IL NOVECENTO – cronologia essenziale Data Avvenimento L’EUROPA DELLA BELLE EPOQUE 1900 Esposizione universale di Parigi 1904 Intesa Cordiale tra GB e FR (con riconoscimento delle rispettive aspirazioni su Egitto e Marocco) 1907 Triplice Intesa tra GB, FR, Russia (opposta alla Triplice Alleanza del 1882 tra Germania, Austria-Ungheria, Italia) 1906, 1911 Crisi marocchine (la Germania deve riconoscere le aspirazioni francesi sul Marocco) 1908 Il sultano ottomano viene deposto dai Giovani Turchi. È l’ultima tappa della disgregazione dell’Impero Ottomano iniziata nel 1878, crisi che favorisce le opposte aspirazioni di espansione nei Balcani di Italia, Austria, Russia. 1908 L’Austria-Ungheria annette la Bosnia-Erzegovina per contrastare il progetto della “Grande Serbia” 1912-1913 2 Guerre Balcaniche, in cui si oppongono le aspirazioni indipendentiste di Serbia, Montenegro alle mire espansionistiche della Serbia 1896 1900 1903-1914 1911-1912 1912 1913 1914 Caduta di Crispi dopo la sconfitta ad Adua (Etiopia) Umberto I, re d’Italia, viene ucciso in un attentato dall’anarchico Gaetano Bresci Vari governi presieduti da Giovanni Giolitti (neutralismo del governo nelle lotte sindacali; liberalismo riformista vs quello conservatore di Sidney Sonnino; ampliamento del diritto di voto, dialogo con i Socialisti riformisti di Filippo Turati; statalizzazione delle ferrovie; legge scolastica sulla istruzione statale elementare; riforme per il Mezzogiorno poco efficaci Campagna italiana in Libia (nazionalisti pro intervento, vs socialisti) “Patto Gentiloni” – accordo segreto di Giolitti per avere il sostegno elettorale dei cattolici, ritornati a interessarsi di politica dopo il “Non expedit” di Pio IX (1870) e la “Rerum Novarum” di Leone XIII (1891) Prime elezioni in Italia con il suffragio universale maschile (circa il 25% di elettori). Vittoria liberale ma con il voto dei cattolici per cui si rivela tutta la debolezza dei liberali guidati da Giolitti Giolitti dà le dimissioni, gli succede il liberal-conservatore Antonio Salandra PRIMA GUERRA MONDIALE E RIVOLUZIONE RUSSA 28 giugno 1914 Attentato a Sarajevo (Bosnia) in cui viene assassinato l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austro-ungarico, per mano del nazionalista bosniaco Gavrilo Princip 28 luglio 1914 Dopo aver dato un ultimatum alla Serbia, l’AUS le dichiara guerra. La Russia dello Zar Nicola II ordina la mobilitazione generale. La Germania del Kaiser Guglielmo II si mobilita a sua volta e intima alla Russia di sospendere la propria mobilitazione, ma poiché questa non accetta, la GER dichiara guerra alla RUSSIA e poco dopo alla FR. L’invasione tedesca del Belgio neutrale (per occupare la FR) provoca l’intervento della GB Settembre 1914 Stabilizzazione del fronte occidentale (i Francesi e gli Inglesi respingono sul fiume Marna l’attacco tedesco), del fronte orientale (vittoria tedesca a Tannenberg) e della situazione balcanica (Austria-Ungheria respinta dai Serbi) 1915 Fine della guerra di movimento I Turchi respingono l’offensiva della Triplice Intesa presso lo stretto dei Dardanelli 24 maggio 1915 Dopo esser stata a lungo indecisa tra le pressioni degli interventisti (socialisti rivoluzionari, irredentisti, nazionalisti) e neutralisti (socialisti riformisti, liberali, 1916 24 ottobre 1917 1917 3 marzo 1918 Agosto 1918 4 novembre 1918 9 novembre 1918 1905 Febbraio 1917 3 aprile 1917 Ottobre 1917 Novembre 1917 3 marzo 1918 1918-1920 cattolici), Salandra e Sonnino firmano con l’Intesa il patto di Londra per l’intervento in guerra dell’Italia accanto a GB, FR, Russia (in cambio di Trentino, Alto-Adige, Trieste, Istria senza Fiume e parti della Dalmazia) e il 24 maggio 1915 l’Italia entra in guerra. La guerra di movimento diventa guerra di logoramento e di trincea. Battaglie sanguinose, con migliaia di morti (Verdun; la Somme) ma nessun risultato concreto. Disfatta italiana a Caporetto contro gli Austriaci Crisi degli eserciti, diserzioni, scioperi e sommosse popolari fanno emergere la voglia sempre più diffusa di uscire dalla guerra Pace di Brest-Litovsk tra RUS e GER Controffensiva francese che sfonda le linee tedesche ad Amiens L’Austria-Ungheria si disgrega e re