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Servizi psicologici per la demenza.
Lista di controllo per la gestione non farmacologica dei disturbi del comportamento.
Non è possibile qui fare una disamina tecnica precisa dei disturbi. Darò dunque indicazioni generali di base per tentare una gestione di tipo
relazionale. Va tenuto presente che questa può aiutare molto, talvolta però non è risolutiva e va richiesto l’aiuto del medico, in particolare
se l’intervento è insufficiente e se vi sono rischi di danni a se e agli altri. Va anche ricordato che ogni persona è diversa e ogni malato è
diverso, vanno trovate soluzioni adatte per lui che potrebbero essere non adatte ad altri.
Alcuni suggerimenti derivano da esperienze dei parenti: se qualcuno di voi mi segnala esperienza utili che ha fatto in merito potrei allargare
l’elenco in modo che siano utili anche ad altri.
CONDIZIONI GENERALI.
Caratteristica che agita il paziente in genere.
Azione
Ambiente
E’ utile creare un ambiente sereno, semplice e tranquillo, talvolta è meglio che operi una sola persona con il malato (vedi anche le indicazioni
sulla sicurezza ambientale nel mio blog).
Ambiente confuso o/e iperstimolante (sovraffollamento, eccessivo Modifiche ambientali o spostamento del paziente in luogo più
rumore, eccessivi stimoli di altro genere, disordine ambientale).
tranquillo.
Ambiente eccessivamente angusto
Spostamento
Clima
Modifica temperatura
Illuminazione inadeguata
Regolazione dell'illuminazione o spostamento dell'ospite in una
zona con una luminosità adeguata (può essere naturale o artificiale)
Cambiamento di ambiente
Ripristino situazione precedente o situazione similare alla
precedente.
Ipostimolazione, noia
Fornire alla persona stimoli occupazionali: ( manipolare la lana,
sfogliare il giornale, e altre stimolazioni collegate ai suoi interessi e
al suo grado di deterioramento cognitivo
Stimoli ambientali particolari ( segnali di uscita, partenza di altre Fare attenzione alle stimolazioni improvvise
persone)
Problemi relazionali o richieste.
Vicinanza di persone o di oggetti non gradito
Spostamento dell'oggetto o dell'ospite non gradito
Richieste operative eccessivamente complesse
Creare un ambiente routinario ritmato e abitudinario,
ipersemplificato. Non dargli compiti che eccedono la sua capacità o
che lo mettono in difficoltà (in genere si rifiuta di fare certe cose
perché si accorge di non saperle più fare)
Richieste non gradite
Possibilmente lasciargli fare quello che vuole, e creargli un ambiente
che lo permetta, non insistere troppo per fargli fare ciò che non
vuole (anche perché forse non si sente più in grado di farlo e questo
può renderlo aggressivo). A meno che non sia pericoloso per se, le
cose od altri.
Rimproveri e punizioni.
Evitare rimproveri e punizioni (sono inutili e fatichiamo più noi che il
paziente, aumentano il clima di tensione)
Bambini
Se vi sono bambini è meglio fare attenzione e vedere come reagisce
il malato, è utile avvisare i bimbi del problema del malato, se loro lo
agitano troppo vanno non messi insieme al malato
Non capisce ciò che gli diciamo, le nostre parole o comportamenti lo Attuare adeguate modalità di comunicazione. La mimica deve
agitano.
essere sempre rassicurante e positiva. Modificare il nostro
comportamento.
Rifiuto o reazione negativa ad interventi di accudimento
Rinviare l’intervento, modificare modalità di approccio
Mancata efficacia comunicativa (il paziente sente di non essere ascoltato Uso di osservazione e tecniche comunicative adeguate
o capito o esprime un bisogno reale o simbolico non capito)
Condizioni fisiche.
Abiti non adeguati (stretti, larghi, non adeguati alla stagione, non graditi) Valutare se la vestizione è adeguata (alla stagione, alle variazioni
termiche ambientali, al gradimento dell'ospite, alla grandezza) e
modifica vestizione.
Contenzione
