Artef atti in risonanza magnetica I ntroduzione agli artef atti Gli artef atti sono delle immagini indesiderate che vengono visualizzate nell’immagine RM ottenuta. Gli artef atti vengono quasi sempre considerati come f attori negativi e di degrado dell’inf ormazione contenuta dell’immagine. Casi particolari possono essere l’artef atto da chemicalshif t o quello da f lusso che in particolari condizioni possono essere sf ruttati per ottenere determinate inf ormazioni diagnostiche. Categorizzazione arbitraria Per entrare con la giusta mentalita’ nel mondo degli artef atti e’ necessario innanzitutto coglierne il senso f inale assoluto. Vi sono 2 tipi di artef atti: -prevedibili: che si verif icano sempre in determinate condizioni -I mprevedibili: che sono dovuti a f attori casuali, per f ortuna poco f requenti Overf low di radiof requenza Molto raro, casuale. Causato da eccessivo segnale in arrivo al convertitore analogico digitale dell’apparecchiatura. Per gli utilizzatori esperti si possono variare dei parametri nel prescanning, in modo da diminuire l’amplif icazione. Errori dell' hardware Relativamente raro. Casuale. Puo’ dare risultati assolutamente variabili, perche’ dovuti ad errori di calcolo. Alcuni di questi artef atti possono essere causati da problemi nelle connessioni delle bobine Eddy Current Puo’ essere casuale, e verif icarsi solo in determinate sequenze (ad esempio nelle EPI e DWI ). I n presenza di materiale metallico nella zona di interesse possono crearsi delle correnti indotte. Disomogeneita’ di segnale della bobina Raro, non prevedibile. La maggiorparte delle bobine usate in RM sono ormai f ormate da numerosi elementi. Sof tware specif ici si occupano di rendere il segnale omogeneo tra tutte le bobine, ma a volte possono verif icarsi errori tecnici non prevedibili. Artef atti nella soppressione spettrale del grasso Molto f requente, prevedibile ma non in modo sicuro a causa dei molteplici f attori implicati. Quando la macchina RM esegue le calibrazioni e lo shimming ad inizio sequenza, va a centrare la radiof requenza sul picco dell’acqua, in modo da poter poi andare ad inviare un impulso specif ico che annulla il segnale del grasso. I n alcune condizioni (FOV molto larghi, presenza di metalli, disomogeneita’ del campo magnetico, disomogeneita’ osso aria) questa centratura puo’ essere poco precisa, ed il grasso puo’ non essere soppresso correttamente ed in modo omogeneo. Solitamente questo artef atto si presenta con delle zone non soppresse o poco soppresse, ma a volte puo’ capitare che il picco del grasso e’ scambiato con quello dell’acqua e quindi l’immagine risulta completamente illeggibile Artef atto da distorsione magnetica Raro, prevedibile. Si verif ica ai limiti dei FOV molto larghi, oppure quando il lettino non ha potuto portare la parte anatomica al centro del campo. L’unica soluzione è quella di utilizzare delle opzioni sof tware che vanno a ricalcolare la parte delle immagini che verrebbe distorta. Artef atto da iperconcentrazione di Gadolinio Frequente, prevedibile. Se notevoli quantita’ di gadolinio si concentrano in una zona limitata (vescica e bacinetti renali per esempio) non vedremo piu’ il liquido iperintenso in T1, ma avremo segnale nullo. Sia in T1 che in T2. Artef atto da Magic Angle Prevedibile, sempre presente. Le strutture tendinee e legamentose che hanno un decorso di 55° rispetto al campo magnetico principale possono apparire iperintense mentre dovrebbero essere ipo. Non f acilmente risolvibile, unica soluzione veramente ef f icace e’ cambiare sequenza. Artef atti da movimento Molto f requenti, prevedibili. Si propaga nel senso della f ase. Comprende gli artef atti da pulsazione cardiaca Le strutture anatomiche in continuo movimento (cuore , polmoni , pareti dei vasi, gola, occhi) producono delle immagini f antasma che si propagano nel senso della f ase. Uno tra i metodi piu’ ef f icaci per eliminare questo artef atto e’ quello di posizionare una presaturazione sulla struttura artef attante in modo da annullarne il segnale, oppure di posizionare il FOV in modo da escludere quella struttura (non sempre possibile) Gli artef atti causati dal movimento «volontario» del paziente, si producono con lo stesso meccanismo, ma non sono prevedibili, almeno delle condizioni standard. Se il paziente viene istruito in modo corretto prima di iniziare l’esame si potranno evitare molte sequenze degradate a causa di movimenti non f isiologici. Artef atto da metalli E’ molto f requente e sempre prevedibile perche’ la presenza di qualsiasi tipo di metallo DEVE essere sempre conosciuta gia’ prima di iniziare l’esame. I l metallo crea un importante disomogeneita’ del campo magnetico locale, con segnale vuoto circondato da linee e spot iperintensi, che distorgono la morf ologia delle parti limitrof e. L’artef atto sara’ piu’ importante nei metalli f erromagnetici, e in tutte le sequenze