Carlo I (succeduto a Francesco Giuseppe) firma l’armistizio. Vittoria italiana a Vittorio Veneto (24 ottobre) L’imperatore Guglielmo II è costretto alla fuga in un Paese sull’orlo della guerra civile e viene proclamata la Repubblica Prima rivoluzione russa che costringe lo Zar a concedere una forma parlamentare di rappresentanza (Duma) Sciopero generale a Pietrogrado, rivolta di operai e solidarietà delle truppe; Nicola II decide di abdicare e finisce il regime zarista; viene poi proclamata la repubblica (settembre 1917). Nel frattempo il potere è diviso tra un governo provvisorio (liberale, favorevole alla guerra) e i soviet di Pietrogrado (operai + soldati). I socialisti si dividono in menscevichi (minoritari; rivoluzione democratica per un governo borghese) socialisti rivoluzionari (riforma agraria), ma uniti nel proseguire la guerra. Lenin (leader dei bolscevichi / maggioritari) pubblica sulla Pravda le tesi di aprile: nazionalizzare le terre; potere ai soviet; uscire dalla guerra Dopo una crisi del governo provvisorio, cui segue una violenta repressione dei bolscevichi e la fuga all’estero di Lenin, il presidente Korenskij rischia di esser vittima di un colpo di stato ordito dal generale Kornilov, ma viene salvato dal pronto intervento di Lenin che a questo punto può dar vita alla rivoluzione d’ottobre (24-25) con cui prende il potere, guidando al triade composta da lui, Trotzkij (capo del Soviet di Pietrogrado) e Stalin (direttore della Pravda, giornale bolscevico). Decreto di nazionalizzazione della terra, dittatura del proletariato, svolta autoritaria, creazione della polizia segreta (Ceka) Uscita della Russia dalla guerra con la firma della pace di Brest-Litovsk Guerra civile in Russia tra Armata rossa bolscevica e Armata bianca filo-zarista. Comunismo di guerra IL DOPOGUERRA E GLI ANNI VENTI Gennaio 1918 14 punti di Wilson per l’autodeterminazione dei popoli e la Società delle Nazioni Giugno 1919 Trattati di pace di Versailles: la Germania perde l’Alsazia-Lorena (alla FR), i bacini carboniferi della Saar temporaneamente (alla FR), corridoio di Danzica (alla Polonia), smilitarizza la riva sinistra del Reno, riduce l’esercito a 100.000 effettivi, perde tutte le colonie (ai vincitori), deve pagare danni di guerra (132 miliardi di marchi-oro). È una vera e propria punizione imposta dalla Francia (che riscatta così la sconfitta della guerra franco-prussiana del 1870-71 da cui era nata la Germania) Settembre 1919 Trattati di Saint-Germain: dall’impero Austro-Ungarico nascono Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, la Jugoslavia (regno serbo-croato-sloveno) L’Italia ottiene Alto-Adige, Trieste e l’Istria, ma non Dalmazia e Fiume (si parlerà dunque di “vittoria mutilata”) La Polonia si espande a est e ovest, inglobando popolazioni russe e tedesche 1919 Nasce la Terza Internazionale o Comintern 24 ottobre 1929 Crollo della Borsa di Wall Street a New York IL FASCISMO 1919-1920 1921-22 1919 Settembre 1919 1919 1921 1921 28 ottobre 1922 1923 1923 1923 1924 Giugno 1924 3 gennaio 1925 1925-1926 1927 11 febbraio 1929 Anni Trenta 1937 1935-1936 1938 IL NAZISMO Novembre 1918 Gennaio 1919 Agosto 1919 1923 Biennio rosso Squadrismo fascista Benito Mussolini fonda i Fasci di Combattimento per contrastare i moti di protesta contadina e operaia in Italia Impresa di Fiume guidata da D’Annunzio (poi riconosciuta come città libera col trattato di Rapallo, 1920) Don Luigi Sturzo fonda il Partito Popolare Italiano Giolitti invita nella coalizione di governo i Fascisti, pensando così di “normalizzarli”; nasce il Partito Nazionale Fascista. Al congresso socialista di Livorno nasce il Partito Comunista Italiano (Gramsci, Togliatti) Mussolini dà il via alla marcia su Roma. Il re Vittorio Emanuele III rinuncia a dichiarare lo stato d’assedio e incarica Mussolini di formare il governo (discorso del “bivacco”) Mussolini trasforma lo squadrismo in Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale Riforma Gentile del sistema scolastico Legge Acerbo: la lista che ottiene almeno il 25% dei voti ha diritto a 2/3 dei seggi Il listone del PNF ottiene il 65% dei voti Giacomo Matteotti, deputato socialista, denuncia i brogli elettorali