LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE SESSIONE ORDINARIA 201 3 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 10 quesiti scelti nel questionario. 2 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo PROBLEMA1 Una funzione f x è definita e derivabile, insieme alle sue derivate prima e seconda, in 0, e nella figura sono disegnati i grafici e di f x e della sua derivata seconda f ' ' x . La tangente a nel suo punto di flesso, di coordinate (2;4), passa per (0;0), mentre le rette y 8 e y 0 sono asintoti orizzontali per e , rispettivamente. 1. Si dimostri che la funzione f ' x , ovvero la derivata prima di f x , ha un massimo e se ne determinino le coordinate. Sapendo che per ogni x del dominio è f ' ' x f ' x f x , qual è un possibile andamento di f ' x ? 2. Si supponga che f x costituisca, ovviamente in opportune unità di misura, il modello di crescita di una popolazione. Quali informazioni sulla sua evoluzione si possono dedurre dai grafici in figura e in particolare dal fatto che presenta un asintoto orizzontale e un punto di flesso? a 3. Se è il grafico della funzione f x , si provi che a 8 e b 2 . 1 e b x 4. Nell’ipotesi del punto 3), si calcoli l’area della regione di piano delimitata da e dall’asse x sull’intervallo [0;2]. RISOLUZIONE Punto 1 Il punto di massimo di f ' x va ricercato nei punti in cui la sua derivata prima, e cioè f ' ' x , si annulla. Dal grafico di notiamo che f ' ' x si annulla in x 2 e che f ' ' x è positiva in 0,2 e negativa in 2, , pertanto f ' x è crescente in 0,2 e decrescente in 2, . Di conseguenza x 2 è l’ascissa di massimo per f ' x . Per calcolare l’ordinata del massimo, ricordiamo che f ' x0 rappresenta il coefficiente angolare della retta tangente al grafico di f x nel punto ad ascissa x 0 ; poichè la retta tangente a in (2;4), passa per (0;0), si deduce che ha equazione y 2 x da cui si ricava che f ' 2 2 . In conclusione il massimo di f ' x ha coordinate 2,2 . Dal grafico notiamo che f x è sempre crescente pertanto f ' x 0 x 0, ; inoltre essendo verificate lim f ' x lim x x le ipotesi del teorema di De l’Hopital, si ha f x 8 0, da cui lim f ' x 0 il che significa che f ' x ha la retta x x y 0 come asintoto orizzontale destro. Dal grafico si nota che f ' ' x presenta un Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 massimo e un minimo rispettivamente alle ascisse x M e x m , da cui si deduce che la derivata prima di f ' ' x o equivalentemente la derivata seconda di f ' x si annulla nelle suddette ascisse x M e x m ; di conseguenza la funzione f ' x presenta due flessi alle ascisse x M e x m ; inoltre poichè f ' ' x è crescente in 0, xM xm , e decrescente in xm , x M si deduce che f ' x è convessa in 0, xM xm , e concava in xm , x M . Di seguito il grafico nello stesso riferimento cartesiano di f x , f ' x e f ' ' x tenendo conto della resstrizione f ' ' x f ' x f x . Punto 2 Il fatto che la funzione f presenti un asintoto orizzontale sta a significare che, da un certo istante di tempo in poi, il numero di componenti la popolazione tende a stabilizzarsi attorno ad un valore fisso. A causa del fatto che la derivata prima è sempre positiva, si ha che la funzione è sempre crescente. Ciò significa che la popolazione è in crescita. La presenza del flesso in x = 2 indica che la rapidità di crescita della popolazione diminuisce: infatti, essendo la derivata seconda la derivata della derivata prima, si ha che, appena dopo il flesso la derivata prima (cioè il tasso di crescita di f) inizia a diminuire (pur restando positiva), in quanto la sua derivata è negativa. In definitiva, la popolazione ha una crescita accelerata prima del flesso, decelerata dopo lo stesso. 