seconda guerra mondiale

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RIASSUNTO COMPLETO DELLA SECONDA GUERRA
MONDIALE
Per parlare di seconda guerra mondiale bisogna innanzitutto capire quali furono le cause
scatenanti e le condizioni degli stati europei in questo periodo.
La Germania era intenzionata a liberarsi delle dure condizioni imposte dall’ordine
internazionale di Versailles del 1919, e riesce nel suo scopo facendo leva su alcuni
momenti chiave: la crisi economica del 1929, la mancanza di colonie per le nazioni
proletarie (Germania, Italia e Giappone) e a fallimento della conferenza di Ginevra
riguardo il disarmo che dimostra l’inadeguatezza della Società delle Nazioni di fronte alle
ideologie di Hitler.
Nel 1935 si annuncia il riarmo della Germania che aveva intenzione di mettere in atto una
politica estera molto più aggressiva per riconquistare i territori persi nella prima guerra
mondiale. La risposta diplomatica, non ottiene alcun risultato.
Nel marzo del 1936 Hitler occupa la Renania e nel 1938 avviene l’annessione dell’Austria.
Francia e Inghilterra esprimono solo timide proteste e agiscono per via diplomatica anche
se ormai è evidente che Hitler non ha più intenzione di rispettare i patti di Versailles.
Nel settembre 1938 Francia, Inghilterra, Italia e Germania riescono a riunirsi nella
conferenza di Monaco in seguito alla volontà tedesca di occupare la Cecoslovacchia con
l’aiuto dei Sudeti: si raggiunse l’accordo secondo cui la Germania poteva prendersi solo il
territorio dei Sudeti ma non conquistare l’intero stato. L’avanzata tedesca però non si
ferma qui, infatti nel 1939 Boemia e Moravia finiscono sotto il protettorato tedesco e
l’esercito di Hitler minaccia seriamente di invadere la Polonia per riprendersi Danzica.
Francia e Inghilterra cercano un alleato nell’URSS per potersi difendere, ma la loro
proposta viene trattata molto freddamente in quanto i rapporti tra URSS e Polonia sono
difficili. L’URSS perciò avvia dei negoziati anche con la Germania stessa e raggiunge il 23
agosto 1939 un patto di non aggressione tra URSS e Germania valido per i successivi 10
anni. Hitler quindi, forte di questo accordo appena raggiunto, il primo settembre 1939
invade la Polonia e Francia e Inghilterra dichiarano apertamente guerra alla Germania: si
ha così il 3 settembre 1939 l’annuncio dello scoppio della seconda guerra mondiale.
L’esercito franco-inglese decide di non difendere la Polonia, che viene rapidamente
schiacciata dai tedeschi da un lato e dall’azione dell’URSS dall’altro nella cosiddetta
guerra lampo; gli alleati rimangono in attesa dietro le linee fortificate.
Il 10 maggio 1940 ha inizio l’offensiva tedesca sul fronte occidentale con un’azione di
sfondamento della difesa francese nelle Ardenne che porta l’esercito transalpino a una
disfatta totale. Il 14 giugno viene occupata Parigi e il 17 il capo di governo francese Petain
chiede l’armistizio alla Germania. La Francia rimane così divisa in due: a nord governata
dai tedeschi, a sud da un governo francese, subordinato al volere dei nazisti.
L’Italia dichiara lo stato di non belligeranza in quanto secondo il Mussolini non era
preparata militarmente. Ben presto però Mussolini si rende conto che l’Italia rischia di
perdere il ruolo di nazione a livello mondiale. Quindi il 10 giugno 1940 dichiara guerra a
Francia e Inghilterra, alleandosi con la Germania.
Hitler tenta di ottenere la pace con gli Inglesi per concentrare i propri sforzi verso oriente
ed in particolare contro l’URSS. Il governatore inglese Churchill però non accetta nessuna
conclusione del conflitto se non si fosse arrivati al successo britannico. Hitler di risposta a
tale affronto inizia una serie di bombardamenti aerei verso le coste inglesi e il primo
settembre 1940 ha inizio la battaglia d’Inghilterra che inizialmente vede i tedeschi in
vantaggio grazie alla notevole superiorità numerica, ma si conclude con l’arresto
dell’attacco tedesco dopo pochi mesi perché l’aviazione inglese è comunque molto
potente e in grado di fronteggiare ampiamente gli attacchi tedeschi. Hitler opta allora per il
blocco dei porti con l’uso di sommergibili, ma anche qui può considerarsi un’azione inutile
in quanto gli inglesi riescono comunque ad essere riforniti costantemente dagli americani.
