, una dozzina di Premi Nobel. Per quanto riguarda l'ultimo periodo, Marcello Conversi e Oreste Piccioni pubblicarono su Il Nuovo Cimento durante la guerra alcuni fondamentali lavori sulla rilevazione diretta dei ``mesotroni'' o ``mesoni'' (che oggi sappiamo essere non piuÁ mesoni, bensõÁ muoni) rilevati nella radiazione cosmica dura e sulla loro vita media. La nota selezionata nel libro eÁ del 1944 e descrive il celebre apparato sperimentale ``con la disposizione dei contatori, degli schermi di piombo e dell'assorbitore di ferro'', l'altrettanto celebre ``complesso registratore'', basato sulle coincidenze ritardate tra gruppi di contatori, nonche i risultati delle misure effettuate nel processo di disintegrazione dei mesoni lenti frenati nel ferro. Nel complesso, riteniamo che si tratti di una serie di lavori che riassumono, in maniera compatta e mediante la riproduzione integrale degli originali, il meglio di quanto la fisica ha fatto nell'ambito temporale di quasi un secolo. Questo singolo Volume eÁ quindi prezioso quanto un'intera Biblioteca. G. Dragoni