Brasile Nome Ufficiale República Federativa do Brasil Capitale Brasilia Governo Repubblica federale Lingua Portoghese Ufficiale Valuta Real (BRL) Superficie 8,511,965 km2 Densità 23 ab. km2 Abitanti 203.387.885 (2013) Religione cattolica (64,6%), protestantesimo (22,2%) Indipendenza Dal Portogallo 1822 Il 15 Novembre dell’anno 1889 nasce ufficialmente la bandiera brasiliana su disegno del pittore e scultore Decio Villares.“Ordem e Progesso“, il motto inscritto sulla fascia si ispirò probabilmente al motto del positivista filosofo francese Auguste Comte: “L’amore come principio e l’ordine come base, il progresso come scopo“. I colori nazionali del Brasile, VERDE E GIALLO, sembrano invece rifarsi alle sue ricchezze naturali, ovvero: il VERDE della Foresta Amazzonica e il GIALLO dell’oro le cui più grandi miniere al mondo erano proprio in Brasile. In realtà, l'attuale bandiera brasiliana è ispirata alla vecchia Bandiera Imperiale Brasiliana. Le due bandiere sono quasi identiche, e il verde rappresenta la famiglia reale Braganza di Pedro I, il primo imperatore del Brasile; il giallo invece rappresenta la Casa d'Asburgo della moglie di Pedro I, Leopoldina. 1.Procione (α Canis Minoris); 2.Il Cane Maggiore (la stella principale è Sirio); 3.Canopo (α Carinae); 4.Spica (α Virginis); 5.L'Idra; 6.La Croce del Sud; 7.σ Octantis; 8.Il Triangolo Australe; 9.Lo Scorpione. All’interno del globo azzurro sono rappresentate le stelle visibili nel cielo di Rio de Janeiro la mattina del 15 Novembre 1989, il giorno della Dichiarazione della Repubblica. Le stelle sono 27 e ognuna di esse rappresenta uno Stato del Paese. Il Distretto Federale è rappresentato da “Sigma Octantis“, ovvero la Stella Polare dell’emisfero australe. La più speciale poiché visibile da ogni angolo del Paese, in ogni giorno e ad ogni ora. • • Secondo alcuni il Brasile deriverebbe il proprio nome da "Pau brasil" il nome popolare della Caesalpinia echinata, un albero della famiglia delle Fabaceae nativo della foresta vergine (Mata Atlântica) che ricopriva completamente le regioni litoranee del Brasile. Il nome “pau brasil” significa, letteralmente, “albero brasil”. La parola brasil potrebbe derivare dal colore rosso brace (brasa in portoghese) della resina del legno di questo albero. Un'altra ipotesi è quella che deriva dal tempo successivo alla colonizzazione portoghese, quando alcuni naviganti parlavano di un'isola immaginaria al largo delle coste dell'Irlanda, chiamata Hy Brazil e che sarebbe stata in mezzo all'Atlantico. Morfologia Il territorio può essere suddiviso in due aree, a nord il bassopiano amazzonico e a sud una serie di altopiani che digradano a ovest. Foresta Amazzonica Copre circa metà del territorio del Brasile. Possiede una infinità di risorse naturali e circa 1/3 delle specie viventi conosciute sulla terra vivono al suo interno (sono state catalogate circa 500'000 specie diverse di piante e animali). Funge da abitazione e rifugio per milioni di animali, inclusi i più grandi roditori, formiche e serpenti che avete mai visto. Immensi alberi secolari e infinite vie d’acqua caratterizzano il più vasto e complesso ecosistema esistente sul nostro pianeta. I fiumi del bacino Amazzonico (circa 1/5 dell’acqua fresca mondiale) sono delle vere e proprie strade che portano nel cuore della giungla. Il governo brasiliano solo dopo gli anni 90 ha iniziato a raccogliere gli inviti a non deteriorare la foresta. Ad esempio ha tolto dai finanziamenti pubblici i coltivatori di soia delle aree più disboscate. Il Paese ha fortissimi debiti verso l'estero e sta cercando di sviluppare la propria economia. Lo sfruttamento dell' Amazzonia vede anche l'intervento di potenti gruppi economici, che a volte non hanno esitato a ricorrere addirittura al delitto per ridurre gli oppositori al silenzio. La distruzione della foresta avanza in modo brutale; allevatori e agricoltori appiccano incendi giganteschi: nelle zone lasciate libere nella foresta bruciata sorgono piantagioni e allevamenti. Le popolazioni indigene sono costrette ad abbandonare i luoghi dove vivono da sempre. Il caldo e l'umidità creano le condizioni ideali per lo sviluppo della vegetazione che cresce con un ritmo rapidissimo e raggiunge dimensioni eccezionali.La foresta è sempreverde, perché non esiste l'alternanza delle stagioni: mentre alcune foglie muoiono e cadono, altre spuntano in un ciclo continuo.Il manto