cronologia del novecento

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IL NOVECENTO – cronologia essenziale
Data
Avvenimento
L’EUROPA DELLA BELLE EPOQUE
1900
Esposizione universale di Parigi
1904
Intesa Cordiale tra GB e FR (con riconoscimento delle rispettive aspirazioni su Egitto
e Marocco)
1907
Triplice Intesa tra GB, FR, Russia (opposta alla Triplice Alleanza del 1882 tra
Germania, Austria-Ungheria, Italia)
1906, 1911
Crisi marocchine (la Germania deve riconoscere le aspirazioni francesi sul Marocco)
1908
Il sultano ottomano viene deposto dai Giovani Turchi. È l’ultima tappa della
disgregazione dell’Impero Ottomano iniziata nel 1878, crisi che favorisce le opposte
aspirazioni di espansione nei Balcani di Italia, Austria, Russia.
1908
L’Austria-Ungheria annette la Bosnia-Erzegovina per contrastare il progetto della
“Grande Serbia”
1912-1913
2 Guerre Balcaniche, in cui si oppongono le aspirazioni indipendentiste di Serbia,
Montenegro alle mire espansionistiche della Serbia
1896
1900
1903-1914
1911-1912
1912
1913
1914
Caduta di Crispi dopo la sconfitta ad Adua (Etiopia)
Umberto I, re d’Italia, viene ucciso in un attentato dall’anarchico Gaetano Bresci
Vari governi presieduti da Giovanni Giolitti (neutralismo del governo nelle lotte
sindacali; liberalismo riformista vs quello conservatore di Sidney Sonnino;
ampliamento del diritto di voto, dialogo con i Socialisti riformisti di Filippo Turati;
statalizzazione delle ferrovie; legge scolastica sulla istruzione statale elementare;
riforme per il Mezzogiorno poco efficaci
Campagna italiana in Libia (nazionalisti pro intervento, vs socialisti)
“Patto Gentiloni” – accordo segreto di Giolitti per avere il sostegno elettorale dei
cattolici, ritornati a interessarsi di politica dopo il “Non expedit” di Pio IX (1870) e la
“Rerum Novarum” di Leone XIII (1891)
Prime elezioni in Italia con il suffragio universale maschile (circa il 25% di elettori).
Vittoria liberale ma con il voto dei cattolici per cui si rivela tutta la debolezza dei
liberali guidati da Giolitti
Giolitti dà le dimissioni, gli succede il liberal-conservatore Antonio Salandra
PRIMA GUERRA MONDIALE E RIVOLUZIONE RUSSA
28 giugno 1914
Attentato a Sarajevo (Bosnia) in cui viene assassinato l’arciduca Francesco
Ferdinando, erede al trono austro-ungarico, per mano del nazionalista bosniaco
Gavrilo Princip
28 luglio 1914
Dopo aver dato un ultimatum alla Serbia, l’AUS le dichiara guerra.
La Russia dello Zar Nicola II ordina la mobilitazione generale.
La Germania del Kaiser Guglielmo II si mobilita a sua volta e intima alla Russia di
sospendere la propria mobilitazione, ma poiché questa non accetta, la GER dichiara
guerra alla RUSSIA e poco dopo alla FR.
L’invasione tedesca del Belgio neutrale (per occupare la FR) provoca l’intervento
della GB
Settembre 1914
Stabilizzazione del fronte occidentale (i Francesi e gli Inglesi respingono sul fiume
Marna l’attacco tedesco), del fronte orientale (vittoria tedesca a Tannenberg) e della
situazione balcanica (Austria-Ungheria respinta dai Serbi)
1915
Fine della guerra di movimento
I Turchi respingono l’offensiva della Triplice Intesa presso lo stretto dei Dardanelli
24 maggio 1915
Dopo esser stata a lungo indecisa tra le pressioni degli interventisti (socialisti
rivoluzionari, irredentisti, nazionalisti) e neutralisti (socialisti riformisti, liberali,
1916
24 ottobre 1917
1917
3 marzo 1918
Agosto 1918
4 novembre 1918
9 novembre 1918
1905
Febbraio 1917
3 aprile 1917
Ottobre 1917
Novembre 1917
3 marzo 1918
1918-1920
cattolici), Salandra e Sonnino firmano con l’Intesa il patto di Londra per l’intervento
in guerra dell’Italia accanto a GB, FR, Russia (in cambio di Trentino, Alto-Adige,
Trieste, Istria senza Fiume e parti della Dalmazia) e il 24 maggio 1915 l’Italia entra in
guerra.
La guerra di movimento diventa guerra di logoramento e di trincea.
Battaglie sanguinose, con migliaia di morti (Verdun; la Somme) ma nessun risultato
concreto.
