– La seconda guerra mondiale – – da www.cesmilano.it – DATE: 1 settembre 1939 - 2 settembre 1945 FASI: 39-42 favorevole ad Hitler – 43-45 favorevoli agli Alleati VERSO LA GUERRA In Europa Hitler invase l’Austria (anschluss) nel 1938 e ne realizzò l’annessione; poi fu la volta dei Sudeti e della Cecoslovacchia. Anche l’Italia decise di non essere da meno e conquistò l’Albania nel 1939. In seguito Hitler si assicurò l’Italia con il Patto d’Acciaio e l’URSS con un patto decennale di non aggressione (Molotov Robbentrop). Mentre il Giappone proseguiva il suo programma imperialistico in Oriente, Francia e Gran Bretagna offrirono il loro appoggio alla Polonia, chiaro obiettivo dei tedeschi; essa si sentì minacciata e mobilitò le sue truppe, ma per tutta risposta Hitler la invase. Il 1 settembre del 1939 iniziava la seconda guerra mondiale. 1939-1940 POLONIA: In 10 giorni le truppe tedesche sbaragliarono le forze polacche con una guerra-lampo basata su 3 mosse: - bombardamento aereo del nemico - uso dei carri armati per annientare le linee avversarie - fanteria per decimare i sopravvissuti e rastrellare i prigionieri La Polonia, aggredita anche a est dall’URSS, dovette capitolare e fu spartita tra tedeschi e russi. Francia e Gran Bretagna dichiararono subito guerra alla Germania ( 3 settembre), ma non mossero un dito per andare in aiuto del paese invaso. Sui mari invece, i sottomarini tedeschi avevano dato inizio allo scontro (CARTA 1). Hitler nel 1940 annesse Danimarca e Norvegia, Olanda, Belgio e Lussembrugo in breve tempo, mentre l’URSS ottenne Estonia, Lettonia e Lituania. FRANCIA: Sul fronte francese Hitler intraprese la tattica dell’invasione dei paesi limitrofi. A giugno le truppe tedesche occupavano Parigi il 14 giugno 1940 (dopo essere passate dal Belgio occupato) e la Francia si arrese; fu sottoscritto un armistizio con cui la Francia cedette le zone a nord (sotto la diretta occupazione dei tedeschi) e mantenne quelle nel centro sud con la Repubblica di Vichy (con un governo collaborazionista), diretta dal maresciallo Pétain. Un generale, Charles de Gaulle, fuggì a Londra e da lì organizzò la Resistenza dei partigiani. (CARTA 2) GRAN BRETAGNA: Già nell’agosto del 1940 Hitler aveva scatenato un’offensiva aerea contro gli inglesi, che avevano rifiutato di siglare un patto di non belligeranza con la Germania; egli però commise l’errore di posticipare l’invasione di terra, dando così modo agli inglesi di poter riorganizzarsi. Iniziò così un’efficace resistenza sotto la guida di Churchill (primo ministro britannico); la battaglia d’Inghilterra (chiamata operazione “Leone marino”) fu la prima offensiva della storia combattuta esclusivamente dall’aviazione. Gli inglesi disponevano di una nuova tecnologia, quella del radar, con la quale si potevano intercettare le rotte degli aerei tedeschi e avvisare la popolazione dell’imminente attacco. GIAPPONE: Nel settembre 1940 si formò l’asse Roma-Berlino-Tokio e il conflitto si estese al Pacifico ITALIA: Nonostante il patto d’acciaio, Mussolini allo scoppio della guerra aveva dichiarato lo stato di “non belligeranza”. Tuttavia l’immediato crollo francese sembrò delineare una guerra lampo da cui l’Italia, causa la sua neutralità, non avrebbe tratto vantaggio. Spinto da questa motivazione, Mussolini il 10 giugno 1940 dichiarò guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Il Duce intendeva bilanciare l’attivismo tedesco, così attaccò la Grecia; l’impreparazione delle truppe si rivelò però evidente nell’attacco. Mussolini si rese conto degli errori commessi e fu costretto a chiedere aiuto alla Germania. MEDITERRANEO: le navi inglesi controllavano saldamente tutto il Mediterraneo ed arrivarono a bombardare il porto di Taranto, danneggiando le navi da guerra attraccate. Le battaglie per mare e nel Nord Africa continuarono fino al 43, quando gli inglesi sottrassero all’Italia la colonia della Libia, ponendo così tutta la zona sotto il proprio stabile controllo. 