IL PAPILLOMA VIRUS E LA CAMPAGNA VACCINALE Sandra Fabbri Fondazione ONLUS Attilia Pofferi LA COMUNICAZIONE SULLA VACCINAZIONE CHIAREZZA E CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI DI SANITÀ PUBBLICA SUL VACCINO CONTRO L’HPV Obiettivo primario Prevenzione del cancro della cervice uterina; monitoraggio per individuare i vantaggi della vaccinazione, la sicurezza, l’efficacia a lungo termine, l’accettazione, l’integrazione con lo screening della cervice uterina. Obiettivi comunicativi La strategia di comunicazione cambia in relazione ai nostri obiettivi Obiettivo conoscitivo migliorare le conoscenze Atteggiamenti favorire l’adesione consapevole Comportamenti Comunicare significa mettere insieme, scambiare informazioni,conoscenze, bisogni, atteggiamenti, emozioni percezioni tra soggetti coinvolti in un determinato contesto spazio-temporale su tematiche comuni La comunicazione è un processo diverso dalla divulgazione, dall’informazione generalizzata: la comunicazione prevede un processo relazionale tra più entità. Nel nostro caso, parleremo della comunicazione tra proponenti un intervento di sanità pubblica e i cittadini. CHI SONO I CITTADINI? Persone che vivono in un territorio, in un determinato periodo storico, in un certo contesto sociale con età, sesso, estrazione sociale, esigenze di salute e d’informazione diverse tra le varie classi che li compongono. Hanno percezioni, valori, bisogni, interessi, obiettivi; Hanno una determinata immagine delle istituzioni; Hanno una diversa capacità di attuare cambiamenti. ad esempio… un conto è dire “i cittadini”, un conto è dire… le adolescenti 12enni le adolescenti 15enni le adolescenti 17enni – 18enni gli adolescenti le donne adulte 25enni – 26enni i genitori le madri COSA vogliamo dire? Contenuto del messaggio: chiaro completo in quel momento corretto omogeneo generalizzato/personalizzato COME lo diciamo? Il linguaggio per aumentare la probabilità che il messaggio arrivi al nostro target in modo efficace, dobbiamo utilizzare un linguaggio adatto ADEGUARE IL LINGUAGGIO AL TARGET PERCHÉ lo diciamo? Per migliorare le conoscenze Per attivare processi di consapevolezza Per raggiungere gli obiettivi comunicativi Per fare prevenzione Per rispondere a un bisogno e a un diritto democratico Per creare relazioni SCOPI DELL’INFORMAZIONE PERSONALE SUL TEMA DELLA VACCINAZIONE informare in modo personalizzato chiarire e condividere le informazioni sviluppare la consapevolezza di rischi e benefici valorizzare e mobilitare le risorse, l’autonomia e la responsabilità esplorare le soluzioni possibili identificare un obiettivo realistico, concreto, raggiungibile facilitare le decisioni e ampliare le scelte valorizzare l’importanza del consenso e del dissenso informato L’ INFEZIONE DA HPV: PROBLEMA CLINICO HPV = papilloma virus umano L’infezione da HPV è estremamente diffusa e viene, in genere, acquisita attraverso contatti sessuali. Il 25% dei soggetti fra 14 e 19 anni e il 45% fra 20 e 24 anni sono HPV positivi. L’80% della popolazione sessualmente attiva si infetta nel corso della vita. Il contagio si acquisisce con i primi rapporti sessuali: il 30% delle ragazze diventa HPV positivo entro 1 anno dal primo rapporto sessuale (partner unico). I soggetti infetti sono asintomatici. Solo un sottogruppo sviluppa condilomi o neoplasie anogenitali o altre neoplasie HPV correlate. Il carcinoma della cervice uterina è la patologia più significativa in un ambito di salute pubblica. Il 99,5% delle lesioni della cervice uterina presenta una associazione tra il virus HPV e DNA delle cellule alterate. Il carcinoma della cervice uterina è la seconda neoplasia femminile per frequenza: ogni anno in Italia si hanno 3500 nuovi casi ( soprattutto in due fasce di età: 35-45 anni e intorno ai 60 anni) e 1100 decessi (popolazione femminile italiana al 2009: 30.892.645). Sopravvivenza a 2 anni del 72%. Incidenza e mortalità mostrano trend in riduzione nel corso del tempo. L’ INFEZIONE DA HPV: SEDE DELL’INFEZIONE Sede infezione genitale: vulva, vagina, portio, ano, pene. Il virus permane nelle cellule epiteliali. Il virus vive negli strati basali della cute e delle mucose. LE CARATTERISTICHE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV) La famiglia dei virus