MONTE: L’ ”INFINITO” BRASILIANO Tre tappe italiane per il nuovo tour della cantante Riccardo Jannello La Nazione di Firenze, Il Giorno di Milano, Il Resto del Carlino di Bologna / Settembre de 2006 TRE DATE ITALIANE per la brasiliana Marisa Monte (foto) nel suo giro del mondo: 27 settembre Smeraldo di Milano, 30 settembre Verdi di Firenze, 1 ottobre Parco della Musica di Roma. Si tratta dell’ “Infinito tour” di una musicista molto interessante che fu protagonista del clamoroso successo del progetto Tribalistas e che viaggia curiosa fra generi e collaborazioni. Marisa, lei è dinuovo in Italia, un paese importante nella sua formazione artistica... Sì, venti anni fa studiai a Roma e a Venezia canto lirico. Macanterebbe un’opera? Allora lo avrei fatto, adesso non la sento più nella mia testa. Mi è sempre piaciuto viaggiare e accumulare esperienze, ma vivendo lontano scoprii di avere molta nostalgia del Brasile e della sua musica.Quindi tornai là. Dove ha fatto molte cose... Sì. Pop, rock, samba, scegliendo poi un percorso nella musica totale. Certo sento dentro di me che il Brasile mi dà molta ispirazione. Che cos’è la musica per lei? Tutto, la musica mi dà il privilegio di conoscere le persone. Lei ha lanciato in Brasile nell’89 “Bem que se quis”, versione di “E po’ che fa” di Pino Daniele. Che cosa pensa della musica italiana? Pino era un mio idolo ai tempi in cui vivevo in Italia. Adesso Jovanotti e Aldo Brizzi sono musicisti italiani che amo e che hanno molto Brasile dentro di loro. Li ama ma non quanto ama Arnaldo Antunes e Carlinhos Brown, amici e collaboratori da sempre, gli altri autori di “Tribalistas”... Non posso immaginare la mia vita senza di loro. Siamo differenti, abbiamo origini musicali diverse e veniamo da tre punti differenti del Brasile, ma insieme facciamo qualcosa di diverso, inimmaginabile. Chissà se un giorno torneremo a registrare insieme, se così fosse dovrebbe accadere in modo naturale, non perché qualcuno ce lo chiede... Intanto continuiamo le collaborazioni nei nostri album solisti. Lo stesso giorno, poche settimane fa, sono usciti due suoi cd: “Infinito particular“ e “Universo au meo redor”. Come mai? Sono diventata mamma e sono stata due anni in casa. Ho composto molto, ventisette brani, e mi sembrava giusto pubblicarli. Brani molto diversi fra di loro, non potevano stare in un album solo. "Infinito" è un disco con le composizioni mie e degli amici con i quali condivido il mio percorso, un disco "privato"; "Universo" è invece un lavoro di ricerca di vecchi samba degli anni ’40-’50 insieme a composizioni originali per un viaggio che mescola la tradizione alla psichedelia. Un brano l’ho scritto con David Byrne. Ha dichiarato che si tratta di album "gemelli"... Sì, mi riconosco molto in entrambi, li amo allo stesso modo e sono tutti e due importanti. E poi avevo fatto cinque dischi in diciassette anni: se continuavo a questo ritmo, quando mai usciva il secondo?. Dica un nome nuovo della musica brasiliana... Seu Jorge, una voce assolutamente interessante.