Eventuale modifica o rimozione della contenzione
Soddisfacimento bisogni primari (fame, sete, evacuazione)
Garantire piccoli spuntini nell'arco della giornata e l'effettuazione
dei bisogni fisiologici
Problemi di alimentazione
Correggere
Eccesso di liquidi
Correggere
Disidratazione
Correggere
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Lista di controllo per la gestione non farmacologica dei disturbi del comportamento Pg.
Fatta?
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Condizioni mediche.
I disturbi del comportamento possono derivare da aspetti secondari al danno cerebrale della demenza (soprattutto a causa delle lesioni nelle aree frontali
del cervello che sono responsabili dei freni inibitori morali). Oppure i pazienti possono essere agitati dall’insorgere di altre patologie, senza che il paziente
stesso sia in grado di farsi capire. In caso di agitazione improvvisa va sempre verificato che non sia insorta una ulteriore patologia organica, in tal caso si
devono fare gli opportuni interventi.
Sotto descrivo come esempio alcune patologie che possono creare al loro insorgere una risposta comportamentali negativa nel paziene
Patologia
Dolore
Ossigenazione Ipo/iper
Febbre o stato influenzale
Anemia
Globi vescicali
Deficit sensoriali (ipoacusia, ipovisus)
Prurito
Dispnea
Pressione ipo/iper
Leucocitosi
Aritmia cardiaca
Diarrea
Danni cerebrali
Vomito
Mucose secche
Ipoglicemia
Oliguria
Ipertiroidismo
Ridotto turgore cutaneo
Insufficienza surrenalica
Uremia
Delirium
Aumento di ammonemia sierica
ictus
Neoplasie cerebrali
Scompenso glicemico / glicometabolico
Altre
Handicap fisici
Alimentazione
Eccesso di liquidi
Disidratazione
Farmaci.
Il farmaco va sempre dato su indicazioni del medico.
Nel caso di psicofarmaci, in genere, meno se ne utilizza meglio è; si può in certi casi anche verificare l'utilità dell'uso di prodotti di erboristeria. è utile che il
medico collabori con lo psicologo. Il farmaco va dato sempre con molta attenzione, in modo progressivo, e stando molto attenti al verificarsi di fenomeni di
accumulo.
Accumuli Sedativi, ipnoinducenti, narcotici, anticolinergici, Cortisonici e
Correggere
farmaci con importanti effetti anticolinergici possono causare
aggressività
PREVENIRE LE CRISI AGGRESSIVE
Imparare ad ascoltare il paziente analizzando in modo approfondito tutti Se sono dei segnali che precedono l’agitazione usarli per evitare di
i messaggi verbali e non verbali, è opportuno dare niente per scontato.
andare in confusione
Individuare eventuali cause scatenanti e/o stimoli risolventi (incluse le Se sono dei segnali che precedono l’agitazione usarli per evitare di
reazioni dei caregiver)
andare in confusione
DURANTE LA CRISI
Non spaventarsi e restare sereni: solo rarissimamente il disturbo ha conseguenze. ,
Non sentirsi in colpa (il comportamento è dovuto alla malattia, non dipende da chi lo accudisce) e mantenere un giusto distacco emotivo
(per questo non prendere il disturbo come un fatto personale),
Assecondarlo o fare finta di farlo. Lasciare pure che faccia ciò che vuole, assecondandolo il più possibile e intervenire solo se rischia di farsi
o fare male o di fare danni alle cose, non essere simmetrici, non mettersi a discutere, non cercare di convincere.
Usare frasi e gesti Eventualmente usare frasi di rassicurazione (non ti preoccupare, adesso risolviamo tutto, stai sereno che adesso ci parlo
io a quello..., ecc....), assecondante (hai proprio ragione!, ecc....), e/o rinvianti (appena abbiamo finito questo lo facciamo...), e un linguaggi
non verbale che lo calmi.
Avere pazienza: spesso non si riesce a risolvere il problema in modo immediato, lasciarsi il tempo per osservare e capire ciò che succede
Osservare la situazione e subito dopo riflettere: quali antecendenti, correlazioni, che altre cose avremmo potuto fare.