Disfatta italiana a Caporetto contro gli Austriaci
Crisi degli eserciti, diserzioni, scioperi e sommosse popolari fanno emergere la voglia
sempre più diffusa di uscire dalla guerra
Pace di Brest-Litovsk tra RUS e GER
Controffensiva francese che sfonda le linee tedesche ad Amiens
L’Austria-Ungheria si disgrega e re Carlo I (succeduto a Francesco Giuseppe) firma
l’armistizio.
Vittoria italiana a Vittorio Veneto (24 ottobre)
L’imperatore Guglielmo II è costretto alla fuga in un Paese sull’orlo della guerra
civile e viene proclamata la Repubblica
Prima rivoluzione russa che costringe lo Zar a concedere una forma parlamentare di
rappresentanza (Duma)
Sciopero generale a Pietrogrado, rivolta di operai e solidarietà delle truppe; Nicola II
decide di abdicare e finisce il regime zarista; viene poi proclamata la repubblica
(settembre 1917). Nel frattempo il potere è diviso tra un governo provvisorio
(liberale, favorevole alla guerra) e i soviet di Pietrogrado (operai + soldati). I socialisti
si dividono in menscevichi (minoritari; rivoluzione democratica per un governo
borghese) socialisti rivoluzionari (riforma agraria), ma uniti nel proseguire la guerra.
Lenin (leader dei bolscevichi / maggioritari) pubblica sulla Pravda le tesi di aprile:
nazionalizzare le terre; potere ai soviet; uscire dalla guerra
Dopo una crisi del governo provvisorio, cui segue una violenta repressione dei
bolscevichi e la fuga all’estero di Lenin, il presidente Korenskij rischia di esser
vittima di un colpo di stato ordito dal generale Kornilov, ma viene salvato dal pronto
intervento di Lenin che a questo punto può dar vita alla rivoluzione d’ottobre (24-25)
con cui prende il potere, guidando al triade composta da lui, Trotzkij (capo del Soviet
di Pietrogrado) e Stalin (direttore della Pravda, giornale bolscevico).
Decreto di nazionalizzazione della terra, dittatura del proletariato, svolta autoritaria,
creazione della polizia segreta (Ceka)
Uscita della Russia dalla guerra con la firma della pace di Brest-Litovsk
Guerra civile in Russia tra Armata rossa bolscevica e Armata bianca filo-zarista.
Comunismo di guerra
IL DOPOGUERRA E GLI ANNI VENTI
Gennaio 1918
14 punti di Wilson per l’autodeterminazione dei popoli e la Società delle Nazioni
Giugno 1919
Trattati di pace di Versailles: la Germania perde l’Alsazia-Lorena (alla FR), i bacini
carboniferi della Saar temporaneamente (alla FR), corridoio di Danzica (alla Polonia),
smilitarizza la riva sinistra del Reno, riduce l’esercito a 100.000 effettivi, perde tutte
le colonie (ai vincitori), deve pagare danni di guerra (132 miliardi di marchi-oro). È
una vera e propria punizione imposta dalla Francia (che riscatta così la sconfitta della
guerra franco-prussiana del 1870-71 da cui era nata la Germania)
Settembre 1919
Trattati di Saint-Germain: dall’impero Austro-Ungarico nascono Austria, Ungheria,
Cecoslovacchia, la Jugoslavia (regno serbo-croato-sloveno)
L’Italia ottiene Alto-Adige, Trieste e l’Istria, ma non Dalmazia e Fiume (si parlerà
dunque di “vittoria mutilata”)
La Polonia si espande a est e ovest, inglobando popolazioni russe e tedesche
1919
Nasce la Terza Internazionale o Comintern
24 ottobre 1929
Crollo della Borsa di Wall Street a New York
IL FASCISMO
1919-1920
1921-22
1919
Settembre 1919
1919
1921
1921
28 ottobre 1922
1923
1923
1923
1924
Giugno 1924
3 gennaio 1925
1925-1926
1927
11 febbraio 1929
Anni Trenta
1937
1935-1936
1938
IL NAZISMO
Novembre 1918
Gennaio 1919
Agosto 1919
1923
Biennio rosso
Squadrismo fascista
Benito Mussolini fonda i Fasci di Combattimento per contrastare i moti di protesta
contadina e operaia in Italia
Impresa di Fiume guidata da D’Annunzio (poi riconosciuta come città libera col
trattato di Rapallo, 1920)
Don Luigi Sturzo fonda il Partito Popolare Italiano
Giolitti invita nella coalizione di governo i Fascisti, pensando così di “normalizzarli”;
nasce il Partito Nazionale Fascista.