1941 USA: Con Roosvelt eletto presidente per la terza volta, gli Stati Uniti si proclamarono dapprima neutrali, in seguito non belligeranti. Nel 1941 Roosvelt e Churchill siglarono la Carta Atlantica, una dichiarazione di principio contro il fascismo. AFRICA: In Africa gli inglesi si impadronirono delle colonie italiane dell’Africa orientale, mentre la situazione a nord si stabilizzò con la controffensiva iniziata con l’arrivo dei tedeschi agli ordini di Rommel. In aprile tedeschi e italiani attaccarono Jugoslavia e Grecia e se ne impadronirono; stessa sorte poco dopo toccò alla Bulgaria. URSS: Il 22 giugno Hitler mosse un attacco all’URSS (detta “Operazione Barbarossa”), violando così i precedenti patti; l’avanzata dei nazifascisti fu impetuosa, l’URSS non aveva ancora armamenti competitivi e in pochi mesi le truppe tedesche controllavano più della metà dei giacimenti di carbone. Solo l’inverno russo li bloccò, dando luogo alla riorganizzazione sovietica. GIAPPONE: Il Giappone scatenò un attacco aereo a sorpresa sulla base navale americana di Pearl Harbor, nelle Hawaii; gli aerei giapponesi colpirono 18 navi da guerra statunitensi e, dopo l’attacco, l’ambasciatore giapponese, dichiarò guerra agli USA. A quel punto il coinvolgimento degli USA divenne diretto e spostò l’ago della bilancia grazie all’enorme potenziale industriale a disposizione. Il Giappone, per diversi mesi, non ebbe avversari nel Pacifico e conquistò Filippine, Indonesia e gran parte del Sudest asiatico. 1942 LA SOLUZIONE FINALE: La potenza nazista cercò di ottimizzare le proprie forze d’attacco e d’occupazione; SS e Gestapo organizzarono con spaventosa efficienza il rastrellamento degli ebrei, deportandoli nei campi di lavoro, concentramento o sterminio. Si stima che furono circa 6 milioni gli ebrei ammazzati, con l’aggiunta di slavi, omosessuali e oppositori politici. (CARTA 3) IL ROVESCIAMENTO DEI FRONTI (CARTA 4): Nel 1942 fu stipulata l’alleanza tra Gran Bretagna e URSS. AD ORIENTE: Una decisiva svolta della guerra si ebbe sul fronte orientale; dopo circa otto mesi di combattimenti serrati e assedi, tutte le legioni nazifasciste dovettero ritirarsi ed iniziò allora la terribile ritirata di Russia. NEL PACIFICO: Anche sul fronte del Pacifico le cose cambiarono; le capacità industriali spostarono l’equilibrio a favore degli Stati Uniti, i quali riuscivano a rimpiazzare ed infoltire la loro flotta molto più velocemente dei giapponesi. 1943 URSS: i sovietici annientarono i tedeschi alle porte di Stalingrado, mettendo finE alla guerra difensiva e passando all’attacco. Le truppe italo-tedesche furono costrette ad una ritirata disastrosa, in cui molti morirono per le condizioni meteo intollerabili (con temperature fino a -50°) e di molti si persero definitivamente le tracce. ITALIA: Dopo le vittorie in Africa, le truppe anglo-americane sbarcarono a luglio in Sicilia, rendendo instabile la situazione interna italiana e minacciando la posizione di Mussolini. L’invasione alleata fece sì che il Gran Consiglio del Fascismo deponesse il Duce (25 luglio) e lo