Capire come ci sentiamo noi e se possibile scriverlo e parlarne al gruppo di sostegno se ne abbiamo uno di riferimento (se ci sentiamo
troppo nervosi e facciamo cose aggressive non facciamocene una colpa: è un segno di allarme che indica che la tensione è troppo alta e
forse avete bisogno di riposo)
usare tecniche distraenti, sfruttando anche il fatto che il paziente si dimentica
OCCUPARSI DI NOI
Gestire lo stress da caregiver
Elaborare la propria relazione con il paziente
Mantenere pause profilattiche
Gestire il senso di colpa e il senso di fallimento e di inutilità e solitudine
Trovarsi amici e/o un gruppo di sostegno.
Utile avere un riferimento per supporto psicologico
Fare debriefing
SUGGERIMENTI DA ANEDDOTI
(Sono raccolti da racconti dei parenti)
Non preoccuparsi dei sui urli
Se è in ansia o cammina in tondo a volte abbracciarla servE
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In genere si devono assecondare (se vogliono uscire accompagnarli fuori e lasciare che vadano standogli dietro eppoi si lasciano porte
dentro tranquillamente)
Usare il linguaggio della corporeità
INTERVENTI COMPORTAMENTALI DIRETTI NEI SINTOMI PSICHIATRICI
INDICAZIONI DI TRATTAMENTO
AGITAZIONE/AGGRESSIVITA'.
(movimenti e azioni che tendono a procurare danno e disturbo al paziente o ad altri).
Sputare, colpire, tirare calci, aggrapparsi alle persone, spingere, lanciare oggetti, mordere, graffiare, ferire se stessi
Vedi indicazioni generali di sopra descritte.
od altri rompere o distruggere oggetti, camminare in modo compulsivo, vestirsi o spogliarsi in modo
inappropriato, cadute intenzionali, mangiare o bere cose non commestibili, toccare cose senza motivo,
nascondere o accumulare oggetti, irrequietezza generale, movimenti strani, cercare di andare altrove, boccacce,
bestemmiare, richieste irragionevoli di attenzione o di aiuto, frasi o domande ripetitive, rumori strani, urlare,
lamenti, agitazione verbali (urla e grida.
La sindrome del tramonto (Fenomeno del “sundowning”): caratterizzato dal peggioramento della sintomatologia al Evitare richieste e impegni per il malato, meglio proporgli attività in cui
tramontare del sole e comunque in tutte le situazioni di passaggio da una buona illuminazione ambientale ad una
può essere passivo come pedicure o musica rilassante, ridurre gli
illuminazione scarsa. E’ legato ad alterata percezione ambientale che provoca aumento della confusione fino a
stimoli sonori e confusivi e creiamo una buona illuminazione notturna
generare illusioni e allucinazioni
diffusa
ALLUCINAZIONI
(sentire voci, odori , sapori, o suoni inesistenti).
Non sempre le allucinazioni danno aggressività, se non è presente nessun tipo di aggressività si può anche valutare di non fare alcun intervento.
Il primo intervento indicato in caso di allucinazione nell’alzheimer è la conferma iniziale della visione allucinatoria accompagnata da azioni utili a
tranquillizzarlo.
Allucinazioni uditive sentire o suoni inesistenti
Spostamento in altro ambienteInserimento stimolo sonoro di sovrapposizione
Allucinazioni visive (vedere persone, cose, oggetti, animali, inesistenti es.:
Spostare in altro ambiente
tantissime formiche si trovano nella stanza sul letto, vedere bambini che giocano, Prendere uno straccio,scopa,etc e togliere le formiche dalla stanza
ecc)
Allucinazioni olfattive (Sentire odori irreali anche intensi es.: la persona crede di Spostamento in altro ambiente.
sentire un forte odore di gas che invade la sua stanza)
Inserimento stimolo olfattivo o sonoro di sovrapposizione
Allucinazione tattile (Sentirsi toccati)
inserimento di stimolo tattile di sovrapposizione.
Allucinazione gustative (Percepire sapori inesistenti es.: sapore del minestrone Inserimento nuovo stimolo gustativo di sovrapposizione
che lui non gradisce mentre sta mangiando un gelato)
Illusionie misidentificazioni o falsi riconoscimenti (dispercezioni)