Al congresso socialista di Livorno nasce il Partito Comunista Italiano (Gramsci,
Togliatti)
Mussolini dà il via alla marcia su Roma. Il re Vittorio Emanuele III rinuncia a
dichiarare lo stato d’assedio e incarica Mussolini di formare il governo (discorso del
“bivacco”)
Mussolini trasforma lo squadrismo in Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Riforma Gentile del sistema scolastico
Legge Acerbo: la lista che ottiene almeno il 25% dei voti ha diritto a 2/3 dei seggi
Il listone del PNF ottiene il 65% dei voti
Giacomo Matteotti, deputato socialista, denuncia i brogli elettorali e le violenze
squadriste. Viene quindi rapito e ucciso da una squadra fascista di cui si sa essere
Mussolini il mandante. Socialisti, comunisti, popolari e liberali reagiscono in modo
debole, abbandonando il parlamento (secessione dell’Aventino)
Discorso di Mussolini al parlamento con cui inaugura la dittatura Fascista
Leggi fascistissime: preminenza dell’esecutivo, fine di ogni libertà politica, dittatura
del PNF, nomina dei podestà al posto dei sindaci, istituzione di una polizia segreta
(OVRA)
Carta del Lavoro e corporativismo
Firma dei Patti Lateranensi (Trattato per riconoscimento di reciproca sovranità
Italia/Vaticano; Convenzione finanziaria per riparazione italiana al Vaticano per i
territori pontifici sottratti nel 1870 con la presa di Roma; Concordato per matrimonio
religioso con effetti civili e istruzione cattolica anche nella scuola secondaria
Dal liberismo al dirigismo fascista; fondazione dell’IRI (Istituto per la ricostruzione
industriale) che fa dello stato il maggior banchiere e azionista industriale del Paese;
politica demografica espansiva; ideologia ruralista e bonifiche; IMI (Istituto mobiliare
italiano), INPS e istituti assistenziali
Ministero della cultura popolare (MinCulPop) per propaganda e dopo-lavoro
Campagna d’Etiopia per riscattare la sconfitta di Adua (1896) e fondazione
dell’Impero dell’Africa Orientale Italiana (Etiopia, Eritrea, Somalia Italiana)
Introduzione delle Leggi razziali in Italia
In Austria nasce una repubblica parlamentare
In Ungheria la repubblica sovietica ha vita breve e le succede un regime autoritario
L’estrema sinistra della Lega di Spartaco (Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg) dà
origine al Partito Comunista Tedesco, opposto al Partito Social-Democratico che
guida il governo provvisorio in accordo con imprenditori e gerarchie militari.
La rivolta spartachista viene soffocata nel sangue dallo stesso governo, ricorrendo ai
Freikorps (corpi franchi di ex combattenti)
Viene approvata la Costituzione Di Weimar che fa della Germania uno stato
parlamentare federale col presidente eletto dal popolo
Fallisce il colpo di stato di Adolf Hitler, capo del NSDAP (National-Sozialistische
Deutsche Arbeiter-partei / Partito Nazional-Socialista dei lavoratori tedeschi), cui si
affiancano le SA (Sturm-Abteilungen / Squadre d’assalto).
1923
1924
1925
1926
1926
1929
1931
1932
Gennaio 1933
Marzo 1933
30 giugno 1934
Agosto 1934
1935
9 novembre 1938
Durante la carcerazione, Hitler elabora le tesi fondamentali del suo programma
politico scrivendo il Mein Kampf (La mia battaglia).
Volksgemeinschaft (Comunità di popolo) / Lebensraum (spazio vitale) / Rennen und
Blut (Razza e Sangue)
Crisi economica tedesca in seguito alla occupazione francese del bacino industriale
della Ruhr e polverizzazione del marco (inflazione e svalutazione)
Piano Dawes per aiuti finanziari americani alla Germania per pagare le spese di
riparazione a FR e GB
Trattato di Locarno: la Germania riconosce i confini francesi e la cessione definitiva
dell’Alsazia-Lorena
La Germania entra nella Società delle Nazioni
Fondazione delle SS (Schutz-Staffeln / Squadre di protezione) sotto la guida di
Heinrich Himmler
La conseguenze della Crisi di Wall Street di fanno sentire anche in Germania
Hitler ottiene molti voti alle presidenziali, ma viene confermato ancora Hindenburg
Il cancelliere cattolico Von Papen convince Hindenburg a portare Hitler nel governo.
E il suo partito nazista ottiene circa il 38% dei voti.
Hitler diventa cancelliere
Dopo l’incendio del Reichstag (Parlamento) ad opera di un esaltato ma attribuito ai
comunisti, si scatena una feroce repressione che garantisce il successo elettorale a
Hitler.
Data la situazione estremamente instabile il parlamento accorda pieni poteri a Hitler
che dichiara illegale ogni altro partito.
A Dachau viene costruito il primo lager.
Nella notte dei lunghi coltelli, Hitler fa eliminare le SA e il suo leader Ernst Roehm
Morto Hindemburg, Hitler diviene anche Presidente e concentra in sé tutti i poteri.