vegetale si dispone a strati sovrapposti come se a una foresta se ne sovrapponessero altre. Lo strato più basso è formato da un fitto sottobosco, fatto di arbusti intricatissimi, di felci giganti, di piante carnivore. Intorno alle radici contorte degli alberi e intorno ai tronchi pendono e si avvolgono liane, piante rampicanti e un numero infinito di piante parassite o semplici epifite, che si appoggiano ad altre piante per vivere, formando un groviglio inestricabile. Prima che cominciassero le distruzioni, dalla foresta amazzonica, grazie alla fotosintesi clorofilliana, proveniva la metà dell' ossigeno prodotto dalla vegetazione del pianeta: una funzione preziosa per mantenere in equilibrio la miscela di gas che compone l'atmosfera della Terra. Ora gli incendi e le distruzioni non soltanto hanno ridotto tale apporto, ma rilasciano ingenti quantitativi di anidride carbonica. Gli scienziati temono che ciò acceleri il processo di riscaldamento dell' atmosfera, contribuendo a cambiare il clima. Il Rio delle Amazzoni attraversa Perù, Colombia e Brasile e sfocia in un estuario largo 200 km nell'oceano Atlantico dopo aver attraversato da ovest a est una vasta area geografica definita bacino dell'Amazzonia comprendente la foresta amazzonica. Il fiume nasce nel Nevado Mismi a 5 600 metri sul livello del mare in Perù. Il Rio delle Amazzoni è il corso d'acqua più lungo del mondo, 6 937 chilometri (10 volte la lunghezza del Po) nonché il maggiore per portata idrica, numero di affluenti e bacino idrografico (7 050 000 km²); in esso sfociano infatti circa 10 000 fiumi, di cui 18 con lunghezza superiore a 1 000 km. Nel 1499 l'esploratore fiorentino Amerigo Vespucci fu il primo europeo a navigare sul fiume. Successivamente, nel 1500, Vicente Yáñez Pinzón battezzò tale corso d'acqua Río Santa María de la Mar Dulce, più tardi abbreviato in Mar Dulce Popolazione e Città • Abitanti: più di 200.000.000 (23 ab/Km²). • La società multietnica del Brasile è composta per la maggior parte europei e africani, in minima parte indios; i bianchi sono circa il 50% della popolazione, per il 15% di origine italiana (30 milioni). • Essa è distribuita soprattutto lungo la costa e a sud, meno a nord-ovest. Un brasiliano su due ha meno di venti anni, uno su tre vive sotto la soglia della povertà e abita nelle favelas, il tasso di alfabetizzazione è intorno al 90%. • Le maggiori città sono San Paolo (11,895,893 ab.) e Rio de Janeiro (6,453,682 ab.). Le favelas sono caratteristiche di Rio de Janeiro. Così si chiamano gli slums in Brasile e Rio con oltre 600 favelas ci mette di fronte allo stereotipo della bidonville che colpisce così tanto l’immaginario collettivo. La maggior parte delle favelas di Rio, con i loro nomi e la loro storia, si trova nella zona nord e nella zona ovest della città. Nella zona sud si trova invece quella che è da molti considerata la più grande bidonville del brasile e dell’America latina in generale, la favela di Rocinha. Prima di programmare una visita è importante informarsi sulla situazione relativa ad eventuali problemi di sicurezza, poichè molte favelas sono il palcoscenico del continuo scontro tra forze di polizia e gruppi di trafficanti. Brasilia, capitale del Brasile, è l’unica città al mondo costruita nel XX secolo riconosciuta dall’Unesco Patrimonio storico e culturale dell’umanità. La giovane città brasiliana, inaugurata il 21 aprile del 1960, a cinquant’anni di distanza, riesce tuttora a incantare i viaggiatori di tutto il mondo.Brasilia è il brillante risultato di un progetto urbanistico studiato a tavolino avviato dall’allora Presidente Juscelino Kubitschek (meglio conosciuto come JK) e realizzato dagli architetti Oscar Niemeyer, Lúcio Costa e Burle Marx. Prima di Brasilia la capitale era Rio de Janeiro.Sin dalla seconda metà del 1700, erano iniziate a sorgere idee in questo senso, ma fu nel 1955 che si diede inizio alla reale costruzione della città – un avvenimento che coinvolse lavoratori provenienti da ogni angolo del Brasile (i cosiddetti Candangos). Il Presidente Kubitschek fece appello al senso patriottico dei brasiliani, affinché tutti sostenessero la nobile causa, così divenne un vero eroe nazionale (pare che, di notte, JK andasse a controllare l’avanzamento dei lavori). Se la si osserva dall’alto durante l’atterraggio, la pianta della città ricorda volutamente la forma di un aereo. Una delle idee chiave che hanno