e le violenze squadriste. Viene quindi rapito e ucciso da una squadra fascista di cui si sa essere Mussolini il mandante. Socialisti, comunisti, popolari e liberali reagiscono in modo debole, abbandonando il parlamento (secessione dell’Aventino) Discorso di Mussolini al parlamento con cui inaugura la dittatura Fascista Leggi fascistissime: preminenza dell’esecutivo, fine di ogni libertà politica, dittatura del PNF, nomina dei podestà al posto dei sindaci, istituzione di una polizia segreta (OVRA) Carta del Lavoro e corporativismo Firma dei Patti Lateranensi (Trattato per riconoscimento di reciproca sovranità Italia/Vaticano; Convenzione finanziaria per riparazione italiana al Vaticano per i territori pontifici sottratti nel 1870 con la presa di Roma; Concordato per matrimonio religioso con effetti civili e istruzione cattolica anche nella scuola secondaria Dal liberismo al dirigismo fascista; fondazione dell’IRI (Istituto per la ricostruzione industriale) che fa dello stato il maggior banchiere e azionista industriale del Paese; politica demografica espansiva; ideologia ruralista e bonifiche; IMI (Istituto mobiliare italiano), INPS e istituti assistenziali Ministero della cultura popolare (MinCulPop) per propaganda e dopo-lavoro Campagna d’Etiopia per riscattare la sconfitta di Adua (1896) e fondazione dell’Impero dell’Africa Orientale Italiana (Etiopia, Eritrea, Somalia Italiana) Introduzione delle Leggi razziali in Italia In Austria nasce una repubblica parlamentare In Ungheria la repubblica sovietica ha vita breve e le succede un regime autoritario L’estrema sinistra della Lega di Spartaco (Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg) dà origine al Partito Comunista Tedesco, opposto al Partito Social-Democratico che guida il governo provvisorio in accordo con imprenditori e gerarchie militari. La rivolta spartachista viene soffocata nel sangue dallo stesso governo, ricorrendo ai Freikorps (corpi franchi di ex combattenti) Viene approvata la Costituzione Di Weimar che fa della Germania uno stato parlamentare federale col presidente eletto dal popolo Fallisce il colpo di stato di Adolf Hitler, capo del NSDAP (National-Sozialistische Deutsche Arbeiter-partei / Partito Nazional-Socialista dei lavoratori tedeschi), cui si affiancano le SA (Sturm-Abteilungen / Squadre d’assalto). 1923 1924 1925 1926 1926 1929 1931 1932 Gennaio 1933 Marzo 1933 30 giugno 1934 Agosto 1934 1935 9 novembre 1938 Durante la carcerazione, Hitler elabora le tesi fondamentali del suo programma politico scrivendo il Mein Kampf (La mia battaglia). Volksgemeinschaft (Comunità di popolo) / Lebensraum (spazio vitale) / Rennen und Blut (Razza e Sangue) Crisi economica tedesca in seguito alla occupazione francese del bacino industriale della Ruhr e polverizzazione del marco (inflazione e svalutazione) Piano Dawes per aiuti finanziari americani alla Germania per pagare le spese di riparazione a FR e GB Trattato di Locarno: la Germania riconosce i confini francesi e la cessione definitiva dell’Alsazia-Lorena La Germania entra nella Società delle Nazioni Fondazione delle SS (Schutz-Staffeln / Squadre di protezione) sotto la guida di Heinrich Himmler La conseguenze della Crisi di Wall Street di fanno sentire anche in Germania Hitler ottiene molti voti alle presidenziali, ma viene confermato ancora Hindenburg Il cancelliere cattolico Von Papen convince Hindenburg a portare Hitler nel governo. E il suo partito nazista ottiene circa il 38% dei voti. Hitler diventa cancelliere Dopo l’incendio del Reichstag (Parlamento) ad opera di un esaltato ma attribuito ai comunisti, si scatena una feroce repressione che garantisce il successo elettorale a Hitler. Data la situazione estremamente instabile il parlamento accorda pieni poteri a Hitler che dichiara illegale ogni altro partito. A Dachau viene costruito il primo lager. Nella notte dei lunghi coltelli, Hitler fa eliminare le SA e il suo leader Ernst Roehm Morto Hindemburg, Hitler diviene anche Presidente e concentra in sé tutti i poteri. Nasce il Terzo Reich (dopo il Sacro Romano Impero e il II Reich creato da Guglielmo I, dal 1871 al 1918) Viene fondata la polizia segreta (Gestapo) A Goebbels si affida