La dimostrazione per assurdo La dimostrazione per assurdo in matematica è uno strumento utile per dimostrare certi teoremi. Essa procede secondo i seguenti passi: 1. Si suppone che il teorema sia falso 2. Si fa vedere, mediante ragionamenti corretti, che possono essere anche molto lunghi e complicati, che la negazione del teorema porta a una contraddizione. 3. La contraddizione implica che il teorema non può essere falso, quindi deve essere vero. La dimostrazione finisce a questo punto. negazione del teorema • contraddizione verità del teorema Nelle pagine seguenti vedremo come Euclide usò questo metodo per dimostrare che la radice quadrata di 2 non è un numero razionale. Numeri di questo tipo sono oggi chiamati numeri irrazionali. • I Greci non volevano usare questo tipo di numeri e non sapevano darsi pace del fatto che la diagonale del quadrato non fosse esprimibile, in rapporto al lato, come rapporto di numeri interi. Dal teorema di Pitagora consegue infatti che d = l ⋅ 2 Euclide e i numeri irrazionali pag.1 di 1 2 non può essere espresso come rapporto tra due numeri interi. DIMOSTRAZIONE La dimostrazione procede per assurdo. Fase 1: NEGAZIONE DEL TEOREMA Supponiamo che il teorema sia falso. a Possiamo anche supporre che a, b non abb biano divisori comuni perché, se li avessero, potremmo sempre ridurre la frazione ai minimi termini.. Esisteranno allora due numeri interi a, b tali che 2= Fase 2: RAGIONAMENTO CHE PORTA A UNA CONTRADDIZIONE a 2= b 2= elevando al quadrato abbiamo: a2 b 2 → a 2 = 2b 2 (* ) Ma questo implica che a2 è multiplo di 2, il che può succedere solo se lo stesso a è multiplo di 2. Dato che a è multiplo di 2 possiamo scrivere: a = 2k (* * ) dove k è un numero intero. Sostituendo nella relazione (* ) otteniamo: (2k )2 = 2b 2 → 4 k 2 = 2b 2 → 2k 2 = b 2 Ma questo implica che b2 è multiplo di 2, il che può succedere solo se lo stesso b è multiplo di 2. Abbiamo quindi ricavato che a, b sono entrambi multipli di 2, cosa che porta a una contraddizione dato che avevamo supposto nella fase 1 che a, b non avessero divisori comuni. La contraddizione ci porta ad affermare che il teorema non può essere falso, quindi deve essere vero. Il teorema è dimostrato. …………………………………………………………………………………………………………… Il teorema testé dimostrato equivale a dire che 2 non è un numero razionale. Da qui sorse la necessità di allargare il sistema numerico fino a comprendere numeri che non sono razionali, chiamati perciò numeri irrazionali. È importante sottolineare che lo stesso tipo di dimostrazione può essere usato per dimostrare che anche numeri come 3, 5, 3 7 etc. sono numeri irrazionali. Nelle pagine seguenti vediamo come si procede. Euclide e i numeri irrazionali pag.2 di 2 3 non può essere espresso come rapporto tra due numeri interi. DIMOSTRAZIONE La dimostrazione procede per assurdo. Fase 1: NEGAZIONE DEL TEOREMA Supponiamo che il teorema sia falso. a Possiamo anche supporre che a, b non abb biano divisori comuni perché, se li avessero, potremmo sempre ridurre la frazione ai minimi termini.. Esisteranno allora due numeri interi a, b tali che 3= Fase 2: RAGIONAMENTO CHE PORTA A UNA CONTRADDIZIONE 3= a b 3= elevando al quadrato abbiamo: a2 b 2 → a 2 = 3b 2 (* ) Ma questo implica che a2 è multiplo di 3, il che può