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Ottimizzazione dei progetti di impianto di
trasmettitori televisivi ai fini della massimizzazione
dell’efficienza d’uso della risorsa radioelettrica e del
rispetto dei vincoli di coordinamento internazionali
Relazione sull’analisi di alcune criticità delle reti realmente
in campo
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Sommario
1
Sigle e abbreviazioni ....................................................................................................................................1
2
Premessa.......................................................................................................................................................2
2.1
2.2
3
Finalità del documento............................................................................................................................................2
Struttura del documento ..........................................................................................................................................2
Lo scenario di riferimento............................................................................................................................2
3.1 Gli accordi di Ginevra 2006....................................................................................................................................2
3.1.1 Le frequenze e l’area pianificata .....................................................................................................................3
3.1.2 Configurazioni di riferimento per sistemi DVB-T ...........................................................................................4
4
Metodologie di individuazione delle possibili criticità................................................................................5
4.1
4.2
4.3
5
Interferenza esterna verso paesi esteri confinanti ...................................................................................................5
Interferenza interna tra reti italiane.........................................................................................................................5
Criticità delle reti SFN ............................................................................................................................................6
Individuazione di alcune situazioni critiche per l’interferenza verso l’estero .............................................7
5.1 Criticità con la Francia ............................................................................................................................................7
5.1.1 Siti maggiormente critici verso la Corsica ......................................................................................................7
5.1.2 Siti maggiormente critici verso la Costa Azzurra..........................................................................................10
5.2 Criticità con la Slovenia ........................................................................................................................................13
5.3 Criticità con la Croazia..........................................................................................................................................16
6
Conclusioni ................................................................................................................................................20
7
Riferimenti .................................................................................................................................................20
1 Sigle e abbreviazioni
Le sigle ed abbreviazioni utilizzate nel presente documento hanno i significati qui sotto riportati.
AGCOM
Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
DVB-T
Digital Video Broadcasting - Terrestrial
ERP
Effective Radiated Power
GE 06
Conferenza di Ginevra 2006
FUB
Fondazione Ugo Bordoni
Fondazione
Fondazione Ugo Bordoni (ove non diversamente specificato)
MFN
Multi Frequency Network
MUX
Multiplex dei programmi trasmessi sul medesimo canale radio
pdv
Punto di Verifica
ROC
Registro Operatori Comunicazioni
SFN
Single Frequency Network
i
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
2 Premessa
2.1
Finalità del documento
Questo documento descrive la metodologia per l’individuazione di situazioni critiche per quanto riguarda gli
impianti DVB-T nei confronti di vincoli internazionali o vincoli di interferenza in generale. La metodologia
è applicata a impianti contenuti nel registro ROC e localizzati nei siti notoriamente problematici per
l’interferenza.
2.2
Struttura del documento
Il documento contiene un richiamo ai vincoli stabiliti dalla Conferenza RRC-06. In seguito sono discusse le
metodologie per l’individuazione pratica delle situazioni più critiche relative agli impianti realmente accesi.
Tale metodologia è applicata e discussa rispetto all’interferenza verso l’estero, considerando i casi più
notevoli.
Nella sezione 3 si riportano alcuni richiami sugli aspetti tecnici relativi agli accordi di Ginevra 2006. Le
metodologie individuate per la determinazione delle possibili criticità sia verso paesi confinanti che
all’interno del territorio nazionale sono descritte nella sezione 4.
Utilizzando la metodologia proposta, nella sezione 5 sono individuati gli impianti maggiormente critici per
l’interferenza generata verso paesi esteri, quali la Francia (Corsica e Costa Azzurra), la Slovenia e la
Croazia.