Tranquillizzarlo, spostarlo in altro ambiente.
“phantom boarder”: presenza di estranei (fantasmi) che vivono nella propria Tranquillizzarlo,
casa
“picture sign”: la televisione come “ vissuto concreto” con cui il paziente si
misura ed interagisce
DELIRI
(La persona è fermamente convinta che un' idea, una situazione, falsa accade effettivamente).
Il primo intervento indicato è quello di non distruggere l'idea delirante (spesso è un tentativo di compenso della psiche).
Manie persecutorie ( la persona è convinta che altre persone le vogliano telefonare alle persone spiegando di fronte alla paziente che tutto è passato ed è inutile farle del
fare del male )
male
la persona è convinta che altre persone gli rubino delle cose
inserire delle sicurezze per alcuni oggetti, chiudere le cose nei cassetti con dei finti lucchetti
la persona è convinta che altre persone la vogliano avvelenare fare arrivare il cibo dal ristorante con una scena preparata con finte indicazioni del ristorante
la persona è convinta di trovarsi in un altro luogo
preparare delle indicazioni cartelli, segnali con le indicazioni della struttura)
sindrome di Capgras: convinzione che una persona familiare sia stata Rare nella demenza. Tranquillizzare.
rimpiazzata da una copia esatta;
- sindrome di Fregoli: falso riconoscimento di soggetti familiari in
persone che invece sono estranee;
- delirio d’intermetamorfosi: convinzione che persone note si tramutano
fisicamente e psicologicamente in altri soggetti;
- delirio di “sosia soggettivo”: idea che un proprio sosia agisca in modo
indipendente da sé;
ANSIA
Tranquillizzare, usare il corporeo e il tocco, il tono della voce
COMPORTAMENTO MOTORIO o Vocale ABERRANTE
(movimento afinalistico continuo).
La persona non sa dove si trova e ricerca sempre il ritorno a casa (disorientamento spaziale), e/o Evitare che si faccia male, creare percorsi sicuri, monitorare l’eccessiva
si muove nello spazio in modo non finalizzato senza pause e senza punti riferimento o tra due stanchezza.
punti con modalità lineare.
La persona esegue continuativamente e afinalisticamente dei movimenti: muove gli arti, sfrega Operazioni di distraibilità, dare alla persona stimoli occupazionali come ad es. manipolare
una parte del corpo, sputa, sposta e/o manipola oggetti, ricerca oggetti, cose, persone, famigliari la lana, sfogliare il giornale, e altre stimolazioni collegate ai suoi interessi e al suo grado di
e amici.
deterioramento cognitivo non cambiare posto ad oggetti a lui cari o abitudinari
Sintomi psichiatrici
Ripete sempre le stesse domande
Tentare di distrarlo, cercare di calmare la sua ansia, usare il contatto fisico
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DEPRESSIONE alterazione negativa del tono dell'umore
(Può essere determinata da cause mediche o da situazioni personali, famigliari e/o sociali come l’entrata in caso di riposo).
malinconia tristezza voglia di piangere tendenza ad isolarsi perdita di interessi sentimenti di inutilità sentimenti Accudimento (bisogna stare vicino al paziente fargli sentire la
di autosvalutazione o di colpa affaticabilità o mancanza di energia ridotta capacità di pensare o di concentrarsi di presenza, ascoltarlo, comunicare con modalità verbali e non verbali),
ricordare o di prendere decisioni agitazione psicomotoria o irritabilità insonnia o ipersonnia perdita di appetito avvisare il medico per interventi farmacologici.
e di peso, o aumento di peso senso di malattia pensieri ricorrenti di morte e di suicidio tentativi di suicidio
Sintomi maniacali.
Distrarlo, evitare che si faccia male, impegnarli il tempo, orientare il
comportamento impulsivo in modo che non si faccia male
DISTURBI DEL SONNO
(Riduzione del numero delle ore di riposo, (con un minimo di cinque o sei ore) o da un'alterazione del ritmo sonno veglia (notte/giorno)o
frammentazione del sonno.