succedere solo se lo stesso a è multiplo di 3. Dato che a è multiplo di 3 possiamo scrivere: a = 3k (* * ) dove k è un numero intero. Sostituendo nella relazione (* ) otteniamo: (3k )2 = 3b 2 → 9k 2 = 3b 2 → 3k 2 = b 2 Ma questo implica che b2 è multiplo di 3, il che può succedere solo se lo stesso b è multiplo di 3. Abbiamo quindi ricavato che a, b sono entrambi multipli di 3, cosa che porta a una contraddizione dato che avevamo supposto nella fase 1 che a, b non avessero divisori comuni. La contraddizione ci porta ad affermare che il teorema non può essere falso, quindi deve essere vero. Il teorema è dimostrato. …………………………………………………………………………………………………………… Euclide e i numeri irrazionali pag.3 di 3 12 non può essere espresso come rapporto tra due numeri interi. DIMOSTRAZIONE La dimostrazione procede per assurdo. Fase 1: NEGAZIONE DEL TEOREMA Supponiamo che il teorema sia falso. a Possiamo anche supporre che a, b non abb biano divisori comuni perché, se li avessero, potremmo sempre ridurre la frazione ai minimi termini.. Esisteranno allora due numeri interi a, b tali che 12 = Fase 2: RAGIONAMENTO CHE PORTA A UNA CONTRADDIZIONE a b 12 = 12 = a2 b 2 elevando al quadrato abbiamo: → a 2 = 12b 2 → a 2 = 2 2 ⋅ 3b 2 (* ) Ma questo implica che a2 è multiplo di 3, il che può succedere solo se lo stesso a è multiplo di 3. Dato che a è multiplo di 3 possiamo scrivere: a = 3k (* * ) dove k è un numero intero. Sostituendo nella relazione (* ) otteniamo: (3k )2 = 2 2 ⋅ 3b 2 → 9k 2 = 12b 2 → 3k 2 = 4b 2 Ma questo implica che b2 è multiplo di 3, il che può succedere solo se lo stesso b è multiplo di 3. Abbiamo quindi ricavato che a, b sono entrambi multipli di 3, cosa che porta a una contraddizione dato che avevamo supposto nella fase 1 che a, b non avessero divisori comuni. La contraddizione ci porta ad affermare che il teorema non può essere falso, quindi deve essere vero. Il teorema è dimostrato. …………………………………………………………………………………………………………… Euclide e i numeri irrazionali pag.4 di 4 3 7 non può essere espresso come rapporto tra due numeri interi. DIMOSTRAZIONE La dimostrazione procede per assurdo. Fase 1: NEGAZIONE DEL TEOREMA Supponiamo che il teorema sia falso. a Possiamo anche supporre che a, b non abb biano divisori comuni perché, se li avessero, potremmo sempre ridurre la frazione ai minimi termini.. Esisteranno allora due numeri interi a, b tali che 3 7= Fase 2: RAGIONAMENTO CHE PORTA A UNA CONTRADDIZIONE 3 7= a b 7= elevando al cubo abbiamo: a3 b 3 → a 3 = 7b 3 (* ) Ma questo implica che a3 è multiplo di 7, il che può succedere solo se lo stesso a è multiplo di 7. Dato che a è multiplo di 7 possiamo scrivere: a = 7k (* * ) dove k è un numero intero. Sostituendo nella relazione (* ) otteniamo: (7k )3 = 7b 3 → 7 3 ⋅ k 3 = 7b 3 → 72 ⋅ k 3 = b3 Ma questo implica che b3 è multiplo di 7, il che può succedere solo se lo stesso b è multiplo di 7. Abbiamo quindi ricavato che a, b sono entrambi multipli di 7, cosa che porta a una contraddizione dato che avevamo supposto nella fase 1 che a, b non avessero divisori comuni. La contraddizione ci porta ad affermare che il teorema non può essere falso, quindi deve essere vero. Il teorema è dimostrato. …………………………………………………………………………………………………………… Euclide e i numeri irrazionali pag.5 di 5