L’Italia, come precedentemente detto, da questa guerra cerca in particolare di essere
riconosciuta come potenza egemone nel Mediterraneo e di ottenere un buon numero di
colonie in Africa, però deve fronteggiare l’attacco inglese che strappa ai soldati italiani
l’Eritrea, Somalia ed Etiopia che riescono a difendersi solo grazie all’aiuto tedesco con
unità corazzate. Mussolini allora decide di attaccare la Grecia per ripristinare l’equilibrio sul
Balcani, convinto che l’azione di sfondamento sia una passeggiata. In realtà si trova di
fronte all’ardua resistenza delle popolazioni, aiutate dagli inglesi e solo l’intervento tedesco
permette l’occupazione di tutta l’area balcanica.
Hitler prosegue il suo progetto il 21 giugno 1941 con l’operazione Barbarossa che ha
come obiettivo la distruzione dell’URSS per rendere l’oriente territorio coloniale per
l’impero tedesco. I Sovietici colti di sorpresa sono letteralmente travolti dall’avanzata
tedesca.
L’opinione pubblica americana orienta il governo verso l’intervento in aiuto dell’Inghilterra.
Si firma così il 14 agosto 1941 la Carta Atlantica che pone come punto principale la
distruzione del nazismo. Gli USA però devono presto misurarsi con un nuovo nemico: il
Giappone, che attacca la base aeronavale americana di Pearl Harbour nelle Hawaii nel
1941. I Giapponesi dilagano nel Pacifico e nel sud-est asiatico.
In Europa quasi tutti gli stati sono satelliti della Germania, che ha così il monopolio delle
risorse di quasi tutto il continente. Tutte le popolazioni erano costrette a lavorare per i
tedeschi con il metodo del terrore, uomini e donne sono obbligati al lavoro forzato nei primi
campi di concentramento. In particolare l’odio tedesco è rivolto ai polacchi, ai russi e a tutti
gli ebrei rinchiusi in ghetti murati perché considerati esseri inferiori. Verso la fine del 1941
Hitler decide di risolvere definitivamente la questione ebraica con la totale eliminazione nei
campi di sterminio, dove si verificano veri e propri massacri: è l’olocausto che ha portato
alla morte 6 milioni di persone assolutamente innocenti.
Il Giappone intanto mette in luce i veri obiettivi del conflitto con gli USA: ottenere qualche
territorio nell’area tra Siberia, India e Australia mostrandosi alle popolazioni locali come
liberatore.
Alla metà del 1942 le sorti della guerra però iniziano a volgere verso gli Alleati e l’URSS
grazie ad una buona cooperazione tra USA, Gran Bretagna e l’URSS stessa. Infatti tra il
1942 e il 1943 si hanno tre importanti vittorie: la battaglia aeronavale di Midway con la
vittoria degli USA sui Giapponesi; la vittoria inglese del 23 ottobre 1942 a El-Alamein
contro l’esercito italo-tedesco in Africa; la sconfitta tedesca a Stalingrado grazie alla
tenacia difensiva delle truppe sovietiche.
Nell’Atlantico i tedeschi rinunciano alla guerra sottomarina e successivamente iniziano i
bombardamenti verso le città tedesche. Nella primavera del 1943 Hitler nella battaglia di
Kursk viene sopraffatto dai sovietici che con questa vittoria possono avanzare liberamente
verso il centro dell’Europa. In questa situazione di liberazione generale si arriva
all’armistizio per Romania,Finlandia e Ungheria e allo sbarco degli anglo-americani sulle
coste della Sicilia nel luglio del 1943. In Italia ormai si inizia a capire che il fascismo sta
portando al declino il paese ed iniziano i primi scioperi nel marzo 1943. La monarchia
prepara allora uno sganciamento da Mussolini e una congiura di corte per spodestarlo;
con l’approvazione di un ordine del giorno il re prende il potere al posto del duce, che il 25
luglio viene arrestato e portato in esilio all’isola di Ponza prima e al Gran Sasso poi.
Nonostante la caduta del fascismo il maresciallo Badoglio decide comunque di proseguire
la guerra a fianco della Germania. Nell’agosto 1943 però hanno inizio le trattative con gli
Alleati per porre fine al conflitto, risoltosi con l’annuncio dell’armistizio di Cassabile il 3
settembre. L’annuncio sorprende sia le truppe italiane che quelle tedesche.
Nel giugno 1944 con lo sbarco in “Normandia” gli Alleati riescono a liberare Parigi e ad
avanzare liberamente verso il cuore della Germania. Agli inizi del 1945 Berlino viene
circondata dagli anglo-americani da un lato e dall’URSS dall’altro. Hitler per non farsi
catturare decide di suicidarsi (30 aprile 1945) e successivamente si arriva alla resa
tedesca ( 7-8 maggio).
La guerra non è ancora conclusa però: infatti il Giappone, anche se impotente, continua a
disturbare gli americani con le azioni dei kamikaze aerei contro le navi USA. Il presidente
americano ordinò di sganciare due bombe atomiche sui Nipponici, a Hiroshima e
Nagasaki(6-9 agosto). La capitolazione ufficiale del Giappone avviene il 2 settembre, data
che fissa di fatto la fine del secondo conflitto mondiale.
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