il ministero della cultura e della propaganda (fondato nel 1933) Leggi di Norimberga: agli ebrei sono tolti i diritti politici e civili Notte dei cristalli: negozi e sinagoghe assaltate, vetri infranti, arresti e violenze antisemite. LO STALINISMO 1922 Nasce l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) 1921 La crisi economica acuita dalle conseguenze della guerra civile porta Lenin a rivedere i suoi programmi inaugurando la Nuova Politica Economica (NEP) che reintroduce alcuni elementi di libero scambio e di profitto individuale. Il ceto della borghesia agraria (i Kulaki) si rafforza. Nonostante i buoni risultati, non mancano le critiche di chi accusa la NEP (e Lenin) di infedeltà alla causa bolscevica, tra i quali Trotzkij 1922 Stalin viene nominato segretario del PCUS 1924 Morte di Lenin 1927 Trotzkij – che sostiene la rivoluzione permanente, opponendosi alla linea del “socialismo in un solo Paese” adottata da Stalin – viene espulso dal PCUS. Verrà ucciso da un sicario in Messico nel 1940. 1929 La grande svolta del regime stalinista: pianificazione economica con i piani quinquennali (il primo è del 1928-1932); collettivizzazione tramite fattorie cooperative (Kolchoz) o di proprietà dello stato (Sovchoz). Stalin dà il via alla “dekulakizzazione”, sfruttando anche la terribile carestia (Holodomor) del 1932-33 per eliminare milioni di contadini “borghesi” e imporre la collettivizzazione della terra Anni Trenta Industrializzazione accelerata, militarizzazione del lavoro operaio, inefficienze della pianificazione, urbanizzazione caotica, partito-stato e totalitarismo. 1937-1938 “Grande Terrore”: le purghe, i processi politici, gli arresti diffusi spazzano via ogni “nemico del popolo”. Stalin domina tra operazioni segrete, propaganda pubblica, rastrellamento degli oppositori, internamento nei gulag, imposizione della secolarizzazione forzata tramite la persecuzione religiosa. Il culto del capo assicura consenso diffuso nonostante la repressione e il terrore IL NEW DEAL E LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA 1929 Crollo della Borsa di New York 1933 Sulla scia delle teorie economiche di John Keynes, il presidente USA F.D. Roosevelt (eletto dai democratici nel 1932) lancia il New Deal, cioè il nuovo corpo politico per far fronte alla crisi economica. L’american way of life sarebbe rinato con una iniziativa statale in ambito lavorativo e assistenziale (Welfare State). La domanda sarebbe stata sostenuta con un aumento della spesa pubblica. Agricultural Adjustement Act (sostegno dei prezzi agricoli), National Industrial Recovery Act (fondi per lavori pubblici). 1935 Roosevelt lancia il secondo New Deal, per accrescere i risultati del precedente, puntando sulla sicurezza sociale (Social Security Act) e sui patti sindacali. I risultati saranno inferiori alle attese, ma ben supportati da una efficace propaganda presidenziale 1934 I nazisti austriaci, galvanizzati dal successo di Hitler in Germania, tentano il colpo di stato, uccidendo il premier Dollfuss. Ma l’iniziativa non ha successo. Mussolini stesso non vedeva di buon occhio l’espansione tedesca in Germania (e allerta le truppe al Brennero, inviando un chiaro messaggio dissuasivo a Hitler). 1931 Alfonso XIII, re di Spagna, abbandona il Paese perché i monarchici sono sconfitti dai repubblicani nelle elezioni e viene proclamata la Repubblica Il biennio nero: le riforme varate dal debole governo repubblicano non hanno successo, si susseguono scontri e scioperi Diversi reparti militari si ribellano (alzamiento) al governo repubblicano e alla guida del generale Francisco Franco danno il via alla guerra civile spagnola. Guerra civile spagnola. FR e GB scelgono il non intervento. GER e ITA mandano uomini e armi. URSS organizza truppe di volontari. La scarsa organizzazione repubblicana fa sì che Franco conquisti Barcellona e Madrid, dando il via a una dittatura militare che durerà fino al 1975. Sul terreno rimasero decine di migliaia di morti, compresi oltre 7000 sacerdoti e religiosi massacrati dai rivoluzionari. 