3 Lo scenario di riferimento
3.1
Gli accordi di Ginevra 2006
La Conferenza Regionale delle Radiocomunicazioni (RRC-06), che si è tenuta a Ginevra dal 15 maggio al
16 giugno 2006 sotto l’egida dell’ITU, ha avuto come oggetto la pianificazione del servizio di
radiodiffusione terrestre sia televisiva (DVB-T) che sonora (T-DAB) in tecnica digitale: “REGIONAL
AGREEMENT Relating to the planning of the digital terrestrial broadcasting service in Region 1 (parts of
Region 1 situated to the west of meridian 170° E and to the north of parallel 40° S, except the territory of
Mongolia) and in the Islamic Republic of Iran, in the frequency bands 174-230 MHz and 470-862 MHz”.
La Conferenza è giunta alla definizione di un piano di assegnazione delle risorse frequenziali con una tecnica
di pianificazione sia per allotment (aree in cui è consentito l’utilizzo di una frequenza con determinati
parametri tecnici) che per assignment (impianti trasmittenti di cui sono definiti e conosciuti i parametri
tecnici) .
La Conferenza ha raggiunto l’obiettivo dichiarato, conseguendo un minimo di otto risorse frequenziali in
ogni allotment pianificato in tutta l’area interessata. Ove possibile, sia perché sono state accertate le
compatibilità interferenziali, sia perché, in alcuni casi, le situazioni di incompatibilità sono state accettate
con le reciproche cosiddette administrative declarations tra le amministrazioni, sono state assegnate ai vari
2
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
paesi più risorse di quelle che si sarebbero potute assegnare sulla base esclusivamente della compatibilità
interferenziali teoriche.
3.1.1 Le frequenze e l’area pianificata
Nella figura 1 si mostra l’estensione dell’area pianificata attraverso gli accordi di Ginevra 2006 sulla base
delle richieste di 118 diverse Amministrazioni.
Figura 1.
Area complessiva considerata dalla pianificazione di Ginevra 2006
La banda di frequenza 174 - 230 MHz (Band III) è stata suddivisa, a seconda della nazione, in 7 o 6 canali
DVB-T ciascuno caratterizzato rispettivamente da 8 o 7 MHz di banda.
La banda di frequenza 470 - 862 MHz (Bande IV/V) è stata suddivisa in 49 canali da 8 MHz.
L’uso dei canali pianificati da Ginevra 2006 può essere rappresentato attraverso mappe delle aree di
assegnazione delle risorse frequenziali come mostrato in figura 2 per il canale 21.
Figura 2.
Esempio mappa rappresentativa della pianificazione del canale 21 DVB-T
3
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
3.1.2 Configurazioni di riferimento per sistemi DVB-T
La rapida degradazione della qualità del segnale televisivo, tipica degli standard digitali, fa sì che le reti
DVB-T debbano essere pianificate con una location probability molto elevata (ad esempio valori tra il 70 ed
il 99%, in accordo con la raccomandazione ITU-R P.1546-1). Si possono considerare diverse configurazioni
DVB-T per quanto riguarda il modo di ricezione, la modulazione, la code rate e la location probability.
Nella Tabella 1 si riportano i valori minimi di campo delle Reference Planning Configurations (RPCs) più
comuni tra quelle di GE06 [4].
Tabella 1.
REFERENCE PLANNING CONFIGURATIONS
Planning configuration
Fk,min dBV/m a 10 m
Condizioni di ricezione
RPC-1
56
Fisso
RPC-2
78
Portatile outdoor, mobile
RPC-3
88
Portatile indoor
Gli atti di GE06 riportano anche i valori di soglia (trigger values) da non superare al confine tra due stati
(Tabella 2): i trasmettitori che non superano questi valori di campo al confine possono operare senza
necessità di coordinamento internazionale.
Tabella 2.