3 4 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo Punto 3 Detta f x a la funzione il cui grafico è , dobbiamo trovare i valori dei parametri 1 e b x a e b. Poiché la funzione presenta asintoto orizzontale y 8 , si deve avere lim f x 8 . x Poiché risulta lim f x lim x x a a a b x 1 e 1 e si ha che dev’essere necessariamente a 8 . La funzione diviene quindi f x 8 , bR 1 e b x Resta da determinare b. L’informazione che possiamo sfruttare è f ' 2 2, b R . Si ha f ' x 8e b x 1 e b x 2 e poniamola uguale a 2 in x = 2. Risulta 8e b 2 1 e b2 2 2 da cui 8e b2 2 2e b2 4e b2 . Si tratta di una equazione esponenziale nell’incognita reale b. Posto y e b2 l’equazione diventa: 8y 2 2y 2 4y , da cui y2 2y 1 0 che ha la soluzione y 1 . Quindi e b2 1 b 2 0 b 2 Punto 4 Dobbiamo calcolare l’area delimitata dal grafico della derivata seconda, dall’asse x tra 0 e 2, di seguito raffigurata. Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 Per il significato geometrico dell’integrale definito, essendo la funzione f ' ' positiva su 0,2 , si ha 2 A f ' ' x dx f ' x 0 f ' 2 f ' 0. 2 0 Poiché f ' 2 2 , resta da calcolare f ' 0 assumendo come funzione f quella ottenuta al punto 3. Si ha f ' x 8e 2 x 1 e 2 x 2 da cui f ' 0 e 8e 2 2 2 1 . L’area cercata è quindi A 2 e 8e 2 2 1 2 2 2 e 2 1 8e 2 e 2 1 2 e 2 e 2 2 1 1 2 2 1,16. 5 6 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo PROBLEMA2 Sia f la funzione definita, per tutti gli x positivi da f x x 3 ln x 1. Si studi f e si tracci il suo grafico su un piano riferito ad un sistema di assi cartesiani ortogonali e monometrici Oxy; accertato che presenta sia un punto di flesso che un punto di minimo se ne calcolino, con l’aiuto di una calcolatrice, le ascisse arrotondate alla terza cifra decimale. 2. Sia P il punto in cui interseca l’asse x. Si trovi l’equazione della parabola, con asse parallelo all’asse y, passante per l’origine e tangente a in P. 3. Sia R la regione delimitata da e dall’asse x sull’intervallo aperto a sinistra ]0;1]. Si calcoli l’area di R, illustrando il ragionamento seguito, e la si esprima in mm2 avendo supposto l’unità di misura lineare pari a 1 decimetro. 4. Si disegni la curva simmetrica di rispetto all’asse y e se ne scriva altresì l’equazione. Similmente si faccia per la curva simmetrica di rispetto alla retta y 1 . RISOLUZIONE Punto 1 Studiamo della funzione f x x 3 ln x Dominio: x 0, ; in realta poichè lim x 3 ln x 0 la funzione è prolungabile per x 0 x 3 ln x continuità in x 0 e si può porre f x 0 x0 x0 Intersezioni asse ascisse: f x x ln x x 0 ln x 0 . Poichè x 0 non appartiene al 3 3 dominio l’unica intersezione si ricava da ln x 0 ed è x 1; Intersezioni asse ordinate: non ve ne sono in quanto x 0 non appartiene al dominio; Simmetrie: la funzione non è nè pari nè dispari; Positività: visto che nel dominio il fattore x 3 è sempre positivo, la funzione è positiva laddove ln x 0 e quindi per x 1 ed è negativa per 0 x 1 ; + + + - x3 ln x 1 x + 3 Positività: f x x ln x - Quadro dei segni 0 Asintoti verticali: non ve ne sono in quanto lim x 3 ln x 0 come si deduce applicando il x 0 1 x3 ln x teorema di de l’Hopital: lim x 3 ln x lim lim x lim 0 ; 1 3 3 x 0 x 0 x 0 x 0 4 3 x x Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 Asintoti orizzontali: non ve ne sono in quanto lim x 3 ln x ; x x 3 ln x lim x 2 ln x 0 ; x x x 0 Asintoti obliqui: non ve ne sono in quanto m lim Crescenza e decrescenza: la derivata prima è f ' x 3x 2 ln x x 2 x 2 3 ln x 1 pertanto la 1 3 1 3 funzione è crescente per x e e decrescente per 0 x e e presenta un minimo relativo 1 1 1 in e 3 , ; l’ascissa del minimo arrotondata alla terza cifra decimale è xm e 3 0,717 3e 1 cui corrisponde una ordinata y m 0,123 ; 3e x2 3 ln x 1 0 e 1 3 x Derivata prima: f ' x x 3 ln x 1 - Quadro dei segni 2 Concavità e convessità: la derivata seconda è f ' ' x 2 x3 ln x 1 3x x6 ln x 5 5 5 pertanto la funzione volge concavità verso l’alto in e 6 , e verso il basso in 0, e 6 e 5 5 5 presenta un flesso a tangente obliqua in e 6 , e 2 ; l’ascissa del flesso arrotondata alla 6 5 5 5 2 6 terza cifra decimale è x F e 0,435 cui corrisponde l’ordinata y F e 0,068 . 