Nasce il Terzo Reich (dopo il Sacro Romano Impero e il II Reich creato da Guglielmo
I, dal 1871 al 1918)
Viene fondata la polizia segreta (Gestapo)
A Goebbels si affida il ministero della cultura e della propaganda (fondato nel 1933)
Leggi di Norimberga: agli ebrei sono tolti i diritti politici e civili
Notte dei cristalli: negozi e sinagoghe assaltate, vetri infranti, arresti e violenze
antisemite.
LO STALINISMO
1922
Nasce l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS)
1921
La crisi economica acuita dalle conseguenze della guerra civile porta Lenin a rivedere
i suoi programmi inaugurando la Nuova Politica Economica (NEP) che reintroduce
alcuni elementi di libero scambio e di profitto individuale.
Il ceto della borghesia agraria (i Kulaki) si rafforza.
Nonostante i buoni risultati, non mancano le critiche di chi accusa la NEP (e Lenin) di
infedeltà alla causa bolscevica, tra i quali Trotzkij
1922
Stalin viene nominato segretario del PCUS
1924
Morte di Lenin
1927
Trotzkij – che sostiene la rivoluzione permanente, opponendosi alla linea del
“socialismo in un solo Paese” adottata da Stalin – viene espulso dal PCUS. Verrà
ucciso da un sicario in Messico nel 1940.
1929
La grande svolta del regime stalinista: pianificazione economica con i piani
quinquennali (il primo è del 1928-1932); collettivizzazione tramite fattorie
cooperative (Kolchoz) o di proprietà dello stato (Sovchoz).
Stalin dà il via alla “dekulakizzazione”, sfruttando anche la terribile carestia
(Holodomor) del 1932-33 per eliminare milioni di contadini “borghesi” e imporre la
collettivizzazione della terra
Anni Trenta
Industrializzazione accelerata, militarizzazione del lavoro operaio, inefficienze della
pianificazione, urbanizzazione caotica, partito-stato e totalitarismo.
1937-1938
“Grande Terrore”: le purghe, i processi politici, gli arresti diffusi spazzano via ogni
“nemico del popolo”. Stalin domina tra operazioni segrete, propaganda pubblica,
rastrellamento degli oppositori, internamento nei gulag, imposizione della
secolarizzazione forzata tramite la persecuzione religiosa.
Il culto del capo assicura consenso diffuso nonostante la repressione e il terrore
IL NEW DEAL E LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA
1929
Crollo della Borsa di New York
1933
Sulla scia delle teorie economiche di John Keynes, il presidente USA F.D. Roosevelt
(eletto dai democratici nel 1932) lancia il New Deal, cioè il nuovo corpo politico per
far fronte alla crisi economica.
L’american way of life sarebbe rinato con una iniziativa statale in ambito lavorativo e
assistenziale (Welfare State). La domanda sarebbe stata sostenuta con un aumento
della spesa pubblica. Agricultural Adjustement Act (sostegno dei prezzi agricoli),
National Industrial Recovery Act (fondi per lavori pubblici).
1935
Roosevelt lancia il secondo New Deal, per accrescere i risultati del precedente,
puntando sulla sicurezza sociale (Social Security Act) e sui patti sindacali.
I risultati saranno inferiori alle attese, ma ben supportati da una efficace propaganda
presidenziale
1934
I nazisti austriaci, galvanizzati dal successo di Hitler in Germania, tentano il colpo di
stato, uccidendo il premier Dollfuss. Ma l’iniziativa non ha successo. Mussolini stesso
non vedeva di buon occhio l’espansione tedesca in Germania (e allerta le truppe al
Brennero, inviando un chiaro messaggio dissuasivo a Hitler).
1931
Alfonso XIII, re di Spagna, abbandona il Paese perché i monarchici sono sconfitti dai
repubblicani nelle elezioni e viene proclamata la Repubblica
Il biennio nero: le riforme varate dal debole governo repubblicano non hanno
successo, si susseguono scontri e scioperi
Diversi reparti militari si ribellano (alzamiento) al governo repubblicano e alla guida
del generale Francisco Franco danno il via alla guerra civile spagnola.
Guerra civile spagnola. FR e GB scelgono il non intervento. GER e ITA mandano
uomini e armi. URSS organizza truppe di volontari.
La scarsa organizzazione repubblicana fa sì che Franco conquisti Barcellona e
Madrid, dando il via a una dittatura militare che durerà fino al 1975.
Sul terreno rimasero decine di migliaia di morti, compresi oltre 7000 sacerdoti e
religiosi massacrati dai rivoluzionari.
1933-1935
1936
1936-1939
SECONDA GUERRA MONDIALE
1939-1945
La seconda guerra mondiale, che farà oltre 50 milioni di morti
1936-1939
La guerra civile spagnola è una prova generale della II GM
1933
La Germania esce dalla società delle nazioni
1935
La Saar torna sotto autorità tedesca, i patti di Versailles vengono “liquidati” da Hitler
che decide per il riarmo e la coscrizione obbligatoria
1935
La conferenza di Stresa vede GB e FR con ITA a confronto per arginare il Nazismo.
