circolare dirigenziale e schede di rilevamento

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della
Ricerca
SCUOLA SECONDARIADI PRIMO GRADO
“Giovanni Amendola” - Sarno
C/2014 N
CIRCOLARE DIRIGENZIALE
ALL’ALBO DELL’ISTITUTO AI
DOCENTI DELL’ISTITUTO
e.p.c. AL D.S.G.A.
__
Oggetto:
SEDI TUTTE
Indicazioni procedura per individuazione/inclusione alunni con Bisogni Educativi
Speciali (BES)
Premesso che nella definizione di BES (bisogni educativi speciali) rientrano le seguenti categorie:

Disabilità;

Disturbi evolutivi specifici: disturbi dell’apprendimento, deficit del linguaggio, deficit delle
abilità non verbali, deficit delle coordinazione motoria, deficit dell’attenzione e dell’iperattività;

Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, economico.
1
La Direttiva Ministeriale del 27/12/12 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” punta l’attenzione sulla necessità di
analizzare i bisogni di ogni alunno ed estende il diritto di tutti gli alunni in difficoltà alla
personalizzazione dell’apprendimento nella direzione di una presa in carico complessiva e inclusiva
di tutti gli alunni, rimuovendo gli ostacoli nei percorsi di apprendimento e modulando gli
apprendimenti di ogni alunno nell’ottica di una scuola sempre più inclusiva.
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti
conseguenti alle situazioni di disabilità e di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), è
compito
dei Consigli di classe, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche,
indicare in quali altri casi, non ricadenti nei disturbi clinicamente riscontrabili, sia opportuna e
necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure
compensative e dispensative previste dalle Linee guida allegate alla legge 170/2010 formalizzati
nel Piano didattico educativo (PDP).
-
segue -
Si invitano, pertanto, i C.d.c a:
1.
Compilare, nei prossimi c.d.c. , dopo una attenta valutazione delle griglie di osservazione,
compilate dai singoli insegnanti, la scheda di rilevazione dei bisogni educativi speciali
(allegato n. 1).
2.
Individuare, in base alle osservazioni che verranno effettuate, utilizzando l’apposita
griglia (allegato n. 2), gli alunni che presentano bisogni educativi speciali;
3.
Programmare la modalità degli incontri, di informazione e confronto, con i genitori degli
alunni BES in relazione ai loro bisogni formativi;
4.
Completare la scheda rilevazione dei “punti di forza” dell’alunno e gruppo classe su cui
fare leva nell’intervento formativo (allegato n.3);
5.
Compilare la scheda di rilevazione delle condizioni che faciliteranno il processo di
apprendimento dell’alunno (allegato n.4);
Tali schede dovranno essere consegnate dal coordinatore di classe al Referente per
l’inclusione che offrirà ai docenti supporto di consulenza sulle modalità in uso nella scuola
relativamente al processo di inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali.
2
A seguire, nei casi ove sia necessario attivare percorsi di studio individualizzati e
Personalizzati verrà redatto il Piano Didattico Personalizzato (PDP), che avrà lo scopo di definire,
monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le
strategie di intervento più idonee ed i criteri di valutazione degli apprendimenti che verranno adottati.
Per tali ulteriori adempimenti verrà data successiva comunicazione.
Per gli alunni DSA certificati i docenti della classe possono consultare la documentazione
già prodotta e depositata agli Atti della scuola (fascicolo personale dell’alunno) inoltre, possono,
dopo una valutazione degli stili di apprendimento dell’alunno dsa, avvalersi degli strumenti
compensativi e delle misure dispensative previste dalle Linee guida allegate alla legge
n.170/2010 a cui si fa espresso rinvio.
Normativa di riferimento:
a.
Legge n. 104/92 (per la disabilità);
b.
Legge 170/2010 e allegato;
c.
Legge 53/2003 (tema della personalizzazione);
d.
D.Lgs 196/2003 ( riservatezza dati personali) E’ bene ricordare che nel trattare queste categorie
di informazioni gli istituti scolastici devono porre estrema cautela, in conformità al
regolamento sui dati sensibili adottato dal Ministero dell’istruzione direttiva ministeriale del
27/12/2012;
e.
Circolare ministeriale n. 8 prot.561del 06/03/2013.
Pertanto in ottemperanza alla normativa vigente è necessario avviare il processo di
monitoraggio e rilevazione allievi BES classi prime – seconde – terze. Quindi in occasione degli
scrutini i C.d.C. possono segnalare, utilizzando la scheda in allegato, allievi con particolari criticità a
cui destinare una programmazione individualizzata. Le schede compilate andranno consegnate in
Segreteria Didattica entro il 18 febbraio 2014.