6 x 6 ln x 5 0 e 5 6 x Derivata seconda: f ' ' x x6 ln x 5 - Quadro dei segni Il grafico è di seguito mostrato: 7 8 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo Punto 2 La parabola richiesta ha equazione y ax 2 bx . Il passaggio per P(1,0) comporta 0 a b b a pertanto l’equazione diventa y ax x . 2 La tangente al grafico di f x x 3 ln x in x 1 ha coefficiente angolare f ' 1 1 ; la tangente alla parabola in x 1 ha, invece, coefficiente angolare 2ax ax1 a pertanto imponendo l’uguaglianza si ricava a 1 e l’equazione della parabola è pertanto y x 2 x . Di seguito viene presentato nello stesso riferimento cartesiano il grafico di f x x 3 ln x , della parabola e della retta tangente di equazione y x 1 . Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 Punto 3 L’area da calcolare è raffigurata nella figura di seguito. 9 10 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo Poichè la funzione f x x 3 ln x è negativa in 0,1 e poichè non è definita in x 0 , l’area richiesta va calcolata con un passaggio a limite ed è pari a lim b 0 b 1 x4 x4 x ln x dx lim ln x b 0 16 b 4 1 3 1 b4 b4 1 10000 lim ln b dm 2 mm 2 625 mm 2 b 0 16 4 16 16 16 in cui si è sfruttata l’integrazione per parti per il calcolo dell’integrale e il limite lim b 0 b4 ln b 0 . 4 Punto 4 X x La simmetrica di f x x 3 ln x rispetto alla retta x 0 è data dalla trasformazione e Y y cioè Y X 3 ln X e ritornando alla simbologia delle coordinate x, y la simmetrica rispetto a x 0 ha equazione y x 3 ln x con x 0 . Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 Di seguito vengono rappresentate nello stesso riferimento cartesiano la funzione f x x 3 ln x e la simmetria y x 3 ln x . Analogamente la simmetrica rispetto a y 1 si ricava mediante la trasformazione X x e pertanto ha equazione Y 2 X 3 ln X e ritornando anche in questo caso Y y 2 alla simbologia delle coordinate x, y si ricava che la simmetrica rispetto alla retta y 1 è y 2 x 3 ln x . Di seguito vengono rappresentate nello stesso riferimento cartesiano la funzione f x x 3 ln x e la simmetria y 2 x 3 ln x con x 0 . 11 12 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 13 QUESTIONARIO Quesito 1 Un triangolo ha area 3 e due lati che misurano 2 e 3. Qual è la misura del terzo lato? Si giustifichi la risposta. Le soluzioni al quesito possono essere differenti: ne presentiamo due, la prima che fa uso della trigonometria e l’altra della geometria. Uso della trigonometria L’area di un triangolo è esprimibile come il semiprodotto dei lati per il seno dell’angolo compreso. Nel caso in esame detto l’angolo compreso tra i due lati di lunghezza 2 e 3 si ha: 3 sin 3 da cui sin 1 90 pertanto il triangolo è rettanolo e per il teorema di Pitagora il terzo lato misura 2 2 32 13 . Uso della geometria Si applica la formula di A Erone per il calcolo dell’area di p p a p b p c ; nel caso in esame il terzo lato c a 2, b 3 e sil semiperimetro è p un triangolo: è incognito mentre c5 . Impostando l’equazione A 3 si ottiene: 2 c 5c 5 c 5 c 5 2 3 c 3 2 2 2 2 da cui c 5 c 1 c 1 5 c 3 2 2 2 2 25 c 2 c 2 1 3 4 4 Elevando al quadrato primo e secondo membro si ha 25 c 2 4 c 2 1 9 4 ovvero si ottiene l’equazione biquadratica c 4 26c 2 169 0 equivalente a c 2 2 13 0 le cui soluzioni sono c 13 . Scartando la soluzione negativa si ritrova il risultato precedentemente trovato, cioè c 13 . 