Ma la condanna internazionale della campagna italiana in Etiopia (1935-36) spinge
l’ITA verso la GER
Marzo 1936
Hitler entra in Renania (fino ad allora smilitarizzata) con le sue truppe
GB (e FR) non reagiscono, seguendo la politica dell’appeasement (moderazione
pacifica)
Ottobre 1936
Asse Roma-Berlino (in vista del comune impegno nella guerra civile spagnola)
Novembre 1936
Patto Anti-Comintern GER-GIAP
1937
Adesione dell’ITA all’asse Roma-Berlino-Tokyo
Marzo 1938
Annessione (Anschluss) dell’Austria alla Germania, sancita dal plebiscito popolare,
accettata dalla potenze occidentali
Settembre 1938
Marzo 1939
Aprile 1939
Maggio 1939
23 agosto 1939
Conferenza di Monaco: ITA, FR, GB accettano di lasciare alla GER i Sudeti, zona
montuosa della Cecoslovacchia abitata da maggioranza tedesca
Hitler entra a Praga e occupa tutta la Cecoslovacchia
Mussolini decide di occupare l’Albania
Patto d’Acciaio (offensivo e difensivo) tra ITA e GER (con la promessa di Hitler a
Mussolini che per almeno 3 anni non ci sarebbe stata la guerra)
Patto Molotov-Von Ribbentrop di non aggressione decennale tra URSS e GER
Hitler occupa la Polonia, che viene poi spartita – come da accordi – con l’URSS.
È l’inizio della II GM. La GER punta a una guerra lampo (Blitz-Krieg).
Novembre 1939
L’URSS attacca la Finlandia
Primavera 1940
La GER occupa Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio e attacca la Francia (10
maggio 1940). Gli inglese si ritirano precipitosamente per imbarcarsi a Dunkerque.
22 giugno 1940
Occupata Parigi (14 giugno), Hitler costringe la FR all’armistizio.
Il nord della FR è occupato dai tedeschi, al sud c’è un governo collaborazionista retto
dal maresciallo Pétain con sede a Vichy.
Luglio 1940
L’URSS occupa le repubbliche baltiche (Lettonia, Estonia, Lituania)
Lug-Sett 1940
Battaglia d’Inghilterra: i fitti bombardamenti della Luftwaffe (aviazione) tedesca non
piegano il popolo britannico guidato dal presidente W. Churchill
10 giugno 1940
Dopo aver invocato la “non belligeranza” poiché sorpresa dallo scoppio della guerra,
l’ITA decide di entra nel conflitto - pensando che la vittoria sia ormai prossima – e
riporta una effimera vittoria sulla FR ormai prossima all’armistizio (22 giugno).
Guerra parallela: mentre la GER punta all’Europa, l’ITA punterà sui Balcani e
sull’Africa Settentrionale.
Ottobre 1940
L’ITA attacca la Grecia, senza preavvertire la GER, ma viene respinta e ripiega in
Albania.
Aprile 1941
Hitler interviene a sostegno dell’ITA e occupa la Jugoslavia, controllando anche
Romania, Bulgaria, Ungheria.
Settembre 1940 - Le offensive italiane in Egitto e Somalia vengono presto respinte dalla GB che
febbraio 1941
contrattacca e occupa la Cirenaica (Libia est).
Aprile 1941
La GB occupa a che l’Etiopia, sconfiggendo l’ITA.
Grazie all’intervento dei tedeschi guidati da Rommel (la volpe del deserto), gli inglesi
sono respinti oltre il Canale di Suez, in Egitto.
22 Giugno 1941
La seconda parte del piano nazista prevede l’Operazione “Barbarossa”, cioè
l’invasione dell’URSS che si apre con l’occupazione delle repubbliche baltiche e
dell’Ucraina per arrestarsi poi sulla linea tra Mosca e Leningrado.
7 dicembre 1941
Il GIAP bombarda la flotta degli USA ancorata nella baia di Pearl Harbor. Gli USA
dichiarano guerra al GIAP, cui fa seguito la dichiarazione di guerra di Roma e Berlino
contro gli USA.
Gli USA rompono l’isolazionismo ed entrano in guerra dopo che nell’agosto 1941
Roosevelt e Churchill avevano sottoscritto la “Carta Atlantica” condividendo i
principi politici della autodeterminazione dei popoli e della libertà di commercio.
Giugno 1942 – La GER giunge a Stalingrado, che viene assediata in un lungo e sanguinoso conflitto
Febbraio 1943
casa per casa, corpo a corpo.
Nell’inverno 1942-43 si consuma la drammatica ritirata dell’ITA dal fronte orientale,
che costerà migliaia di vittime e dispersi al nostro esercito.
