Gli stoici 40 Zenone di Cizio Nato a Cizio (Cipro) nel 336-335 a.C., muore ad Atene nel 263 a.C. E’ un mercante di origine fenicia; giunto ad Atene per commercio, diventa allievo di Cratete cinico e poi di Polemone, accademico Verso il 300 a.C. fonda la sua scuola presso un portico (in greco Stoà) nel centro di Atene Dal termine Stoà, questi filosofi vengono denominati Stoici 41 I primi stoici Le opere di Zenone sono andate tutte perdute Lo sviluppo della filosofia stoica si deve soprattutto i primi scolarchi della scuola: Cleante di Asso (in Troade), discepolo di Zenone e Crisippo di Soli (in Cilicia), discepolo di Cleante La scuola ha successo e i due sono impegnati a difenderla dagli attacchi dei filosofi dell’Accademia Crisippo 42 Lo stoicismo a Roma Il rapporto dei Romani con la filosofia è stato a lungo problematico (con espulsione dei filosofi da Roma) Lo stoicismo riesce ad affermarsi soprattutto per la sua etica del ‘dovere’, fino a diventare quasi la filosofia ufficiale dell’antica Roma Il prestigio della filosofia greca è comunque altissimo e i Romani della classe dirigente conoscevano tutti il greco Non mancano quindi i cittadini romani (di ceto elevato) che si interessano ad altre scuole filosofiche come quella epicurea (come per es. Lucrezio) o quella neoplatonica 43 Seneca Lucio Anneo Seneca nasce a Cordova nel 4 d.C. e muore a Roma nel 65 E’ filosofo, drammaturgo e uomo politico Diventa precettore del futuro imperatore Nerone e rimane come suo consigliere nei primi anni di regno Tra le sue opere filosofiche: Questioni naturali, Lettere a Lucilio Forse implicato in una congiura contro Nerone, si suicida 44 Marco Aurelio Nato a Roma nel 121, muore a Sirmio (Sremska Mitrovica, Serbia) nel 180 Adottato dall’imperatore Antonino Pio nel 138 è imperatore a partire dal 161 E’ uno dei migliori imperatori romani (appartiene alla dinastia degli Antonini, ‘imperatori adottivi’) Il suo pensiero filosofico è raccolto nella sua unica opera scritta dal titolo ‘Colloqui con se stesso’, nota anche come ‘Pensieri’, ‘Meditazioni’ o ‘Ricordi’ 45 Epitteto Nasce a Ierapoli (Turchia occidentale) nel 50 d.C. e muore a Nicopoli (Epiro) verso il 130 Epitteto è schiavo di Epafrodito, il ricchissimo e potentissimo segretario di Nerone. Di salute cagionevole, pare fosse zoppo Liberato, viene esiliato da Roma e fonda la sua scuola a Nicopoli La sue opere più importanti sono i Discorsi e, soprattutto, il Manuale, una raccolta di precetti di vita 46 Stoicismo e Buddismo Molti studiosi ritengono che esista una relazione tra stoicismo e buddismo Entrambe queste dottrine esaltano le virtù dell’autocontrollo e del distacco dalle cose terrene L’ideale di imperturbabilità e il culto del dovere del filosofo stoico trova un parallelo nella disciplina dei monaci buddisti Ci sono stati contatti tra filosofi greci e buddisti? Senz’altro, anche se non sono testimoniati dalla letteratura filosofica sopravvissuta 47 Giustificazione del suicidio Gli stoici non disprezzano la vita al punto da preferire la morte Essi giustificano il suicidio solo se le condizioni contrarie all’adempimento del dovere dovessero prevalere su quelle favorevoli Molti maestri della Stoa si sono suicidati e tra i Romani, Catone il giovane, Bruto, Seneca Il primo suicidio rituale in Giappone (‘seppuku’) è quello compiuto da Yorimasa Minamoto dopo la battaglia di Uji (1180) Un samurai avrebbe perso il proprio onore se fosse sopravvissuto ad una sconfitta; il suicidio era visto come un modo per riconquistare l’onore perduto In tempi successivi (era Tokugawa, 1603-1868) il suicidio diventa una specie di condanna a morte che non disonorava il condannato