14 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo Alternativamente consideriamo il lato di lunghezza 3 come la base del triangolo. Se l’area deve essere uguale 3 allora l’altezza deve essere pari a 2, ciò significa che l’altro lato di lunghezza 2 coincide con l’altezza e in quanto tale è perpendicolare al lato di lunghezza 3. Da ciò si deduce che il triangolo è rettangolo e l’altro lato lo si ricava mediante il teorema di Pitagora. Quesito 2 Se la funzione f x f 2 x ha derivata 5 in x 1 e derivata 7 in x 2 qual è la derivata di f x f 4 x in x 1. . Posto g x f x f 2 x , applicando la regola di derivazione delle funzioni composte si ha g ' x f ' x 2 f ' 2 x . Si sa che g ' 1 5, g ' 2 7 , il che è equivalente a scrivere f ' 1 2 f ' 2 5 e f ' 2 2 f ' 4 7 . Risolviamo il sistema f ' 1 2 f ' 2 5 f ' 2 2 f ' 4 7 Moltiplicando ambo i membri della seconda equazione per 2 il sistema diventa f ' 1 2 f ' 2 5 2 f ' 2 4 f ' 4 14 e sommando membro a membro le due equazioni si ottiene la condizione f ' 1 4 f ' 4 19 . Applicando nuovamente la regola di derivazione delle funzioni composte, posto hx f x f 4 x si ha h' x f ' x 4 f ' 4 x ; calcolando il valore di h' x f ' x 4 f ' 4 x in x 1 si ottiene h' 1 f ' 1 4 f ' 4 che è pari a 19 sfruttando il risultato precedentemente calcolato. Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 15 Si considerino nel piano cartesiano i punti A2;1 e B 6;8 . Si determini l’equazione della retta passante per B e avente distanza massima da A. Quesito 3 La retta passante per B 6;8 ha equazione y mx 6 8 e la distanza del punto A2;1 dalla retta y mx 6m 8 0 è pari a 7 7 8m m 2 8 7 8m 1 m d m . 7 1 m 2 8m 7 m 1 m 2 8 La derivata prima della funzione distanza è pari a m 2 8 1 m 7 8m 7 7m 83 1 m2 m 8 1 m 2 2 1 m2 d ' m m 2 8 1 m 8m 7 7m 8 3 7 1 m 2 2 1 m2 m 8 1 m2 La derivata prima per m m 7 8 m 7 8 7 è sempre positiva, pertanto un eventuale distanza massima va 8 7 . In questo caso si nota che la derivata della distanza è positiva per 8 8 8 7 8 m e negativa per m di conseguenza la distanza è massima per m 7 7 8 7 cui corrisponde la retta 8 48 y x 8 0 8 x 7 y 104 0 7 7 8 e una distanza massima pari a d 113 . 7 ricercata per m 1 m 3 2 2 7m 8 Derivata prima per 7 8 8 7 m m 7 : d' m - Quadro dei segni 8 Di seguito un grafico della funzione d m 7 8m 1 m2 : 16 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo Alternativamente possiamo ragionare per via geometrica. Consideriamo la figura seguente. La retta r è la perpendicolare alla retta AB passante per B, mentre la retta s è una ulteriore retta passante per B e C è il piede della perpendicolare ad essa passante per A. Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 Notiamo che il triangolo ACB è rettangolo in C, pertanto AC è un cateto ed in quanto tale è sempre minore dell’ipotenusa AB. Questo significa che la distanza massima AB la si ottiene quando B si trova sulla retta perpendicolare ad AB. y 7 Nel caso in esame la retta AB ha pendenza pertanto la perpendicolare ad essa avrà x 8 y 8 pendenza e l’equazione di tale retta perpendicolare passante per B è x 7 8 y x 6 8 8 x 7 y 104 0 7 come già precedentemente trovato. Quesito 4 Di un tronco di piramide retta a base quadrata si conoscono l’altezza h e i lati a e b delle due basi. Si esprima il volume V del tronco in funzione di a,b e h, illustrando il ragionamento seguito. Il tronco assegnato appartiene alla piramide in figura: Denotiamo con x la distanza del vertice V della piramide dal centro della base superiore del tronco. In tal modo l’altezza complessiva della piramide