L’ETÀ DEI TOTALITARISMI: gli anni Trenta •L’Italia fascista dal gennaio del ‘25 al 1939 •Il nazismo in Germania •Lo stalinismo nell’URSS •La guerra civile in Spagna I totalitarismi Termine “totalitarismo” usato dal liberale Giovanni Amendola, poi ripreso dal regime di Mussolini Hanna Arendt, Le origini del totalitarismo (1951), mobilitazione delle masse, ideologia, terrore e violenza, non è incluso il fascismo G.L.Mosse: ruolo della propaganda e cultura come vettore di consenso, anche il fascismo è incluso Sintesi di J.Friedrich e Z.Brzezinski, Totalitarian Dictatorship and Autocracy: ideologia, leader carismatico, terrore fisico e psicologico, controllo capillare della società (mass media…), controllo polizia e forze armate, centralizzazione dell’economia. L’ITALIA FASCISTA: politica interna Tra il 1925 e il 1927 vennero varate le “leggi fascistissime” che sul piano istituzionale sancirono la supremazia del governo sul parlamento: Presidente del Consiglio ha lbertà legislativa e controllo sul parlamento Vengono dichiarati decaduti i 120 deputati della scissione dell’Avventino e istituì il partito unico Misure contro la libertà di stampa, di associazione, di insegnamento, di sciopero Viene istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato Nuovo codice di diritto penale (reintrodotta pena di morte, creato l’Ovra: organizzazione per la vigilanza e la repressione dell’antifascismo) Soppressi la carica elettiva del sindaco, nominati i podestà (Mussolini governa attraverso gli organi dello Stato, arginato il potere del PNF) Nel 1928 nuova riforma elettorale: approvazione pleibiscitaria di lista unica stilata dal Gran Consiglio La repressione del dissenso Reazione inadeguata degli avversari Repressione fascista: Giovanni Amendola e Piero Gobetti (esilio 1926 e morte), ondata di arresti dopo un fallito attentato a Mussolini (Antonio Gramsci). Antifascisti costretti alla clandestinità 1929 nasce il movimento di Giustizia e Libertà (Carlo e Nello Rosselli, Gaetano Salvemini, Emilio Lussu) a Parigi Opposizione liberale (Benedetto Croce) e cattolica (don Sturzo, Giovanni Minzoni, AC) La creazione del consenso Dalla politica aggressiva all’allargamento del consenso sociale Nel 1929 Patti lateranensi (riconoscimento reciproco e indennizzo) e concordato con la Chiesa Cattolica (religione di Stato, effetti civili del matrimonio religioso) Doppia ideologia 1. Anima arcaica: morale tradizionale, valori della famiglia, politica di natalità, esalta le virtù Italia rurale e contadina 2. Coltiva immagine modernista: accelerazione economica e sociale (bonifica aree paludose- Agro pontino e città nuove-Latina) Lotta alla mafia al Sud: sradicare le clientele liberali e i rapporti con la malavita “Fascistizzazione degli italiani”: 1. Iscrizione al PNF obbligatoria per accedere all’amministrazione statale 2. Riforma della scuola (Gentile 1923): obbligo scolastico a 14 anni, cultura elitaria. 3. Uso dei mass media (radio, cinema, cinegiornale) 4. Appropriarsi della memoria della Grande Guerra e richiamo all’impero romano (fascio littorio, saluto romano, “duce”) 1. 2. 3. 1. 2. 3. Il culto della personalità del duce: elabora una “religione politica” rapporto diretto con gli italiani (comizi dal balcone di Palazzo Venezia) Gestualità, “diarchia” fu un altro re, a lui si rivolgono gli italiani La creazione dell’”uomo nuovo”: Creazione dell’Opera nazionale balilla (Onb) e la Gioventù italiana: sport, addestramento militare. Imposizione del giuramento di fedeltà a tutti i docenti universitari (1931) L’Opera nazionale dopolavoro (Ond) per attività culturali, sportive, ricreative La politica economica Inizio liberista (crescita di industriali e agrari in cambio dell’appoggio politico): introduzione del sistema corporativo (collaborazione tra classi) Maggiore interventismo dello Stato: 1. Nel 1927 raggiunta quota 90 di cambio (90 lire per ogni sterlina): contenimento della spesa pubblica, ridotte le esportazioni, abbassati i salari 2. “Battaglia del grano” per l’aumento della produzione: estensione terreni coltivabili, tecnologie moderne Dopo la crisi del 1929 (in parte attutita per aver orientato le imprese sul mercato interno): 1. Campagna di lavori pubblici (per far fronte alla crescente disoccupazione), bonificate le paludi dell’Agro Pontino e Agro Romano 2. Creazione dell’Iri (Istituto per la ricostruzione industriale):finanziamenti pubblici 1. 