2012 UN’ANZIANA MALATA DI ALZHEIMER: A LIVELLO MONDIALE, SI CONTANO 7,7 MILIONI DI NUOVI CASI L’ANNO GENTE CHE VIENE SCIENZA Claude Wischik NOME E COGNOME CLAUDE WISCHIK NATO A GRENOBLE (FRANCIA) DATA 1° GIUGNO 1949 Il ricercatore eretico che ha trovato per caso il farmaco blu contro l’Alzheimer CORBIS di ANNA LOMBARDI asiatico, padre di un compagno di scuola di suo figlio. Attraverso una rete di investitori asiatici, sono stati raccolti 5 milioni di dollari ed è cominciata la sperimentazione del farmaco. Non è ancora certo che il professor Wischik sia sulla strada giusta. La comunità scientifica è divisa sulle cause scatenanti del morbo scoperto dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer nel 1906. E se è vero che gli studi sulla proteina Tau stanno aumentando, c’è anche chi pensa che ci sia un’interazione tra beta-amiloide e Tau tutta da indagare. Intanto, la malattia avanza. L’ associazione Alzheimer disease international parla di 7,7 milioni di nuovi malati l’anno. Un’emergenza anche economica: per l’Organizzazione mondiale della Sanità, il costo della cura ammonta a 600 miliardi di dollari l’anno, che nel 2030 sarà aumentato dell'85 per cento e diventerà la maggiore spesa dei sistemi sanitari nazionali. Un costo che la rivista PharmaVoice illustra così: fra grovigli neuronali e demenza. «Se il bilancio della cura dell’Alzheimer Per dimostrare la sua scoperta avevamo corrispondesse al bilancio di un Paese, bisogno di tessuto cerebrale: preso da si tratterebbe della 18esima economia cervelli di persone morte da non più di 8 mondiale. E se fosse quello di un’azienda, ore. Divenne il mio compito. Bussavo alla saremmo al cospetto della più ricca porta dei parenti di persone appena corporation al mondo: con un giro decedute nel cuore della notte, spiegando d’affari di 414 miliardi. Più di WalMart, a quei poveretti in lacrime che la scienza la più ricca di tutte. aveva bisogno d’aiuto. Ma Wischik è fiducioso: «Abbiamo Ho trovato molta generosità…». dimostrato che è possibile arrestare la In 12 anni il professore progressione della ha collezionato oltre 300 Ogni anno,nel mondo, malattia agendo sugli cervelli: scoprendo, fra aggregati proteici le cure l’altro, che le aggregazioni della della malattia costano responsabili nocive cominciano a degenerazione cellulare». 600 miliardi di dollari Con il programma di formarsi anche 20 anni prima che la malattia si sperimentazione clinica manifesti. In quello stesso periodo in corso, TauRx sarà la prima azienda a cominciarono le scoperte testare in un ampio studio su esseri sul beta-amiloide e si affermò umani un anti-Alzheimer basato sulla una letteratura scientifica focalizzata distruzione della proteina Tau. Le attese su quella che il professore definisce sono fortissime. Comprese quelle del «l’ortodossia amiloidale»: non ci fu spazio professore. Che, però, con il Wall Street per altre teorie se non nel laboratorio di Journal ha ammesso: «Sono convinto Aberdeen. Che ha finanziato le ricerche delle mie ricerche. Ma potrei anche di Wischik per cinque anni. Fino essere un fanatico come quegli altri. all’incontro con un facoltoso collega Gli ortodossi dell’amiloide». C LAUDE WISCHIK, L’UOMO CHE –FORSE – HA TROVATO IL FARMACO CONTRO L’ALZHEIMER, L’HA TROVATO PER caso. Anzi per sbaglio: versando distrattamente alcune gocce di un colorante in una provetta, ha scatenato una reazione imprevista e – forse – sensazionale. Ma alla comunità scientifica che fino a non molto tempo fa tendeva a considerarlo un eretico, la notizia non deve essere parsa tanto sensazionale. Perché per produrre il farmaco – forse – decisivo nella lotta a una malattia che ha già colpito 36 milioni di persone, Wischik ha dovuto aprire una compagnia farmaceutica tutta sua, la TauRx Therapeutics: con sede a Singapore e investitori asiatici. Inglesi e americani non ne hanno voluto sapere. Non sono una novità, nella storia della medicina, le scoperte casuali, vedi il caso 42 di Fleming e della penicillina, ma quella dei neuroni nel cervello delle persone del professor Claude Wischik merita colpite dal morbo. Poco tempo dopo, si di essere raccontata. Nato 63 anni fa accorse che, nella provetta, i grovigli si in Francia, infanzia, adolescenza e erano dissolti. Ci ha messo un po’ a giovinezza in Australia, PhD in Medicina capire cos’era successo. Solo quando ha a Cambridge, cattedra in Psichiatria ripetuto ogni passaggio, compreso quello all’Università scozzese di Aberdeen, accidentale, ha capito di essere davanti a ha eletto come sua parola preferita una rivoluzione. E che rivoluzione. serendipity, termine più comune Le cause e la progressione dell’Alzheimer – nella lingua inglese che in italiano malattia degenerativa che distrugge (serendipità) che sta per le cellule cerebrali, «casualità fortunata»: Una reazione causata corrodendo memoria insomma, come quando e altre funzioni basilari da qualche goccia inciampi in un forziere che del cervello – non sono di colorante affiora dal terreno. affatto chiare. A oggi finita in provetta Al principio attivo non esistono terapie del nuovo farmaco, il blu risolutive. Finora di metilene, un colorante e blando la comunità scientifica ha indicato come battericida usato fino non troppi anni fa causa scatenante una proteina come disinfettante delle vie urinarie caratteristica della malattia: il beta(con conseguenti e sconcertanti effetti amiloide, che si deposita sui neuroni cromatici) Wischik c’è arrivato alla fine e agisce come un collante, formando degli anni Novanta. Durante le sue placche nel cervello dei malati. ricerche di laboratorio sull’Alzheimer, ne I farmaci sviluppati per contrastare versò per errore qualche goccia in un il morbo sono costati milioni di dollari campione di grovigli neuro fibrillari, (compresi due nuovi prodotti testati quelli cioè che si moltiplicano all’interno quest’anno), ma hanno fallito. Tutt’al più IL VENERDI DI REPUBBLICA se ne è rallentato il decorso. Wischik, invece, fa parte di una minoranza di scienziati convinta che per aggredire l’Alzheimer bisogna intervenire su un’altra proteina, presente nel cervello dei malati, chiamata Tau: capace di comporsi in aggregati tossici e filamentosi e infettare neuroni sani fino a distruggerli. Una teoria controcorrente: eppure, il Rember, il farmaco testato da Wischik e presentato nel 2008 alla conferenza sull’Alzheimer di Chicago, ha dato buoni risultati, sia pure con problemi di assorbimento. Ora è stato migliorato, e col nome di LMTX sarà sperimentato su 1500 pazienti. In caso di buoni risultati, sarà messo in vendita. Intanto, altre case farmaceutiche hanno aumentato gli investimenti per le ricerche sulla Tau, senza abbandonare quelle sul beta– amiloide. Dopo 20 anni di frustrazioni, per Wischik e 36 milioni di ammalati è il tempo della speranza. Ma come ci è arrivato? «Nel 1980, vinsi una borsa di studio per studiare con Sir Martin Roth, lo psichiatra che nel 1968 stabilì la connessione 28 DICEMBRE 2012 43