' $ Bilanciare e Ricostruire Sommario La Bayt al-Hikma, Casa della Sapienza, di Baghdad fu per diversi secoli la massima istituzione culturale del mondo arabo-islamico. Fondata come biblioteca privata nel IX secolo dal califfo Harun al-Rashid venne ampliata dal figlio e successore al-Ma’mun, divenendo un centro d’eccellenza tra i più straordinari dell’antichità. Proprio sotto il califfato di al Ma’mun venne redatto l’Al Kitab al jabr wa’al muqabalah dal responsabile della biblioteca, il noto astronomo, geografo e matematico Abu Ja’far Muhammad ibn Musa al Khwarizmi. Gru nella nebbia (2011) & % L’Al Kitab Il Libro della Ricostruzione e del Bilanciamento, questa la traduzione dell’opera di al Khwarizmi, o Algorizmi nella sua versione latina, rappresenta il primo trattato di algebra della storia. Problemi relativi alla determinazione di incognite vengono esposti e risolti dal matematico persiano con un approccio radicalmente diverso da quello tramandato dalle opere elleniche, un nuovo metodo moderno ed innovativo. Per capire meglio quali siano le differenze, ci rifacciamo ad uno degli esempi più noti tratti proprio dall’Al Kitab. Una storica equazione Il problema tratta della risoluzione dell’equazione x2 + 10x = 39, ovvero della determinazione di quel valore dell’incognita x che rende vera l’uguaglianza. Prima di proseguire, però, due precisazioni sono necessarie: 1. spesso l’obiettivo di al Khwarizmi non è determinare il valore di x, come faremmo oggi, bensı̀ del suo quadrato x2 ; 2. il problema non viene espresso in questa forma nella pagine dell’Al Kitab, dal momento che il linguaggio simbolico ha cominciato a svilupparsi solo verso il XVII secolo. Una formulazione più aderente a quella reale potrebbe essere: Una ricchezza aggiunta a 10 oggetti equivale a 39 unità. Nell’Al Kitab vengono utilizzate le parole mal (ricchezza) per indicare x2 , shay (oggetto) per x, mentre l’unità di misura è il dihram (attualmente è una valuta usata in Marocco e presso gli Emirati Arabi). Oggigiorno sappiamo che le soluzioni (più precisamente, le radici) sono x = 3 e x = −13 e per determinarle è sufficiente utilizzare la ben nota formula risolutiva: √ −b ± b2 − 4ac x1,2 = (1) 2a meglio ancora se nella sua forma ridotta, dato che il problema si presta a tale riduzione. Tuttavia è bene tenere presente che questa semplice formula 2 ci richiede la conoscenza di diversi elementi della matematica moderna che, all’epoca della stesura dell’Al Kitab non erano nemmeno stati concepiti, quali: - un linguaggio simbolico appropriato, - strumenti per operare con numeri razionali, - ma soprattutto la conoscenza dei radicali e delle loro proprietà. Il metodo greco Nulla di tutto ciò sarebbe servito ad un matematico greco cui fosse stato posto tale problema. Armato di riga e compasso l’avrebbe risolto geometricamente ottenendo come soluzione x = 3, seguendo una costruzione come quella illustrata in figura 1. 5 x x mal mal x x 1. Costruisci il quadrato di lato x. shay x mal shay x 5 3. . . . e completa la figura. 5 shay 25 x mal shay 5 5 2. Prolunga i lati di 5 unità. . . x 5 4. L’area gialla è di 39 dihram. Figura 1: La risoluzione geometrica illustrata nei suoi passi fondamentali. Nei diagrammi sono riportati anche i termini utilizzati da al Khwarizmi. 3 Ovviamente non era nemmeno contemplata una possibile soluzione negativa, segmenti di lunghezza negativa non sono nemmeno concepibili, e poi per avvicinarci al concetto di numeri con il meno dobbiamo quantomeno aspettare il metodo della partita doppia introdotto da frà Luca Pacioli nella Summa de arithmetica, geometrica, proportioni et proportionalita, stampata a Venezia nel 1494. Ma lasciamo per un momento da parte i metodi ellenici e concentriamoci sugli insegnamenti di al Khwarizmi. La ricetta Seguiamo le indicazioni del matematico persiano riportate in tabella 1. Istruzione Valore numerico Prendi metà degli oggetti 10 : 2 = 5 e calcolane il quadrato. 52 = 25 Aggiungi le unità note 25 + 39 = 64 √ 64 = 8 e calcola la radice. L’oggetto vale la radice meno la metà calcolata prima. 8−5=3 Tabella 1: I passi fondamentali del metodo di al Khwarizmi con i loro equivalenti algebrici simbolici. Pochi e semplici passi (al massimo la radice quadrata di un quadrato perfetto!) e troviamo la soluzione. Anche al Khwarizmi non si pone il problema dell’esistenza di un’ulteriore radice dell’equazione iniziale, proprio come i matematici greci. Ma a differenza di questi non vi è traccia di alcun riferimento a righe, compassi o costruzioni geometriche: il problema è numerico e numerica è anche la sua trattazione per determinarne la soluzione. Proprio per questo netto distacco con il pensiero matematico greco al Khwarizmi si è guadagnato il titolo di padre dell’algebra, aprendo la strada ad un nuovo approccio alla materia che porterà fino alla moderna algebra astratta. 4 La geometria colpisce ancora I metodi proposti nell’Al Kitab sono precisi e rigorosi, ma l’influenza greca è ancora forte nel 830 d.C. (anno della stesura dell’opera), tanto che l’autore si sente in dovere di giustificare geometricamente quanto affermato. La costruzione geometrica è quella vista precedentemente (figure 1), un affascinante modo di approcciarsi ai problemi, e di ricavarne la soluzione, al quale non siamo più abituati da secoli. Allenarsi, sempre! Questo esempio è un modello per un’infinità di altri esercizi. Provate, ad esempio, a mettere alla prova il metodo di al Khwarizmi e la sua versione geometrica con queste altre equazioni: 1. x2 + 4x = 32 2. x2 + 8x = 9 3. x2 + 16x = 36 Ma è possibile fare molto di più! Consideriamo le seguenti 1. 1 2 x + 2x = 16 2 2. 3x2 + 24x = 27 3. x2 + 4x = 9 4 Come possiamo risolverle con il metodo dell’Al Kitab? Semplice: prendiamo come esempio l’equazione 2x2 − 2x − 12: - ricostruiamo il termine di secondo grado, moltiplicandolo o dividendolo per un certo valore, in modo da ottenere esclusivamente x2 : 2x2 : 2 = x2 ⇒ divisione per 2 5 - bilanciamo applichiamo agli altri termini la stessa moltiplicazione/divisione: 2x : 2 = x ∧ 12 : 2 = 6 ⇒ x2 − x − 6 - concludiamo come visto in precedenza con la nuova equazione ottenuta. Bilanciare e ricostruire, è tutto quello che c’è da fare. Buona Matematica! 6 Riferimenti bibliografici [1] www.wikipedia.org [2] C.B. Boyer, Storia della matematica, Mondadori [3] A.Baki, Al Khwarizmi’s contribution to the science of mathematics: Al kitab al jabr wa’al muqabalah Quest’opera di Matteo Gasparotto è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia. 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