-
segue -
ALLEGATI:
1.
Scheda rilevazione dei BES da compilare nei c.d.c di novembre;
3
2.
Griglia osservazione per l’individuazione alunni BES;
3.
Scheda rilevazione dei “punti di forza” dell’alunno e gruppo classe su cui fare leva
nell’intervento;
4.
Scheda di rilevazione delle condizioni che facilitano il processo di apprendimento;
5.
Scheda compiti del consiglio di classe, coordinatore di classe e singolo docente;
6.
Modello di verbale del consiglio di classe.
Sarno,
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
prof.ssa Antonella Esposito
Allegato 1
Scheda di rilevazione dei bisogni educativi speciali (BES), dei punti di forza relativi
all’alunno, al gruppo classe e ai docenti e delle condizioni che facilitano il suo
4
processo di apprendimento e la partecipazione alla vita della classe
Il consiglio della classe………, ai sensi e per gli effetti della direttiva ministeriale del 27/12/2012 e
della CM n°8/2013, poiché sussistono le condizioni ivi previste “elementi oggettivi (es. una
segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni
psicopedagogiche e didattiche”, rileva la presenza dei seguenti alunni con bisogno educativo speciale*:
* le voci delle schede sono state scelte per facilitare la rilevazione delle caratteristiche specifiche secondo il modello
concettuale dell’ICF,OMS/2002, approcciandosi ai BES come difficoltà ( spesso temporanee) in una o più funzioni della
persona, inserita in un contesto di vita, piuttosto che ad attribuire alla stessa un’etichetta stabile e immutabile. Si dovranno
individuare le voci che specificano la situazione dell’alunno riportandone il n. corrispondente nella colonna motivazione. Le
tipologie previste normativa ministeriale sono: DSA in attesa di certificazione, ADHD/DOP, Borderline cognitivo; disagio
socio-economico, linguistico-culturale.
Descrizione dei casi di bisogno educativo speciale con cui vengono richiesti strumenti di flessibilità
da impiegare nell’azione educativo-didattica:
Alunno/a
Tipi di BES
Tipi di BES
1. c arenza affettive-relazionali
Modalità di
Intervento
Programmazione
Incontri
Modalità di intervento
PEI (piano educativo individualizzato) legge
5
2. difficoltà di apprendimento
104/92
3. disagio economico
PDP (piano didattico personalizzato)
4. disturbo specifico di apprendimento DSA con
certificato
Altre scelte didattiche che non comportino la
stesura del PDP
5. disagio sociale
Programmazione incontri
6. divario culturale
7. disturbo da deficit di attenzione e
iperattività
1.GLH operativo (legge 104/92)
8. divario linguistico
2.Ricevimento famiglie
9. disabilità certificata ai sensi della Legge
104/92
3.Mensile
4.Altro ….(specificare)
10. Altro (specificare)…………
Allegato 2
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DI ALUNNI CON BES
-
Barrare con una X le caselle corrispondenti alle voci che specificano la situazione dell’alunno;
Utilizzare la scala da 0 a 4 per indicarne il grado di specificità;
In presenza del simbolo (*) specificare il tipo.
Deficit motorio (anche temporanei)*
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
Area Funzionale
Corporea e
Cognitiva
Deficit sensoriali (anche temporanei)*
DSA: Dislessia, Disgrafia, Discalculia, Disortografia
6
Difficoltà di gestione de tempo
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
Necessità di tempi lunghi
Necessità nella pianificazione delle azioni
Difficoltà di attenzione
Difficoltà di memorizzazione
Difficoltà di ricezione-decifrazione di informazioni scritte
Difficoltà di ricezione-decifrazione di informazioni
verbali
Difficoltà nell’applicare conoscenze
Difficoltà nel partecipare alle attività relative alla
disciplina
7
Allegato 2
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DI ALUNNI CON BES
-
Barrare con una X le caselle corrispondenti alle voci che specificano la situazione dell’alunno;
Utilizzare la scala da 0 a 4 per indicarne il grado di specificità;
In presenza del simbolo (*) specificare il tipo.