HPV comprende più di 200 sottotipi: di questi 30-40 tipi sono riscontrati a livello genitale. I virus HPV sono stati suddivisi, in base al potenziale oncogeno, in virus ad alto rischio (16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51….) e virus a basso rischio (6, 11, 42, 43, 44). I virus a basso rischio sono i responsabili dei condilomi anogenitali. LE CARATTERISTICHE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV) L’infezione da virus HPV ad alto rischio provoca: 100% dei carcinomi della cervice uterina 90% dei carcinomi dell’ano 50% dei carcinomi di vulva, vagina e pene 12% dei carcinomi orofaringei HPV 16, 18, 31, 33, 35, 52, 58 provocano il 95% dei carcinomi della cervice uterina HPV 16 e 18 sono responsabili da soli del 70% dei tumori della cervice uterina LA TRASMISSIONE DELL’INFEZIONE DA HPV L’infezione si trasmette per contatto diretto. E’ documentata la possibilità di trasmissione indiretta (guanti, strumentario medico, indumenti intimi) . Il profilattico ha un’efficacia preventiva incerta. Il soggetto infetto e portatore ha un’infezione spesso subclinica. E’ possibile la trasmissione verticale madre-nascituro per i genotipi 6 e 11. Tutti i casi di tumore del collo dell’utero sono provocati dal Papillomavirus. Ma non tutte le infezioni da Papillomavirus, provocano il tumore! HPV è la causa necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo del cancro del collo dell’utero QUANTO TEMPO DURA L’INFEZIONE? La maggior parte delle lesioni guariscono spontaneamente ma alcune, se non curate, progrediscono lentamente verso forme tumorali. Ci vogliono però molti anni perché le lesioni si trasformino e solo pochissime delle donne con infezione da papilloma virus sviluppano un tumore del collo dell’utero. La grande maggioranza delle infezioni scompare spontaneamente. Circa il 50% nel corso di un anno e circa l’80% in due anni. Quando l’infezione scompare anche il rischio scompare. COME SI CURA? Non ci sono ancora medicine per curare questa infezione. In particolare, si è visto che non servono gli antibiotici, gli ovuli o le lavande vaginali. La cosa più importante è identificare in tempo le alterazioni provocate dal virus che sono quelle che cerchiamo con il Pap-test. Fare lo screening è la cosa più efficace che possiamo fare per proteggerci. LA VACCINAZIONE Attualmente la vaccinazione è il metodo di prevenzione primaria ottimale per evitare l’insorgenza delle lesioni. A CHI È INDIRIZZATO IL VACCINO? La vaccinazione è raccomandata e gratuita per le ragazzine che hanno compiuto 11 anni. Tutte le Regioni italiane hanno iniziato la campagna di vaccinazione gratuita per le ragazze 11-12enni dalla fine del 2008. Il vaccino è molto efficace anche per le ragazze fino a 26 anni che non hanno avuto rapporti sessuali. Le ragazze e le donne che hanno già avuto rapporti sessuali possono avere un beneficio solo parziale dalla vaccinazione. Il beneficio è senz’altro minore perché potrebbero avere o avere avuto un’infezione con un tipo di HPV contenuto nel vaccino. QUANTO DURA L’EFFICACIA DEL VACCINO? Per ora sappiamo che la protezione data dal vaccino dura almeno cinque anni CHE REAZIONI PUO’ DARE? Il vaccino è stato sperimentato su migliaia di donne e si è dimostrato sicuro. Ma, come per tutti i nuovi farmaci, non conosciamo tutte le reazioni e quelle molto rare potranno manifestarsi solo quando verrà usato in un numero molto più grande di persone. Per questo motivo è importante segnalare al proprio medico eventuali sintomi particolari. DOPO IL VACCINO SI FA ANCORA IL PAP TEST? Sì! Sarà importante continuare a fare il Pap-test di screening ogni tre anni perché il vaccino previene il 70% di tutti i tumori del collo dell’utero. L’INFORMAZIONE SULLA VACCINAZIONE CONTRO HPV: ALCUNE DOMANDE, ALCUNE RIFLESSIONI La campagna di promozione della vaccinazione contro il virus HPV è stata chiara, nella Regione Toscana? Erano specificati i rischi e i vantaggi della vaccinazione? Sono state fornite informazioni sulla correlazione tra l’infezione virale e le lesioni, e queste ultime sono state specificate chiaramente? Avete avuto l’impressione di essere in possesso di tutte le informazioni necessarie per poter compiere una scelta consapevole, tenendo presente che la vostra scelta