1933-1935 1936 1936-1939 SECONDA GUERRA MONDIALE 1939-1945 La seconda guerra mondiale, che farà oltre 50 milioni di morti 1936-1939 La guerra civile spagnola è una prova generale della II GM 1933 La Germania esce dalla società delle nazioni 1935 La Saar torna sotto autorità tedesca, i patti di Versailles vengono “liquidati” da Hitler che decide per il riarmo e la coscrizione obbligatoria 1935 La conferenza di Stresa vede GB e FR con ITA a confronto per arginare il Nazismo. Ma la condanna internazionale della campagna italiana in Etiopia (1935-36) spinge l’ITA verso la GER Marzo 1936 Hitler entra in Renania (fino ad allora smilitarizzata) con le sue truppe GB (e FR) non reagiscono, seguendo la politica dell’appeasement (moderazione pacifica) Ottobre 1936 Asse Roma-Berlino (in vista del comune impegno nella guerra civile spagnola) Novembre 1936 Patto Anti-Comintern GER-GIAP 1937 Adesione dell’ITA all’asse Roma-Berlino-Tokyo Marzo 1938 Annessione (Anschluss) dell’Austria alla Germania, sancita dal plebiscito popolare, accettata dalla potenze occidentali Settembre 1938 Marzo 1939 Aprile 1939 Maggio 1939 23 agosto 1939 Conferenza di Monaco: ITA, FR, GB accettano di lasciare alla GER i Sudeti, zona montuosa della Cecoslovacchia abitata da maggioranza tedesca Hitler entra a Praga e occupa tutta la Cecoslovacchia Mussolini decide di occupare l’Albania Patto d’Acciaio (offensivo e difensivo) tra ITA e GER (con la promessa di Hitler a Mussolini che per almeno 3 anni non ci sarebbe stata la guerra) Patto Molotov-Von Ribbentrop di non aggressione decennale tra URSS e GER Hitler occupa la Polonia, che viene poi spartita – come da accordi – con l’URSS. È l’inizio della II GM. La GER punta a una guerra lampo (Blitz-Krieg). Novembre 1939 L’URSS attacca la Finlandia Primavera 1940 La GER occupa Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio e attacca la Francia (10 maggio 1940). Gli inglese si ritirano precipitosamente per imbarcarsi a Dunkerque. 22 giugno 1940 Occupata Parigi (14 giugno), Hitler costringe la FR all’armistizio. Il nord della FR è occupato dai tedeschi, al sud c’è un governo collaborazionista retto dal maresciallo Pétain con sede a Vichy. Luglio 1940 L’URSS occupa le repubbliche baltiche (Lettonia, Estonia, Lituania) Lug-Sett 1940 Battaglia d’Inghilterra: i fitti bombardamenti della Luftwaffe (aviazione) tedesca non piegano il popolo britannico guidato dal presidente W. Churchill 10 giugno 1940 Dopo aver invocato la “non belligeranza” poiché sorpresa dallo scoppio della guerra, l’ITA decide di entra nel conflitto - pensando che la vittoria sia ormai prossima – e riporta una effimera vittoria sulla FR ormai prossima all’armistizio (22 giugno). Guerra parallela: mentre la GER punta all’Europa, l’ITA punterà sui Balcani e sull’Africa Settentrionale. Ottobre 1940 L’ITA attacca la Grecia, senza preavvertire la GER, ma viene respinta e ripiega in Albania. Aprile 1941 Hitler interviene a sostegno dell’ITA e occupa la Jugoslavia, controllando anche Romania, Bulgaria, Ungheria. Settembre 1940 - Le offensive italiane in Egitto e Somalia vengono presto respinte dalla GB che febbraio 1941 contrattacca e occupa la Cirenaica (Libia est). Aprile 1941 La GB occupa a che l’Etiopia, sconfiggendo l’ITA. Grazie all’intervento dei tedeschi guidati da Rommel (la volpe del deserto), gli inglesi sono respinti oltre il Canale di Suez, in Egitto. 22 Giugno 1941 La seconda parte del piano nazista prevede l’Operazione “Barbarossa”, cioè l’invasione dell’URSS che si apre con l’occupazione delle repubbliche baltiche e dell’Ucraina per arrestarsi poi sulla linea tra Mosca e Leningrado. 7 dicembre 1941 Il GIAP bombarda la flotta degli USA ancorata nella baia di Pearl Harbor. Gli USA dichiarano guerra al GIAP, cui fa seguito la dichiarazione di guerra di Roma e Berlino contro gli USA. Gli USA rompono l’isolazionismo ed entrano in guerra dopo che nell’agosto 1941 Roosevelt e Churchill avevano sottoscritto la “Carta Atlantica” condividendo i principi politici della autodeterminazione dei popoli e della libertà di commercio. Giugno 1942 – La GER giunge a Stalingrado, che viene assediata in un lungo e sanguinoso conflitto Febbraio 1943 casa per casa, corpo a corpo. Nell’inverno 1942-43 si consuma la drammatica ritirata dell’ITA dal fronte orientale, che costerà migliaia di vittime e