Gli stoici
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Zenone di Cizio
 Nato a Cizio (Cipro) nel 336-335 a.C.,
muore ad Atene nel 263 a.C.
 E’ un mercante di origine fenicia; giunto
ad Atene per commercio, diventa allievo
di Cratete cinico e poi di Polemone,
accademico
 Verso il 300 a.C. fonda la sua scuola presso
un portico (in greco Stoà) nel centro di
Atene
 Dal termine Stoà, questi filosofi vengono
denominati Stoici
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I primi stoici
 Le opere di Zenone sono andate tutte
perdute
 Lo sviluppo della filosofia stoica si
deve soprattutto i primi scolarchi della
scuola: Cleante di Asso (in Troade),
discepolo di Zenone e Crisippo di Soli
(in Cilicia), discepolo di Cleante
 La scuola ha successo e i due sono
impegnati a difenderla dagli attacchi
dei filosofi dell’Accademia
Crisippo
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Lo stoicismo a Roma
 Il rapporto dei Romani con la filosofia è stato a lungo
problematico (con espulsione dei filosofi da Roma)
 Lo stoicismo riesce ad affermarsi soprattutto per la sua etica del
‘dovere’, fino a diventare quasi la filosofia ufficiale dell’antica
Roma
 Il prestigio della filosofia greca è comunque altissimo e i Romani
della classe dirigente conoscevano tutti il greco
 Non mancano quindi i cittadini romani (di ceto elevato) che si
interessano ad altre scuole filosofiche come quella epicurea
(come per es. Lucrezio) o quella neoplatonica
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Seneca
 Lucio Anneo Seneca nasce a
Cordova nel 4 d.C. e muore a Roma
nel 65
 E’ filosofo, drammaturgo e uomo
politico
 Diventa precettore del futuro
imperatore Nerone e rimane come
suo consigliere nei primi anni di regno
 Tra le sue opere filosofiche: Questioni
naturali, Lettere a Lucilio
 Forse implicato in una congiura contro
Nerone, si suicida
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Marco Aurelio
 Nato a Roma nel 121, muore a Sirmio
(Sremska Mitrovica, Serbia) nel 180
 Adottato dall’imperatore Antonino Pio
nel 138 è imperatore a partire dal 161
 E’ uno dei migliori imperatori romani
(appartiene alla dinastia degli
Antonini, ‘imperatori adottivi’)
 Il suo pensiero filosofico è raccolto
nella sua unica opera scritta dal titolo
‘Colloqui con se stesso’, nota anche
come ‘Pensieri’, ‘Meditazioni’ o
‘Ricordi’
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Epitteto
 Nasce a Ierapoli (Turchia
occidentale) nel 50 d.C. e muore a
Nicopoli (Epiro) verso il 130
 Epitteto è schiavo di Epafrodito, il
ricchissimo e potentissimo segretario
di Nerone. Di salute cagionevole,
pare fosse zoppo
 Liberato, viene esiliato da Roma e
fonda la sua scuola a Nicopoli
 La sue opere più importanti sono i
Discorsi e, soprattutto, il Manuale, una
raccolta di precetti di vita
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Stoicismo e Buddismo
 Molti studiosi ritengono che esista una
relazione tra stoicismo e buddismo
 Entrambe queste dottrine esaltano le
virtù dell’autocontrollo e del distacco
dalle cose terrene
 L’ideale di imperturbabilità e il culto
del dovere del filosofo stoico trova un
parallelo nella disciplina dei monaci
buddisti
 Ci sono stati contatti tra filosofi greci e
buddisti? Senz’altro, anche se non
sono testimoniati dalla letteratura
filosofica sopravvissuta
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Giustificazione del suicidio
 Gli stoici non disprezzano la vita al punto
da preferire la morte
 Essi giustificano il suicidio solo se le
condizioni contrarie all’adempimento del
dovere dovessero prevalere su quelle
favorevoli
 Molti maestri della Stoa si sono suicidati e
tra i Romani, Catone il giovane, Bruto,
Seneca
 Il primo suicidio rituale in Giappone (‘seppuku’) è quello compiuto da
Yorimasa Minamoto dopo la battaglia di Uji (1180)
 Un samurai avrebbe perso il proprio onore se fosse sopravvissuto ad una
sconfitta; il suicidio era visto come un modo per riconquistare l’onore
perduto
 In tempi successivi (era Tokugawa, 1603-1868) il suicidio diventa una specie
di condanna a morte che non disonorava il condannato