A cura di Andrea Scilingo e Marco Arienti 1^ S PLATONE Questo grande filosofo greco nacque ad Atene nel 428/427 a.C. e morì nel 348/347 a.C. sempre nella sua città natale. Figlio di Aristone e Perictione, assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale. Secondo alcuni si deve a Platone anche lo sviluppo della matematica e la fondazione del pensiero scientifico. A partire dal 395 a.C. Platone iniziò a scrivere i primi dialoghi, nei quali affronta il problema culturale rappresentato dalla figura di Socrate e la funzione dei sofisti, nascono così in un possibile ordine cronologico: l’Apologia di Socrate, il Critone, lo Ione, l’Eutifrone, il Carmide, il Lachete, il Liside, l’Alcibiade primo, l’Alcibiade secondo, l’Ippia maggiore, l’Ippia minore, il Menesseno, il Protagora e il Gorgia. Diogene Laerzio afferma che nel 390 a.C. Platone giunse in Magna Grecia dove conobbe il pitagorico Archita di Taranto. L’intenzione anche dei suoi successivi viaggi in Sicilia era quella di studiare da vicino l’Etna. Di Platone sono pervenute tutte le 36 opere: 34 sono dialoghi; una, l’Apologia di Socrate, riporta una ricostruzione letterario-filosofica dell’autodifesa pronunciata da Socrate davanti ai giudici, mentre l’ultima è una raccolta di 13 lettere. Secondo Platone il cosmo non è immutabile, ma è soggetto a trasformarsi ed è composto da 4 elementi: fuoco, terra, aria e acqua. I 4 elementi, che per l’astrologia hanno una fondamentale importanza, non sono però il fondamento ultimo della materia, ma sono a loro volta composti da qualcosa di più basilare: dei solidi così piccoli da risultare invisibili, ma che, se riuniti in grande quantità, appaiono come, appunto, i 4 elementi. Questi solidi sono detti “solidi platonici”. Al tetraedro fu associato il fuoco, al cubo la terra, all’ottaedro l’aria e all’icosaedro l’acqua. Il dodecaedro non corrispondeva a nessun elemento e Platone diceva che Dio lo usò assieme agli altri 4 solidi per creare l’universo. Fonti: wikipedia.