SOGLIE PER IL COORDINAMENTO (COORDINATION TRIGGER FIELD
STRENGTH)
Soglia di coordinamento per la protezione del servizio televisivo a 10 m
Protezione della TV analogica
22 dBV/m/8 MHz al confine
Protezione della TV digitale
25 dBV/m/8 MHz al confine
Soglia di coordinamento per la protezione del servizio mobile a 10 m
Protezione del mobile
49,2 dBV/m/8 MHz al confine (NB)*
Protezione della stazione base
11,6 dBV/m/8 MHz al confine (NA)
8,2 dBV/m/8 MHz al confine (NB)
*NA rappresenta un sistema radiomobile terrestre, NB un sistema mobile generico
Per la protezione del servizio televisivo, nel calcolo della soglia di interferenza è necessario mettere in conto
anche i fattori correttivi di seguito indicati, in conformità con gli atti di GE06:
Fint = Fmed + fcorr – PR - CF
dove:
Fmed = valore mediano del campo necessario per il servizio (equivalente a Fk,min)
fcorr = fattore di correzione in frequenza tratto dagli atti di GE06
PR = rapporto di protezione
CF = fattore di correzione per la location probability desiderata
I valori di soglia per l’interferenza così calcolati sono riportati nella tabella sottostante (Tabella 3).
4
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Tabella 3.
VALORI DI SOGLIA PER L’INTERFERENZA (TRIGGER VALUES) @ 10 M, 826 MHZ E 1% DEL TEMPO
Planning
configuration
Fmed (dBV/m(
fcorr (dB)
PR (dB)
CF (dB)
Fint (dBV/m)
RPC-1
56
2,1
19,1
12,8
26,2
RPC-2
78
3,1
21,4
12,8
46,9
RPC-3
88
3,1
24,4
15,7
51,0
4 Metodologie di individuazione delle possibili criticità
4.1
Interferenza esterna verso paesi esteri confinanti
La metodologia proposta per l’individuazione dei siti critici per l’interferenza esterna si basa essenzialmente
sulla valutazione della quantità di popolazione di un paese confinante raggiunta da ogni impianto con un
livello di campo superiore ad una soglia, considerata come discriminante per considerare un segnale
interferente oppure no.
Questa valutazione richiede come dati di input:

i dati relativi agli impianti (coordinate geografiche, potenza massima, diagrammi di radiazione);

una griglia di punti di verifica dei paesi confinanti con queste informazioni: coordinate geografiche,
popolazione (o altro fattore che indichi la rilevanza da attribuire al punto di verifica).
Altre informazioni che, se disponibili, potrebbero essere considerate nel calcolo e contribuire a raffinare la
valutazione di criticità sono: il puntamento dell’antenna in ogni punto di verifica; il livello di segnale utile
ricevuto nel pdv, che potrebbe modificare il valore di interferenza tollerabile (in questo caso il valore di
soglia per il campo interferente potrebbe essere diverso per ogni pdv).
Questa metodologia generale può essere applicata ad una lista qualsiasi di pdv , in luogo di una griglia di pdv
equispaziati.
Gli impianti critici vanno cercati tra quelli che a seguito dello switch-off usano un canale assegnato da GE06
al paese confinante; in modo particolarmente tassativo devono essere protetti i canali effettivamente
utilizzati dal paese confinante.
4.2
Interferenza interna tra reti italiane
Il Piano Nazionale [6] prevede, accanto alle reti SFN nazionali che utilizzano ovunque lo stesso canale,
anche reti nazionali che usano canali diversi in Aree Tecniche diverse. Inoltre le reti regionali e locali
riutilizzano gli stessi canali in aree diverse, che in alcuni casi sono frazioni delle Aree Tecniche; a volte
l’assegnamento di un canale avviene su base provinciale. In questi casi è possibile che si generi interferenza
analoga a quella verso i paesi esteri descritta nel paragrafo 4.1 e che potrebbe essere affrontata tramite il
progetto ottimizzato del diagramma verticale di antenna. In linea generale, i casi reali di interferenza non
5
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
sono facilmente individuabili con una procedura automatica: mentre il campo prodotto sul territorio estero da
impianti italiani si può sempre assumere come potenzialmente interferente, per individuare le situazioni di
interferenza da impianti italiani sul territorio italiano è necessario avere informazioni relativamente all’area
di servizio prevista per ogni emittente o impianto. La situazione italiana presenta casi molto diversi tra loro:
ad esempio, ci sono casi in cui segnali provenienti da impianti di emittenti diverse ma operanti sullo stesso
canale possono risultare mutuamente interferenti, però questo succede al di fuori delle aree di servizio
previste per ognuna delle emittenti. Inoltre, ci sono casi in cui i segnali ricevuti risultano in apparenza
interferenti, ma in realtà essi sono identici in ragione di accordi tra le emittenti.
