che cosa è?
dal greco POLIÓS = grigio
dal greco MYELÓS = midollo spinale
dal latino ITIS = infiammazione
è una malattia
•altamente contagiosa • di natura virale • a carattere epidemico
IL VIRUS presente in 3 ceppi (Brunhilde, Lansing e Leon)
aggredisce i bambini nella prima infanzia più raramente
giovani e adulti e provoca paralisi più o meno estese agli
arti inferiori con effetti devastanti.
Human Poliovirus 1
• Penetra nell’organismo attraverso la bocca e si moltiplica nelle tonsille,
nella faringe e nell’intestino.
• Arriva al sistema nervoso attraverso il sangue, uccide le cellule del
midollo spinale e, più raramente, quelle del sistema nervoso centrale.
•Viene espulso con le feci; resta in incubazione da 7 a 14 giorni.
ESITI DELLA
POLIOMIELITE
92% dei casi NESSUN SINTOMO
6% dei casi DISTURBI MINORI
1,5% dei casi MENENGITE NON PARALITICA ASETTICA
79% SPINALE
0,5% POLIOMIELITE PARALITICA
19% BULBOSPINALE
2% BULBARE
la Poliomielite paralitica
Il virus entra nel sistema circolatorio e attacca il sistema nervoso centrale
dando corso a tre forme di paralisi:
1 Polio spinale la più frequente (79% dei casi) provoca
la paralisi asimmetrica delle gambe.
2 Polio bulbare più rara (2% dei casi) provoca debolezza
nei muscoli innervati dai nervi della testa.
3 Polio bulbospinale la più terribile essendo somma della
bulbare e della spinale (19% dei casi). Chi ne è affetto
deve ricorrere al polmone d’acciaio.
LA polio nella storia - LA SCOPERTA
1580-1350 a.C. Egitto: in una stele è raffigurato il sacerdote
Rouma malato di poliomielite. È considerato il primo
poliomielitico della storia.
41-54 d.C. L’imperatore romano Claudio era affetto da
infermità a un arto (da cui claudicante) e la descrizione nei
testi storici fa pensare ai postumi della polio.
1789 Regno Unito: il pediatra Michael Underwood descrive
per la prima volta la polio indicandola come “debolezza
degli arti inferiori”.
1813 Italia: il medico Giovanni Battista Monteggia pubblica
casi di paralisi infantile.
1844 Regno Unito: il neurologo Sir Charles Bell descrive
quella che è considerata la prima epidemia della storia
avvenuta nell’Isola di Sant’Elena in pieno Atlantico del Sud
tra il 1831 e il 1835.