2. Lo Stato fascista voleva raggiungere l’autarchia (soprattutto dopo le sanzioni economiche della SDN) Lo Stato fascista fu anche uno Stato assistenziale: Politica della natalità e tassa sul celibato Sussidi per gli infortuni sui lavori e tutela dei meno abbienti La politica estera Crisi del consenso tra anni Venti e Trenta, ripresa dell’imperialismo: 1. Repressione definitiva delle ribellioni in Libia (Omar al-Mukhtar), attraverso massacri e deportazioni. 2. Nel 1935 le mire di Mussolini si spostarono verso il Corno d’Africa (unificazione di Somalia, Eritrea e conquista dell’Etiopia), esercito italiano guidato da Graziano e Badoglio 1936 entrano ad Addis Abeba Vasto consenso, contributo donando oro alla patria Rapporti con il nazismo Nel 1934 tentativo dei nazisti di invasione dell’Austria: Mussolini schiera quattro divisioni al confine L’Isolamento crescente dopo l’invasione d’Etiopia e la Guerra in Spagna avvicinano Mussolini alla Germania di Hitler: intesa Asse Roma-Berlino stipulata nel 1937 e uscita dall’SDN 1938 leggi razziali verso gli ebrei (legislazione coloniale di stampo razzista già presente) LA GERMANIA NAZISTA La crisi finanziaria del 1929 indebolì i regimi democratici, soprattutto la Repubblica di Weimar: La Germania dipende economicamente dagli USA, grave inflazione (ritirati i crediti esteri, no acquisto delle merci tedesche) Il partito nazionalsocialista dei lavoratori si rafforza: consensi dei grandi industriali, agrari e nell’esercito, ma anche tra i lavoratori esasperati e delusi dalla socialdemocrazia Alle elezioni del 1930 ottiene il 18% L’ascesa di Hitler Uso dei corpi paramilitari le SA (ex combattenti dei corpi franchi) e delle SS (Schutz Staffeln) guardia privata del leader, contro le forze di sinistra (doppio binario: violenza e legalità, carisma messianico del leader) Elezioni del 1932 il partito nazionalsocialista ottiene il 37%, Hitler arriva al ballottaggio per la carica presidenziale con Von Hindenburg Crisi aggravata dalle politiche deflazionistiche del governo conservatore 30 gennaio 1933, il presidente affida la guida del paese al Adolf Hitler Nel febbraio 1933 incendio doloso al Reichstag, occasione per perseguitare gli oppositori (tolte le libertà individuali e civili): nasce il Terzo Reich Nel 1934 Hitler diventa capo dello Stato: mette al bando tutte le organizzazioni politiche, sindacali o associative Politica interna Hitler diventa l’interprete unico e la fonte suprema, regime di diritto discrezionale (Costituzione rimane ma Hitler detiene i tre poteri) Potenziamento delle SS e creazione della Gestapo (Heinrich Himmler), uso dei campi di concentramento Nel 1934 “notte dei lunghi coltelli” eliminazione dei vertici delle SA (Ernst Rohm) Ministero della propaganda (Joseph Goebbels): manipolazione insegnante, stampa, radio e cinema. Creazione delle organizzazioni giovanili (Gioventù hitleriana) e sindacati nazisti Le leggi di Norimberga emanate del 1935 privò gli ebrei della cittadinanza, divieto dei matrimoni misti, esclusione dal mondo del lavoro e requisizione dei beni. Iniziale progetto di deportazione di massa, ma aumento delle violenze (“notte dei cristalli” 1938) e dal 1941 obbligo della “stella gialla”. Politica eugenetica (programma T4) Politica economica Successo di Hitler grazie alla ripresa economica: Eliminati i sindacati, ma introdotti sussidi e servizi per gli operai Protezione interessi proprietari terrieri e industriali Ricerca dell’autarchia, in funzione di ciò necessità di “spazi vitali” Decisivi furono il riarmo e gli investimenti nel settore automobilistico Le opposizioni furono duramente represse: gruppo di resistenza Rosa Bianca Politica estera Obiettivi: abrogare gli accordi di Versailles, riunire la popolazione tedesca Luglio 1934 tentativo di annessione dell’Austria (nazisti austriaci uccidono il cancelliere nazionalista) Accordi di Stresa (Francia, Italia, UK) condanna dell’iniziativa di Hitler. 