molto sensibili alle disomogeneita’ locali (ad esempio le Gradient Eco). Artef atto da Cross Talking E’ sempre presente quando si posizionano dei pacchetti di strati che si intersecano tra di loro e vengono acquisiti nella stessa acquisizione. I segnali dei due diversi strati relativi allo stesso punto anatomico, creano un interf erenza che va a creare segnale vuoto o molto basso, rendendo le immagini illeggibili in quei pixel. Si verif ica f requentemente nelle assiali TSE T2 del rachide lombare. Una possibile soluzione e’ quella di eseguire la sequenza suddivisa in acquisizioni dif f erenti, con strati intervallati (prima 1,3,5,7,9 poi 2,4,6,8,10 ecc) Artef atto da radiof requenze esterne Non molto f requente, non prevedibile. Avviene solitamente a causa di interf erenze esterne, di solito a causa della porta della sala RM lasciata aperta oppure dai punti di contatto della gabbia di Faraday dif ettosi. Artef atto da aliasing (ribaltamento) Frequente, sempre prevedibile. A volte e’ un compromesso accettato, pur di poter portare i tempi della sequenza al di sotto di un determinato valore. Si verif ica nel senso della f ase, quando la parte anatomica e’ presente oltre i limiti del FOV. Da segnalare che questo artef atto si verif ica nelle 3D oltre che nel senso della f ase anche nel senso degli strai (che sono sempre decodif icati in f ase). Esiste in tutte le macchine un parametro attivabile, che raddoppia o aumenta il FOV nel senso della f ase, in modo da evitare il problema (il limite di questa tecnica e’ che necessita solitamente di almeno 2 medie). Artef atto da Tempo di Volo e artef atti da f lusso Sempre presente, prevedibile Questo artef atto si presenta come aree di segnale vuoto all’interno delle strutture che contengono liquidi in movimento. I liquidi dovrebbero inf atti essere iperintensi in T2 (per sesempio) ma a causa del movimento si verif ica uno spostamento degli spin che causa innanzitutto una perdita repentina della f ase degli stessi e una misregistrazione delle f requenze. Artef atto nell’I maging Parallelo Frequente, prevedibile. L’artef atto di ribaltamento si presenta anche nelle sequenze acquisite con tecnica di imaging parallelo, ma con un meccanismo lievemente dif f erente, e talvolta anche se e’ presente il parametro di antiribaltamento attivo. E’ poi possibile avere degli artef atti f antasma, nel senso della f ase, nelle sequenze sugli organi in movimento, dovuti alla non perf etta corrispondenza tra l’immagine di rif erimento e l’aquisizione stessa. Artef atto da Volume parziale Frequente, prevedibile. E’ uno tra gli artef atti che se usato nel modo corretto puo’ portare notevoli vantaggi. Lo spessore di strato e’ l’unita’ di campionamento della terza dimensione. Tutto cio’ che si trova all’interno dello spessore di un pixel (quindi all’interno del voxel) verra’ mediato in un solo valore di grigio. Se all’interno sono presenti un tessuto che dovrebbe essere iperintenso e un tessuto ipointenso, il risultato f inale sara’ segnale isointenso. Artef atto da Chemical Shif t Frequente, prevedibile. E’ uno tra gli artef atti che se usato nel modo corretto puo’ portare notevoli vantaggi. E’ dovuto al f atto che i pixel che si trovano nell’interf accia tra tessuti ricchi di acqua e grasso (che hanno due f requenze diverse) avranno un segnale risultante dipendente dal valore del Tempo di Eco. Se il TE e’ in f ase i segnali verranno addizionati e si avra’ segnale iperintenso, se il TE e’ f uori f ase i segnali verranno sottratti e il segnale sara’ ipointenso. Artef atto da Chemical Shif t L’utilizzo principale e’ a livello addominale: -Nelle surrenali, per gli adenomi che hanno composizione mista acqua e grasso a livello microscopico. -Nel f egato per aumentare la sensibilita’ nei casi di steatosi. Anche nel midollo osseo questo ef f etto puo’ tornare utile. Artef atti da troncamento Non f requenti, prevedibili. Si verif icano solitamente in organi con interf accie complesse di vari tessuti con intensita’ diversa. Al momento della rielaborazione per la Trasf ormata di Fourier alcuni segnali vengono tagliati e sull’immagine possono comparire immagini ad anello. Artef atto da Bounce Point Non f requente, solo con determinati parametri. Si verif ica nelle I R quando i pixel che si trovano nell’interf accia tra due tessuti hanno un valore di T1 tale che il recuero li f accia f inire esattamente nel unto 0 della magnetizzazione e quindi daranno segnale vuoto. Artef atto da of f resonance Frequente, prevedibile Si presenta come anelli concentrici di tipo ovoidale, nelle parti perif eriche dell’immagine, soprattutto per le immagini con FOV molto ampi o in determinate sequenze (vedi balanced). Artef atto Maki nelle CE-MRA Operatore dipendente. E’ un artef atto che si verif ica angio RM con bolo quando l’acquisizione delle immagini e’ troppo precoce rispetto all’arrivo del mezzo di contrasto.