Per questi motivi, l’interferenza reale tra reti va valutata in ogni specifico caso, quando ci sono ragioni per
ritenere che ci sia interferenza distruttiva tra due impianti su una certa area. Se è stabilita l’area di servizio a
cui un’emittente ha diritto, la criticità di un eventuale situazione interferenziale può essere individuata in
base al campo prodotto su tale area dagli impianti appartenenti ad un’altra rete e ai valori del rapporto
segnale-interferenza.
Tra le procedure implementate da FUB, c’è anche la possibilità di calcolare la popolazione che risulta
interferita da uno specifico segnale, anche suddivisa per provincia: ovvero la popolazione che sarebbe servita
da un certo impianto o emittente se non fosse interferita dal segnale proveniente da uno specifico impianto o
da una specifica emittente. I risultati di queste procedure possono fornire indicazioni sulla presenza di una
possibile criticità dovuta all’interferenza tra impianti.
4.3
Criticità delle reti SFN
I casi di maggior interesse per l’analisi e l’ottimizzazione delle reti SFN tramite la procedura descritta in [3]
si trovano nell’area padana (Aree Tecniche 3,5,6,7), dove l’uso di valori di potenza in eccesso può avere
effetti a catena su più reti che in aree o regioni diverse usano in modalità SFN lo stesso canale. E’
particolarmente critico il caso in cui l’eccesso di potenza trasmessa da parte di alcuni impianti o reti
impedisce la riduzione di potenza di altri impianti o reti che interferiscono verso l’estero (riduzione che
sarebbe necessaria per limitare l’interferenza verso i paesi confinanti). Ad esempio, un valore eccessivo di
potenza trasmessa da parte di un impianto in Lombardia potrebbe interferire l’area di servizio di un impianto
veneto, forzandolo a trasmettere con valori di potenza distruttivamente interferenti verso Slovenia o Croazia.
L’applicazione della procedura di ottimizzazione della potenza trasmessa descritta in [3] consente di
individuare i casi in cui sono possibili consistenti riduzioni di potenza senza ridurre le aree di servizio o
addirittura ingrandendole. L’ottimizzazione della potenza trasmessa riduce anche l’eventuale interferenza
verso l’estero. Tuttavia, i risultati della sola ottimizzazione delle potenze in generale non sono sufficienti a
rendere accettabile l’interferenza verso l’estero, tipicamente dovuta in primo luogo alla presenza di singoli
impianti incompatibili con l’uso dello stesso canale nei paesi confinanti, quanto meno con l’attuale
diagramma di radiazione.
Inoltre, l’applicazione della procedura di ottimizzazione consente di evidenziare eventuali casi di autointerferenza dovuta alla combinazione di segnali con ritardi diversi. Queste situazioni sono evidenziate dalla
differenza tra l’estensione dell’area di servizio di una rete, al termine della procedura di ottimizzazione della
potenza, nella situazione in cui è considerata l’auto-interferenza e in quella in cui essa non viene considerata.
6
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
5 Individuazione di alcune situazioni critiche per l’interferenza
verso l’estero
In questa sezione sono mostrati esempi di identificazione dei siti più critici per l’interferenza; i paesi
limitrofi considerati sono Francia, Slovenia e Croazia, che, pur non esaurendo i casi di interferenza verso
l’estero, rappresentano i casi più severi e di più difficile soluzione.