L’URSS resiste con quella che Stalin presenta come guerra patriottica
Ottobre 1942
La GER/ITA viene sconfitta ad El Alamein (Egitto) dalla GB (gen. Montgomery) che
conquista, con la controffensiva, la Libia.
Novembre 1942
Truppe anglo-americane sbarcano in Marocco e Algeria, piegando l’ultima resistenza
dell’Asse in Tunisia (maggio 1943)
10 Luglio 1943
Gli Alleati sbarcano in Sicilia
25 luglio 1943
Il Gran consiglio del Fascismo dichiara decaduto Mussolini e lo fa arrestare
8 settembre 1943
Il governo italiano firma l’armistizio con gli Alleati, mentre Badoglio e il Re si
rifugiano a Brindisi e l’esercito è allo sbando
1 settembre 1939
12 settembre 1943
13 ottobre 1943
Marzo 1944
Maggio 1944
Giugno 1944
Dicembre 1944
6 giugno 1944
Agosto 1944
Ottobre 1944
25 aprile 1945
28 aprile 1945
30 aprile 1945
8 maggio 1945
6 e 9 agosto 1945
2 settembre 1945
Mussolini viene liberato dai tedeschi e portato nel Nord Italia dove fonda la
Repubblica Sociale Italiana a Salò (Brescia).
Badoglio dichiara guerra alla GER e l’ITA viene riconosciuta dagli Alleati come “cobelligerante”
Massacro tedesco delle Fosse Ardeatine, presso Roma (335 italiani uccisi per
vendicare 32 tedeschi morti in un attentato partigiano)
Mentre si organizza il Comitato di Liberazione Nazionale, i diversi partiti antifascisti
(PSI, PCI, DC fondata nel 1942 da De Gasperi, Repubblicani, Liberali) chiedono
l’abdicazione di Vittorio Emanuele III che lascia i poteri al figlio Umberto II (“re di
maggio”).
Liberata Roma, la Resistenza dà vita a una triplice guerra: patriottica, civile, di classe.
Gli Alleati riconoscono il CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta
Italia) come interlocutore, sostenendo la guerriglia partigiana accanto alle azioni
militari anglo-americane.
Sbarco in Normandia
Liberazione di Parigi
Liberazione della Jugoslavia che insorge contro l’occupazione tedesca
Liberazione dell’ITA
Arresto e uccisione di Mussolini (Milano, Piazzale Loreto)
Suicidio di Hitler, quando ormai la GER è invasa dagli Alleati
La GER firma la resa senza condizioni
Lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki per volontà del presidente H.
Truman (per far terminare un conflitto che, diversamente, avrebbe causato oltre un
milione di morti)
Il GIAP firma la resa. La guerra è finita
LA GUERRA FREDDA
1945
Nasce l’ONU (erede della Società delle Nazioni), con un consiglio di sicurezza che
annovera USA, URSS, GB, FR, Cina con diritto di veto
1945-1946
Processo di Norimberga
1944
Accordi di Bretton Woods: il dollaro è moneta di scambio internazionale
1945
A Yalta (Crimea), Roosevelt, Chirchill e Stalin si incontrano per accordarsi sulla
divisione in zone di influenza dell’Europa una volta che fosse stata liberata dalla
occupazione nazista.
Ma le tensioni del 1945-1948 porteranno al formarsi di due blocchi contrapposti e
guidati dalle super-potenze USA e URSS
A Postdam si delibera di dividere la GER e pure Berlino in 4 aree di influenza affidate
al controllo di GB, FR, USA, URSS.
1946
Churchill afferma che sull’Europa dell’Est è calata una “cortina di ferro”, in risposta a
Stalin che aveva ribadito il conflitto insanabile tra capitalismo e comunismo. Pochi
mesi dopo, Truman ribadirà di riconoscere agli USA la missione di sostenere tutti i
popoli oppressi nella lotta per l’indipendenza (vs URSS).
1947
Viene varato il Piano “Marshall” (ERP = European Recovery program / programma
di ricostruzione europea) che tra il 1948 e il 1952 erogherà aiuti per 13 miliardi di
dollari all’Europa
1947
L’URSS crea il Cominform, come organo di collaborazione tra i partiti comunisti
europei
1948
Il maresciallo Josip Broz, detto Tito, rompe con Stalin e inaugura una via nazionale al
comunismo in Jugoslavia
1949
L’URSS fonda il Comecon, mercato unito delle Democrazie Popolari da essa
controllate in Europa dell’Est, imponendo prezzi e moneta di scambio (rublo)
1949
L’URSS si dota della bomba atomica
1949
Divisione della Germania in Repubblica Federale Tedesca (RFT, a Ovest) e in
Repubblica Democratica Tedesca (RDT, a Est).