dispersi al nostro esercito. L’URSS resiste con quella che Stalin presenta come guerra patriottica Ottobre 1942 La GER/ITA viene sconfitta ad El Alamein (Egitto) dalla GB (gen. Montgomery) che conquista, con la controffensiva, la Libia. Novembre 1942 Truppe anglo-americane sbarcano in Marocco e Algeria, piegando l’ultima resistenza dell’Asse in Tunisia (maggio 1943) 10 Luglio 1943 Gli Alleati sbarcano in Sicilia 25 luglio 1943 Il Gran consiglio del Fascismo dichiara decaduto Mussolini e lo fa arrestare 8 settembre 1943 Il governo italiano firma l’armistizio con gli Alleati, mentre Badoglio e il Re si rifugiano a Brindisi e l’esercito è allo sbando 1 settembre 1939 12 settembre 1943 13 ottobre 1943 Marzo 1944 Maggio 1944 Giugno 1944 Dicembre 1944 6 giugno 1944 Agosto 1944 Ottobre 1944 25 aprile 1945 28 aprile 1945 30 aprile 1945 8 maggio 1945 6 e 9 agosto 1945 2 settembre 1945 Mussolini viene liberato dai tedeschi e portato nel Nord Italia dove fonda la Repubblica Sociale Italiana a Salò (Brescia). Badoglio dichiara guerra alla GER e l’ITA viene riconosciuta dagli Alleati come “cobelligerante” Massacro tedesco delle Fosse Ardeatine, presso Roma (335 italiani uccisi per vendicare 32 tedeschi morti in un attentato partigiano) Mentre si organizza il Comitato di Liberazione Nazionale, i diversi partiti antifascisti (PSI, PCI, DC fondata nel 1942 da De Gasperi, Repubblicani, Liberali) chiedono l’abdicazione di Vittorio Emanuele III che lascia i poteri al figlio Umberto II (“re di maggio”). Liberata Roma, la Resistenza dà vita a una triplice guerra: patriottica, civile, di classe. Gli Alleati riconoscono il CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia) come interlocutore, sostenendo la guerriglia partigiana accanto alle azioni militari anglo-americane. Sbarco in Normandia Liberazione di Parigi Liberazione della Jugoslavia che insorge contro l’occupazione tedesca Liberazione dell’ITA Arresto e uccisione di Mussolini (Milano, Piazzale Loreto) Suicidio di Hitler, quando ormai la GER è invasa dagli Alleati La GER firma la resa senza condizioni Lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki per volontà del presidente H. Truman (per far terminare un conflitto che, diversamente, avrebbe causato oltre un milione di morti) Il GIAP firma la resa. La guerra è finita LA GUERRA FREDDA 1945 Nasce l’ONU (erede della Società delle Nazioni), con un consiglio di sicurezza che annovera USA, URSS, GB, FR, Cina con diritto di veto 1945-1946 Processo di Norimberga 1944 Accordi di Bretton Woods: il dollaro è moneta di scambio internazionale 1945 A Yalta (Crimea), Roosevelt, Chirchill e Stalin si incontrano per accordarsi sulla divisione in zone di influenza dell’Europa una volta che fosse stata liberata dalla occupazione nazista. Ma le tensioni del 1945-1948 porteranno al formarsi di due blocchi contrapposti e guidati dalle super-potenze USA e URSS A Postdam si delibera di dividere la GER e pure Berlino in 4 aree di influenza affidate al controllo di GB, FR, USA, URSS. 1946 Churchill afferma che sull’Europa dell’Est è calata una “cortina di ferro”, in risposta a Stalin che aveva ribadito il conflitto insanabile tra capitalismo e comunismo. Pochi mesi dopo, Truman ribadirà di riconoscere agli USA la missione di sostenere tutti i popoli oppressi nella lotta per l’indipendenza (vs URSS). 1947 Viene varato il Piano “Marshall” (ERP = European Recovery program / programma di ricostruzione europea) che tra il 1948 e il 1952 erogherà aiuti per 13 miliardi di dollari all’Europa 1947 L’URSS crea il Cominform, come organo di collaborazione tra i partiti comunisti europei 1948 Il maresciallo Josip Broz, detto Tito, rompe con Stalin e inaugura una via nazionale al comunismo in Jugoslavia 1949 L’URSS fonda il Comecon, mercato unito delle Democrazie Popolari da essa controllate in Europa dell’Est, imponendo prezzi e moneta di scambio (rublo) 1949 L’URSS si dota della bomba atomica 1949 Divisione della Germania in Repubblica Federale Tedesca (RFT, a Ovest) e in Repubblica Democratica Tedesca (RDT, a Est). 