Alcuni degli impianti individuati si trovano in regioni già interessate dallo switch-off, per cui essi operano su
canali già compatibili con il Piano Nazionale. Altri impianti si trovano in regioni dove ancora sono presenti
trasmissioni televisive analogiche e non sono ancora disponibili le assegnazioni di frequenza su cui
effettuare il passaggio al digitale. Le valutazioni sono state eseguite per tutti gli impianti contenuti nel
Registro Operatori di Comunicazioni. L’analisi puntuale della criticità naturalmente deve prendere in
considerazione solo gli impianti che operano su tali canali. In questo documento si presentano esempi
generali di valutazione della criticità utilizzando una metodologia che nelle situazioni reali può essere
applicata a specifici impianti a cui si ipotizza di assegnare canali in uso (attuale o futuro) in paesi confinanti.
Il campo prodotto nelle regioni più critiche per l’interferenza in Francia (Corsica e Costa Azzurra), Slovenia
e Croazia da ognuno degli impianti contenuti nel Registro Operatori Comunicazioni è stato calcolato al fine
di individuare quelli maggiormente critici. Il calcolo del campo elettromagnetico (all’1% di disponibilità
temporale come da norme internazionali) è stato eseguito su una griglia regolare di pixel ad ognuno dei quali
è associato un valore di popolazione. Gli esempi mostrati in questa sezione si riferiscono alla frequenza di
600 MHz, scelta come rappresentativa della banda televisiva.
Applicando la metodologia descritta a linee generali nella sezione 4.1, per ogni impianto è stata calcolata la
popolazione che si trova in pixel raggiunti da un valore di campo superiore ad una soglia. Le valutazioni
sono state ripetute per alcuni valori di tale soglia, nel range tra 30 e 45 dBV/m. Gli impianti sono quindi
stati ordinati per valori decrescenti di popolazione interferita.
La scelta del valore di soglia per il campo interferente influenza sia il valore di popolazione interferita da
ogni impianto (ovviamente decrescente all’aumentare del valore di soglia), sia la posizione di ogni impianto
nell’ordinamento per popolazione interferita: infatti, a seconda della locazione dell’impianto e quindi della
propagazione verso il paese limitrofo, ci possono essere impianti, ad esempio, che raggiungono vaste aree
ma con valori di campo limitati, ed altri che raggiungono zone più piccole ma con alti valori di campo. In
considerazione degli alti valori di potenza trasmessa attualmente presenti nel Registro, combinati con le
modalità di calcolo all’1%, si è scelto di mostrare i risultati ottenuti considerando un valore di soglia pari a
45 dBV/m. Questo valore appare inoltre sufficientemente realistico alla luce degli incontri bilaterali con i
paesi confinanti. Nei casi specifici, la stessa procedura può essere applicata inserendo i valori effettivi di
campo che occorre rispettare, eventualmente diversi per singolo punto di verifica.
5.1
Criticità con la Francia
5.1.1 Siti maggiormente critici verso la Corsica
Nella Tabella 4 si riporta l’elenco dei siti critici ordinati in funzione del numero di abitanti che risultano
interferiti in Corsica a causa dei livelli di campo generati dagli impianti televisivi trasmittenti in Italia.
7
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Per ognuno dei siti critici, sono in genere presenti diversi impianti che generano alti livelli di interferenza:
per semplificare la lettura, per ognuno dei siti è stato riportato solo l’impianto che genera interferenza per il
valore più elevato di popolazione in Corsica. I siti più critici risultano Monte Argentario e Monte Serra che
generano interferenza per un numero di abitanti superiore a 70000. Nella Tabella sono riportati solamente i
siti che interferiscono una popolazione superiore o uguale a 25000 abitanti. Nelle Figura 3, Figura 4, Figura
5, si mostrano le mappe dei livelli di campo generati sul territorio della Corsica rispettivamente dalle stazioni
emittenti di Monte Serra, Monte Argentario e Pietra Pertusa. La distribuzione geografica dei siti critici
interferenti verso la Corsica è mostrata in Figura 6.
