La rivoluzione francese - Critica e Comunicazione

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SECONDA FASE POPOLARE E DEMOCRATICA (DAL
SETTEMBRE DEL 1791 AL 1793)
• Formazione della nuova assemblea legislativa
(ottobre 1791) composta da un gruppo moderato (i
foglianti), un gruppo costituzionale (difendono la
costituzione del ’91) e un gruppo radicale (i giacobini).
• Dopo la formazione di un fronte antirivoluzionario
sostenuto dall’Impero asburgico, nel 1791, i girondini
(componente interna ai giacobini) sono il gruppo più
influente dell’assemblea legislativa e promuovono la
guerra contro l’Austria.
• L’entrata in guerra aggrava la crisi politica, militare
ed economica (inflazione e povertà), causando una
radicalizzazione antimonarchica della rivoluzione e una
serie di rivolte popolari guidate dai sanculotti.
Nel settembre 1792:
- vittoria militare a Valmy;
- caduta della monarchia e proclamazione della
repubblica;
- proclamazione della Comune rivoluzionaria (nuovo
governo della capitale Parigi).
Il fronte rivoluzionario decide l’entrata in guerra
contro l’Impero asburgico, poiché la maggioranza
dei giacobini (i girondini guidati da Brissot e non
i montagnardi guidati da Robespierre) considera
la guerra contro l’Austria di Francesco II, nipote
della regina di Francia Maria Antonietta, un
modo per consolidare la rivoluzione e
difendersi dalle minacce esterne.
• I sanculotti arrestano il re (10 agosto 1792).
• Crisi dei girondini: girondino significa
ormai traditore (sono i girondini ad aver
portato la rivoluzione verso la strada della
guerra, ad avversare i sanculotti, ad aver
osteggiato l’uccisione del re, ad essere più vicini
alla borghesia e meno al popolo).
• Viene votata a suffragio universale la nuova
Assemblea
legislativa,
chiamata
Convenzione.
TERZA FASE (1793-1794): LA
DITTATURA GIACOBINA E IL
TERRORE ROSSO
Nell’aprile del 1793 si forma il
Comitato di salute pubblica
(un organo della Convenzione con
il potere esecutivo che crea di
fatto una dittatura). Quest’ultimo,
attraverso
il
tribunale
rivoluzionario, dà l’avvio al
periodo
del
terrore
rosso:
eliminazione fisica di tutti gli
avversari.
Il terrore è la fase più
drammatica e sanguinosa della
rivoluzione in cui, grazie ai
Tribunali rivoluzionari e alla legge
sui sospetti, il Comitato di salute
pubblica, guidato da Robespierre,
elimina tutte le forme più estreme
(Arrabbiati,
Herbertisti,
Indulgenti) e moderate (giacobini
girondini) della rivoluzione che
mettono in discussione la linea
giacobina dei montagnardi.
Nel luglio del 1794, Robespierre,
considerato ormai un tiranno,
viene rovesciato con un colpo di
Stao e ghigliottinato insieme ai
suoi compagni da alcuni membri
della Convenzione e del Comitato
(congiura termidoriana).
• Radicalizzazione in senso popolare e democratico della
rivoluzione, guidata dai giacobini montagnardi (radicali e popolari,
guidati da Robespierre) che estromettono i giacobini girondini.
• Decapitazione del re Luigi XVI: 21 gennaio del 1793.
• L’assemblea costituente (girondini, montagnardi e palude,
componente
moderata)
definisce
la
seconda
carta
costituzionale, non più monarchica ma democratica, essendo
espressione dei giacobini montagnardi, delle pressioni popolari e
dell’estromissione dei giacobini girondini.
• La nuova Costituzione democratica (seconda Costituzione figlia
della rivoluzione), di fatto, non entra in vigore, poiché è instaurata
una dittatura che prevede l’accentramento del potere esecutivo.
• Applica provvedimenti di carattere sociale per controllare
l’economia e sedare le rivolte popolari:
- eliminazione del riscatto dei diritti feudali;
- vendita dei beni degli immigrati;
- pena di morte per speculatori;
- tetto ai prezzi di cereali e foraggi.
• Crea il primo esercito nazionale fortemente organizzato e
disciplinato che reprimi tutti i focolai di guerra civile compresa la
rivolta in Vandea: una vera e proprio controrivoluzione operata
dai contadini che si sentono offesi dalla Costituzione civile del
clero, dalla borghesia parigina, dagli insuccessi militari ed
economici della rivoluzione.
QUARTA FASE DELLA RIVOLUZIONE: il potere passa nelle mani
della Convenzione termidoriana che difende la rivoluzione dai
rischi della controrivoluzione e dal radicalismo di sinistra.
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