guidato la pianificazione urbana è stata quella di facilitare la circolazione delle automobili: fino a qualche anno fa, a Brasília non esistevano i semafori – tra i viali e le immense rotonde, i veicoli circolavano senza particolari ostacoli. Economia • Le varie aree del Brasile presentano uno sviluppo molto differenziato. • Nel complesso il Paese è tra i più importanti al mondo dal punto di vista economico, essendo tra i primi dieci per prodotto interno lordo. Il Brasile, con un prodotto Interno Lordo di 2.253 miliardi di $ nel 2012, occupa il 7º posto nella classifica mondiale. In Brasile l'industria si è sviluppata solo dalla seconda metà del XX secolo. Tuttavia la sua crescita è stata vertiginosa, e le produzioni si sono molto diversificate. Sostenuta anche da capitali stranieri e presente soprattutto a San Paolo e Belo Horizonte, vede la prevalenza dei settori metallurgico, chimico, tessile, alimentare e dei più recenti comparti meccanico (automobili, aerospazio) ed elettronico (radiotecnica, microelettronica). A partire dal 2006 l'economia ha ripreso a crescere con un vigore superiore (tra il 23-27%). Il Brasile è un paese di “classe media”. sette brasiliani su dieci dai 16 anni in su appartengono a questo gruppo Settore Primario • Le risorse agricole del Brasile sono considerevoli e lo rendono uno dei maggiori produttori al mondo. • Si producono caffè, soia, cacao, canna da zucchero, riso, mais. • Anche il patrimonio zootecnico è notevole. Si allevano soprattutto bovini, il Brasile è il primo al mondo, ma anche ovini, caprini e suini. • La produzione di legname pregiato occupa un posto rilevante. Settore Secondario • Il Brasile possiede vasti giacimenti di oro, argento, diamanti, ferro, manganese, zinco, stagno, carbone e idrocarburi. • L'industria è localizzata lungo la costa atlantica. I settori più sviluppati sono quello metallurgico, chimico, petrolchimico, alimentare, tessile, automobilistico, elettronico. Oro biologico da indossare Si chiama Capim Dourado, ed è una fibra vegetale che cresce solo nel deserto del Brasile del Jalapão. Tra Settembre e Novembre raggiunge la maturità e secca, assumendo il suo caratteristico colore brillante, che non ha nulla da invidiare all'oro. Settore Terziario Il terziario è particolarmente sviluppato nel commercio e nel turismo, grazie ai numerosi visitatori che giungono da tutto il mondo nel paese della Samba e del Carnevale di Rio. L'origine del carnevale brasiliano, risale agli inizi della colonizzazione ed è un'eredità delle usanze portoghesi e soprattutto delle maschere italiane. Gli elementi africani saranno aggiunti più tardi. Agli inizi, il carnevale brasiliano era una festa de rua (festa di strada) a volte violenta e con manifestazioni di vero e proprio abuso: lanci d'acqua, uova, farina, calce, arance fradice, avanzi di cibo etc. Con il passare del tempo le manifestazioni si "civilizzarono”, sostituendo le sostanze da lanciare con altre meno compromettenti (come i limões de cheiro, piccole sfere di cera contenenti acqua profumata). Nel 1834 si accentuò nel paese il gusto per le maschere, che erano confezionate in cera o cartone simulando caricature o musi d'animali. Subito dopo apparvero le fantasias (costumi carnevaleschi), dando più vita, charme e colore al carnevale tanto nei saloni quanto nelle strade. Il primo ballo in maschera di cui si ha notizia fu realizzato nel 1830, per l'iniziativa di un italiano, nell'Hotel Italia di Rio de Janeiro. La ripercussione fu tale che ad esso seguirono molte altre iniziative analoghe, La partecipazione popolare alle manifestazioni carnevalesche, soprattutto quelle di strada, è quasi totale. Nelle metropoli, come a Rio de Janeiro e a San Paolo, si sono imposte le Scuole di Samba. Contrariamente a quanto generalmente si pensa all'estero, non si tratta di scuole dove s'insegna a ballare la Samba (in Brasile è il Samba). Sono, invece, associazioni rionali - con tanto di sede propria e migliaia di soci - che ad ogni carnevale sfilano nel Sambodromo per vincere lo Stendardo d'oro.La scuola di samba si presenta nel Sambodromo suddivisa in varie ali, ciascuna delle quali conta centinaia di sambisti. Ogni ala indossa un proprio costume che racconta un pezzo della storia relativa al "Samba Enredo", il tema scelto dalla scuola per partecipare al concorso. Tra le ali s'intercalano giganteschi carri allegorici che continuano il racconto.