Tabella 4.
Codice Impianto
20017
10687
14574
14578
19230
21160
16231
18969
16369
Figura 3.
ELENCO DEI SITI CRITICI VERSO LA CORSICA
Nome del sito
MONTE ARGENTARIO
MONTE SERRA
PIETRA PERTUSA
SECCHIETA
MONTE OGGIOLI
MONTE AMIATA
MONTE METO
POGGIO NIBBIO
MONTE LIMBARA
Popolazione
81556
73969
66720
66453
59697
53690
49920
28829
25383
Distribuzione dei livelli di campo generati in Corsica dal sito di Monte Serra
8
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Figura 4.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Corsica dal sito di Monte Argentario
Figura 5.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Corsica dal sito di Pietra Pertusa
9
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Figura 6.
Distribuzione geografica dei siti maggiormente critici verso la Corsica
5.1.2 Siti maggiormente critici verso la Costa Azzurra
Nella Tabella 5 si riporta l’elenco dei siti critici ordinati in funzione del numero di abitanti che risultano
interferiti in Costa Azzurra a causa dei livelli di campo generati dagli impianti televisivi trasmittenti in Italia;
la soglia per il campo interferente considerata è pari a 45 dBV/m. Per ogni sito critico sono presenti diversi
impianti interferenti, con valori di popolazione interferita anche molto diversi tra loro: per questioni di
leggibilità è stato riportato solo l’impianto che interferisce maggiormente. I due siti più critici verso la Costa
Azzurra risultano Bordighera e Monte Serra che generano interferenza per un numero di abitanti superiore a
197000. Sono riportati solamente i siti critici che generano livelli di interferenza non accettabili per una
popolazione superiore o uguale a 25000 abitanti.
Tabella 5.
Codice impianto
11479
10687
19954
14831
11380
11498
16369
ELENCO DEI SITI CRITICI VERSO LA COSTA AZZURRA
Nome del sito
BORDIGHERA
MONTE SERRA
COLLE PIANA
MONTE BIGNONE
M. FAUDO
FORTE SAN PAOLO
MONTE LIMBARA
10
Popolazione
204160
197382
147906
135568
96441
56217
34874
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Nelle Figura 7, Figura 8, Figura 9 , Figura 10, si mostrano le mappe dei livelli di interferenza generati sul
territorio della Costa Azzurra rispettivamente dalle stazioni emittenti di Bordighera, Colle Piana, Monte
Pignone e Monte Serra. La distribuzione geografica dei siti critici interferenti verso la Costa Azzurra è
mostrata in Figura 11.
Figura 7.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Costa Azzurra dal sito di Bordighera
Figura 8.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Costa Azzurra dal sito di Colle Piana
11
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Figura 9.
Bignone
Distribuzione dei livelli di campo generati in Costa Azzurra dal sito di Monte
Figura 10.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Costa Azzurra dal sito di Monte Serra
12
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Figura 11.
5.2
Distribuzione geografica dei siti maggiormente critici verso la Costa Azzurra
Criticità con la Slovenia
Nella Tabella 6 si riporta l’elenco dei siti critici ordinati in funzione del numero di abitanti che risultano
interferiti in Slovenia a causa dei livelli di campo generati dagli impianti televisivi trasmittenti in Italia; la
soglia per il campo interferente considerata è pari a 45 dBV/m. Per ogni sito critico sono presenti diversi impianti
interferenti, con valori di popolazione interferita anche molto diversi tra loro: per questioni di leggibilità è
stato riportato solo l’impianto che interferisce maggiormente. I due siti più critici verso la Slovenia risultano
Col Gaiardin e Aviano che generano interferenza per un numero di abitanti superiore a 134000. Sono
riportati solamente i siti critici che generano livelli di interferenza non accettabili per una popolazione
superiore o uguale a 40000 abitanti.