risulta h + x. Per la similitudine dei triangoli VOL e VO’M si ha h x : x a : b 2 2, da cui 17 18 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo x hb a b . L’altezza della piramide di vertice V è quindi VO x h hb a hh a b a b . Il volume del tronco è quindi uguale al volume dell’intera piramide privato del volume della piramide di vertice V e avente per base la base superiore del tronco. Si ha quindi 1 ha 1 2 hb 1 h 1 V a2 a 3 b 3 h a 2 b 2 ab b 3 a b 3 a b 3 a b 3 Quesito 5 In un libro si legge: “se per dilatazione corrispondente a un certo aumento della temperatura un corpo si allunga (in tutte le direzioni) di una certa percentuale (p.es 0,38%), esso si accresce in volume in proporzione tripla (cioè dell’1,14%), mentre la sua superficie si accresce in proporzione doppia (cioè di 0,76%)”. E’ così? Si motivi esaurientemente la risposta. Consideriamo un corpo imogeneo e isotropo a forma di parallelepipedo di dimensioni lineari a, b, c il cui volume è V abc e sia la percentuale di dilatazione del corpo a seguito di aumento della temperatura. Il valore va sotto il nome di coefficiente di dilatazione lineare. Con l’aumento della temperatura le sue dimensioni saranno a1 a a a1 b1 b b b1 c c c c1 1 pertanto il nuovo volume sarà V1 a1b1c1 1 abc . 3 Il valore 1 è pari a 3 32 3 1 , pertanto l’incremento di volume sarà pari a 3 V1 V 3 32 3 V Poichè di norma il coefficiente di dilatazione lineare è molto piccolo, allora si possono trascurare i termini cubico e quadratico 3 e 32 ed affermare con un buon grado di precisione che l’incremento di volume è pari a V1 V 3 V Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 cioè il volume si accresce in proporzione tripla, il che significa che il coefficiente di dilatazione volumica è il triplo di quello lineare. A livello di superficie, considerando una superficie di lati a e b, a seguito di dilatazione i lati saranno a1 a a a1 b1 b b b1 pertanto la nuova superficie sarà S1 a1b1 1 ab . 2 Il valore 1 è pari a 2 2 1 , pertanto l’incremento di superficie sarà pari a 2 S1 S 2 2 S Poichè di norma il coefficiente di dilatazione lineare è molto piccolo, allora si può trascurare il termine quadratico 2 ed affermare con un buon grado di precisione che l’incremento di volume è pari a S1 S 2 S cioè la superficie si accresce in proporzione doppia, il che significa che il coefficiente di dilatazione superficiale è il doppio di quello lineare. In conclusione la risposta è corretta a patto che si consideri un coefficiente di dilatazione lineare molto piccolo. Quesito 6 Con le cifre da 1 a 7 è possibile formare 7!=5040 numeri corrispondenti alle permutazioni delle 7 cifre. Ad esempio i numeri 1234567 e 3546712 corrispondono a due di queste permutazioni. Se i 5040 numeri ottenuti si dispongono in pridne crescente qual è il numero che occupa la 5036-esima posizione e quale quello che occupa la 1441esima posizione? Disponiamo in ordine decrescente i numeri dalla 5040-esima alla 5036-esima posizione. Di seguito una tabellina riassuntiva: Numero 7654321 7654312 7654231 7654213 7654132 Posizione 5040-esima 5039-esima 5038-esima 5037-esima 5036-esima da cui deduciamo che il numero in 5036-esima posizione è 7654132. 19 20 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo Fissando la prima cifra, si possono avere 6!=720 combinazioni di sei numeri che assieme alla prima cifra formano un numero di 7 cifre. Questo significa che fissato 1 come prima cifra si hanno 720 numeri di 7 cifre che iniziano con 1 mentre dall 721° al 1440° abbiamo numeri di 7 cifre che iniziano con 2. Pertanto il 1441° numero è il primo numero che inizia con 3 e cioè 3124567. Quesito 7 In un gruppo di 10 persone il 60% ha gli occhi azzurri. Dal gruppo si selezionano a caso due persone. Quale è la probabilità che nessuna di essi abbia gli occhi azzurri? 