arrestasse. Venne allora nominato capo del governo Badoglio, il quale avviò in segreto trattative di pace con gli alleati che vennero rese pubbliche l’8 settembre. I tedeschi si sentirono traditi dall’alleato e reagirono occupando l’Italia; il re e Badoglio fuggirono a Brindisi, lasciando il Paese allo sbaraglio. I tedeschi iniziarono così numerosi stragi civili e militari (le più famose e tragiche furono quelle di Boves –CN-, Marzabotto –BO-, Sant’Anna di Stazzema –LC- e le Fosse Ardeatine a Roma) (CARTA 5). L’esercito nazista liberò Mussolini e lo pose a capo della Repubblica Sociale italiana (o Repubblica di Salò). Scoppiò una vera e propria guerra civile tra i partigiani e le milizie di Salò, che tentavano di combattere la Resistenza. I sovietici incalzavano i resti della spedizione nazifascista liberando una località dietro l’altra. Anche i giapponesi, nonostante l’impiego dei kamikaze (piloti di aerei pronti al suicidio che si lanciavano sugli obiettivi), erano alle strette. 1944 In Italia, ma anche in Francia, diventò notevole il fenomeno della Resistenza partigiana, con atti di sabotaggi e vere e proprie brigate di combattenti. Tra il 5 e il 6 giugno statunitensi, britannici e francesi realizzarono lo sbarco in Normandia (con l’”operazione overload”). Un secondo sbarco dal Mediterraneo, nel sud della Francia, portò alla risoluzione del conflitto; le due armate si mossero per congiungersi e il 24 agosto Parigi fu liberata e accolse come trionfatore il generale Charles de Gaulle. In settembre i nazisti abbandonarono anche il Belgio. Intanto le forze aeree alleate bombardavano senza sosta le città tedesche, radendone molte al suolo, come accadde a Dresda. Hitler, rifugiato in un bunker a Berlino, continuava a dirigere da lì le azioni militari. Sul Pacifico gli americani andavano ristabilendo la propria egemonia, riportando continue vittorie e riconquistarono le basi nelle Filippine. 1945, L’ULTIMO ANNO DI GUERRA Il 4 febbraio Stalin, Roosvelt, e Churchill si incontrarono nella Conferenza di Jalta per decidere l’assetto del mondo a guerra finita. Venne stabilita la divisione della Germania in 4 zone e fu creata l’ONU, un’organizzazione mondiale in cui veniva garantita la permanenza come membri del Consiglio di Sicurezza a cinque Paesi vincitori della guerra: Stati Uniti, Gran Bretagna, URSS, Francia e Cina. ITALIA: (CARTA 6) Le operazioni degli alleati in Italia ristagnavano, mentre molto attiva restava la Resistenza partigiana, che il 25 aprile diede l’ordine di insurrezione generale. Mussolini fu catturato mentre era in fuga e venne ucciso dai partigiani il 28 aprile; il suo corpo rimase appeso a Milano, in piazzale Loreto, alcuni giorni. GERMANIA: Da ovest gli anglo-americani entrarono in Germania liberando una città dietro l’altra; i sovietici passarono per Ungheria e Austria, congiungendosi con gli alleati in una morsa attorno a Berlino. La capitale tedesca venne liberata dai Russi il 30 aprile. Solo allora, quando ormai anche l’ultimo rifugio non offriva più riparo, Hitler si suicidò rifiutando l’idea di arrendersi; il 7 maggio la Germania capitolò. Rimaneva il Giappone ancora in armi; il neopresidente Truman (dopo la morte di Roosvelt) diede l’ordine per l’utilizzo della bomba atomica. Il 6 e il 9 agosto vennero scagliate due bombe su Hiroshima e Nagasaki, che provocarono milioni di morti. Il 14 agosto anche il Giappone si arrese e il 2 settembre firmò la resa: così finiva la seconda guerra mondiale. Carta 1 Carta 2 carta 3 carta 4 carta 5 carta 6