Nelle Figura 12, Figura 13, Figura 14 si mostrano le mappe dei livelli di interferenza generati sul territorio
della Slovenia e Croazia rispettivamente dalle stazioni emittenti di Col Gaiardin, Castaldia, Aviano. La
distribuzione geografica dei siti critici verso la Slovenia è mostrata in Figura 15.
13
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Tabella 6.
Codice Impianto
16771
12192
20908
19775
19686
18630
16117
16126
10463
21284
16155
21544
18730
19175
21508
21429
16156
21395
21428
18527
12339
16119
20838
10578
21280
21250
19163
15384
19118
12165
19905
16329
ELENCO DEI SITI CRITICI VERSO LA SLOVENIA
Nome del sito
AVIANO-PIANCAVALLO
COLGAIARDIN
CASTALDIA
MADONNA
COLTORONT
UDINE
SAN MICHELE
VENTOLONE
GALLO
PEDROSA
COLVISENTIN
SAN GIOVANNI IN MONTE
VENDA
TRIESTE BELVEDERE
STOZE
CONCONELLO
PORZUS
ROCCOLO
MUGGIA
PIANEDIMOCOGNO
VELO VERONESE
MONFESTINO
FAETO
CASTELLACCIO
CHIAMPORE
CERO
RIFUGIO BRIGATA
MONTE GRANDE
CALDERARO
MIRABELLO
S.MICHELE
CA' MAZZONI
14
Popolazione
177768
160891
134965
125688
118430
110704
108580
107161
98033
92177
91652
80898
78051
77574
75976
71027
70864
68620
62772
62090
57578
57054
56834
53417
49555
48707
47488
46504
45209
42984
41131
40047
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Figura 12.
Gaiardin
Distribuzione dei livelli di campo generati in Slovenia e Croazia dal sito di Col
Figura 13.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Slovenia e Croazia dal sito di Castaldia
15
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
5.3
Figura 14.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Slovenia e Craozia dal sito di Aviano
Figura 15.
Distribuzione geografica dei siti maggiormente critici verso la Slovenia
Criticità con la Croazia
Nella Tabella 7 si riporta l’elenco dei siti critici ordinati in funzione del numero di abitanti che risultano
interferiti in Croazia a causa dei livelli di campo generati dagli impianti televisivi trasmittenti in Italia; la
soglia per il campo interferente considerata è pari a 45 dBV/m. Per ogni sito critico sono presenti diversi impianti
16
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
interferenti, con valori di popolazione interferita anche molto diversi tra loro: per questioni di leggibilità è
stato riportato solo l’impianto che interferisce maggiormente. I due siti più critici verso la Croazia risultano
Monte Carpegna e Maiella che generano interferenza per un numero di abitanti superiore a 276000. Sono
riportati solamente i siti critici che generano livelli di interferenza non accettabili per una popolazione
superiore o uguale a 130000 abitanti. I siti critici per l’interferenza in Croazia sono molto numerosi e i livelli
di interferenza decisamente importanti, per cui l’uso di canali assegnati alla Croazia nel piano di Ginevra-06
necessita di particolare cautela.
Nelle Figura 16, Figura 17, Figura 18 si mostrano le mappe dei possibili livelli di interferenza generati sul
territorio della Slovenia rispettivamente dalle stazioni emittenti di Monte Falcone, Maiella e Carpegna. La
distribuzione geografica dei possibili siti critici verso la Croazia è mostrata in Figura 19 per gli impianti
localizzati al centro Nord e in Figura 20 per gli impianti televisivi del centro sud.
Tabella 7.