Difficoltà di autoregolazione, autocontrollo
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
Problemi comportamentali
Area Relazionale
(*)bbbbbbbbbbbbbbb
b
Fattori Contestuali
Personali
Problemi emozionali (*)
Scarsa autostima
8
Scarsa motivazione
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
Scarsa Curiosità
Difficoltà nella relazione con i compagni
Difficoltà nella relazione con gli insegnanti
Difficoltà nella relazione con gli adulti
Allegato 2
9
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DI ALUNNI CON BES
-
Barrare con una X le caselle corrispondenti alle voci che specificano la situazione dell’alunno;
Utilizzare la scala da 0 a 4 per indicarne il grado di specificità;
In presenza del simbolo (*) specificare il tipo.
Famiglia problematica
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
0
1 2 3 4
Cultura diversa
Difficoltà socio - economiche
Fattori del Contesto
Familiare, Scolastico
Ambienti deprivati/devianti
ed Extrascolastico
Fattori Contestuali
Culture ed atteggiamenti ostili
Ambientali
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Scarsità di servizi cui la famiglia possa fare
ricorso
Mancanza di mezzi e risorse nella scuola
Difficoltà di comunicazione e/o collaborazione tra
le agenzie (scuola, servizi, enti, operatori…) che
10
intervengono nell’educazione e nella formazione
Bisogni espressi dagli insegnanti relativamente
alle problematiche evidenziate (strumenti, sussidi,
informazioni)
0
1 2 3 4
Allegato 3
SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI PUNTI DI FORZA
Relativamente all’alunno al gruppo classe e agli insegnanti del team educativo.
(Rilevati ai fini dell’individuazione delle risorse e della progettazione di interventi di supporto e
facilitazione)
11
Discipline preferite:
Discipline in cui riesce:
Attività preferite:
Punti di Forza dell’Alunno
Attività in cui riesce:
Desideri e/o bisogni espressi:
Hobbies, passioni, attività extrascolatiche:
Per le attività disciplinari:
Punti di Forza del Gruppo
Classe
Presenza di un compagno o
gruppi di compagni di
riferimento
Per il gioco:
Per attività extrascolastiche:
12
Allegato 4
SCHEDA DI RILEVAZIONE DELLE CONDIZIONI FACILITANTI
Che consentono la partecipazione dell’alunno al processo di apprendimento e alla vita di classe
-
Barrare con una X le condizioni facilitanti;
In caso di risposta affermativa, specificare.
Organizzazione dei tempi aggiuntivi
rispetto al lavoro d’aula
SI
NO
SI
NO
Attività di palestra o altri ambienti
diversi dall’aula
13
Uso di strumenti, sussidi,
attrezzatura
SI
NO
SI
NO
SI
NO
SI
NO
SI
NO
specifica, strumenti compensativi
Adattamenti, differenziazioni,
accorgimenti messi in atto d
agli insegnanti nelle modalità
di lavoro in aula
Attività personalizzate in aula
Attività in piccolo gruppo con
lo scopo di facilitare l’alunno
Attività individuali fuori dall’alula
14
MMMMmMMMMMMMMMMMMMMMMMMM
Allegato 5
SCHEDA DEI COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE,
COORDINATORE DI CLASSE E SINGOLO DOCENTE
COMPITI
-
-
Consiglio di Classe
-
-
-
-
Coordinatori di
Classe
legge e analizza la diagnosi clinica di DSA, certificazione l.104/92 e la
segnalazione BES indicando il quali altri casi sia opportuna e necessaria
l’adozione di una personalizzazione;
incontra la famiglia per osservazioni particolari;
redige per ogni alunno BES un Piano educativo individualizzato (PEI) o
un Piano Didattico Personalizzato (PDP) a seconda del caso;
concorda il grado di individualizzazione/personalizzazione (adattamenti
didattici in aula, interventi personalizzati in aula e fuori, personalizzazioni
del percorso scolastico) e il raccordo con il programma comune;
adotta strategie di organizzazione delle attività in aula, modalità di
trasmissione - elaborazione dei saperi, metodi di lavoro, modalità di
verifica e valutazione che consentano la partecipazione di tutti gli studenti
della classe, anche se in misura diversa;
individua le modalità di comunicazione e condivisione possibile dei
percorsi attivati per gli studenti con BES con gli studenti stessi e le loro
famiglie;
condivide il PEI o il PDP con la famiglia;
tutto il consiglio di classe sottoscrive il PEI o il PDP unitamente alla
famiglia.
tiene i contatti con la famiglia;
tiene i contatti con il Referente d’Istituto;
eventualmente prende contatti con la scuola precedente;
coordina le attività pianificate e la stesura del PEI e PDP, tenendo
aggiornata la relativa documentazione;
- provvede ad informare i colleghi su eventuali evoluzioni del
problema;
- convoca la famiglia per eventuali segnalazioni di nuovi casi;
- valuta con la famiglia e il ragazzo con difficoltà l’opportunità e le dovute
modalità per affrontare in classe il problema.