intervento
Causa:
problemi medici (vedi elenco

valutazione medica per una adeguata terapia
sopra)
 bisogno fisiologico ( fame,
 Offerta di spuntini serali, garantire una idratazione adeguata e l'effettuazione

sete, urinare, evacuare)
dei bisogni fisiologici, evitare diuretici alla serao di farlo bere molto prima di
andare a letto se tende ad alzarsi per urinare

 Eccessivo riposo diurno e Riduzione, scoraggiamento o abolizione del riposo diurno, incoraggiare

mancata attività diurna
attività fisica durante il giorno
 Disorientamento temporale
 e Somministrazione di una rot informale e utilizzare simboli illuminazione

spaziale
notturna
Risvegli notturni frequenti, un
 Paura del buio
 Regolazione dell'illuminazione della stanza, e stare vicino al paziente fargli

risveglio notturno senza più riuscire
sentire la presenza, ascoltarlo, comunicare con modalità verbali e non verbali)
a riaddormentarsi , dormire durante
 Eccessiva
assunzione  di
Limitazione o abolizione dell'assunzione pomeridiana e serale di caffeina

la giornata con insonnia notturna , caffeina o problemi alimnetari

sonno frammentato nelle 24 ore
 Alterata

Mantenere una temperatura ambientale adeguata
termoregolamentazione
dell'ambiente
 Eccessivo rumore

Eliminare le fonti acustiche disturbanti
 Troppa o poca luce

Regolare l'illuminazione
 Vicinanza
di
persone

spostamento della persona
disturbanti o non gradite
 Problemi legati alle abitudini


precedenti della persona
 Eccessiva sonnolenza diurna


 Difficoltà ad addormentarsi
 Creare un rituale (es. camomilla cambiarsi lavarsi), usare musica rilassante
 a
basso volume andare a letto alla stessa ora evitare di dare cibi ricchi di
zucchero o difficili da digerire
APATIA
(Il malato non mostra interesse verso il mondo che lo circonda ed è quasi sempre inattiva).
E' importante stare vicino al paziente fargli sentire la presenza, ascoltarlo, comunicare con modalità verbali e non verbali.
la persona è indifferente a tutti gli stimoli che gli vengono Se dovuta a:
proposti; non esprime affettività, entusiasmo o gradimento,

aspetti depressivi (per es.: da perdita di autonomie, solitudine,
non esprime insofferenza, non partecipa ad alcuna attività,
malattia, ingresso in struttura, situazioni sociali ed economiche
non dimostra interesse verso le attività degli altri, la persona
svantaggiate, non accettazione dell’invecchiamento, lutto, ecc.): Proporre
è quieta, non disturba, non da preoccupazioni.
degli stimoli che possano interessargli, affidandogli piccoli compiti anche
collegati alla cura personale. Fare sentire la propria vicinanza. Vedi anche
depressione.

incapacità fisica o cognitiva di sviluppare attività: Proporre
degli stimoli adatti alla sua capacità graduali in relazione ai suoi interessi
affidandogli piccoli compiti anche collegati alla cura personale.

Problemi medici: valutazione medica per adeguata terapia
farmacologica

Deficit sensoriali se possibile correggere
Alimentazione (iperfagia)
Intervento ambientale.
Disturbi del comportamento sessuale
Distrarlo.
Disturbi della personalità: indifferenza, apatia, disinibizione, Assecondarlo fin dove è possibile, distrarlo.
irritabilità;
disturbi
dell’attività
psicomotoria:
vagabondaggio, Assecondarlo fin dove è possibile, distrarlo
affaccendamento afinalistico, acatisia;
comportamenti specifici: agitazione, aggressività verbale o
Assecondarlo fin dove è possibile, distrarlo
fisica, vocalizzazione persistente, perseverazioni.
Reazioni catastrofiche, collezionismo
Assecondarlo fin dove è possibile, distrarlo

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