1949 Nasce il Patto Atlantico, a carattere militare-difensivo, per compattare il blocco 1949 1950-1953 1955 1955 1956 1956 1959 1960 1961 1962 1964 1968 1963-1968 1962-1965 1964-1973 occidentale, guidato da un unico comando detto NATO (North Atlantic Treaty Organization) Nasce la Repubblica Popolare Cinese, guidata dai comunisti di Mao Tze Tung (per cui fino al 1971 l’ONU riconosce come suo membro non la RPC ma la Repubblica della Cina Nazionalista, fondata a Taiwan da Chiang Kai-Shek) Guerra di Corea: l’URSS sostiene il Nord, gli USA il Sud. Guerra lunga e sanguinosa che si conclude con la separazione dei due paesi con capitale Pyongyang al Nord e Seul al Sud. L’USS risponde alla NATO creando il Patto di Varsavia, attorno a cui si riunisce militarmente tutto il blocco orientale La conferenza di Ginevra apre un decennio di distensione Kruscev, segretario del PCUS, dopo la morte di Stalin (1953) ne denuncia gli orribili delitti (“destalinizzazione”) per poter salvare così il comunismo sovietico In Ungheria, L’URSS soffoca la protesta del comunista riformista Imre Nagy e occupa Budapest coi carroarmati. Alle critiche occidentali non fa però riscontro alcuna iniziativa concreta Rivoluzione socialista di Fidel Castro a Cuba J.F. Kennedy, democratico, diviene presidente degli USA Viene costruito il Muro di Berlino che divide in due la città tedesca fino al 1989 Crisi di Cuba: dopo il fallito sbarco nella Baia dei Porci, la tensione sale alle stelle per installazione di missili sovietici a Cuba. Per 13 giorni si è a un passo dalla III GM A Kruscev, ritenuto responsabile del fallimento politico nella crisi di Cuba, succede Breznev (1962-1982) che apre un periodo di “congelamento” all’insegna della “sovranità limitata” delle democrazie popolari (rigidamente controllate dall’URSS). La primavera di Praga viene stroncata dall’intervento militare sovietico e il suo promotore, Dubcek, arrestato. Accordi per la proibizione di esperimenti atomici e di non proliferazione delle armi nucleari Concilio Vaticano II, aperto da Giovanni XXIII (1958-1963) e chiuso da Paolo VI (1963-1978) Sotto le presidenze di Johnson (democratico, 1963-68) e Nixon (repubblicano, 19681974, costretto alle dimissioni per lo scandalo del Watergate, cioè delle intercettazioni a danno di politici democratici), gli USA combattono il conflitto in Vietnam. Dopo aver impiegato oltre 500.000 uomini e avere persi circa 50.000 (oltre a migliaia di reduci menomati nel corpo e nello spirito), il Nord (sostenuto dall’URSS e dalla Cina; capitale Hanoi) sconfigge il Sud (filo-americano, capitale Saigon) e nel 1976 il Paese è riunificato come Repubblica Socialista del Vietnam. Per gli Usa è una pesante sconfitta politica, militare, morale. L’UNIONE EUROPEA 1951 Viene fondata la CECA (Comunità Economica Carbone e Acciaio) tra BeNeLux, FR, ITA, RFT 1957 Trattato di Roma con cui gli stessi Paesi della CECA danno vita alla CEE (Comunità Economica Europea), prevedendo un Consiglio, un Parlamento e una Commissione europei. 1992 Trattato di Maastricht per la realizzazione di una Unione Europea che abbia valenza economica ma in prospettiva politica 2009 Trattato di Lisbona – l’accordo che attualmente regola la vita economica e la partecipazione socio-politica nell’Unione dei Paesi aderenti L’ITALIA REPUBBLICANA 1947 Introduzione della Scala Mobile per adeguare salari e inflazione 1945-1947 Governi di unità nazionale (DC, nata nel 1942; PSI, nato nel 1892; PCI, nato nel 1921) 2 giugno 1946 Referendum istituzionale: la Repubblica ottiene il 54% dei voti (ma al Sud prevale la 10 febbraio 1947 Primavera 1947 1 gennaio 1948 Aprile 1948 1948-1953 1950 1953 monarchia). Per la prima volta si vota a suffragio universale maschile e femminile. Si vota anche per l’Assemblea Costituente che redigerà la Costituzione Firma dei Trattati di Pace per l’ITA: viene smilitarizzata, deve onerose cifre di riparazione, perde alcune zone al confine con la Francia; cede alla Jugoslavia Zara, Fiume, Venezia-Giulia, Istria. Trieste resta un territorio libero controllato dai vincitori, definitivamente sistemato solo nel 1975 con accordi tra ITA e JUG. Le isole del Dodecaneso vanno alla Grecia. Si perdono tutte le colonie. De Gasperi ottiene di poter aderire al piano di aiuti USA per l’Europa (piano Marschall) ma in cambio si impegna a estromettere