-
15
-
Singolo Docente
-
-
segnala al coordinatore eventuale nuovi casi;
concorda con le famiglie la modalità di svolgimento dei compiti a casa;
si accerta che i compiti vengano registrati opportunamente anche con l’aiuto dei compagni,
fornisce strumenti più adatti e utilizza gli strumenti compensati- vi e
dispensativi concordati con la famiglia (l.170/10- C.M. n. 8 del
06/03/2013;
garantisce le modalità di verifica in rispetto del D.P.R. 122 del
22/06/09 –l.170/10- C.M. n. 8 del 06/03/13;
modula gli obiettivi facendo riferimento ai saperi essenziali della propria
disciplina;
valuta lo studente in chiave formativa individuando le soglie di
accettabilità (D.P.R. 122 del 22/06/09 –l.170/10- C.M. n. 8 del
06/03/13);
favorisce l’autostima e il rinforzo positivo.
Allegato 6
Verbale del Consiglio di Classe
E’ compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia
opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o
dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
C.M. n. 8 del 6 marzo 2013
Verbale n. ……
L’anno ……….. del mese di …….., alle ore ……….., presso i locali di …………………………….. si riunisce il Consiglio di
classe della………. per deliberare il seguente ordine del giorno:
1. …………………………………………………………………………………………………………………
2. ………………………………………………………………………………………………………………….
3. Rilevazione e riconoscimento degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
4. Delibera dell’adozione di un percorso individualizzato e personalizzato per gli alunni con BES (PDP)
5. Individuazione di misure dispensative e strumenti compensativi per gli studenti BES
“Il consiglio/team della classe, ai sensi e per gli effetti della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e della
CM 8 del 6 marzo 2013, stante la sussistenza delle condizioni previste dalle norme sopra richiamate, alla luce
di quanto emerso dall’analisi della documentazione agli atti della scuola e dai risultati delle osservazioni
sistematiche (vedi Griglia osservativa) rileva la presenza dei seguenti alunni con bisogno educativo speciale:
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Area BES
Disabilità
Individuazione
Certificazione
Tipologia
□
Psicofisico
□
Sensoriale
□
□
Motorio
Dislessia
□
□
Autismo
Disgrafia
□
□
Disortografia
Disturbi specifici linguaggio
□
□
Discalculia
Disturbo della coordinazione motoria
□
Disprassia
□
Disturbo non verbale
□
Disturbo dello spettro autistico lieve
□
□
A.D.H.D
Disturbo Attenzione e
Diff. Psico-sociali
Nomi allievi
Osservazioni
Legge 104/92
Art.3, commi 1 e 3
(docente
sostegno)
DisturbidiEvolutivi
Specifici
DSA
Disturbi
Evolutivi
Legge 170/2010
Specifici
Altra tipologia
Svantaggio
Socio-economico
Svantaggio Linguistico e
culturale (stranieri non
alfabetizzati)
Altre
difficoltà
Documentata con diagnosi
clinica
Documentata con diagnosi clinica
e considerazioni pedagogiche
e didattiche verbakizzate dal
consiglio di classe o team
docenti
□
Segnalazione sulla
base di elementi
oggettivi (es:
segnalazione dei
servizi sociali)
□
Considerazioni
pedagogiche e didattiche
verbalizzate dal consiglio
Considerazioni
di classepedagogiche
o team edi
docenti.
didattiche
Transitorie
Iperattività di tipo
lieve
□
Funzionamento cognitivo limite
□ Recente
immigrazione (mesi/1 anno)
(bordeline
cognitivo)
□□ DOP
(Oppositivo-provocatorio)
Malattie
□ Traumi
□ Dipendenze
□ Disagio comportamentale/relazionale
-
segue -
Il CdC in base a quanto emerso in precedenza delibera e propone l’adozione di un Piano Didattico Personalizzato
(conforme con le prescrizioni di cui all’Art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e al punto 3.1 delle “Linee Guida”) con
l’indicazione delle strategie di intervento didattico più idonee, i criteri di valutazione degli apprendimenti, gli strumenti
compensativi e le misure dispensative. Sarà data comunicazione alla famiglia per condividere la personalizzazione
dell’intervento educativo-didattico.
Tale piano verrà approvato in una seduta successiva e firmato da tutti i soggetti indicati dalla C.M. 8 del 6 marzo 2013.
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