riguardava un altro soggetto, se siete state voi a decidere sull’opportunità di vaccinare vostra figlia? L’INFORMAZIONE SULLA VACCINAZIONE CONTRO HPV: UN’INDAGINE CONDOTTA NEL COMUNE DI PISTOIA SCUOLE MEDIE INFERIORI (6 Scuole aderenti su 7) Rapporto tra la struttura pubblica e le madri delle bambine: lettera d’invito contenente informazioni sulla vaccinazione QUESTIONARIO PER LE MADRI DELLE UNDICI E DODICENNI: Questionario distribuito alle responsabili dell’Educazione Sanitaria o ai Presidi e poi distribuito nelle classi prime e seconde alle bambine; si è proceduto nella stessa maniera per il ritiro. SCUOLE MEDIE SUPERIORI (7 Scuole aderenti su 10) Rapporto tra la struttura pubblica e le maggiorenni o loro madri: nessun contatto diretto programmato, solo su richiesta delle interessate. QUESTIONARI PER LE MAGGIORENNI E PER LE LORO MADRI: Questionari (uno per le figlie e uno per le madri) distribuiti alle ragazze durante un incontro illustrativo del progetto, svolto in ciascuna scuola aderente con l’ausilio degli insegnanti incaricati; i questionari compilati sono stati raccolti in appositi contenitori predisposti dalle Scuole. QUESTIONARI PER LE MADRI E PER LE RAGAZZE MAGGIORENNI I questionari si articolavano su tre sezioni: la prima parte riguardava le attitudini alla prevenzione, sia delle madri che delle figlie maggiorenni, e le loro conoscenze relative al Pap-test e al tumore della Cervice Uterina. Nella seconda parte sono state valutate le conoscenze riguardo l’interazione fra il virus HPV e il tumore della Cervice Uterina, e la vaccinazione. L’ultima parte ha riguardato le problematiche relative alle fonti di informazione sulla vaccinazione stessa. MADRI INTERESSATE SMI SMS TOTALE 552 513 SMS 1065 FIGLIE INTERESSATE 513 177 34.5% MADRI RISPONDENTI 354 167 521 FIGLIE RISPONDENTI % RISPONDENTI 64.1% 32.6% 48.9% % RISPONDENTI MMG PEDIATRI TOTALE MEDICI INTERESSATI 82 12 94 MEDICI RISPONDENTI 52 8 60 MEDICI NON CONTATTABILI 30 4 34 % RISPONDENTI 63.4% 66.6% 63.8% VACCINAZIONE CONTRO IL VIRUS HPV NEL COMUNE DI PISTOIA: CONOSCENZA E ATTITUDINE ALLA PREVENZIONE IN UN CAMPIONE DI MADRI N.B. LA PERCENTUALE DI MADRI DELLE SMS CHE HA DICHIARATO DI NON AVER RICEVUTO INFORMAZIONE DA ALCUNA DELLE FONTI INDICATE È SIGNIFICATIVAMENTE SUPERIORE A QUELLA DELLE MADRI DELLE SMI (27% VS 10%; P<0,001). L’avere informazioni personali pregresse sul virus HPV pesa in modo significativo sulla volontà di far vaccinare la figlia per le madri delle SMS (p=0,0383) ma non per le madri delle SMI (p=0,0705). Per le madri delle SMI l’aver ricevuto informazioni dai Medici piuttosto che da altre fonti ha avuto un impatto significativo sulla volontà di far vaccinare o meno la figlia (89% vs 66%; p=0,0041). Le madri delle SMS mostrano indecisione e incertezza sulla vaccinazione in percentuale significativamente più elevata rispetto alle altre madri (p=0,0142). Ritenere sufficienti le informazioni ricevute sulla vaccinazione determina una maggiore volontà di far vaccinare la figlia, sia per le madri delle SMI (91% vs 74%; p<0,001) che per le madri delle SMS (58% vs 34%; p=0,0042). Il titolo di studio ha influenza sulla volontà di far vaccinare le figlie: le laureate mostrano minore interesse alla vaccinazione rispetto alle non laureate (65% vs 71%; p=0,0079). CONCLUSIONI A fronte di un’uniformità di risposte nell’attitudine alla prevenzione, le differenze emergono quando si indaga in maniera specifica sulle conoscenze del virus HPV e la sua relazione con il tumore della Cervice Uterina e la vaccinazione. Nelle madri delle SMI emerge un’elevata adesione alla campagna vaccinale anche laddove l’informazione è stata più carente; le madri delle SMS sono meno informate e meno propense alla vaccinazione. Il punto critico emerso da questo studio è costituito dall’informazione recepita riguardo il virus HPV e il relativo vaccino. Una maggiore conoscenza di questi temi conduce ad una migliore accettazione dell’intervento di salute proposto: ciò porta a suggerire di programmare una campagna d’informazione più mirata e continua per tutti i soggetti interessati. FONDAZIONE ONLUS ATTILIA POFFERI Largo San Biagio 109 51100 Pistoia tel. 0573-358384 fax 0573-508218 cell 3456715109 E-mail: [email protected] www.fondazionepofferi.org