le sinistre dal governo Cent’anni esatti dopo la proclamazione dello Statuto Albertino, entra in vigore la Costituzione Italiana che integra tre orientamenti: cattolico, socialista, comunista. Alle elezioni la DC ottiene il 48% dei voti Il governo del Paese è saldamente in mano a De Gasperi che dà vita al “centrismo”, unitamente a PSDI, PLI, PRI, linea politica che resisterà fino alla fine degli anni ’50. Si istituisce la Cassa per il Mezzogiorno De Gasperi vara la legge “truffa” (2/3 dei seggi per chi ottiene il 50% dei voti), ma fallisce l’obiettivo per poco e vive la propria fine politica. MIRACOLO ECONOMICO E CENTRO SINISTRA 1958-1963 Aumento del PIL, crescita degli investimenti e della produzione industriale. Fattori esterni: MEC, ripresa economica (1945-1973), basso costo delle nostre merci sui mercati esterni; fattori interni: abbondanza di manodopera, debolezze sindacali, bassi salari. Lo stato partecipa fortemente alla ripresa col Ministero delle Partecipazioni Statali che sostiene una economia mista. Limiti: si sviluppa l’industria ad alto impiego di manodopera, resta alta l’evasione fiscale, cresce il divario Nord-Sud; l’urbanizzazione è disordinata; intensi movimenti migratori interni, dal Sud al Nord industrializzato. 1958 La DC perde la maggioranza e deve aprirsi al PSI (cosa ormai ben vista con l’avvento di Giovanni XXIII). Un’apertura che ha la funzione di separare il PSI dal PCI (in crisi dopo l’intervento del PCUS in Ungheria nel 1956) 1960 Tambroni (DC conservatrice), cerca di varare un governo con l’appoggio della destra (MSI), ma le proteste degenerano in scontri con 9 morti e deve rinunciare al progetto. 1962-1963 Primo governo di centro-sinistra presieduto da Fanfani (DC) e appoggiato dal PSI dall’esterno 1962 Riforma della Scuola Media Unica 1963 Moro presiede il primo governo congiunto DC-PSI 1968 Iniziano le proteste studentesche in università che, nell’ampio respiro europeo, porteranno cambiamenti di costume e mentalità molto profondi. È il cosiddetto “68”. 1969 Autunno caldo, con manifestazioni operaie e consigli di fabbrica 1969 Strage di Piazza Fontana a Milano, presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura, con 17 morti, attribuito ad ambienti neofascisti per creare tensione e attacco alle istituzioni. 1970 Statuto dei lavoratori: diritto di libertà sindacale e al reintegro se licenziati senza giusta causa (Art. 18) 1970 Legge sul divorzio (confermata con il referendum del 1974) 1978 Legge sull’aborto (confermata con il referendum del 1981) 1976 Enrico Berlinguer, segretario del PCI, accentua il distacco dalla linea sovietica e realizza il “compromesso storico”: nasce un governo di unità nazionale (per fronteggiare gli anni di piombo e le minacce delle Brigate Rosse) sotto Andreotti (DC) con astensione del PCI 1978 Primo governo DC-PCI, ancora con Andreotti 16 marzo 1978 Rapimento di Aldo Moro, fautore della linea del compromesso storico, da parte delle BR che lo fanno ritrovare morto il 9 maggio 1978. LA FINE DEL BIPOLARISMO 1979 Rivoluzione khomeinista in Iran, contro lo scià filo-USA 1979 L’URSS invade l’Afghanistan 1980 R. Reagan, repubblicano, diviene presidente USA 1983 Gli USA varano il programma “Scudo spaziale” (costoso e mai realizzato), in aperta opposizione all’URSS 1985 Nuovo segretario del PCUS diviene M. Gorbacev: perestrojka (riforma economica) e glasnost (trasparenza) 1987 Trattato USA-URSS per la riduzione degli armamenti 1989 Ritiro dell’URSS dall’Afghanistan (“Vietnam sovietico”) 1989 Gorbacev incontra Giovanni Paolo II in Vaticano e concede libertà di culto per l’URSS 9 novembre 1989 Crollo del muro di Berlino (costruito nel 1961), in seguito a una politica di disimpegno sovietico rispetto al controllo delle democrazie popolari europee 3 ottobre 1990 La Germania viene riunificata per volontà del cancelliere RFT H. Kohl 8 dicembre 1991 Gorbacev è sempre più indebolito a causa degli scarsi risultati ottenuti con la sua politica riformista, non ben organizzata. Si scioglie l’URSS (nata nel 1922) e viene creata la CSI (Comunità degli stati indipendenti) 25 dicembre 1991 Viene ammainata la bandiera rossa dal Cremlino e issata quella della Repubblica Russa.