Codice impianto
16806
14325
10735
14290
10717
16128
16771
10578
12192
19775
18527
15384
19118
16126
19361
18730
21508
16840
21544
12339
19230
10579
16127
14976
18464
10463
19686
21250
ELENCO DEI SITI CRITICI VERSO LA CROAZIA
Nome del sito
MONTE CARPEGNA
MAIELLA
MONTE FALCONE
MON TE ASCENSIONE
MONTE NERONE
MONTE PINCIO
AVIANO-PIANCAVALLO
M. CASTELLACCIO MODIGLIANA
COL GAIARDIN
MONTE MADONNA
PIANE DI MOCOGNO
MONTE GRANDE
MONTE CALDERARO
MONTE VENTOLONE
MONTE GODIO - LA CROCE
MONTE VENDA
MONTE STOZE
MONTE CONERO
SAN GIOVANNI IN MONTE
VELO VERONESE
MONTE OGGIOLI’
MONTE SCUDO
CASTALDIA
MONTE SAN PAOLO
BERTINORO
MONTE GALLO
COL TORONT
MONTE CERO
17
Popolazione
301275
276975
274280
251468
221707
211623
179405
179098
174375
174272
171958
168557
168223
168215
166678
161122
160952
157176
155779
155442
151177
146127
145398
143884
136834
136444
133941
130238
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Figura 16.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Croazia dal sito di Monte Falcone
Figura 17.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Croazia dal sito della Maiella
18
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Figura 18.
Distribuzione dei livelli di campo generati in Croazia dal sito di Carpegna
Figura 19.
Distribuzione geografica dei siti critici verso la Croazia (Parte Centro Nord)
19
Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
Figura 20.
Distribuzione geografica dei siti critici verso la Croazia (Parte Centro Sud)
6 Conclusioni
In questo documento sono illustrate le metodologie per l’individuazione di situazioni critiche a partire dai dati reali, in
relazione all’interferenza prodotta verso paesi esteri e all’eccesso di potenza trasmessa nelle reti SFN, in particolare
quando sono presenti reti SFN che utilizzano lo stesso canale in regioni adiacenti.
Sono stati mostrati esempi di applicazione di queste metodologie per l’individuazione dei siti più critici per
l’interferenza verso la Francia, verso la Slovenia e verso la Croazia. La criticità è valutata in termini di popolazione del
paese limitrofo raggiunta da valori di campo tali da produrre interferenza significativa. Per i siti più critici l’uso di
canali assegnati dal piano di GE06 al paese estero appare improponibile, almeno con le caratteristiche di irradiazione
attuali; in alcuni casi un accurato progetto del sistema radiante può ridurre l’interferenza a livelli accettabili (quando si
verificano le condizioni descritte in [1]), mentre altri siti possono risultare del tutto incompatibili con l’uso dei canali
del paese limitrofo, senza ridurre drasticamente l’area di servizio.
Si è messo in evidenza che in linea generale numerosi impianti televisivi italiani con le caratteristiche irradianti attuali
possono produrre altissimi livelli di interferenza, anche considerando livelli di soglia per il campo interferente realistici
ma più alti rispetto agli standard internazionali. La situazione rispetto alla Croazia appare particolarmente critica, per
numero di siti interferenti e per valori di popolazione interferita.
7 Riferimenti
[1] Deliverable D1 di questo progetto: “Relazione sui benefici teorici derivanti da tilt verticale e reti SFN”
[2] Deliverable D3 di questo progetto: “Rapporto sull’effettivo stato di realizzazione delle reti TV nazionali”
[3] Deliverbale D4 di questo progetto: “Valutazione ed analisi dei risultati teoricamente ottenibili
dall’applicazione delle tecniche di ottimizzazione al piano”
[4] ITU, Final Acts of Geneva 2006
[5] ITU, Recommendation ITU-R P.526-11: “Propagation by diffraction”, Ottobre 2009
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Applicazione di tecniche di ottimizzazione avanzata a casi specifici
[6] DELIBERA n. 300/10/CONS: “Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il servizio di
radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale”, AGCOM– giugno 2010
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