4 ; selezionata la 10 prima persona, la probabilità che anche la seconda non abbia gli occhi azzurri è pari a 3 p 2 pertanto la probabilità che nessuna delle due abbia gli occhi azzurri è dato dal 9 prodotto delle due probabilità 4 3 2 p1 p 2 10 9 15 Alternativamente per risolvere il quesito possiamo far uso del concetto di combinazione. Date 10 persone il numero di combinazioni di persone prese due alla volta è 10 10 9 C10, 2 45 2 2 1 Il numero di combinazioni di coppie di persone che non ha gli occhi azzurri è pari a La probabilità che una persona su 10 non abbia gli occhi azzurri è p1 4 4 3 C 4, 2 6 2 2 1 La probabilità richiesta è pertanto data dal rapporto tra i casi favorevoli e i casi totali e cioè 4 C 4, 2 2 6 2 C10, 2 10 45 15 2 come già trovato. Quesito 8 Si mostri, senza utilizzare il teorema di l’Hopital, che: lim x e sin x e sin x Il limite si presenta chiaramente nella forma indeterminata notevoli, operiamo una sostituzione. Poniamo x t . 0 . Per poter ricorrere ai limiti 0 Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 Si ha chiaramente t 0 e x t . Per il teorema di sostituzione e a causa della formula sugli archi associati ( sin sin ), il limite diviene lim t 0 e sin t 1 e sin t 1 . lim t 0 t t In forza del limite notevole e y 1 1, y 0 y e dei teoremi dei limiti (il limite di un prodotto è uguale al prodotto dei limiti), posto y sin t , abbiamo e sin t 1 e sin t 1 e sin t 1 sin t lim lim sin t lim lim 1 1 1 . t 0 t o ( sin t ) t t t 0 sin t t 0 t Alternativamente basta notare che il limite richiesto non è altro che la derivata della funzione f x e sin x in x . Poichè la derivata prima è pari a f ' x cos x e sin x si ha lim e sin x e sin f ' cos e sin 1 e 0 1 1 1 x x lim Quesito 9 Tre amici discutono animatamente di numeri reali. Anna afferma che sia i numeri razionali che gli irrazionali sono infiniti e dunque i razionali sono tanti quanti gli irrazionali. Paolo sostiene che gli irrazionali costituiscono dei casi eccezionali, ovvero che la maggior parte dei numeri reali sono razionali. Luisa afferma, invece, il contrario: sia i numeri razionali che gli irrazionali sono infiniti, ma esistono più numeri irrazionali che razionali. Chi ha ragione? Si motivi esaurientemente la rsposta. Ricordiamo un teorema: dati due insiemi di cui A con la potenza superiore al numerabile e B con potenza del numerabile, l’insieme differenza A-B ha la potenza superiore al numerabile. Nel caso in esame consideriamo l’insieme A come l’insieme dei numeri reali R che ha la potenza del continuo; consideriamo, invece, B come l’insieme dei numeri razionali Q che ha la stessa potenza numerabile dell’insieme dei numeri naturali N. Pertanto l’insieme differenza R-Q, che non è altro che l’insieme dei numeri irrazionali, ha la stessa potenza di R e cioè superiore al numerabile. Ciò significa che i numeri irrazionali sono in numero maggiore rispetto ai razionali e Luisa ha ragione. Quesito 10 Si stabilisca per quali valori di k R l’equazione x 2 3 x k ammette due soluzioni distinte appartenenti all’intervallo [0,3]. Posto k 3 , si approssimi con due cifre decimali la maggiore di tali soluzioni, applicando uno dei metodi iterativi studiati. Lo studio dell’equazione x 2 3 x k può essere condotto per via grafica risolvendo il seguente sistema 21 22 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo y x 2 3 x y k il che significa discutere graficamente le intersezioni della cubica di equazione y x 2 3 x con la retta parallela all’asse delle ascisse di equazione y k . La cubica y x 2 3 x interseca