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Forever vespa
Storia di un mito italiano.
DOPO AVER VISIONATO IL VIDEO,SCRIVI IUNA BREVE RELAZIONE DELLA STORIA
DELLA VESPA, ANALIZZANDO GLI ELEMENTI DI SUCCESSO
Relazione di Raddusa Martina
La vespa è il frutto di continui cambiamenti, è nata per rimettere in moto l’Italia del
dopo guerra ed è diventato lo scooter più utilizzato. 1946, l’Italia è distrutta dalla
guerra che ha paralizzato tutte le popolazioni lasciandole senza lavoro, case ecc.
Enrico Piaggio si trova gli stabilimenti per la produzione distrutti così anche i
macchinari. Il problema della mobilità, per rimettere a nuovo l’economia, è quello più
importante, non solo sul piano nazionale ma anche internazionale. Si ripristinano linee
tramviarie. Per le materie prime si utilizzano le macerie della guerra. Nasce il treno
dell’amicizia con il quale si spostano delle materie dai paesi non distrutti. Piaggio vuole
lanciare un nuovo prodotto, dagli aerei ai veicoli più piccoli, perché anche lui voleva
aiutare a far tornare alla normalità il paese. Corradino D’Ascanio , progettista di Enrico
Piaggio, inventa la Vespa, il progetto inizia dalla comodità dell’uomo che deve stare
seduto, da li poi ha dato la forma della carrozzeria. Nel aprile del 1946 mette in
vendita i primi 50 pezzi solo due rimangono invenduti ma decide comunque di
metterne in produzione altri 2500 pezzi circa. Nel 1953 venne presentata la vespa n
500.000 dopo 3 anni nel 1956 a 10 anni dalla sua nascita viene presentata la n
1.000.000. Nel 1950 iniziano le produzioni in tutta Europa nel 1960 si arrivò oltre
all’Europa. La Vespa può essere guidata anche dalle donne, che in quel periodo
prendono sempre più potere. Già dai primi anni il prodotto viene differenziato per
rispondere alle varie richieste del mercato e per combattere la concorrenza della
Lambretta. Per la prima volta si poteva pagare il mezzo a rate rendendolo più
abbordabile a tutti. Sia i fumetti che il cinema rendono la Vespa più nota a tutti.
Subentra dopo questo periodo l’auto e Piaggio per non perdere le sue vendite inizia a
puntare sui giovani cambiando colore dalle tonalità di grigio al bianco rosso ecc.
escono anche nuovi modelli. Nel 1963 nasce la prima 60 che si può guidare senza
patente e diventò molto famosa tra i ragazzi. Piaggio cura molto la pubblicità la prima
la fa con una donna. Il target per le donne è indiretto, gli uomini la comprano perché
piace alla donne. Nasce la pubblicità “chi vespa, mangia le mele” , con uno stile
hippie. Nel 1949 nasce il primo Vespa Club che raccoglie tutti i fanatici, fanno gare
esibizioni tutte sempre sulla propria Vespa.
Relazione di Zaggia Silvia
Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, in Italia nacque l’esigenza di avere
un mezzo di trasporto che permettesse la circolazione fra le macerie.
L’ingegnere D’Ascanio progettò un veicolo a due ruote rispondente a questo
bisogno; l’azienda di Enrico Piaggio accolse il prototipo e ne iniziò la produzione
nel 1946 battezzandolo “Vespa”.
Nel corso degli anni la Vespa si modificò adattandosi alle varie esigenze,
diffondendosi così in tutto il mondo.
Una fra le più grandi innovazioni fu produrre modelli di altri colori per battere
la concorrenza portata dalla Fiat 500.
Venne inoltre immesso sul mercato il Cinquantino, un modello privo di targa e
dunque guidabile senza patente.
Negli anni Sessanta la donna diventò l’icona pubblicitaria della Vespa: la
società stava introducendo nuove visioni femministe, così anche la Vespa
dovette adattarsi creando modelli idonei alla guida femminile.
La vespa è stata co-protagonista di film, ispira artisti e raduna milioni di
appassionati.