1949
Nasce il Patto Atlantico, a carattere militare-difensivo, per compattare il blocco
1949
1950-1953
1955
1955
1956
1956
1959
1960
1961
1962
1964
1968
1963-1968
1962-1965
1964-1973
occidentale, guidato da un unico comando detto NATO (North Atlantic Treaty
Organization)
Nasce la Repubblica Popolare Cinese, guidata dai comunisti di Mao Tze Tung (per
cui fino al 1971 l’ONU riconosce come suo membro non la RPC ma la Repubblica
della Cina Nazionalista, fondata a Taiwan da Chiang Kai-Shek)
Guerra di Corea: l’URSS sostiene il Nord, gli USA il Sud. Guerra lunga e sanguinosa
che si conclude con la separazione dei due paesi con capitale Pyongyang al Nord e
Seul al Sud.
L’USS risponde alla NATO creando il Patto di Varsavia, attorno a cui si riunisce
militarmente tutto il blocco orientale
La conferenza di Ginevra apre un decennio di distensione
Kruscev, segretario del PCUS, dopo la morte di Stalin (1953) ne denuncia gli orribili
delitti (“destalinizzazione”) per poter salvare così il comunismo sovietico
In Ungheria, L’URSS soffoca la protesta del comunista riformista Imre Nagy e
occupa Budapest coi carroarmati.
Alle critiche occidentali non fa però riscontro alcuna iniziativa concreta
Rivoluzione socialista di Fidel Castro a Cuba
J.F. Kennedy, democratico, diviene presidente degli USA
Viene costruito il Muro di Berlino che divide in due la città tedesca fino al 1989
Crisi di Cuba: dopo il fallito sbarco nella Baia dei Porci, la tensione sale alle stelle per
installazione di missili sovietici a Cuba. Per 13 giorni si è a un passo dalla III GM
A Kruscev, ritenuto responsabile del fallimento politico nella crisi di Cuba, succede
Breznev (1962-1982) che apre un periodo di “congelamento” all’insegna della
“sovranità limitata” delle democrazie popolari (rigidamente controllate dall’URSS).
La primavera di Praga viene stroncata dall’intervento militare sovietico e il suo
promotore, Dubcek, arrestato.
Accordi per la proibizione di esperimenti atomici e di non proliferazione delle armi
nucleari
Concilio Vaticano II, aperto da Giovanni XXIII (1958-1963) e chiuso da Paolo VI
(1963-1978)
Sotto le presidenze di Johnson (democratico, 1963-68) e Nixon (repubblicano, 19681974, costretto alle dimissioni per lo scandalo del Watergate, cioè delle intercettazioni
a danno di politici democratici), gli USA combattono il conflitto in Vietnam.
Dopo aver impiegato oltre 500.000 uomini e avere persi circa 50.000 (oltre a migliaia
di reduci menomati nel corpo e nello spirito), il Nord (sostenuto dall’URSS e dalla
Cina; capitale Hanoi) sconfigge il Sud (filo-americano, capitale Saigon) e nel 1976 il
Paese è riunificato come Repubblica Socialista del Vietnam.
Per gli Usa è una pesante sconfitta politica, militare, morale.
L’UNIONE EUROPEA
1951
Viene fondata la CECA (Comunità Economica Carbone e Acciaio) tra BeNeLux, FR,
ITA, RFT
1957
Trattato di Roma con cui gli stessi Paesi della CECA danno vita alla CEE (Comunità
Economica Europea), prevedendo un Consiglio, un Parlamento e una Commissione
europei.
1992
Trattato di Maastricht per la realizzazione di una Unione Europea che abbia valenza
economica ma in prospettiva politica
2009
Trattato di Lisbona – l’accordo che attualmente regola la vita economica e la
partecipazione socio-politica nell’Unione dei Paesi aderenti
L’ITALIA REPUBBLICANA
1947
Introduzione della Scala Mobile per adeguare salari e inflazione
1945-1947
Governi di unità nazionale (DC, nata nel 1942; PSI, nato nel 1892; PCI, nato nel
1921)
2 giugno 1946
Referendum istituzionale: la Repubblica ottiene il 54% dei voti (ma al Sud prevale la
10 febbraio 1947
Primavera 1947
1 gennaio 1948
Aprile 1948
1948-1953
1950
1953
monarchia). Per la prima volta si vota a suffragio universale maschile e femminile.
Si vota anche per l’Assemblea Costituente che redigerà la Costituzione
Firma dei Trattati di Pace per l’ITA: viene smilitarizzata, deve onerose cifre di
riparazione, perde alcune zone al confine con la Francia; cede alla Jugoslavia Zara,
Fiume, Venezia-Giulia, Istria.
Trieste resta un territorio libero controllato dai vincitori, definitivamente sistemato
solo nel 1975 con accordi tra ITA e JUG.
Le isole del Dodecaneso vanno alla Grecia. Si perdono tutte le colonie.
