difficili rapporti internazionali Altro problema della Destra LA DESTRA STORICA - SECONDA PARTE documento papale nel quale veniva elencata una serie di errori, che comprendeva tutti i principi del liberalismo; condannava: - la tolleranza religiosa, - la libertà di coscienza e stampa - il socialismo - il razionalismo Sosteneva che il papa non poteva scendere a compromessi “col progresso, col liberalismo, colla moderna civiltà” Perché il nuovo Stato si era formato senza il consenso degli altri Paesi europei Garibaldi fu fermato mentre si apriva la strada per Trento (Obbedisco!) Fu questa la TERZA GUERRA D’INDIPENDENZA (I – 1848; II – 1859) Inoltre Doveva essere completato il processo di unificazione, poiché mancavano: - il Veneto, dominato dagli Austriaci - Roma, sotto il potere del papa Pur subendo diverse sconfitte (per esempio Custoza e Lissa), gli italiani tennero impegnata una parte dell’esercito asburgico e, alla fine del conflitto, vinto dai prussiani, ottennero il Veneto (Pace di Vienna) La posizione del papa nei confronti dello Stato italiano si fece sempre più intransigente; nel 1864 il papa pubblicò un’enciclica (Quanta cura) sui gravi errori del tempo, accompagnata da un Syllabus errorum (raccolta di errori): OCCASIONE di conquistare il Veneto. Destra e Sinistra concordavano sulla necessità dell’unificazione, ma non sulle modalità da seguire 1862 Garibaldi, dal Sud Italia, propone una spedizione contro Roma la Destra sceglieva la via diplomatica la Sinistra voleva una guerra popolare che partisse dalla liberazione di Roma, la più problematica perché si temeva un intervento francese in favore del papa Nel 1866 Bismarck, che si preparava a combattere con l’Impero asburgico, offrì all’Italia la possibilità di entrare nel conflitto, promettendole, in caso di vittoria, la cessione del Veneto da parte dell’Austria In quel periodo Tuttavia Nel 1865 la capitale viene trasferita a FIRENZE Napoleone III fa capire che interverrà in difesa del papa Vittorio Emanuele interviene contro i garibaldini Nel 1864 tra Italia e Francia fu stipulata la CONVENZIONE DI SETTEMBRE: - la Francia si impegnava a ritirare entro due anni le sue truppe da Roma - l’Italia si impegnava a rispettare i confini dello Stato pontificio, a difenderlo da eventuali aggressioni esterne e a trasferire la capitale da Torino a un’altra città più centrale