La Poliomielite: breve storia e impegno del Rotary International per

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La Poliomielite: breve storia e impegno del Rotary International per la sua eradicazione
La Poliomielite è una malattia infettiva, invalidante e potenzialmente mortale, già nota fin
dall'antichità (si hanno notizie fin dall'epoca dei faraoni) che si caratterizza per l'estrema facilità di
contagio che avviene attraverso l'ingestione di acqua, cibi contaminati o tramite la saliva e le
goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. La
diffusibilità è enorme; principalmente si manifesta nei bambini piccoli ma può colpire persone di
tutte le età, può causare la paralisi in poche ore ed è quasi sempre irreversibile. Nei casi più gravi, la
polio attacca i neuroni delle cellule cerebrali causando difficoltà di respirazione fino al decesso.
Non esistono cure per la poliomielite e per questo motivo la polio è stata la principale causa di
invalidità nella storia dell'Umanità. Alla fine del 1800 iniziarono una serie di epidemie che
colpirono tutto il mondo Occidentale (anche Franklin Delano Roosvelt ne fu colpito, nel 1921) ed è
ancora vivo il ricordo dei polmoni di acciaio che furono messi a punto nel 1928 Nel 1931 venne
identificato in un virus (Polio virus) l'agente eziologico della Poliomielite e negli anni successivi
furono messi a punto i primi vaccini; dopo una serie di insuccessi finalmente negli anni '50, grazie
agli studi di Jonas Salk ed Albert Sabin, si riuscì a raggiungere i primi risultati effettuando
vaccinazioni di massa in molte parti del mondo.
Nel 1978 partì una campagna da parte del «Rotary Club di Treviglio», adottata nel 1985 dal
«Rotary International» lanciando una «offensiva» mondiale contro la polio (Polio Plus). Le
vaccinazioni di massa si rivelano lo strumento più efficace per combattere la Poliomielite tant'è
che in Italia l'ultimo caso si è verificato nel 1983, mentre è stata dichiarata sconfitta nelle Americhe
nel 1991 e nel 1994 nell'emisfero occidentale; anche in Africa si iniziò a combattere la Polio grazie
a Nelson Mandela.
Nel 1995 ben 165 milioni di bambini vennero immunizzati in una sola settimana in India e in Cina
grazie ad una campagna del «Rotary International» e nel 1997, in India, 134 milioni di bambini
vennero vaccinati in un solo giorno. Negli anni 2000 la regione del Pacifico Occidentale,
dall'Australia alla Cina, venne dichiarata libera dalla polio.
Nel 2003 la «Rotary Foundation» raccolse 119 milioni di dollari portando così il contributo totale
a oltre 500 milioni di dollari.
Nel 2004 in un solo giorno si vaccinarono contemporaneamente 80 milioni di bambini in 23 paesi
dell'Africa. Se si guarda al passato ci si rende conto dell'enorme successo che è stato ottenuto: nel
1985 la Polio era presente in125 Paesi mentre oggi si ritrova solo in Afganistan, Pakistan,
India e Nigeria.
La Dott.ssa Anna Prugnola, Direttore scientifico della «Novartis Vaccines» per l'Europa (erede
dalla storica «Sclavo»), ha descritto tutte queste tappe salienti della storia della Poliomielite in un
incontro con i Soci del «Rotary Club Alta Valdelsa» e ha ricordato il rapporto privilegiato che Siena
ebbe direttamente con Albert Sabin quando venne nella Città del Palio, sul finire degli anni '50. Lo
scienziato curò personalmente la messa a punto della produzione del vaccino orale e collaborò
lungamente con l'azienda, continuando a stimolare la ricerca dell'eccellenza, donando i ceppi
all'Istituto Sclavo che da allora acquisì fama internazionale e avviò rapporti con grandi
organizzazioni come Unicef e Paho. La Dott.ssa Prugnola ha sottolineato inoltre che il legame fra
«Sclavo» e Sabin, «fu fruttuoso: l'azienda si affermò a livello internazionale con vendite del
vaccino negli Usa e nel mondo e Sabin si affezionò a Siena intrecciando numerose amicizie».
La strada che porta alla scomparsa definitiva della Polio però non è conclusa perché sono
sempre da raggiungere gli angoli più remoti del pianeta, come dimostra l'epidemia che colpì il
Tagikistan nel 2010, facendo registrare oltre mille casi fra bambini ed adulti. Questo per colpa di un
virus importato dall'India ma anche per incompleti programmi vaccinali degli anni precedenti,
nonostante le oltre 15 milioni di vaccinazioni fatte in quel paese. Il «Rotary International» allo
scoppio dell'epidemia si attivò immediatamente offrendo un milione di dollari per effettuare la
copertura di tutta la popolazione sotto i 25 anni, col risultato che da oltre un anno non è stato
segnalato nessun nuovo caso.
L'impegno del Rotary International continua oggi con il programma “End polio now” per il quale si
è impegnato ad accogliere la sfida della fondazione Bill & Melinda Gates: Infatti questa fondazione
darà 355 milioni di dollari se il Rotary riuscirà a raccoglierne 200 milioni. Il totale di 555 milioni di
dollari andrà direttamente a sostegno delle campagne di immunizzazione nei paesi in via di sviluppo
dove la Polio continua ad infettare i bambini.
La Presidente del «Rotary Club Alta Valdelsa», Maria Cristina Casagli, consapevole della sfida in
corso afferma: «Il Rotary si impegna contro la Polio; questo è un service con cui si sensibilizza e si
raccolgono fondi».
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