1936 Hitler invia contingenti in Renania (smilitarizzata), crisi del fronte di Stresa (anche per la guerra in Spagna e l’Etiopia) 1938 annessione del’Austria: governo provvisorio dei nazisti austriaci chiede l’intervento di Berlino. Ampie assicurazioni a Mussolini Azione nella “naturale sfera i influenza” per Francia e UK (Chamberlain politica di pacificazione verso la Germania) Questione cecoslovacca e crisi dei Sudeti: 3 milioni di tedeschi, richiesta autonomia della regione che viene annessa Marzo del 1939 smembrata la Cecoslovacchia (protettorato tedesco su Boemia e Moravia: a maggioranza cechi) 1 settembre del 1939 invasione della Polonia URSS: DA LENIN A STALIN 1924 morte di Lenin e scontri interno al partito: Lev Trockij (esportazione della rivoluzione, abolizione della NEP per industrializzazione) contro Stalin (“socialismo in un solo paese”, adesione strumentale alla NEP sostenendo Bucharin) Stalin, “uomo di ferro”, prevale dal 1927, deportazione di Trotzkij in Kazakistan ed espulsione nel 1929 Testamento di Lenin non reso pubblico Politica economica 1928 abolizione della NEP (aveva arricchito i Kulaki e non aveva dato i risultati sperati in agricoltura) Avviata rapida industrializzazione attraverso i piani quinquennali (tre piani dal 1928 al 1943): lo Stato fissa obiettivi di produzione e prezzi delle merci, si occupa di distribuire le risorse. Crescita complessiva (raggiunta la piena occupazione con il II) del settore industriale ma effetti tragici: requisizioni forzate e carestia 193233 in Ucraina (5 milioni di morti) Nazionalizzazione delle terre, sottoposte al diretto controllo dello Stato che la affidò alla gestione di fattorie cooperative (kolchoz) e in parte al diretto sfruttamento dei rappresentati dello stato nelle aziende agricole statali (souchoz) L’URSS diventa una potenza economica moderna, resiste alla crisi del 29, ma vi furono costi sociali: immigrazioni nelle città di 17 milioni di contadini e inurbamento selvaggio Politica interna Regime del terrore e controllo poliziesco, dura repressione dei dissidenti. Deportazione dei kulaki nei gulag, accusati di essersi arricchiti e opposti alla nazionalizzazione delle terre Gulag: campi di lavoro forzato, sfruttamento di manodopera schiavizzata, morte per stenti e freddo (tra il 29 e il 38 due milioni di morti). Mantenuti in vita fino alla morte di Stalin 1953 e poi smantellati progressivamente. Le grandi purghe (1935-1938): epurazione interna al partito e nei principali organi dello Stato (Trockij ucciso in Messico nel 1940, Zinov’ev e Kamenev nel 36, Bucharin nel 38), dopo processifarsa. Coinvolti anche gli alti comandi dell’esercito. La costruzione del consenso: basato sul culto personale del leader (unico interprete della dottrina marxista-leninista). Incentivo alla produzione: istituzione di retribuzioni salariali differenziate per gli operai, in base alla produzione (Stachanov) La Guerra di Spagna (1936-1938) Nel 1930 la dittatura di Primo de Rivera venne travolta dalla crisi economica: il re, Alfonso XIII, e il dittatore lasciano il potere. Alle elezioni si affermano le forze di sinistrarepubblicani e socialisti- e nel 1931 viene proclamata la repubblica di Spagna. Riforme in campo economico e sociale: laicizzazione (incauta e brutale) e modernizzazione del paese (forte arretratezza nelle campagne. Nel 1933 le forze di sinistra (divise) vengono sconfitte dai reazionari che iniziano la restaurazione. 1935 si forma il fronte popolare (tutte le forze di sinistra) e riescono a vincere ale elezioni. Luglio 1936 contingenti dell’esercito stanziati in Marocco, guidati da Francisco Franco, insorgono contro il governo di sinistra: il tentativo di golpe militare viene bloccata dalla risposta compatta dei repubblicani. Diventa guerra internazionale: Italia e Germania organizzano un ponte aereo per permettere all’esercito golpista di sbarcare in Spagna. Accorrono volontari da tutta Europa (Brigate internazionali, ruolo dell’Urss) Guerra civile, eccidi e aspra contesa religiosa (scristianizzazione e reconquista) Intervento decisivo dell’aeronautica tedesca (bombardamenti su Guernica 1937). L’Italia di Mussolini inviò 50 mila volontari (arrendevolezza delle democrazie, forti aiuto dei regimi totalitari: nazifascisti e comunisti) Fronte nazifascista coalizzato attorno a Franco, mentre divisione dl fronte repubblicano (comunisti e anarchici 1937 scontro armato a Barcellona) Tre anni di guerra civile, 1 milione di morti, graduale ritiro delle Brigate internazionali e prevalere dei franchisti alla fine del 1938