LA “RIVOLUZIONE FRANCESE” (1789-1799) COSA FU Fu un periodo di radicale e a tratti violento sconvolgimento sociale, politico e culturale occorso in Francia tra il 1789 e il 1799, i cui effetti principali furono: 1) la sostituzione della monarchia con la repubblica (fine dell’Ancien Régime); 2) la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. La storiografia pone la Rivoluzione come lo spartiacque temporale tra l’età moderna e l’età contemporanea. PERCHÉ ESPLOSE LA RIVOLUZIONE? • scarsa penetrazione delle idee illuministe, poche riforme • contrasti fra i TRE STATI: clero (distinto in alto e basso), nobiltà (distinta in “di spada” e “di toga”), Terzo stato (contadini, operai, borghesi) ---> sono le classi sociali in Francia • crisi economica europea 1770-1790 (in Francia in particolare 1786-1789): carestia+aumento demografico • crisi delle campagne, ma disoccupazione industriale • chiusura dei primi due Stati nei confronti del Terzo (unito) • sconfitte militari (Guerra dei sette anni), perdita colonie • sperpero danari pubblici da parte di Luigi XVI • aumento dei prezzi, soprattutto del pane « Se non hanno più pane, che mangino brioche! » (frase attribuita alla regina Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI) GLI EVENTI CHE PRECEDONO LO SCOPPIO • convocazione degli Stati Generali (maggio 1789): voluta dai nobili che rifiutavano la tassazione dei privilegi; ma il Terzo stato presenta i cahiers de doléances ---> vogliono uguaglianza fiscale, fine dei privilegi • tensione sul voto per testa o per stato; proclamazione dell’Assemblea nazionale (17 giugno) • riunione nella sala della pallacorda (20 giugno) • riconoscimento dell’Assemblea nazionale e proclamazione della Assemblea costituente (9 luglio) ---> scopo: nuova Costituzione per la Francia LO SCOPPIO DELLA RIVOLUZIONE • PRESA DELLA BASTIGLIA (14 luglio 1789): il popolo di Parigi si ribella armato al re ---> Parigi viene governata dai cittadini (Municipalità); nasce una milizia volontaria (Guardia nazionale, guidata da La Fayette) • la Rivoluzione dilaga: “grande paura” dei ceti privilegiati • 4 agosto: fine del regime feudale • 26 agosto: Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino: libertà di parola, pensiero, religione, stampa; sovranità popolare; inviolabilità della persona e della proprietà • 5 ottobre: marcia su Versailles, il re deve stare a Parigi • club: rivoluzionari estremi (cordiglieri, con Danton; giacobini, con Robespierre), o moderati (foglianti, con La Fayette) RIFORME DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE (1789-90) leggi per la borghesia e contro la crisi finanziaria: • liberalizzazione commercio • confisca e rivendita beni ecclesiastici • costituzione civile del clero (= sacerdoti dipendenti statali) • uffici di stato civile (registri non più parrocchiali) • unificazione pesi e misure, abolizione titoli nobiliari ----> nella Assemblea costituente c’è maggioranza moderata (aristocratico-borghese) che vuole la monarchia costituzionale, mentre i radicali (contadini, popolo, giacobini ecc.) vuole la repubblica LA MONARCHIA COSTITUZIONALE (3.9.1791-21.9.1792) Nella monarchia costituzionale il sovrano regna, governa, ha poteri limitati e stabiliti da una costituzione. DIVISIONE DEI POTERI 1) legislativo: ass. legislativa (fa le leggi) 2) esecutivo: al re, che nomina ministri 3) giudiziario: tribunali eletti da cittadini DIRITTO DI VOTO SOLO AI BORGHESI (40mila su 25 milioni di francesi) --> voto per censo Ciò provoca una spaccatura fra liberali-borghesi e popolo: agli inizi del 1792 nascono i