Diapositiva 1 - Scuola di Giurisprudenza

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Sussidiarietà e nuovo welfare:
oltre la concezione
hobbesiana del benessere
P. Donati
Accesso al welfare europeo
Nel XXI secolo l’UE si è fatta carico
di situazioni sociali attraverso
politiche di welfare universalistiche
(inclusione sociale)
 Ma ci sono dei criteri per accedere a
questi servizi → universalismo
selettivo

Accesso al welfare europeo

L'inclusione è la possibilità di usufruire
del welfare state nazionale; esso si può
concretizzare in due diverse forme:



Benefici a tutti coloro che possiedono una
determinata cittadinanza
Sostegni affinché tutti possano
partecipare alla competizione per
l’assegnazione delle risorse sociali in
modo tale che si generino uguaglianze di
opportunità
Sono criteri di origine hobbesiana
La crisi

Queste caratteristiche stanno entrando in
crisi per due ragioni:



Reversibilità dei criteri
Maggiore attraversabilità dei confini
È lo Stato che opera come “arbitro”;
inoltre bisogna tenere conto che
l’inclusione di certi soggetti comporta
l’esclusione di altri, ma a ciò si può porre
rimedio solo cambiando i principi che
hanno generato questa situazione
La crisi
Da ciò deriva anche un
cambiamento delle basi sistemiche:
non viene più applicato il criterio di
appartenenza ad una determinata
cittadinanza, quando piuttosto
l’appartenenza a certi gruppi sociali
 Donati chiama questo scenario
dopo-moderno; esso non è altro che
lo Stato sussidiario

La crisi



Sensazione di un peggioramento delle
condizioni di vita, conferma dai dati di
fatto
Donati ritiene che in parte sia “colpa” dei
sistemi sociali che sono inadeguati alle
esigenze odierne (modellati sul contesto
storico del secondo dopo guerra)
Altre variabili “esterne” sono hanno
contribuito al peggioramento delle
condizioni di vita
Hobbes



Potrebbero essere queste le condizioni che
si avevano anche nel ‘600
In quegli anni Hobbes teorizzò che un
clima di tutti contro tutti sia lo stato
naturale dell’uomo
Viene stipulato un patto per delegare il
potere ad un’autorità (Leviatano) in modo
tale da garantire le libertà individuali e la
pace sociale
Hobbes



Il Leviatano può esistere solo se tutti sono
concordi
Gli Stati-nazione hanno costruito le loro
strutture politiche sulla concezione
hobbesiana, influenzando in tal modo
anche il welfare state; bisogna comunque
tener conto che esso ha migliorato la
condizione di vita della popolazione.
Ai giorni nostri un riforma del welfare
è necessaria, ma la soluzione migliore
sta nella riformulazione del contratto
hobbesiano?
I modelli di welfare
(Polanyi)
Convergenza dei modelli

Tra i due modelli c’è stata un
convergenza: è risultato un modello
denominato “terza via” o lib-lab (Donati):



Competizione di mercato
Controllo politico delle disuguaglianze
Non si tiene conto delle relazioni
sociali: le istituzioni centralizzano i
propri progetti e, in questo modo, le
persone vengono isolate.
Lib-lab: la sua insostenibilità
Secondo la maggior parte della
letteratura vi è la necessità di una
cittadinanza aperta attiva, ma
sempre di tipo statuale
 Donati ritiene che seguendo questa
linea il modello lib-lab sarebbe
sempre più insostenibile:


Nell’approccio lib-lab la società è un
intreccio di elementi economici e
politici, il resto è affare privato
Lib-lab: la sua insostenibilità


Per il lib-lab non esiste un’alternativa
alla combinazione di libertà individuali e
di controllo collettivo; ciò genera
distorsione nelle relazioni
intersoggettive (l'aspetto relazionale non
è tenuto in debita considerazione)
Nell’approccio lib-lab la cittadinanza è
incondizionata, diritti e doveri non sono
tra loro relazionati; consegue che può
esserci una mancanza di reciprocità tra
Stato e cittadini e tra i cittadini stessi.
Superamento del modello
hobbesiano

La società non può più adattarsi al
modello hobbesiano per due ragioni:


Con la globalizzazione non è più
possibile ricorrere al Leviatano
Gli individui sono più consapevoli,
rispetto al ‘600, dei loro diritti
fondamentali, sono più informati e,
soprattutto, possono attivare più
facilmente delle reti di sostegno
Superamento del modello
hobbesiano

Quindi il nuovo modello non può:




Essere costruito su una visione
antropologicamente negativa, è necessario
pensare all’uomo come essere positivo
Prevedere una diversa distinzione tra pubblico
e privato: è pubblico tutto ciò che ha tra i suoi
obiettivi l’interesse generale a prescindere
dalla natura dell’ente erogatore
Le identità culturali non possono essere
dichiarate irrilevanti
Il controllo centralizzato dovrebbe essere
sostituito da reti sociali
Superamento del modello
hobbesiano

Ricapitolando: riesumare una
visione hobbesiana del welfare
state, ovvero una revisione del
modello lib-lab, potrebbe solo
generare malessere nella
popolazione a causa della mutata
situazione rispetto al '600.
Il welfare relazionale

Due sono i punti di discontinuità con la
visione lib-lab:



Definizione del benessere: deve trasformarsi in
relazionale
Contenuti etici delle azioni di welfare: esso
deve essere eticamente qualificato
Tutto questo non può essere gestito da un
nuovo Leviatano, deve invece esserci una
governace ispirata alla sussidiarietà.
Le premesse dei due contratti sono
diverse. (no negazione di un contratto)
Il welfare relazionale


Lo stato sussidiario si interfaccia con una
società concepita sulla base di
un’economia e di un welfare civile
È la strada che i paesi europei stanno
seguendo: si vuole educare ad una
concezione del benessere sociale in cui la
centralità del nesso tra libertà e
responsabilità non si ha solo per quanto
riguarda il comportamento degli individui,
ma anche per le conseguenze dei
comportamenti nei confronti degli altri
Il welfare relazionale

Orientarsi verso una soluzione sussidiaria
significa allora:


Assumere che il sociale sia costituito dalle
relazioni che le persone, le formazioni sociali,
la società esprimono a partire dalla natura
umana dei soggetti
Regolare i conflitti attraverso le costituzioni
civili che articolano la cittadinanza societaria,
in modo tale da rendere integrati gli interessi e
le identità
Art. 118 della Costituzione

Per quanto riguarda la sussidiarietà
verticale (relazione tra attore che ha una posizione
sovraordinata nei confronti di altri attori), essa si
trova all'interno del comma 1, ma è
una sussidiarietà solo in senso
protettivo (una comunità di ordine più elevato non
deve prevaricare sulle comunità di ordine inferiore, ma
deve rispettarne i compiti e la natura propria).

Non si trova invece un'interpretazione
promozionale della sussidiarietà (la
comunità più potente e di ordine funzionale più
complesso deve anche promuovere attivamente e
positivamente l'autonomia delle comunità con minori
poteri)
Art. 118 della Costituzione
• Per quanto riguarda la sussidiarietà
orizzontale (attori che non hanno relazioni
gerarchiche tra loro), essa è descritta nel
comma 4.
Donati ritiene che le componenti
protettive e promozionali siano
deboli e indistinte per uno Stato che
voglia mettere in atto il modello di
welfare relazionale
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