È un prodotto italiano in continuo sviluppo e adattamento, per questo
intramontabile.
Relazione di : Ercoli Rebecca
Lo scooter più famoso del mondo, la Vespa Piaggio, nasce nel dopoguerra
italiano grazie all’incontro tra Enrico Piaggio, e un progettista, Corradino
D’Ascanio, e diventa un mito lungo mezzo secolo diffondendo la sua immagine
nel mondo.
Il problema della mobilità si pone subito come uno dei più urgenti per
rimettere in sesto l'economia dell’Italia, si soffre la mancanza di mezzi di
trasporto pratici e a buon mercato ed è così che Enrico Piaggio dà vita alla
Vespa, che diventa subito il simbolo dell’Italia che si rimette in cammino.
Enrico Piaggio matura l’idea di lanciare sul mercato un prodotto del tutto
nuovo, facendo una scelta imprenditoriale coraggiosa nel segno di un profondo
cambiamento; l’azienda passa dalla costruzione di velivoli con 26 metri di
apertura alare a un mezzo su due ruote di poco più di un metro e mezzo di
lunghezza. Per la realizzazione di questo nuovo veicolo Enrico Piaggio si affida
ad uno dei suoi migliori collaboratori, il progettista Corradino D’Ascanio, che
già nel 1930 aveva fatto volare il primo elicottero italiano e in seguito si era
reso celebre per l’invenzione delle eliche a passo variabile. Suo compito è
quello di ideare un veicolo semplice, economico e alla portata di tutti, che
sappia coniugare funzionalità ed estetica. Un’altra indicazione fornita
direttamente da Enrico Piaggio al progettista è che il veicolo deve piacere
anche alle donne.
Il progetto della Vespa parte dall’uomo e dall’idea di farlo sedere
comodamente.
Alla sua prima presentazione Enrico Piaggio, osservandone le linee che
richiamano un insetto che plana, esclama: “Sembra una Vespa”;
immortalandone così per sempre il nome. Il modello di D’Ascanio convince
Enrico Piaggio; decide così di metterne in produzione 50 esemplari, che escono
sul mercato nell’aprile del 1946. Nonostante una primissima accoglienza
tiepida, l’imprenditore crede nella sua intuizione ed ha fiducia nel prodotto di
D’Ascanio; inizia la produzione in serie.
In pochi mesi lo scooter fa passi da gigante; si impone sul mercato. Solo tre
anni dopo, nel 1956, si festeggia la milionesima Vespa prodotta.
Enrico Piaggio organizza subito la distribuzione all’estero. Negli anni Sessanta
la Piaggio possiede stabilimenti in quasi tutti i paesi d’Europa e arriva anche
oltreoceano. Già dai primi anni il prodotto viene differenziato per contrastare la
concorrenza della “Lambretta”. Un altro punto a favore della Piaggio è che la
Vespa viene messa in vendita con la possibilità di un pagamento a rate.
Il primo manifesto pubblicitario, nel 1946, ritrae una donna in sella allo
scooter; si tratta per di più di una donna che lavora; lo scooter diventa
protagonista anche dei fumetti, ma è il cinema a decretarne il successo
definitivo.
Grazie al boom economico il target della Vespa si sposta sull’automobile e la
Piaggio rischia di entrare in crisi proprio in una situazione economica
favorevole nel paese. L’azienda, allora, decide di puntare sui giovani; riserva
una particolare attenzione alla campagna pubblicitaria e allo stesso tempo
introduce alcune innovazioni nel prodotto, a cominciare dal colore; si
propongono colori più appariscenti, come il rosso o il bianco.
Nel 1963 nasce la prima “Vespa 50”, un mezzo privo di targa che si può
guidare senza patente, il cui testimonial d’eccellenza è Gianni Morandi: tra i
giovani è un grande successo.
La Vespa ha attraversato molti periodi di crisi, ma tutt’ora se ci guardiamo per
strada riusciamo sempre a scorgere lo scooter che ha fatto la storia d’Italia.