De Gasperi ottiene di poter aderire al piano di aiuti USA per l’Europa (piano
Marschall) ma in cambio si impegna a estromettere le sinistre dal governo
Cent’anni esatti dopo la proclamazione dello Statuto Albertino, entra in vigore la
Costituzione Italiana che integra tre orientamenti: cattolico, socialista, comunista.
Alle elezioni la DC ottiene il 48% dei voti
Il governo del Paese è saldamente in mano a De Gasperi che dà vita al “centrismo”,
unitamente a PSDI, PLI, PRI, linea politica che resisterà fino alla fine degli anni ’50.
Si istituisce la Cassa per il Mezzogiorno
De Gasperi vara la legge “truffa” (2/3 dei seggi per chi ottiene il 50% dei voti), ma
fallisce l’obiettivo per poco e vive la propria fine politica.
MIRACOLO ECONOMICO E CENTRO SINISTRA
1958-1963
Aumento del PIL, crescita degli investimenti e della produzione industriale.
Fattori esterni: MEC, ripresa economica (1945-1973), basso costo delle nostre merci
sui mercati esterni; fattori interni: abbondanza di manodopera, debolezze sindacali,
bassi salari.
Lo stato partecipa fortemente alla ripresa col Ministero delle Partecipazioni Statali
che sostiene una economia mista.
Limiti: si sviluppa l’industria ad alto impiego di manodopera, resta alta l’evasione
fiscale, cresce il divario Nord-Sud; l’urbanizzazione è disordinata; intensi movimenti
migratori interni, dal Sud al Nord industrializzato.
1958
La DC perde la maggioranza e deve aprirsi al PSI (cosa ormai ben vista con l’avvento
di Giovanni XXIII). Un’apertura che ha la funzione di separare il PSI dal PCI (in crisi
dopo l’intervento del PCUS in Ungheria nel 1956)
1960
Tambroni (DC conservatrice), cerca di varare un governo con l’appoggio della destra
(MSI), ma le proteste degenerano in scontri con 9 morti e deve rinunciare al progetto.
1962-1963
Primo governo di centro-sinistra presieduto da Fanfani (DC) e appoggiato dal PSI
dall’esterno
1962
Riforma della Scuola Media Unica
1963
Moro presiede il primo governo congiunto DC-PSI
1968
Iniziano le proteste studentesche in università che, nell’ampio respiro europeo,
porteranno cambiamenti di costume e mentalità molto profondi. È il cosiddetto “68”.
1969
Autunno caldo, con manifestazioni operaie e consigli di fabbrica
1969
Strage di Piazza Fontana a Milano, presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura, con
17 morti, attribuito ad ambienti neofascisti per creare tensione e attacco alle
istituzioni.
1970
Statuto dei lavoratori: diritto di libertà sindacale e al reintegro se licenziati senza
giusta causa (Art. 18)
1970
Legge sul divorzio (confermata con il referendum del 1974)
1978
Legge sull’aborto (confermata con il referendum del 1981)
1976
Enrico Berlinguer, segretario del PCI, accentua il distacco dalla linea sovietica e
realizza il “compromesso storico”: nasce un governo di unità nazionale (per
fronteggiare gli anni di piombo e le minacce delle Brigate Rosse) sotto Andreotti
(DC) con astensione del PCI
1978
Primo governo DC-PCI, ancora con Andreotti
16 marzo 1978
Rapimento di Aldo Moro, fautore della linea del compromesso storico, da parte delle
BR che lo fanno ritrovare morto il 9 maggio 1978.
LA FINE DEL BIPOLARISMO
1979
Rivoluzione khomeinista in Iran, contro lo scià filo-USA
1979
L’URSS invade l’Afghanistan
1980
R. Reagan, repubblicano, diviene presidente USA
1983
Gli USA varano il programma “Scudo spaziale” (costoso e mai realizzato), in aperta
opposizione all’URSS
1985
Nuovo segretario del PCUS diviene M. Gorbacev: perestrojka (riforma economica) e
glasnost (trasparenza)
1987
Trattato USA-URSS per la riduzione degli armamenti
1989
Ritiro dell’URSS dall’Afghanistan (“Vietnam sovietico”)
1989
Gorbacev incontra Giovanni Paolo II in Vaticano e concede libertà di culto per
l’URSS
9 novembre 1989
Crollo del muro di Berlino (costruito nel 1961), in seguito a una politica di
disimpegno sovietico rispetto al controllo delle democrazie popolari europee
3 ottobre 1990
La Germania viene riunificata per volontà del cancelliere RFT H. Kohl
8 dicembre 1991
Gorbacev è sempre più indebolito a causa degli scarsi risultati ottenuti con la sua
politica riformista, non ben organizzata.
Si scioglie l’URSS (nata nel 1922) e viene creata la CSI (Comunità degli stati
indipendenti)
25 dicembre 1991
Viene ammainata la bandiera rossa dal Cremlino e issata quella della Repubblica
Russa.
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