sanculotti, repubblicani e rivoluzionari ASSEMBLEA LEGISLATIVA (al posto della Costituente) • formata da: a sx Girondini e Giacobini (con Robespierre), indipendenti (centro), foglianti (dx) • dichiarazione di Pillnitz (agosto 1791): Austria e Prussia contro Francia • guerra (aprile 1792): accuse al re, tensioni interne, colpo di stato giacobino e, il 21 settembre 1792, nascita della Convenzione nazionale LA CONVENZIONE NAZIONALE (21.9.1792-26.10.1795) • FINE DELLA MONARCHIA, NASCE LA REPUBBLICA • eletta a suffragio universale • formata da: “montagna” (giacobini e cordiglieri, sx), “palude” (centro) e girondini (dx) • 21 gennaio 1793: condanna a morte del re, Luigi XVI • prima coalizione antifrancese nel 1793: Inghilterra, Austria, Prussia, Russia, Spagna, Portogallo, Olanda; successi iniziali • comitati e tribunali speciali in Francia per affrontare crisi e guerra (es. Comitato di salute pubblica per politica interna ed estera; Tribunale rivoluzionario) • rivolte controrivoluzionarie anche all’interno (es. Vandea) • forte inflazione, aumento dei prezzi, calmiere • giugno 1793: Robespierre e i montagnardi fanno giustiziare i girondini: inizia il periodo del Terrore: regime accentratore e dittatoriale, guida al Comitato di salute pubblica • provvedimenti: matrimonio civile, divorzio; no schiavitù; riforma calendario; sistema metrico decimale • contrasti anche fra i Giacobini: repressione di tutti gli oppositori con la ghigliottina ---> Danton; Maria Antonietta; Lavoisier • vittoria francese a Fleurus (giugno 1794), ma scontento interno nei confronti del regime di terrore di Robespierre • COLPO DI STATO TERMIDORIANO: il 9 Termidoro (=27 luglio) del 1794 ---> arresto di Robespierre, ghigliottinato; finisce la fase del Terrore, prevale la borghesia moderata nuova Costituzione (detta dell’Anno III) • abolizione suffragio universale, regime censitario • libertà di commercio, difesa proprietà privata • difesa interessi ricca borghesia • potere esecutivo a un Direttorio (5 membri) • potere legislativo a un nuovo Parlamento bicamerale • entra in vigore il 27 ottobre 1795: fine della fase rivoluzionaria • tentativi di ribellione vengono sedati (es. quello dei realisti, 5 ottobre 1795, represso da reparti armati sotto la guida di Napoleone) • Terrore bianco: monarchici e altri che avevano subito torti durante il Terrore giacobino ---> nuove persecuzioni che spaventano i borghesi, i quali si alleano con l’esercito: si apre la seconda fase della Rivoluzione francese MAXIMILIEN ROBESPIERRE (1758-1794) Le frasi celebri «Abbandoniamo i preti e torniamo a Dio. Costruiamo la moralità su fondamenta sacre ed eterne; ispiriamo nell’uomo quel rispetto religioso per l’uomo, quel profondo senso del dovere, che è l’unica garanzia della felicità sociale; nutriamo in lui questo sentimento attraverso tutte le nostre istituzioni e facciamo sì che l’istruzione pubblica sia diretta verso questo fine». «Il vero sacerdote dell’Essere supremo è la natura; il suo tempio, l’universo; il suo culto, la virtù; la sua festa, la gioia di molta gente, riunita sotto i suoi occhi per stringere i dolci vincoli della fratellanza universale e offrirgli l’omaggio di cuori sensibili e puri». «Nel sistema instaurato con la rivoluzione francese tutto ciò che è immorale è impolitico, tutto ciò che è atto a corrompere è controrivoluzionario. Le debolezze, i vizi, i pregiudizi sono la strada della monarchia». L’Ultima lettera di Robespierre ai parigini (con- L’arresto di Robespierre il 27 luglio 1794 (in servata al Museo Carnevalet di Parigi) una incisione dell’epoca)