l’asse delle ascisse in x 0 x 3 è positiva in ,0 0,3 ha derivata prima y' 6 x 3x 2 pertanto è crescente in 0,2 e decrescente in ,0 2, e presenta un minimo in 0,0 e un massimo in 2,4 ha derivata seconda y' ' 6 6 x pertanto volge concavità verso l’alto in ,1 e verso il basso in 1, e presenta un flesso a tangente obliqua in 1,2 . Di seguito vengono presentati nello stesso riferimento cartesiano il grafico della cubica y x 2 3 x e la retta y k . Liceo scientifico sperimentale sessione ordinaria 2013 23 Dal grafico si nota che nell’intervallo [0,3] l’equazione x 2 3 x k presenta due soluzioni distinte per 0 k 4 di cui la maggiore è maggiore di 2 in quanto alla destra dell’ascissa di massimo. Posto k 3 , si deve risolvere l’equazione x 2 3 x 3 o equivalentemente trovare la radice della funzione h2 1, h3 3 hx x 3 3x 2 3 . Consideriamo l’intervallo [2,3]. Si ha pertanto h2 h3 0 il che conferma che la radice appartiene all’intervallo (2,3). Inoltre la derivata prima è h' x 3x 2 6 x e la derivata seconda h' ' x 6 x 6 , ed essendo quest’ultima positiva in [2,3], è possibile applicare il metodo delle tangenti o di Newton-Raphson per il calcolo dell’unica radice 2,3 con punto iniziale x0 3 in quanto h3 h' ' 3 0 attraverso la seguente formula di ricorrenza: xn1 xn h x n x 3 3x 2 3 2 xn3 3xn2 3 xn n 2 n h' x n 3x n 6 x n 3xn2 6 xn Di seguito una tabella che riassume i vari passi dell’algoritmo. n xn xn 1 n xn xn1 0 1 2 3 4 3,0000 2,6667 2,5486 2,5324 2,5321 2,6667 2,5486 2,5324 2,5321 2,5321 0,333 0,118 0,016 0,000 n 1 100 NO NO NO SI da cui deduciamo che la radice cercata è 2,53 . Alternativamente avremmo potuto applicare il metodo di bisezione. Di seguito una tabella che ne evidenzia tutti i passi. n a b 0 1 2 3 4 5 6 7 8 2,00000 2,50000 2,50000 2,50000 2,50000 2,53125 2,53125 2,53125 2,53125 3,00000 3,00000 2,75000 2,62500 2,56250 2,56250 2,54688 2,53906 2,53516 ab 2 2,50000 2,75000 2,62500 2,56250 2,53125 2,54688 2,53906 2,53516 2,53320 m f a -1,00000 -0,12500 -0,12500 -0,12500 -0,12500 -0,00339 -0,00339 -0,00339 f b f m 3,00000 -0,12500 3,00000 1,10938 1,10938 0,41602 0,41602 0,12720 0,12720 -0,00339 0,12720 0,06077 0,06077 0,02841 0,02841 0,01244 ba NO NO NO NO NO NO NO SI 1 100 24 N. De Rosa, La prova di matematica per il liceo Dalla tabella soprastante deduciamo, come già trovato, che la radice richiesta, con due cifre decimali esatte, è 2,53 . Notiamo che il metodo delle tangenti o di Newton-Raphson ha una velocità di convergenza maggiore rispetto al metodo di bisezione, e che fornisce anche una stima migliore rispetto al metodo dicotomico. Infatti il metodo di Newton-Raphson in 4 iterazioni permette di calcolare la radice con 3 cifre decimali esatte, mentre il metodo di bisezione consente di calcolare in 7 iterazioni solo una stima con 2 cifre decimali esatte. Anche se non espressamente richiesto, con il metodo iterativo di bisezione, calcoliamo la minore delle due radici 0,2 . Di seguito una tabella che ne evidenzia tutti i passi. n a b 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 2,00000 2,00000 1,50000 1,50000 1,37500 1,37500 1,37500 1,35938 1,35156 1,34766 0,00000 1,00000 1,00000 1,25000 1,25000 1,31250 1,34375 1,34375 1,34375 1,34375 ab 2 1,00000 1,50000 1,25000 1,37500 1,31250 1,34375 1,35938 1,35156 1,34766 1,34570 m f a f b f m -1,00000 -1,00000 -0,37500 -0,37500 -0,07227 -0,07227 -0,07227 -0,03171 -0,01124 3,00000 1,00000 1,00000 0,26563 0,26563 0,09302 0,00937 0,00937 0,00937 1,00000 -0,37500 0,26563 -0,07227 0,09302 0,00937 -0,03171 -0,01124 -0,00095 ba 1 100 NO NO NO NO NO NO NO NO SI Dalla tabella soprastante deduciamo, come già trovato, che la radice richiesta, con due cifre decimali esatte, è 1,34 .